ZUCKERBERG: IN ARRIVO LA SOCIAL BABY E PAPA’ COMMUOVE SU FACEBOOK

Social baby
Mark Zuckerberg, 31 anni, fondatore del social network più famoso al mondo, ha annunciato sul suo profilo Facebook che lui e la moglie Proscilla, sposata nel 2012, a breve diventeranno genitori. La social baby è, appunto, una bambina, ed è stata a lungo cercata. La gravidanza, come scrive Mark sul suo profilo Fb al miliardo e 490 milioni di iscritti, sembra procedere per il meglio e pare siano limitati i rischi di un aborto. Perché il futuro papà dice questo? Perché ammette che da un paio d’anni lui e Priscilla stando tentando di mettere al mondo un figlio con scarso successo. La moglie di Mark ha infatti subito tre aborti prima dell’attuale gravidanza.

Commuovono le parole di Zuckerberg e la sua decisione di raccontare questa storia DI felicità negata e allo stesso tempo di speranza, perché serva da monito a tante coppie che non riescono a realizzare il sogno di diventare genitori.

«Al giorno d’oggi aprirsi, condividere con gli altri questo genere di problemi e discuterne assieme serve ad accorciare le distanze e a farci sentire più vicini agli altri. Anzi, fa sì che gli altri ci comprendano e allo stesso tempo per noi è più facile sopportare e sperare nel domani.
Quando ne abbiamo iniziato a parlare con gli amici [Mark si riferisce all’esperienza degli aborti, NdR] ci siamo resi conto di quanto ciò accada di frequente, tanto che molte persone che conosciamo hanno avuto lo stesso problema, riuscendo però ad avere, alla fine, dei bambini che godono di buona salute.
Speriamo che l’aver condiviso la nostra storia porterà conforto e speranza a tante persone che vivono questo tipo di esperienza, spingendole anche a condividere le loro storie

Una testimonianza toccante, a mio parere, che riesce a commuovere anche per le belle parole con le quali il futuro genitore descrive il suo stato d’animo quando pensa al futuro che lo attende:

«Quando scopri che presto avrai un bambino, ti senti così felice! Fin da subito provi a immaginare che cosa diventerà, fai progetti e inizi a sperare e sognare il suo futuro. Un’esperienza davvero unica.»
(le traduzioni, non letterali, sono mie; il testo originale potete leggerlo a questo link)

Questa bambina è una social baby fortunata e non perché nascerà in una famiglia ricca. I soldi, se non fanno la felicità, aiutano di certo a vivere serenamente però la cosa più bella è che lei avrà un papà giovanissimo e tenerissimo. A 31 anni molti coetanei di Zuckerberg perdono il loro tempo sui social scrivendo cose sciocche e inutili mentre lui già pensa al futuro che attenderà la piccola e se stesso:

«Nell’ecografia mi ha già fatto il like con il pollice all’insù, – scrive riferendosi alla figlia – pertanto sono già convinto che si prederà cura di me

[l’immagine è tratta dal sito linkato]

PUBBLICITÀ NON GRADITA SU WORDPRESS: CHE FARE?

pubblicita-no-grazie
Oggi, per puro caso, ho scoperto che i miei lettori, in calce ai post, si ritrovano delle immagini pubblicitarie per visualizzare le quali non ho mai dato alcun consenso.
Anzi, pur sapendo che potrei inserire degli spazi pubblicitari e guadagnarci, non ho mai pensato di “aprire” le porte dei miei blog alla pubblicità perché questi spazi web sono per me un luogo di relax e non un’attività a scopo di lucro.

Ma come ho scoperto tutto ciò? In primo luogo, visionando un articolo sul blog, dalla mia pagina di amministrazione, ho notato la comparsa di un riquadro con questa scritta:

Occasionally, some of your visitors may see an advertisement here.

Allora ho aperto un altro motore di ricerca e ho avuto l’accesso al blog principale come un qualsiasi altro lettore. Al posto del riquadro con l’avvertimento, ho trovato una pubblicità di un gioco. Su un altro articolo ne ho trovato uno diverso e ancora una pubblicità di fotolibri.
Nella parte superiore dei riquadri ho poi notato una scritta che invitava a saperne di più e sono arrivata su questo sito in cui ho trovato scritto il seguente testo:

Prevent distractions, control your message
Our text ads are simple and unobtrusive, but sometimes even that’s too much. This upgrade will make sure that your voice is the only one your visitors will hear.

Complement your other upgrades
If you’re using the Custom Design upgrade to control your site’s appearance, the No Ads upgrade will keep ads from intruding on your design.

The VideoPress upgrade lets you show HD videos without ads or interruptions. Get the No Ads upgrade to give the rest of your site the same treatment.

What you’ll get with this upgrade
■Hide all our ads on your site. To keep our free features free, we sometimes show ads on your blog. Logged-in WordPress.com users never see them—this upgrade makes sure that no one else does, too.
■Ads are automatically disabled on your site as long as this upgrade is active. No other settings required.
Ad-free. Keep your blog clean, beautiful and professional.

