IL SUCCESSO DI MARA CARFAGNA, DALLE TELECAMERE ALLE … CAMERE

mara carfagna prima-e dopoIeri alla Camera dei Deputati è stato approvata, a stragrande maggioranza (447 sì, 29 no, nessun astenuto) la Proposta di Legge, detta Carfagna-Alfano, sui reati di violenza sessuale. L’obiettivo è quello di rendere più severe le pene per chi si macchia di tale delitto che, visti i recenti e continui episodi di cui la stampa quotidianamente ci informa, può essere considerato una vera e propria emergenza.
Il testo approvato prevede, quindi, pene più aspre nei confronti di chi abusa sessualmente delle donne: da 6 a 12 anni di carcere, ma se in conseguenza della violenza la vittima muore, è previsto l’ergastolo.

Vengono contemplate pure delle aggravanti nel caso di abuso nei confronti di minori di 16 anni (ma la pena è ulteriormente inasprita nel caso in cui la violenza venga subita dai minori di 10 anni) o qualora il reo agisca sotto l’effetto dell’alcol, droga o minacci la vittima con armi di vario genere. Aggravanti vengono considerate anche la familiarità con la vittima, la violenza nei confronti di persone disabili o comunque in posizione di debolezza tale da non potersi difendere (ad esempio una donna incinta o che subisca le molestie da parte di chi, sul luogo di lavoro, esercita il cosiddetto abuso di potere). Anche la violenza di gruppo, ora punita con un massimo di 12 anni, può determinare la reclusione fino a 20 anni. (per una descrizione più dettagliata invio alla lettura di questo articolo del Corriere.it

Il fatto che, almeno per una volta, il consenso della Camera sia quasi unanime non deve far pensare, tuttavia, ad un’eguale soddisfazione da parte di maggioranza e opposizione. Come riporta il Corriere, infatti, per la pd Barbara Pollastrini, ex ministro per le Pari Opportunità, questo è solo un piccolo passo ma la legge in sé appare monca e miope, perché non investe sul capitolo della prevenzione e della tutela della vittima.

Ora la Proposta di Legge verrà discussa al Senato e non serve avere una sfera di cristallo per prevedere che verrà approvata anche lì a stragrande maggioranza. Comunque sia, il ministro Carfagna può essere soddisfatto: dalle telecamere di mediast, dove onestamente non ha goduto di grande fama, alle Camere il suo successo personale ha avuto il meritato (?) riscatto.

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