PAPA FRANCESCO: “NOI VASI DI ARGILLA PIENI DI SPERANZA” di CLAUDIO MAGRIS

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Segnalo questo bell’articolo del germanista e scrittore triestino Claudio Magris (inconsapevole protagonista dell’ultimo esame di maturità). Parla di Papa Francesco, del suo essere onesto e schietto, del suo riporre in ogni cosa la speranza, del suo monito a non arrendersi. Del suo invito, privo di retorica, a continuare il nostro cammino senza temere di andare in pezzi.

Ma che differenza con il don Abbondio manzoniano, vaso di terracotta costretto a viaggiare in mezzo a tanti vasi di ferro.

magrisFrancesco sta mettendo in moto — con la semplicità di chi fa un lavoro necessario, difficile ma non drammatico — cambiamenti epocali, ma lo fa senza alcun pathos progressista e senza ansie tormentate. Sarà difficile, proprio per il modo in cui le compie, che le sue trasformazioni possano scatenare l’enfasi scandalizzata degli avversari del Concilio o i dubbi tremebondi e amletici di anime belle timorose delle conseguenze di ogni passo ardito. Il suo stile disarma a priori tali resistenze. Se fosse stato Papa quando i due astronauti sovietici primi pionieri dello spazio dichiararono pateticamente di non aver visto Dio, Francesco non avrebbe probabilmente reagito con l’accorata tristezza di Paolo VI, ma avrebbe magari mandato un telegramma per ringraziarli di averlo rassicurato, visto che sarebbe stato imbarazzante se quei due avessero veduto Dio che invece non si era mai fatto vedere direttamente dal Papa e se Dio fosse visibile lassù —o laggiù, si fa per dire— piuttosto che dalle nostre parti.

In questo senso Francesco si è rivelato, finora, straordinariamente atto a reggere il tremendo peso che porta; un vero grande leader «semplice come una colomba e astuto come un serpente», come esorta il Vangelo e come dovrebbe essere ogni capo e, prima ancora, ogni uomo. C’è una grande ironia cristiana e Francesco ne è maestro. Siamo tutti vasi di coccio, ha ricordato, sapendo di esserlo anche lui. Non è una cosa da niente, perché il coccio si rompe facilmente e le occasioni di urto con oggetti duri e contundenti sono tante. CONTINUA A LEGGERE >>>

[immagine Papa da questo sito; immagine di Magris da questo sito]