L’opzione “Get rid of ad” costa 30 dollari l’anno. Quindi, se ho capito bene, per sbarazzarsi degli annunci pubblicitari bisogna pagare

La cosa più antipatica, secondo me, è che qualora un lettore clicchi su “about these ads“, viene indirizzato su quest’altra pagina in cui può leggere questo testo:

The site you just visited is part of WordPress.com. There are two reasons why you might see ads on a WordPress.com site:

The site is part of the WordAds program and has elected to show ads to earn money from their site.
The site is one of the sites hosted on WordPress.com that has not purchased the No Ads upgrade, and we are running ads to cover the costs of operating the site for the user. We run these types of ads sparingly in an attempt to interfere as little as possible with the experience of reading a site and for logged in users we don’t show ads at all. There’s more info about our approach to ad serving in this blog post.
In both of the above cases, the ad you saw could be coming from a number of ad partners including Sharethrough, Federated Media, or AdSense. The ads change depending on factors like your location and the type of site you are visiting.

If you are a WordPress.com user and you would like to permanently remove all ads from your site, please take a look at our No Ads upgrade.

If you saw an inappropriate ad, please report it to support@wordpress.com. Please include the address of the site (e.g., http://example.wordpress.com), the date/time the ad appeared, and a screenshot of the ad.

Ora, è evidente che io non ho mai fatto richiesta di pubblicare annunci commerciali o altro sui miei blog (per ora quello maggiormente interessato è questo, forse perché molto più seguito degli altri) per guadagnarci, quindi rientro nella categoria di quelli che non hanno acquistato l’opzione a pagamento.

A questo punto chiedo ai miei amici blogger che utilizzano la piattaforma WordPress se è capitato anche a loro di trovarsi in questa spiacevole situazione e cosa si può fare. Io non ho alcuna intenzione di pagare. Se dovessero rimanermi solo due possibilità: pagare o accettare, seppur controvoglia la pubblicità non gradita, opterei per una terza: chiuderei definitivamente la mia attività di blogger, almeno su questa piattaforma.

Pubblicità? No grazie!
Pensavo riguardasse solo le cassette della posta.

UN PREMIO PER ME E 1000 POST PER VOI

1000 post
Da tempo mi stavo avvicinando al millesimo post. Se avessi mantenuto il ritmo dei mesi e anni passati ci sarei arrivata molto prima. E da un po’ pensavo a quale potesse essere l’argomento da affrontare nel millesimo post, mi chiedevo se fosse meglio cercare qualcosa di speciale da dire o scrivere semplicemente “questo è il millesimo post”, magari con l’aggiunta di un “sono felice” più di circostanza che realmente sentito.

Credo che chi mi segue abbia notato la mia assenza, e non solo quella delle ultime frenetiche settimane di scuola in cui mi sono divisa tra gli impegni di lavoro e una semivacanza al mare, più che altro per non lasciare sola mia mamma che, da qualche anno, ha riscoperto la mia compagnia. E io ho riscoperto il piacere di fare la figlia.
Non si tratta di assenza occasionale. La mia è stata proprio una latitanza e i numeri parlano chiaro: 8 post scritti a maggio e 5 in giugno su questo blog; 8 post scritti a maggio e solo 2 nel mese ormai trascorso su laprofonline. I minimi storici nella mia “carriera” di blogger.
Potrei dire che si è trattato solo di una questione di tempo, che gli impegni scolastici, sempre più pressanti e numerosi, specie da quattro anni a questa parte, non mi hanno permesso di occuparmi dei blog. Mentirei. Soprattutto a me stessa.

Di una cosa sono sempre stata orgogliosa, della mia capacità di organizzazione, del riuscire a fare, possibilmente bene, molte cose contemporaneamente. Multitasking, si dice ora. Io ero una adolescente multitasking in tempi non sospetti. Sono stata una mamma multitasking, quando avevo i bambini piccoli e mi alzavo la mattina con la sensazione che il cuore si fermasse, sentivo un vuoto improvviso e nello stesso tempo sudavo freddo, al solo pensiero di ciò che mi aspettava per l’intera giornata. Eppure ce l’ho fatta. Sono riuscita pure a sconfiggere gli attacchi di panico, qualche anno fa. Multitasking non c’entra, allora per me era già un successo entrare in un supermercato ed uscire tranquillamente, con il battito del cuore a duecento ma resistendo. Sono una tosta, che credete! Almeno lo ero.

Ecco, a proposito di multitasking, ricordo un vecchio commento di un lettore di passaggio (alquanto antipatico) che mi offese a morte: insinuò che avessi qualcuno che scrivesse per me, visto che secondo lui era impossibile che io riuscissi ad occuparmi della famiglia, del lavoro e del blog (allora avevo solo questo), tenendolo aggiornato e trattando tanti argomenti diversi, in un colpo solo e facendo tutto bene. Allora quel commento mi ferì ma pensandoci bene era quasi un complimento, insinuazione a parte.

