PAROLE CHE SCALDANO IL CUORE

Qualche giorno fa nella mia casella di posta elettronica ho trovato questo messaggio:

Ciao Marisa,
mi concedo in tutta autonomia la facoltà di darti del tu (e te ne chiedo scusa sin d’ora) ma la lettura del tuo blog, le tue idee, la tua didattica, le tue ricerche mi hanno fatto sentire così partecipe del tuo mondo che non sono riuscito a pensare di scriverti dandoti del lei. Io, che davo del lei ai colleghi in facoltà alle prime battute. Una breve presentazione è d’obbligo: F., 23 anni, frequento un corso di laurea magistrale in filologia classica. Sono capitato per caso sulle pagine del tuo blog e non ho resisito alla tentazione di ringraziarti: grazie, perché nell’attuale vilipendio del mestiere di insegnante, in un clima di considerazione generalmente bassa dell’attività docetica, tra genitori e dirigenze ministeriali che ritengono gli insegnanti gli ultimi dei ciabattini e degli inservienti (con tutto il rispetto per questi ed altri impieghi: mia madre è un’appassionatissima bidella), dimostri quanto sia nobile e qualificante la professione che fu di Socrate e Quintiliano, di Aristotele e Seneca. Al diavolo pure quanti ritengono che le cattedre delle nostre scuole, in particolare quelle umanistiche, siano ricettacoli di buoni a nulla. Se mai mi capiterà in sorte l’inusitata fortuna di illustrare ad una prima liceale la prima declinazione latina, vorrei poterlo fare con lo stesso spirito che guida te nelle tue attività, sperando di essere in grado di dischiudere la millenaria magia che si cela dietro l’arcana sequenza ROSA, ROSAE, ROSAE.

F.,
da oggi un lettore del blog.

Confesso: queste parole mi hanno commossa e mi hanno fatto riflettere. In un momento in cui sono insoddisfatta di tutto ciò che faccio, con quella perenne impressione che tutto mi sfugga di mano, che il tempo non sia mai abbastanza per fare quello che devo e che desidero, che ciò che riesco a fare sia sempre poco rispetto a ciò che gli altri si aspettano da me … insomma, in questo momento di crisi esistenziale le parole di F. mi hanno scaldato il cuore. Se lui, pur non conoscendomi, ha colto fra le pagine del blog quella passione che sempre almeno tento di mettere in ciò che faccio, allora ho ancora qualche speranza di fare del bene agli altri. Forse dovrei farne di più a me stessa.

Grazie a F. e grazie a tutti quelli che mi seguono con affetto e stima. Il vostro calore è davvero importante per me.