MAMME CINQUANTENNI: ADESSO E’ IL TURNO DI ALESSANDRA MARTINES

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Lei è bellissima, semplicemente. Di certo non dimostra gli anni che ha, non so se per merito suo o del chirurgo estetico. Ma a prima vista sembrerebbe solo opera di madre natura.

Cinquant’anni non li ha ancora, per la precisione ne ha solo quarantanove. Un matrimonio fallito alle spalle, niente popò di meno che con Claude Lelouch che di anni ne ha ben ventisei di più. Una figlia, Stella, che ora ha tredici anni ed è nata dall’unione con il regista. Ora, però, è arrivato per questa bellissima donna il momento del riscatto: un compagno che ha vent’anni di meno di lei e un figlio in arrivo.

Alessandra Martines, che ha esordito come ballerina ed ora è un’attrice piuttosto affermata sia al cinema che alla televisione, sia in Italia sia in Francia, sua patria d’adozione per matrimonio, diciamo così, mostra orgogliosa, sulla copertina di Vanity Fair (dallo stesso sito è tratta anche la foto di Alan Gelati) in edicola questa settimana, il suo pancione di cinque mesi. E giura che non ha fatto nulla per forzare la natura, solamente ha fatto tanto l’amore.

Lui, l’uomo fortunato, è un attore e si chiama Cyril Descours, ventinove anni appena compiuti. Immagino che per questa gravidanza, che entrambi hanno fortemente voluto, come testimonia l’attrice, non si sia sacrificato molto. Posso anche supporre che sia al settimo cielo, come ogni futuro papà, e che non pensi all’avvenire, ai suoi vent’anni in meno della compagna che, seppur bellissima, non può fare alcun patto con il diavolo né far invecchiare il suo ritratto al suo posto, come fece Dorian Gray. Insomma, i vent’anni che dividono la splendida Alessandra e l’aitante Cyril ci sono, ci saranno, rimarranno per sempre. La giovinezza, però, no.
Come sostiene la dottoressa Vegetti Finzi, è vero che la vita media si è allungata, è vero che si vive di più ma purtroppo si prolunga la vecchiaia piuttosto che la giovinezza.

Chi mi conosce sa che sono fermamente contraria a queste gravidanze oltre il tempo limite. Non mi sento, però, di unirmi al coro di chi, fra i lettori della rivista on line, non crede che Alessandra sia rimasta incinta in modo naturale. E perché no? Una volta le gravidanze in “tarda età” capitavano, con tutti i rischi connessi per la salute del feto. Quando nascevano, questi bimbi erano semplicemente chiamati “figli della menopausa“. E di certo l’epiteto non era motivo d’orgoglio per la madre.

Ora le cose sono cambiate e l’età media in cui si mette su famiglia si sta spostando sempre più in là. Non voglio ripetermi, quindi rimando alla lettura degli altri post in cui ho trattato l’argomento, riferendomi ad altre mamme attempate come la Parisi, la Nannini o la Bellucci, ma anche madri comuni che hanno avuto il coraggio di mettere al mondo dei figli più vicino ai sessant’anni che ai cinquanta. Ma questo caso almeno è un po’ diverso, per l’età del papà. Tra vent’anni questo bambino avrà una madre di quasi settant’anni ma un padre ancora decisamente giovane. insomma, un po’ di equilibrio c’è anche se la situazione, a pare mio, non è delle migliori.

La Martines non è stupida e sa bene di aver attirato molte critiche, come del resto le altre vip che l’hanno preceduta. La prima critica riguarda la differenza di età con il compagno, la seconda la decisione di diventare madre a quarantanove anni. Lei ribatte che, finché stava con l’ex marito, molto più grande di lei, nessuno aveva nulla da eccepire, E su questo le do ragione perché bisognerebbe superare il tabù dei toy boy. Ormai, specie nel mondo dei vip, è quasi la regola. Però, se ci pensiamo bene, molti anni fa qualcuna aveva osato, sposando un uomo molto più giovane di lei: Paola Borboni. Il destino volle che lei sopravvivesse al giovane marito. Quando si dice ironia della sorte …

Ora qualcuno potrebbe pensare (come è successo in occasione della pubblicazione dei post precedenti) che la mia sia tutta invidia. E perché mai dovrei essere invidiosa? Sono quasi coetanea della Martines, ho un figlio che ha solo cinque anni meno del bel Cyril e devo dire onestamente che non saprei che farmene di un ragazzo così giovane (tutt’al più di un quarantenne …). In secondo luogo, i miei figli li ho fortemente voluti prima dei trent’anni e sono felice di averli grandi e di essere giovane, di sentirmi giovane. Onestamente sto bene così. Solo l’idea di trovarmi catapultata tra pannolini e poppate, notti insonni e giretti in città con il passeggino, mi fa rabbrividire. Mia madre aveva più o meno la mia età quando è diventata nonna. A questo punto il prossimo poppante che terrò tra le braccia, che però non m’imporrà notti insonni, cambio pannolini e pappette, sarà mio nipote.

Onestamente, con i tempi che corrono, spero il più tardi possibile.

La bella Alessandra faccia un po’ come vuole. Certo, con il suo reddito il discorso è molto diverso. E ora qualcuno certamente dirà che “ne faccio sempre una questione di soldi“. Sì, certo. I soldi non faranno la felicità ma aiutano molto. Chi può negarlo? Forse chi li ha.