Le “Perle Latine”

perla animata
In tutti questi anni, correggendo i compiti di latino, mi sono resa conto che gli studenti considerano la “versione” proposta come un nemico da sconfiggere.
Pur comprendendo la difficoltà dell’approccio con il testo latino, sentito così lontano dal mondo attuale, non riesco a concepire che per molti sconfiggere il nemico significhi piegarlo alla propria volontà. Mi spiego meglio: viene trascurato il fatto che una traduzione abbia un senso. L’importante è tradurre ad ogni costo. Così le versioni tradotte si trasformano spesso in qualcosa di informe, un’accozzaglia di frasi (nella migliore delle ipotesi) o di parole (più spesso), prive di legami logici. Riletto il testo, uno dovrebbe capire che non ha senso. Gli studenti, però, non colgono il nonsense delle loro produzioni e mentre io correggendo mi sbellico dalle risate, loro, quando si trovano di fronte il compito corretto, dove spesso il rosso sovrasta il blu o il nero del’inchiostro usato, s’interrogano. Solo dopo, come si suol dire a scoppio ritardato, si rendono conto dell’assurdità dei loro enunciati … loro e soltanto loro, perché gli autori quell’accozzaglia di stupidaggini non l’hanno mai scritta.

BUON DIVERTIMENTO! 🙂

1^ puntata: COME SI MASSACRA CESARE

Brano di Cesare sui Germani

Et viris et uxoribus alta statura, firma corpora, comae flavae et oculi caerulei erant.
TRADUZIONE CORRETTA: “Sia gli uomini che le donne avevano un’alta statura, dei corpi robusti, le chiome bionde e gli occhi azzurri”.
LIBERA INTERPRETAZIONE: “E agli uomini e alle donne di alta statura il corpo del firmamento, i fasci di luce gialli, gli occhi cerulei erano”.

Itaque caeli gravitate non dolebant sed hieme frigora, aestate calores iuxta tolerabant.
TRADUZIONE CORRETTA: “Pertanto non si dolevano per l’insalubrità del clima, ma tolleravano, allo stesso modo, d’inverno il freddo, d’estate il caldo”.
LIBERE INTERPRETAZIONI:
“Non portavano con peso i climi, ma sostenevano con l’inverno il freddo, ugualmente con l’estate i climi caldi”.
“Non sentivano gravemente il dolore del clima, ma al freddo dell’inverno, tolleravano ugualmente i calori dell’estate”.
“perciò il peso del clima non li addolorava …”
“Perciò con l’insalubrità del cielo non si rattristivano …”
“Perciò non sentivano dolore con la pesantezza del cesello, ma lo sostenevano ugualmente nell’inverno freddo e nell’estate calda”.
“Pertanto non dovevano sentir peso degli scalpelli, ma dal freddo, tolleravano l’estate con il giusto calore”.
“Perciò non si dolevano per l’autorità del cielo …”
“Così con i climi rigidi non sentivano dolore, ma, con il freddo inverno, tolleravano i giusti calori dell’estate”.

Pila emittebant = lanciavano i dardi
LIBERE INTERPRETAZIONI
mandavano fuori un fantoccio
lasciavano uscire la tinozza
le pile mandavano via
emettevano i pilastri

Ducem eligebant, cui vitae necisque potestatem tribuebant = “eleggevano un comandante al quale affidavano il diritto di vita e di morte”
LIBERE INTERPRETAZIONI.
“Scelsero un duca, gli tolsero la vita e si attribuirono il potere”
“Eleggevano un comandante al quale distribuivano la podestà di far morire”
“Eleggevano un comandante al quale concedevano potere e stragi di vita”

Io non commento ma potete farlo voi! 🙂

AGGIORNAMENTO, 13 SETTEMBRE 2010

Rompo il lungo silenzio -almeno su questa pagina-, un po’ in colpa per non essere riuscita a postare altre “perle latine”, per segnalarvi questo post di Stella: Non conosci il latino? ti diverti lo stesso. Divertente davvero. 🙂

30 pensieri riguardo “Le “Perle Latine”

  1. Mai avuto dubbi sulle VOSTRE capacità … sto finendo di ri-correggere gli ultimi compiti e mi riservo di pubblicare le “perle” quanto prima. 😀

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  2. Giovanni, tu credi ai segni? Io sì. Per esempio, quello che ti è stato assegnato, in modo assolutamente casuale, per contraddistinguere i tuoi commenti è una croce: che sia la crux desperationis di un povero studente che dopo quasi cinque anni di latino non è ancora riuscito a completare una traduzione nei compiti in classe? 😦

    Orsù, medita … anzi, cogita. 😦

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  3. Belle le tue “perle”, ma senti questa:
    “Nostri, omissis pilis, gladiis rem gerunt”. (Cesare)
    Traduzione corretta: “I nostri, abbandonati i giavellotti, combattono con le spade”.
    Traduzione dell’incauto studente: “I nostri, deposte le palle, combattono con le spade”.
    Ho commentato che la conquista della Gallia dev’essere costata ai legionari romani molto più cara di quanto le fonti storiche ci abbiano sempre raccontato!

