“PIOGGIA E FUOCO”: I TORMENTI D’AMORE DI VALERIO SCANU


Valerio Scanu non è di certo uno dei miei cantanti preferiti. Per dire la verità, durante la sua partecipazione ad “Amici8“, mi era pure antipatico. Bravo, sì, ma la bravura non è tutto. A volte avevo l’impressione che si lasciasse prendere da un tecnicismo esaperato, rincorrendo la perfezione a scapito del … sentimento. E dire che una delle sue canzoni più famose ha proprio questo titolo. A me è sempre sembrato un paradosso.
Dicevo, quando frequentava la “scuola” di Maria De Filippi, il ragazzino mi stata un po’ antipatico. Con quella sua aria di supponenza, con quelle faccine che riservava a chi, fra gli insegnanti, non dimostrava di apprezzarlo. Magari gli voleva dare dei consigli, ma lui i consigli li seguiva solo se arrivavano dal suo Maestro Luca Jurman. Anche lui a me sinceramente non è mai stato simpatico. Ma, ovviamente, è solo il mio parere. So bene, infatti, che sia l’allievo sia il maestro hanno un gruppo nutrito di fan. Buon per loro. De gustibus non est disputandum.

Un altro ex amiciano, Marco Carta, ai tempi della “scuola” non mi paceva e nemmeno dopo, quando ha vinto il Festival di Sanremo, ho cambiato idea. Poi, però, ho avuto una specie di folgorazione mentre, andando a scuola in macchina, ho sentito la sua Dentro ad ogni brivido alla radio. Ne ho scritto un post e mi sono pubblicamente scusata per non aver saputo apprezzare il talento di Mr Carta prima di allora. Più o meno la stessa cosa mi è accaduta sentendo Pioggia e fuoco di Mr Scanu, uno dei due nuovi inediti inseriti nella Valerio Scanu Christmas Edition, la versione natalizia del suo ultimo album, pubblicata il 4 dicembre scorso.

Poco prima che giungesse la conferma della sua partecipazione al prossimo Sanremo, Valerio Scanu esce con questo inedito davvero bello, profondo, toccante. Un bel tempismo, non c’è che dire. Ascoltando il pezzo mi sono venuti i brividi. E dire che ogni volta che si esibiva ad “Amici” non mi faceva nessun effetto, “non mi arrivava”, come ha spesso sottolineato una delle insegnanti. Ma, senza nulla togliere alla bravura del cantante, credo di aver capito che cosa mi ha fatto apprezzare questa canzone: l’ho ascoltata senza vedere lui. Non vorrei sembrare offensiva -so quanti fan accaniti seguano il “piccolo” Valerio fin dal suo esordio in TV- ma è proprio la sua faccia, la sua presenza, a rovinare tutto. Non dico che il giornalista De Luca, che alla finale di “Amici” gli ha detto in faccia che è antipatico, avesse ragione. In quel contesto, infatti, è stato indelicato. Però un fondo di verità c’è nell’osservazione di De Luca: Valerio è poco comunicativo, poco espressivo, forse per timidezza e non è raro che una persona timida sia scambiata per antipatica. In quelle poche interviste che ho seguito, mi è sembrato persino scostante, come se volesse sottrarsi al più presto a quel supplizio, come se qualsiasi domanda fosse o stupida o scontata o troppo personale. Evidentemente per lo Scanu la cosa più importante è comunicare attraverso il canto e su questo potrebbe aver ragione. Ricordo Claudio Baglioni agli inizi: nelle interviste spiccicava qualche parola in mezzo a tanti silenzi. Ora è una persona aperta, simpatica, disponibile. Un po’ con il tempo si cambia, per fortuna.