Ora che dovrei dire? Che sono felice di aver raggiunto il traguardo dei 1000 post? Forse lo sono ma non come vorrei. Perché vorrei riprendere l’entusiasmo di un tempo o anche solo il rigore che mi sono autoinflitta per anni. Adesso sembra quasi che le cose mi passino davanti e mi lascino indifferente. In queste ultime settimane – a parte il periodo in cui mi sono staccata dal web, volutamente, per cercare di capire meglio che cosa volessi fare realmente dei miei blog – ho “scritto” tanti post nella mia mente, magari mentre stiravo, prendevo il sole in spiaggia o durante le trasferte in corriera facendo la spola tra casa, scuola e mare. Ma appena mi mettevo davanti alla tastiera nulla mi pareva davvero interessante. E se non lo era per me figuriamoci per chi dovrebbe leggere.

Questo lungo preambolo per dire che avevo pensato di intitolare questo millesimo post “Mille non più mille“, chiudendo definitivamente la mia avventura blogghistica. Avrei tenuto aperto laprofonline ma solo per motivi di servizio (per poter comunicare con le mie classi e scaricare i materiali d’interesse per gli studenti).
Avevo pensato questo ma poi è arrivato, inaspettato e graditissimo, un premio: Most Influential Blogger.

most-influential-blogger
Me l’ha assegnato l’amica Diemme che nuovamente ringrazio. Io non so quale influenza possa avere io su chi mi legge o possa avere il mio blog ormai così negletto e, diciamo la verità, poco frequentato rispetto al passato (i numeri non sono opinioni). Ma so che per Diemme il mio contributo è importante e allora spero che lei apprezzi il fatto che le dedichi questo millesimo post e che decida – provvisoriamente – di rimanere al mio post di blogger. M’impegnerò, quindi, a fare del mio meglio, cercando di aggiornarlo il più frequentemente possibile. Ormai sono quasi in vacanza e non ho più la scusa del tempo che mi manca.

Per onorare l’impegno che questo premio comporta (eh già, gli onori sono sempre accompagnati, mai da soli), risponderò alle domande poste da Diemme:

1) Cosa ti rende più felice? Sicuramente sapere che le persone che amo stanno bene.

2) Ami più l’oceano o le montagne? L’oceano non lo conosco (mi sono spinta al massimo fino al mare del Nord) ma le montagne non le amo proprio.

3) Qual è stato un momento speciale nel 2012? Non ricordo nessun momento speciale, per essere sincera.

4) Qual è la tua citazione preferita? Non ne ho di preferite ma mi piace quella che ho scelto come motto per questo blog: “Le idee migliori sono proprietà di tutti” (Seneca)

5) Ti piaci? Sì, moltissimo in questo periodo. Se così non fosse, starei molto peggio.

6) A Capodanno, resti in piedi ad aspettare la mezzanotte? Io andrei anche a letto ma mi obbligano ad attendere mezzanotte anche se cerco di andare a dormire il più presto possibile.

7) Qualcosa che desideri sia fatto ASAP? Spero che il nuovo governo rinnovi il contratto per la scuola (scaduto da 4 anni, quasi, in più abbiamo gli scatti bloccati fino al 2017). Insomma, i soldi non fanno la felicità ma sono indispensabili per campare.

8) Quali erano le tue materie favorite quando eri a scuola? Latino e Greco sicuramente. All’ultimo anno del liceo però amavo moltissimo la geografia astronomica.

9) Quale strumento musicale hai tentato di suonare? Ho tentato di imparare a suonare il pianoforte ma non mi piaceva. Ero brava con la chitarra, però, e componevo anche delle canzoni, musica e testo.

10) Qualcosa che desidereresti aver imparato prima? Che tutto può accadere, anche ciò che non ci si aspetta.

11) Ti piace svolgere attività manuali, disegnare, dipingere? Sono decisamente negata per le attività manuali (almeno quelle indicate). Da piccola mi piaceva lavorare a maglia, con uncinetto e ferri, e ricamare.

E ora arriva la cosa più difficile: nominare altri 11 blogger che ritengo Influential. Su questa cosa ho sempre un po’ di riserve. Moltissimi non amano le catene che, se non sono imposte da questo tipo di premi, sono caldamente incoraggiate. Tuttavia, in questo non trovo nulla di male: in fondo è un modo per far conoscere agli altri le proprie frequentazioni nel web, anche se non è detto che ciò che piace a me debba piacere a tutti.

Dopo averci pensato su un po’ alla fine ho deciso che sì, le farò queste nomination, anche se i lettori abituali conosceranno di certo i blog che ho scelto. Naturalmente invito tutti ad accettare il premio senza sentirsi in obbligo di continuare con le nomination o di rispondere alle undici domande.

divisore blu

Signore e signori, vi presento i miei Most Influential Blogger:

1. Accendi la vita di Elena, sempre pronta ad affrontare la vita con un sorriso;

2. Alius et idem di Valentina di cui adoro la spontaneità e che mi ricorda spesso la ragazza che sono stata;

3. Espress451 di Ester, cara amica che trasmette una delicatezza unica attraverso i suoi post pieni di poesia;

4. Il blog della felicità di Trutzy che invita a cogliere il bello della quotidianità (lezione che devo ancora imparare …);

5. Minnelisapolis della Gatta Gennara che riesce a fare le fusa via web, dimostrandosi tenera anche quando affronta argomenti spinosi;

6. Laurin42 di Laura che riesce ad affascinare i lettori con post interessantissimi su argomenti mai banali;

7. Le Lune di Sibilla di Monica, insegnante intransigente ma con un cuore grande così;

8. Ma che bontà di Cle che ci vizia sempre con la sua sublime arte culinaria (che se dovessi provare tutte le ricette che pubblica addio dieta!)

