MASSA CARRARA: IL CONVEGNO DI “FORZA NUOVA” SULLA RU486 FINISCE AL GRIDO DI “STUPRATELE, TANTO POI ABORTISCONO”


Leggo la notizia sul quotidiano La Nazione: un convegno sull’utilizzo della pillola abortiva, l’ormai nota RU486, si conclude con degli scontri verbali tra un gruppo di militanti di Forza Nuova e alcune donne che manifestavano a favore della pillola.

A quanto si legge, il confronto tenutosi al Teatro dei Servi di Massa era stato civile. Fra gli intervenuti, il segretario nazionale di Forza Nuova, Roberto Fiore, balzato agli onori della cronaca, si fa per dire, qualche mese fa per un presunto incontro hard con Alessandra Mussolini. (ne ho scritto QUI).
Al convegno di Massa si è dibattuto di aborto, vita, scienza e fede in modo tranquillo, fino alla fine. C’è da dire che alcuni gruppi erano stati tenuti lontano dalla sede del convegno ma lasciati manifestare tranquillamente a favore dell’uso della RU486. Di parere contrario, invece, Fiore secondo il quale l’aborto equivale ad un’eutanasia: “Nessuno può decidere di togliere la vita a qualcuno; ogni feto ha diritto alla vita quanto e più di un essere umano adulto, perché con lui dovrebbero crescere le prospettive del futuro”.

Alcune donne, presenti al convegno probabilmente perché non facenti parte di alcun gruppo politico, hanno manifestato il loro dissenso, contestando pesantemente le affermazioni di Roberto Fiore che ha cercato di controbattere ma nel teatro ormai regnava il caos assoluto. Le donne, quindi, hanno deciso di abbandonare la conferenza ma, mentre uscivano dal teatro, sono state insultate da un gruppo militanti di Forza Nuova che pare abbiano gridato: “Stupratele che tanto abortiscono“.

Sembra che Fiore sia rimasto fuori dal parapiglia, mentre a un cameraman di una tv locale veniva strappata di mano la telecamera perché non riprendesse la scena. Qualcuno l’avrebbe minacciato gridando: “Non fatelo più rientrare che lo meno“.

Notizie del genere fanno accapponare la pelle. L’insulto rivolto a quelle donne è qualcosa di aberrante. È l’ennesima dimostrazione di quanto poco rispetto ci sia per chi la pensa diversamente e di quanto sia facile, forse anche seguendo l’esempio dei nostri politici che intervengono ai talk show, insultare le persone. Il fatto è che quegli stessi individui che hanno gridato quella frase orribile non vorrebbero mai essere a loro volta insultati e si prefiggono, addirittura, il compito di “ricostruire l’Italia”.
Nella descrizione del movimento di Forza Nuova, che ho potuto leggere sul sito, c’è scritto: Uomo per uomo, famiglia per famiglia, comunità per comunità, va iniziata la ricostruzione di quell’Italia che è “eletta dal Cielo a quel religioso impero dell’umanità, che non le può essere tolto fino a tanto che sull’umane vicissitudini risplenda il sole”.

Se la ricostruzione dell’Italia è affidata a persone che a delle donne, a prescindere dalla loro posizione politica e della personale opinione sull’utilizzo della pillola abortiva, gridano: “Stupratele che tanto abortiscono”, siamo messi bene.