Dopo lo spot della famosa ditta di surgelati in cui una madre ammicca al figlio che le rivela la sua omosessualità, il nuovo spot di una nota azienda telefonica propone, con la complicità del testimonial Fabio Volo, un altro bel quadretto familiare: due mamme gay. Almeno questo è ciò che si dice in giro per il web.
Confesso che, pur avendo visto più volte lo spot in questione, non mi ero accorta che si trattasse di uno spot gay friendly.
Fra le altre immagini che scorrono velocemente sullo schermo – d’altronde si tratta di pochi secondi – si vede una giovane donna agitata, presumibilmente in una sala d’aspetto d’ospedale, e un’altra, ben più matura, secondo me, che ha appena partorito e stringe fra le braccia il suo bimbo. La giovane raggiunge la puerpera e la bacia sulla fronte. Tutto qui.
Ora, è vero che uno spot pubblicitario non viene quasi mai osservato con attenzione. Personalmente, se sto guardando un programma alla tv, approfitto delle pause pubblicitarie per fare tutt’altro. Lo spot l’ho visto più che guardato ma questo tenero frammento di vita non l’avevo correttamente interpretato. Mi era parso piuttosto che la giovane donna aspettasse con ansia l’arrivo di un fratellino o di una sorellina. Mai avrei pensato che si trattasse di “due mamme“.
Due cose mi disturbano in questo spot. La prima è che la mamma, cioè quella che ha partorito, è a mio parere un po’ troppo in età e chi mi segue sa come la pensi sulle maternità tardive.
La seconda è che abbiamo tanto lottato, noi donne, per far entrare i mariti o i compagni in sala parto, e vogliamo lasciare fuori proprio una donna? Che sia lesbica poco importa, magari il prossimo figlio lo potrebbe mettere al mondo lei …
Pensandoci bene, c’è una terza cosa che mi disturba assai: la presenza di Fabio Volo. Ma questa è un’altra storia.
E’ il mercato bellezza! 😀
Comunque non certo è il più sottile. Ce n’è uno quasi subliminale di una ditta che produce sughi…
Mi va di consigliarti un film leggerissimo sull’argomento “L’apparenza inganna” con Daniel Auteuil e Gérard Depardieu.
Bye
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NON ho ancora visto questa pubblicità, guardandolo avrei pensato che potevano essere due sorelle, cugine, amiche. Non mi pare esplicito che siano gay.
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Francamente, io che non guardo tv lo spot l’ho visto per la prima volta qui da te e no, non me n’ero accorta, pur avendolo visto dopo la lettura del post.
Comunque io non faccio testo, una volta sono stata a una cena e dopo mi è stato detto che TUTTE le commensali (eccetto me) erano lesbiche, molte facevano coppia e io, a tavola con loro, non avevo notato assolutamente nulla!
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Ahahahaha Fabio volo è la cosa che mi disturba più di tutto il resto!
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Mi fa piacere che ci sìa una come me, per 30 anni non avevo mai percepito che il mio carissimo parruchiere fosse gay. Non sarà che accetiamo le persone senza farci tante domande, di cosa,come sono?
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Infatti, ma ciò non mi salva dall’accusa di omofobia (che non mi tange, io lascio la gente parlare e vado oltre).
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è uno spot a cavallo tra il subliminale e il subdolo, una “moglie” che ha appena partorito la si bacia in fronte, tecnicamente si chiamano “metonimie”, figure retoriche consolidate nell’inconscio. Ormai non vi è forma di comunicazione che non proponga l’universo gay, spot pubblicitari inclusi.
Fabio Volo è azzeccatissimo in quanto icona della viscidità patetica.
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@ Stelio
Devo aver visto quel film ma lo rivedrei volentieri. Lo cercherò …
Grazie!
@ 3theperfectnumber
Anch’io non la vedo così esplicita, meglio essere chiari piuttosto che affidarsi alla perspicacia delle persone.
@ Diemme
Credo che la tua perspicacia sia pari alla mia …
@ Valentina
Il commento su Volo l’ho scritto pensando a te …
@ TADS
Anche tu fan di Fabio Volo, noto …
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