9. Melodiestonate di Sara che non manca mai di renderci partecipi della sua quotidianità con una simpatia davvero contagiosa;

10. Ombreflessuose di Mistral i cui versi esprimono un’anima bella di una sincerità rara;

11. Ohmyblog di Paolo Stella, attore e scrittore (ma lui fino a poco fa non sapeva di esserlo), di cui non riesco a leggere più di tre righe senza commuovermi (talvolta fino alle lacrime!).

A questo punto secondo il regolamento dovrei avvisare le 11 persone nominate. Ma visto che ho impiegato quasi una settimana per scrivere questo post, mi affido alla sorte e spero che tutti se ne accorgano. La gran parte dei blogger nominati, infatti, sono miei follower sicché …

E per finire, a tutti lascio una canzone … con la speranza che le cose migliorino.

[immagine “1000 post” da questo sito; divisore da questo sito]

UN LIEBSTER BLOG AWARD PER ME

LIEBSTER AWARD
Un altro graditissimo premio mi è stato “consegnato” un po’ di tempo fa dalla carissima Laura (Laurin42) che ringrazio, scusandomi per il ritardo con cui rispondo.

Si tratta di un premio ideato in Germania che viene assegnato ai blogger che hanno meno di 200 follower e ai quali i premianti riconoscono amabilità e valore, per cui assegnarlo ad altri “colleghi” è un gesto che dimostra quanto apprezziamo il loro lavoro e i loro blog.
Quello che mi piace di più di questo graditissimo riconoscimento è il nome: liebster, che significa “carissimo”. Ecco, il fatto che il mio blog possa essere considerato “carissimo” mi fa un enorme piacere.

Cosa significa “caro”? Il Sabatini Coletti riporta molte definizioni per questa parola, tanto comune quanto polisemica. “Caro”, ad esempio, è ciò che è costoso, un’accezione che in tempi di crisi è sicuramente da evitare. C’è un modo di dire, “pagarla cara“, che è davvero orrendo, se lo rapportiamo al senso più comune che attribuiamo all’aggettivo. Ciò che è “caro, generalmente è amato. In questo senso, la definizione che ne dà il dizionario è quella che preferisco: “Che preme, che sta a cuore perché importante“.

Ecco, il fatto di essere “importante” per Laura mi fa molto onore perché lei è una persona che stimo molto. Mi piace ciò che scrive e come lo scrive; amo la sua “filosofia di vita”, lei è capace di infondermi un po’ di fiducia, quella che spesso a me manca. Proprio per questo lei per me è altrettanto liebster.

Arriviamo, dunque, alle regole previste dal Liebster Blog Award:

• Ringraziare i blog che ti hanno assegnato il premio citandoli nel post (fatto)
• Rispondere alle undici domande poste dal blog stesso (Laura non le ha poste …)
• Scrivere undici cose su di te
• Premiare, a tua volta, undici blog con meno di 200 followers
• Formulare altre undici domande a cui gli altri blogger dovranno rispondere
• Informare i blogger del premio assegnato

Quanto al punto 3, visto che Laura non ha formulato domande, me ne inventerò 11 e saranno quelle a cui risponderanno, se lo vorranno, le blogger che intendo premiare.

1. Qual è il tuo miglior pregio? L’altruismo. Prima penso agli altri e poi a me stessa.
2. Qual è il tuo peggior difetto? La testardaggine, presumo. Certamente alcuni di voi che leggono l’hanno capito perfettamente.
3. Cosa ti fa più paura? Il fuoco, indubbiamente.
4. A cosa pensi prima di addormentarti? Cerco di pensare a cose belle ma alla fine mi vengono in mente solo i problemi così … non dormo.
5. Qual è stato il più bel regalo che hai ricevuto? Un vassoio in ceramica a forma di cuore con due tazzone per il caffellatte e una zuccheriera, donatomi dalla mia amica Rossana che, purtroppo, non c’è più.
6. Che cosa ti fa maggiormente soffrire nel rapporto con gli altri? Essere accusata di tramare alle spalle … io sono così limpida che non concepisco nemmeno una cosa del genere, eppure qualcuno ha pensato questo di me.
7. Qual è il tuo più bel ricordo d’infanzia/giovinezza? Un saggio di danza in cui ho ballato, sulle punte con il tutù romantico (quello lungo, per intenderci), un valzer viennese di Strauss.
8. Qual è un posto che non hai mai visitato e che vorresti vedere? Sicuramente Parigi che, anche se non ho mai visto, adoro così come adoro i francesi in generale.
9. Qual è la cosa più cattiva che hai detto a una persona cara? A mia mamma, appena operata di colecistectomia, che mi chiedeva di rimanere a farle compagnia in ospedale, dissi: “Devo studiare per l’esame. Prima viene lo studio, poi tutto il resto“.
10. Qual è la cosa più pazza che hai fatto? Ho saltato la scuola per due giorni (con il permesso dei miei e comunque ero maggiorenne!) per andare in un’altra città a tentar di convincere un moroso che mi aveva lasciata a rimanere con me. Davvero stupida, più che pazza, anche perché l’ho trovato fuori di scuola con un’altra.
11. Quante volte hai pensato di chiudere il blog? Moltissime. Intenzione mai durata più di mezza giornata, comunque.