Venendo alla canzone Pioggia e fuoco , sono rimasta colpita, soprattutto, dal testo:

Quante cose avrei da dirti
quante cose da gridarti
ora che ci siamo persi
forse lui saprà capirti
come non ho fatto mai
lui forse ti saprà
dare la felicità
magari sa ascoltarti

Brucia ogni verità
ora che sono qua
confuso senza te
è tutto inutile
quel che mi resta ormai
son briciole di noi

Pioggia e fuoco dentro me
tracce che io non so
distinguere e capire
non è un gioco e solo adesso
io lo scopro solo adesso
hai portato via con te
parte di me

Per una volta ancora
vorrei vederti ancora
capire come stai
se davvero sei felice
se stai bene insieme a lui
davvero è quel che vuoi
magari un attimo
a noi ci pensi mai
oppure no
se a noi ci pensi mai
se a noi ci pensi mai

Una storia finita. A chi non è capitato? Una storia finita perché un altro, o un’altra, si è insinuato/a tra due persone un tempo innamorate. È una delle situazioni più tipiche che si presentano alla fine di un amore. E nel 90% delle volte è la ragazza che trova un altro uomo. C’è quasi una vena di sadismo nelle donne che le porta a sbandierarlo ai quattro venti che hanno rimpiazzato il vecchio amore, che con lui non sono state mai veramente felici. E l’ex che fa? Soffre come un cane e si chiede dove sarà lei, se ora sarà felice con l’altro, ma se nel contempo a lui, irrimediabilmente abbandonato, penserà di tanto in tanto. Ma sarà davvero sicura della sua scelta? Quest’altro saprà capirla, ascoltarla? Magari lei ci ripensa, chissà. Situazioni in cui, chi più chi meno, ci siamo trovati tutti. Io, ad esempio, ero riuscita a diventare amica della nuova fiamma del mio ex. Mica tanto amica, poi; una finta amica, per l’esattezza. Tutto calcolato, con la subdola intenzione di insinuarmi tra loro, rendendo ai due amanti la vita decisamente impossibile. Eh, già, succede che anche la persona più mite, quale fondamentalmente ero io, diventi perfida. Odi et amo, scriveva Catullo, tormentandosi perché non riusciva a dimenticare l’amata che l’aveva tradito più volte. Io, però, amavo ancora il mio ex ed odiavo la sua nuova conquista.

Situazioni non nuove nella vita e nelle canzoni. Ricordo, ad esempio, quando Patty Pravo cantava: Pazza idea di far l’amore con lui pensando di stare ancora insieme a tePazza idea, io che sorrido a lui sognando di stare a piangere con te. Ma in assoluto il maestro dei tormenti amorosi in note è l’indimenticato Lucio Battisti. Basta leggere il testo di Fiori rosa fiori di pesco:

Fiori rosa fiori di pesco
c’eri tu
fiori nuovi ‘stasera esco
ho un anno di piu’
stessa strada, stessa porta.
Scusa
se son venuto qui questa sera
da solo non riuscivo a dormire perche’
di notte ho ancor bisogno di te

fammi entrare per favore
solo
credevo di volare e non volo
credevo che l’azzurro di due occhi per me
fosse sempre cielo, non e’
fosse sempre cielo, non e’
posso stringerti le mani
come sono fredde tu tremi
no, non sto sbagliando mi ami
dimmi che e’ vero
dimmi che e’ vero
dimmi che e’ vero
dimmi che e’ vero
dimmi che noi non siamo stati mai lontani
dimmi che e’ vero
ieri era oggi, oggi e’ gia’ domani
dimmi che e’ vero
dimmi che e’ ve…
Scusa credevo proprio tu fossi sola
credevo non ci fosse nessuno con te
oh scusami tanto se puoi
signore chiedo scusa anche a lei
ma io ero proprio fuori di me
io ero proprio fuori di me quando dicevo:
posso stringerti le mani

come sono fredde tu tremi
non, non sto sbagliando mi ami
dimmi che e’ vero
dimmi che e’ vero
dimmi che e’ vero…

Chissà, forse il tema, trito e ritrito, dei tormenti d’amore farà la fortuna di Scanu! La bella voce c’è, il bell’aspetto anche; un po’ più di simpatia non guasterebbe … per Sanremo c’è ancora un po’ di tempo, forse rimedierà.