KASIA SMUTNIAK: “RINUNCIO AL PARACADUTISMO PER AMORE DI SOPHIE”

A tre mesi dalla tragica fine di Pietro Taricone, la compagna, l’attrice polacca Kasia Smutniak rompe il silenzio rilasciando un’intervista a Vanity Fair. Racconta il suo grande amore per Taricone e la passione condivisa per il paracadutismo. Le incomprensioni li avevano separati per qualche tempo (in verità delle voci avevano riferito di un fugace flirt di lei con il modello e attore Raz Degan, compagno di Paola Barale), il cielo li aveva fatti incontrare nuovamente.

Quando è morto, Pietro era felice, racconta Kasia. Una coppia schiva, mai al centro dell’attenzione, quasi un’anomalia nel mondo dei vip che tra i gossip ci sguazzano, salvo poi lamentarsi delle foto rubate. Pietro e Kasia erano diversi: Invece di passare il tempo seduti al ristorante, o a comprare vestiti, noi saltavamo. Insieme… Il cielo per me è quello che per Pietro erano i cavalli, osserva l’attrice. Quella per il cielo dapprima era una sua passione esclusiva, poi ha contagiato anche Pietro. Nella passione per il paracadutismo – spiega la Smutniak – l’adrenalina non c’entra. È la sensazione di libertà e di contatto con la natura a renderti felice, e noi facevamo quel che ci rendeva felici: era un altro modo per stare insieme.

Insieme, come sempre, erano anche quel giorno, quel maledetto 29 giugno, quando un fatale incidente le ha strappato per sempre il compagno con cui aveva condiviso otto anni della sua vita, il padre della sua bambina, Sophie. Anche la piccola quel giorno era presente; per fortuna non ha visto nulla della tragedia, forse ha visto soltanto il sorriso di papà che si apprestava a fare l’ultimo lancio. Prima di saltare – ricorda l’attrice –mi ha mandato un bacio, facendo la faccia buffa, hanno riso tutti. Poi si è lanciato. Non si è reso conto di niente, è morto col sorriso in faccia. Io ero accanto a lui.
Alla bambina lei ha detto semplicemente “Papà è morto”, così come le è stato consigliato da uno psicologo. Ai bambini non bisogna mentire e per Sophie, nonostante il dolore, forse appare normale che il papà se ne sia andato per sempre in cielo, quel cielo che amava tanto.
Un amore che anche per Kasia è importante, fa parte della sua vita, anche se ha promesso di non lanciarsi più con il paracadute: Oggi non posso tornare, per Sophie – spiega- adesso devo pensare solo a lei. Tanto, prima o poi, su ci ritorno. Il cielo fa parte di me.

Non ha rimpianti e, nonostante la sofferenza provata, sa che Pietro non avrebbe potuto scegliere una morte migliore: Se potessi scegliere un modo di morire, vorrei anch’io morire così: nel momento più felice della vita.
Ma per ora la vita le riserva delle nuove emozioni, la vita di sempre, quella di attrice. Pare che i fratelli De Angelis, già produttori di fiction popolari e di grande successo, stiano pensando a lei per la parte della protagonista della serie “I mercanti di fiori”, 12 episodi per Mediaset (fonte: TV Sorrisi e Canzoni, numero 40/2010, pag. 31, articolo firmato da Tiziana Lupi).

Per ora il cielo può attendere: lo deve a Sophie.

[FONTE: Il Corriere]

7 pensieri riguardo “KASIA SMUTNIAK: “RINUNCIO AL PARACADUTISMO PER AMORE DI SOPHIE”

  1. @ Loretta

    Sono sincera: alla notizia della morte di Taricone sono rimasta molto colpita, come se fosse venuto a mancare uno di famiglia. Ci sono personaggi che, non so perché, sanno arrivare al cuore della gente. Non ho mai “condannato” la passione di Pietro, nonostante, da madre, sia umano pensare “Ma guarda un po’ questo, con una bambina piccola a rischiare la vita così”. Siamo solo di passaggio su questa terra e non credo che se uno se le va a cercare, il destino bussi alla porta prima. Se è destino è destino, e basta.

    Capisco la decisione di Kasia di sospendere, almeno per il momento, i lanci. A parte il lutto che l’ha colpita, ho letto che nel dicembre del 2009 aveva rischiato di morire per la mancata apertura del paracadute. Si è salvata con quello di riserva e, subito dopo l’ “incidente”, ha dichiarato “Lo rifarò”.
    Ora, però, rimasta sola con la piccola Sophie è comprensibile che senta tutto su di sé il peso della responsabilità che prima divideva con Pietro. Ma sono certa che prima o poi lo rifarà.

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  2. Mi sembra che abbia deciso giusto.
    Il destino è destino fino a un certo punto. C’è in noi il “libero arbitrio”. Tant’è vero che uno psicologo di Monaco di Baviera scrisse un libro:”IL DESTINO COME SCELTA”.

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  3. è sempre una sofferenza una morte…ma quella di Pietro mi ha toccata profondamente facendomi subito venire le lacrime agli occhi…perchè lui era come “uno di casa” perchè ha lasciato una bimba…e crescere senza un papà è doloroso..io lo so..visto che straamo mio papà e l’idea che mi possa lasciare nonostante ho 34 anni mi manda fuori di testa…
    Ma ciò che più mi tocca il cuore sono gli occhi di Kasia…tristi ma fermi…Lei…oltre che bellissima…donna vera…con le “palle”…che si rimbocca le maniche e porta avanti il suo progetto di vita…dove Pietro invece di essere al suo fianco..e lì in alto..sopra Lei, in quel cielo che tanto amavano e che per tante volte è stato testimone delle loro parole d’amore..

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