Le domande mi sono venute in mente mentre scrivevo, senza un criterio, quasi un flusso di coscienza. Ma se non altro vi ho detto cose di me che probabilmente ignoravate.

E ora è arrivato il momento di premiare gli altri blogger. Premetto che 11 sono davvero tanti. Mi limiterò a nominarne 6 (forse hanno più di 200 follower ma va bene lo stesso!), tutte donne, che ritengo davvero liebster, anche se so che non tutti apprezzano questo tipo di iniziative e forse non avranno voglia di continuare la “catena”. La cosa importante, per me, è che sappiano quanto le apprezzo.

LaGattaGennara

Mistral

Valentina

Scrutatrice di Universi

Ifigenia

Ester

SUPER SWEET BLOGGING AWARD

super sweet blogging award
L’amica Valentina, qualche giorno fa (mi scuso per il ritardo, ma fra una cosa e l’altra …), mi ha assegnato un graditissimo premio: Super Sweet Blogging Award. Quale premio poteva essere più adatto a me, golosa di dolci come sono anche se da più di un anno devo limitarmi a quelli rigorosamente light (con qualche strappo, tipo il tiramisù che non facevo da 15 anni e che dovevo per forza assaggiare!)?

Nel ringraziare Valentina, rispondo alle domande di rito:

1. Biscotti o torta? Scelta difficile … infatti non scelgo, me li pappo tutti e due … virtualmente posso farlo! 🙂
2. Cioccolato o Vaniglia? Decisamente cioccolato, preferibilmente al latte con le nocciole intere. 😯
3. Quale è il tuo spuntino dolce preferito? Se la faccio io con le mie mani, una bella fetta di torta alla frutta (ieri ne ho preparato una alle pere e cioccolato, da leccarsi i baffi!). In mancanza d’altro, una barretta ai cereali. 🙄
4. Quando hai maggior voglia di cose dolci? Praticamente la voglia ce l’ho sempre ma devo tenermela. 😦
5. Se tu avessi un soprannome “dolce”, quale sarebbe? “Bignè” potrebbe andare. In fondo non si sa mai qual che c’è dentro. 😉

Ora dovrei nominare altri 12 blogger che ritengo super sweet … ma per me siete tutti dolci, quindi dedico questo premio ai miei lettori-blogger affezionati, lasciando libera a tutti l’iniziativa di continuare la “catena”.

Grazie ancora a Valentina e dolce giornata a tutti!

DONNE E MOTORI … DI RICERCA

donne e webUn tempo “donne e motori” costituiva l’emblema dell’antinomia. Credo che le donne al volante oggigiorno possano tranquillamente competere con gli uomini anche se le quote rosa nell’ambito delle gare automobilistiche sono, in verità, quasi inesistenti.
Che dire, però, del binomio “donne e motori di ricerca“?

Da una ricerca Audiweb la presenza di donne sul web è risultata decisamente superiore a quella degli uomini. Più tempo da perdere? Può darsi, considerando che, specie al sud, la percentuale di casalinghe è decisamente alta. Aggiungiamo pure la disoccupazione giovanile, le studentesse universitarie, numericamente superiori ai maschi, che molto spesso utilizzano Internet per necessità, il dato non dovrebbe sorprendere: le donne in rete sono 6,7 milioni.

Un dato che stupisce particolarmente è l’età degli amanti del web, non più paradiso incontrastato dei teenager: per il mese di gennaio 2013 i dati Audiweb fanno registrare un incremento degli «over 55», con un più 17 per cento per gli uomini e addirittura un 22 per le donne. Fra uomini e donne, inoltre, i 35-54enni rappresentano la categoria più presente in rete.

C’è in Italia una controtendenza per quanto riguarda l’utilizzo di Facebook: mentre nel resto del mondo occidentale il primato fra gli appassionati del social network è tutto femminile, il nostro è uno dei pochi Paesi dove le utenti sono meno degli uomini. Qual è il motivo? Le donne apprezzano maggiormente i blog. Le mamme blogger conquistano il primato ma anche le esperte nell’arte culinaria non scherzano. Le foodblogger sono in continua espansione … d’altra parte, la cucina italiana non è la migliore al mondo? E certamente ai fornelli la fantasia non manca.

Insomma, almeno sul web le quote rosa non mancano. Non resta che accontentarsi di questo primato.

[fonte: Il Corriere; immagine da questo sito]

LA PRIMA SODDISFAZIONE DELL’ANNO NUOVO: SUPERATO IL MILIONE E MEZZO DI VISUALIZZAZIONI

cin cin
C’è di certo un motivo in più, per me, per brindare all’anno nuovo: da pochi minuti, infatti, il mio blog ha superato il milione e mezzo di visualizzazioni!

