BESTIE SCHIFOSE

Ognuno ha le sue debolezze. Anch’io ho le mie e, visto che ormai i lettori, più o meno abituali, sono diventati parecchi, ho deciso che almeno una delle mie debolezze debba essere svelata. A me fanno schifo, anzi ribrezzo, gli insetti. Odio tutto ciò che vola semplicemente per il fatto che non ne ho il controllo, mentre loro – gli insetti – possono tranquillamente atterrare su di me senza chiedermi il permesso.

Non posso dire che gli insetti mi facciano paura – a parte le api e le vespe perché possono pungere e scatenare reazioni anche gravi -, mi fanno proprio schifo. Alcune specie riesco a dominarle: le mosche, ad esempio, le scaccio e le zanzare le uccido. So che potrò sembrare crudele ma non sono San Francesco e con gli animali non ci parlo. Alcune bestie mi stanno simpatiche, ovviamente, ma gli insetti no. Nemmeno le formichine … da quando ho avuto la cucina invasa e mi alzavo di notte per vedere da dove arrivassero. Le ho debellate con l’esca, quindi non le ho uccise, se il solo pensiero vi dovesse turbare.

Ci sono degli insetti che assolutamente non tollero: le cimici della soia. Non è questa la stagione del loro proliferare; di solito compaiono a fine agosto e mi rompono terribilmente le scatole perché potrei tranquillamente prendere ancora il sole in terrazza – almeno fino ad ottobre – e invece quelle schifose me lo impediscono. Non potrei nemmeno concepire l’idea di starmene sdraiata sul lettino, ad occhi chiusi, e trasformarmi in una pista d’atterraggio per quelle bestie schifose.

E allora? perché ne parlo proprio ora? Perchè le schifosissime, quelle che sono sopravvissute all’inverno nascondendosi in qualche fessura e lontano dalla mia vista – altrimenti le avrei scacciate – si stanno svegliando. Fuori c’è il sole e, nonostante durante la notte il termometro scenda ancora sotto lo zero, le cimici, che oltre ad essere schifose sono pure stupide, credono sia già primavera. Oddio, lo potremmo credere anche noi, sentendo questo tepore, se non avessimo davanti il calendario. Ecco, diciamo quindi che sono ignoranti, non stupide, perché ignorano che la primavera deve ancora arrivare.

A questo punto confesserò una cosa: la repulsione che provo ogni volta che vedo una cimice è tale da farmi venire la pelle d’oca. Anche se ci sono quaranta gradi, i brividi che mi corrono lungo la schiena sono il chiaro segnale del ribrezzo che provo.
La cosa che mi dà più fastidio è che queste bestie schifose sono dotate di speciali ghiandole, poste all’estremità del corpo (ben visibili perché hanno un colore più chiaro, spesso bianco), da cui espellono un liquido maleodorante per difendersi dagli attacchi di altri insetti. Questo fa sì che non si possano schiacciare, altrimenti non mi farei alcun problema ad ucciderle. Sì, perché io mi chiedo come mai il buon dio, o chi per lui, abbia creato ‘sti cosi verdastri, ignoranti e disgustosi, che emanano un odore terrificante che se s’impregna nel tessuti – tende o abiti – non se ne va via dopo un lavaggio solo, ma dopo due o tre e alle volte è necessario ricorrere alla pulitura a secco.

Negli anni avrei dovuto imparare a conviverci. E invece no, per quanto mi sforzi di fare l’indifferente, non riesco a far finta che non esistano né sono in grado di affrontarle in qualche modo per scacciarle via. Quindi mi tocca per forza ricorrere agli uomini di casa, ovvero a mio marito e il mio figlio più piccolo, il grande no perché, putroppo, l’ho fatto a mia immagine e somiglianza.
Nell’operazione di recupero e allontanamento delle bestie schifose, nel caso in cui abbiano osato entrare in casa o stazionare nella veranda in attesa della primavera, mio marito ha adottato diverse strategie: dapprima, munito di pinzetta per francobolli, le ha prese per le zampine, tranciandone un paio, e buttate fuori dalla finestra, vive ma handicappate; poi ha utilizzato una bottiglia di plastica riempita d’aceto che, posta sotto il naso delle verdastre, le rimbambisce facendole cadere nel liquido che poi le uccide, spero tra le più atroci sofferenze; infine, le cattura con un bicchiere capovolto, passa sotto un cartoncino intrappolandole e le libera fuori dalla finestra. In questo modo, però, lo sterminio completo non ci sarà mai, anche se questo gesto di umana pietà lo inorgoglisce. Mio marito, infatti, non è nemico delle cimici e ha iniziato a credere che io, pazza furiosa che grido ogni volta che ne vedo una, lo stavo costringendo ad una crudeltà inaudita.

Ma me personalmente interessa poco o nulla passare per crudele. Io mi faccio gli affari miei e se loro continuano a volare in giro senza invadere i miei spazi, nessuno le tocca, tantomeno io. Ma loro sono stupide perché cercano rifugio anche nel bucato steso al sole, si vanno ad infilare nelle tasche dei pantaloni, nei cappucci delle felpe e tra le pieghe di asciugamani e lenzuola, con il rischio di finire sotto la piastra rovente del ferro. A parte che se le dovessi “cuocere” alla piastra m’importerebbe ben poco, ma se malauguratamente mi capitasse di stirarne una, dopo sarei costretta a rilavare più volte il capo e mi troverei la casa impestata da quella puzza orribile e nauseante. Per scongiurare questo pericolo, devo procedere ad una lunga e noiosa ispezione dello stendino prima di farlo rientrare in casa. A volte, poi, l’operazione si rivela del tutto inutile perché quelle si vanno ad infilare in ogni dove e non si fanno scoprire.

Insomma, perché ho scritto questo post? Perché le bestie schifose e ignoranti con il sole stanno uscendo dai loro rifugi invernali. Ora ce n’è una proprio vicino a me, intrappolata sotto un bicchiere, appoggiato sul pavimento, che molto coraggiosamente ho capovolto sopra di lei, in attesa che qualcuno la scacci via. Mio marito mi ha detto che è stufo di fare l’acchiappacimici. Non mi resta che confidare nel buon cuore del mio piccolo … peccato, però, che debba aspettare il suo ritorno stasera. Nel frattempo mi adatterò a convivere con lo schifoso vicino … tanto da sotto il biccchiere non esce.

P.S. Volevo postare la foto di una di queste bestie schifose ma anche quella mi fa troppo ribrezzo. Comunque, per chi non le conoscesse (FORTUNATISSIMO/A!!!!), fanno parte della famiglia delle Pentatomidae e potete trovare QUI tutto quello che c’è da sapere.