Confesso che un po’ ci speravo, voglio dire, nonostante durante questi giorni di festa le visite siano notevolmente diminuite rispetto lo standard, sapevo che questo traguardo che mi dà una grande soddisfazione sarebbe stato raggiunto a breve.

La vera sorpresa è che il milionesimoecinquecentesimo (si scrive così? boh …) click sia arrivato prima dello scoccare della mezzanotte di questo 1° gennaio 2013. Una data che ancora faccio fatica a scrivere!

Che altro dire? GRAZIE, GRAZIE E ANCORA GRAZIE A TUTTI PER AVERMI FATTO RAGGIUNGERE (relativamente a breve distanza dal milionesimo click, il 22 febbraio dello scorso anno) QUESTO RISULTATO.

E ANCORA AUGURI DI UN FELICE 2013 … da trascorrere, possibilmente, in mia compagnia! 😉

[immagine da questo sito]

IL PRIMO AMORE NON SI SCORDA MAI MA È MEGLIO NON CERCARLO

Il primo amore non si scorda mai, così dicono. La memoria mantiene impresse le immagini del primo bacio, della prima volta, anche della prima delusione d’amore, forse non solo della prima. Ma siamo proprio sicuri che sia così? E poi, ciò vale più per le donne o più per gli uomini?

Verrebbe da dire: più per le donne. Siamo delle eterne romantiche, non è forse così? Noi ci pensiamo alla prima cotta e a tutto ciò che abbiamo sperimentato, in amore, per la prima volta. E loro, gli uomini, ci pensano? E che dire di quell’insano proposito di incontrare nuovamente quel lui o quella lei che mai abbiamo dimenticato?

Secondo uno studio inglese, il romanticismo non è prerogativa delle donne. Il 24% degli uomini intervistati ha ammesso di pensare al primo amore e il 19% dei londinesi avrebbe addirittura riallacciato i rapporti con la ex all’insaputa dell’attuale compagna. Non scappatelle innocenti ma vere e proprie storie che rischiano di diventare ben più durature della precedente relazione. Mentre le donne tendono a chiudere definitivamente con il partner e se ci ripensano, è solo per questioni di sesso. Almeno così ammettono le intervistate.

Secondo gli esperti questi ritorni di fiamma sarebbero deleteri. «Il primo amore tende a lasciare una grande impronta emotiva in ognuno di noi –spiega lo psicologo Cary Cooper della Lancaster University al “Daily Mail” – e ci spinge a dimenticare le cose che allora non funzionavano per farci vedere tutto foderato di rosa. Ma è un errore pensare che possa essere lo stesso di 10 o 20 anni fa, perché le circostanze sono cambiate, noi stessi siamo cambiati».

Ma cosa spinge a ripensare ai vecchi tempi? Sicuramente l’insoddisfazione per il rapporto attuale, anche a costo di ricadere nella trappola di una storia sbagliata. E come si fa a riprendere i contatti con le ex o gli ex? Oggi galeotto non è un libro, come accadde molto tempo fa a Paolo e Francesca, ma Facebook. Il social network più famoso al mondo, nato per ritrovare vecchi compagni di scuola, ha ormai travalicato gli angusti confini del “ehi tu, ma non eri in classe con me al liceo?” per approdare al più diretto “ehi, tu, ma non venivi a letto con me tanto tempo fa?”. E sono le donne a preferire FB mentre gli uomini si fidano più degli sms o delle e-mail … sempre che abbiano scoperto il numero di cellulare e l’indirizzo di posta elettronica delle ex. Ma i rischi sono molti, nel caso di persone che si incontrano nuovamente ma che hanno in piedi delle relazioni sentimentali con altri.

“Niente sesso siamo inglesi”, celebre titolo della commedia teatrale scritta da Anthony Marriot & Alistair Foot nel 1971, pare ormai superata come battuta.
E noi italiani come ce la caviamo con gli/le ex? Per quanto mi riguarda, non faccio ricerche su Internet. Anche perché penso che sia molto più semplice per i miei ex trovare me (Google dà circa 522,000 risultati in 0.33 secondi) piuttosto che per me trovare loro. 🙂

Battute a parte, non saprei come scegliere l’approccio. Come potrei mentire spudoratamente dicendo “sai per caso ti ho trovato …”? Il caso vuole che non si trovi mai ciò che si cerca. E poi, anche ammesso che si riesca a superare l’imbarazzo iniziale, si rischia di portare la conversazione su argomenti banali come famiglia, lavoro, città in cui si vive … ma è possibile riassumere venti o trent’anni della propria vita in poche parole senza la certezza di suscitare l’interesse dell’interlocutore?
Da evitare assolutamente, secondo me, il rivangare i vecchi tempi. Se si è degli ex è più che evidente il fatto che un tempo si era stati una coppia e poi uno dei due aveva mandato a monte quell’idillio. Sì, perché è estremamente difficile che, specie parlando di primo amore e quindi di un evento avvenuto in un’età in cui con tutta probabilità non si era pienamente coscienti, si sia giunti alla rottura di comune accordo. Allora che fare? Rimproverare l’abbandono all’altro, dirgli/le che è stato/a proprio uno/una str°°°o/a? Oppure spostare l’attenzione sul terzo incomodo, su quella persona che aveva causato la rottura? Perché c’è quasi sempre il terzo o la terza. Inutile prendersi in giro. Magari il nuovo incontro potrebbe svelarne l’esistenza, nel caso si fosse ignari del tutto. In questo caso credo ci voglia un buon autocontrollo per non serbare rancore e sfogare la propria rabbia.

Ricapitolando, due sono le eventualità: quella di voler rivedere chi abbiamo amato e ci ha lasciati facendoci soffrire da cani oppure quella di voler ricontattare chi avevamo lasciato e, dopo venti o trent’anni, ci siamo resi conto di aver commesso l’errore più madornale della nostra vita.
Ma in entrambi i casi mi chiedo: come possiamo immaginare la reazione dell’altro/a? Diamo per scontato che una rimpatriata sia comunque gradita, anche solo per fare una chiacchierata tra vecchi amici? Ma non eravamo stati davvero degli amici … E poi, perché mai dovrebbe interessarci una persona, di cui ignoriamo la vita che ha condotto per qualche decennio?

[fonte per la notizia: Il Corriere]

IL MIO BLOG È 100% AFFIDABILE!


Oggi sono proprio felice perché Trutzy mi ha premiata, ovvero ha premiato il mio blog che considera affidabile al 100%. Visto che il suo è Il blog della Felicità, non c’è ombra di dubbio che la sua felicità sia contagiosa!

Scherzi a parte, io ammiro molto il suo modo di affrontare le cose, sempre considerando che, se il bicchiere è mezzo pieno, non c’è motivo alcuno di vederlo mezzo vuoto. Poi Trutzy ha molti altri blog, il che dimostra la sua continua voglia di fare, quel non voler mai stare con le mani in mano ed il piacere di condividere con i lettori la sua gioia di vivere. Posso, quindi, dire che in lei c’è una grande passione, la stessa che ci metto io, o almeno ci provo, in tutte le cose che faccio.

Ma veniamo al premio. È un riconoscimento creato dal sito GliAffidabili e ha come scopo quello di far conoscere il lavoro dei molti blogger italiani che aggiornano con passione, dedizione e costanza il loro diario online, ma che non sempre sono noti al grande pubblico. Per arrivare all’obiettivo, lo strumento più semplice è una sorta di “catena”, per cui chi viene premiato a sua volta deve premiare altri cinque blogger, che abbiano meno di 200 followers, e così via. Lo so, non a tutti piace l’idea e poi ci sono altre iniziative simili. Io stessa ho ricevuto lo scorso anno il Gorgeous Blogger Award e sono stata segnalata per i 7 links. Ma è inutile nasconderlo: ogni volta che si viene “premiati”, al di là del valore intrinseco del premio, ci sentiamo gratificati per l’impegno profuso nel portare avanti un progetto in cui crediamo.

A questo punto è bene chiarire in che cosa si distingua un Blog Affidabile. Deve rispondere a cinque requisiti che sono:

1) E’ aggiornato regolarmente
2) Mostra la passione autentica del blogger per l’argomento di cui scrive
3) Favorisce la condivisione e la partecipazione attiva dei lettori
4) Offre contenuti ed informazioni utili e originali
5) Non é infarcito di troppa pubblicità

Sull’ultimo punto, non c’è pericolo che il mio blog sia infarcito da troppa pubblicità. Non ho mai pensato a questa attività come ad una a scopo di lucro, benché con il numero di visitatori che ha ormai raggiunto il mio blog avrei potuto mettere da parte un gruzzoletto … ma non rientra nei miei progetti, anche perché se lo faccio per passione (punto 2) e se mi piace condividere le mie riflessioni con i lettori che mi seguono (punto 3) non è certamente un’attività lavorativa, quanto piuttosto un modo per regalare a me stessa – e spero anche agli altri – un po’ di relax. Quanto al fatto di essere un blog aggiornato regolarmente, ciò dipende molto dal tempo che ho a disposizione. Posso dire che durante l’anno scolastico non sempre riesco a pubblicare quotidianamente dei post, ma cerco di rifarmi quando sono in vacanza! Infine, spero che i contenuti dei miei articoli, seppur non sempre originali, possano essere considerati interessanti, come spunto di riflessione.

Ed eccomi giunta alla premiazione dei cinque blog che considero affidabili al 100%. Come dicevo, so che non tutti apprezzano questo genere di cose, questa specie di “catena di sant’Antonio”, e non ritengo debbano sentirsi obbligati a continuarla solo perché sono stato menzionati dai blogger amici. Mi auguro, però, che accolgano la nomination come un gesto di stima e affetto da parte mia.

Dichiaro che i blog seguenti da me scelti rispettano le 5 regole del Premio “Il Blog Affidabile” disponibili a questa pagina. Sono pertanto una risorsa utile per gli utenti della Rete e meritevoli di essere conosciuti da un pubblico più ampio”.

1. Il mio amico frz40, uno dei più “vecchi”, non in quanto ad età anagrafica ma perché mi segue da qualche anno, praticamente dall’inizio. Il suo blog è davvero interessante perché lo scopo che si prefigge con i post che scrive è quello di “combattere” contro la violenza, la prevaricazione, la disinformazione e la faziosità, senza rinunciare a qualche sorriso che mai deve mancare per prendere la vita con più leggerezza. È un blogger affidabile perché ha tanti interessi e sempre il piacere di condividerli con i lettori.
2. La collega blogger e insegnante (recente amica con cui ho scoperto molte affinità) Ester. Il suo blog è davvero originale, a partire dal titolo: ESpress451, dove ES sta per le iniziali del suo nome, press rimanda alla stampa e quindi all’attività giornalistica che, blog a parte, pratica davvero, e nella fusione delle due sillabe ritroviamo il treno (Espresso) che rappresenta la metafora stessa del viaggio cui siamo chiamati ogniqualvolta esploriamo le sue pagine. Il suo blog è affidabile perché sempre aggiornato, vario e molto interessante nei contenuti, ma soprattutto originale perché quello che caratterizza la scrittura di Ester è la poesia con cui affronta qualsiasi argomento, anche quello apparentemente più banale ma che banale non è nel momento in cui esce dalla sua tastiera (sarebbe più romantico dire “penna” ma ormai …)
3. Veronica è una giovanissima e fedele amica da 100 e lode (immaginate perché!). In quest’ultimo periodo è sta silenziosa perché al piacere di scrivere ha preferito (è stata costretta a preferire!) il dovere. Ma ne è valsa la pena. È già tornata in attività con quella inconfondibile voglia di condividere con i suoi affezionati lettori le sue passioni (lettura e cinema in primis), in uno stile sempre impeccabile, dote rara nei giovani della sua età. Non solo il suo blog è al 100% affidabile, ma è sempre una piacevolissima lettura e un modo per entrare nella mente di una ragazza appena diciannovenne che ha sempre molte cose da raccontare trasmettendo la sua gioia di vivere, nonostante i momenti di disorientamento che a quell’età non mancano mai. Se consideriamo che il suo blog si intitola Scrutatrice di Universi, allora è chiaro che anche noi, grazie a lei, diventiamo scrutatori più attenti.
4. Ombreflessuose, ovvero Mistral, è una nuova amica dal talento poetico a dir poco originale. Anche quando lascia i suoi commenti nei blog amici, lei arriva delicata, come un petalo di rosa, sussurra piano la gioia o la malinconia rappresentando il suo mondo come un alito di vento. Nella presentazione ho cercato di adeguarmi ma è più che evidente che il mio talento poetico scarseggia alquanto confronto al suo. Consiglio il blog di Mistral perché quando vi ci si approda, è bello naufragare in cotanto mare. E lasciarsi cullare dolcemente dalla sua grazia.
5. Last but not least, la mia amica Diemme. Ciò che la caratterizza, oltre ai begli articoli che pubblica, molto profondi e su temi alquanto impegnativi, il che fa di lei una donna quasi ardita, è l’accoglienza che riserva ai suoi lettori, nuovi o vecchi che siano, e la disponibilità a discutere con loro, senza mai alzare i toni ma con un piglio sicuro che scoraggia ben presto qualche “invasore” che ogni tanto capita a stuzzicare. Lei è Donna e Madre coraggiosa, le sue pagine di diario non sono sempre infarcite di sentimentalismo mammesco di chi vede nei “frutti del proprio orto” solo belle virtù; Diemme sa essere una madre obiettiva che non rinuncia, pur tuttavia, a lasciarsi commuovere dalla sua cucciolotta.

Qui finisce il mio compito.

Grazie ancora a Trutzy e, per completare l’opera, invito i lettori a visitare anche gli altri blogger, che non ho potuto nominare, menzionati nell’elenco “Mi piacciono” sulla barra laterale del blog.

IN ARRIVO WI-FI PER TUTTE LE SCUOLE GRATIS

«Da oggi alle 12 (lunedì, ndr), diecimila scuole si potranno prenotare per avere la dotazione wi-fi». Lo annuncia il ministro della Pubblica Amministrazione ed Innovazione, Renato Brunetta, nel corso del forum Pa, parlando dell’arrivo della rete wi-fi a tutte le scuole italiane fino a coprire le stesse aule e quindi raggiungere gli studenti stessi. Si punta a completare l’operazione entro metà del 2012. Infatti, ha spiegato Brunetta, il piano toccherà «cinquemila scuole nei prossimi sei mesi e le restanti cinquemila nei restanti sei mesi successivi». Le scuole che si sono prenotate per avere il kit wi-fi sono già 800. L’investimento pubblico è di 5 milioni di euro per la prima fase e il progetto prevede il contribuito anche da parte di Regioni, fondazioni e altri enti per consentire una copertura totale. «Il mio sogno è quello di dare il kit per tutti i bambini delle scuole elementari» ha sottolineato ancora il ministro (fonte Ansa). (dal Corriere)

UN GRAZIE DI CUORE AL MINISTRO BRUNETTA DA PARTE DI TUTTI I DOCENTI DI LATINO: PRESTO COPIARE LE VERSIONI DURANTE I COMPITI IN CLASSE SARÀ PIÙ FACILE E A COSTO ZERO … PER GLI STUDENTI, NATURALMENTE.

UN’IDEA GENIALE, NON C’È CHE DIRE.