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  4. Questo blog è meraviglioso! Sto per laurearmi alla magistrale in Letteratura Latina ed ho da sempre l’aspirazione a diventare prof. è bellissimo vedere una persona che ama così tanto il proprio lavoro…gli insegnanti come lei (e per fortuna ne ho incontrati nel mio percorso) sono il mio modello! Speriamo che tocchi anche a me!
    Se vuole farmi visita, sul mio blog ogni tanto mi occupo di classici greci e latini, cercando di renderli un po’ più vicini a noi… Credo che tornerò spesso su queste pagine comunque! A presto!
    P.s. anche il mio prof si segnava gli sfondoni, e ce n’erano di veramente EPICI…ihih…
    Martina

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  5. Ohi, non vedo l’ora che mia figlia finisca la sua telefonata per farle leggere queste perle, scoperte or ora! 😀

    Comunque, quando io insegnavo latino e greco, ne ho viste di peggiori: in queste almeno traspare l’uso del dizionario e la volontà di dare un senso alla frase, ma quando mi trovavo frasi come “dunque pertanto cioè allora finito.” a me cadevano le braccia, altro che ridere!

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  6. Ohi, e io scopro adesso che hai fatto l’insegnante! 🙂

    Quando ero ancora all’università ho fatto delle supplenze d’inglese e la più bella perla è stata questa: mia madre è casalinga = my mother is homemade. 😦

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  7. Sono capitata qui per caso proprio a due giorni dal mio esame di letteratura latina all’università!
    Tra le varie perle dei miei compagni di liceo, ricordo in particolare una frase che in italiano suonava così: “Annibale sconfisse l’esercito romano con UN BASTONCINO”, ancora ci chiediamo cosa avesse di magico tale bastoncino… 🙂
    Grazie per la divertente pausa dallo studio!

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  8. Ahah! Anch’io capito qui quasi per caso. Ancora oggi dopo vent’anni e passa io e le mie ex compagne di scuola ricordiamo alcune perle dalle versioni di latino. In particolare mi è rimasta impressa una traduzione che più o meno diceva “… e al condottierro vittorioso fu cinta la testa con dei tronchi di alloro…”

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  9. @ Tamerice

    Innanzitutto, benvenuta! Mi fa piacere che le Perle ti abbiano divertita. Anche quella che hai riportato tu non è male, ma la fantasia degli studenti alle prese con le versioni di latino non ha limiti. Se avessi più tempo, aggiornerei la pagina. Chissà se l’ultimo compito mi darà degli spunti. 😉

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  10. @ Diemme

    Ad una prima occhiata, ho l’impressione che gli ultimi compiti mi potrebbero dare degli spunti … insomma, c’è da divertirsi. 😦 (l’emoticon ovviamente è riferito alla mia delusione di prof che credeva di aver “tirato su bene” i propri allievi per due anni)

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  11. Bellissime queste perle! Quando hai tempo (cioè quasi mai, purtroppo) dovresti aggiornare questa pagina con le perle recenti!
    Alle superiori sono sempre andato bene nelle traduzioni delle versioni (ero uno dei pochi della classe a cui l’orale, anche di letteratura, abbassava la media). A me tradurre una versione divertiva, lo trovavo un po’ come fare le parole crociate. Inoltre la traduzione aveva secondo me qualcosa di molto simile alla matematica: entrambe le cose richiedevano studio, metodo e ragionamento, entrambe prevedono una serie di regole da applicare…. Poi in realtà probabilmente era una affinità che trovavo solo io, infatti diverse colleghe di lettere mi hanno raccontato che, pur eccellendo in latino, hanno sempre penato per avere il 6 in matematica (e alcune erano pure abbonate all’esame di riparazione a settembre).
    Comunque ti riporto questa mia perla (prima superiore): “Paulo post mortem occubuit” (che sarebbe: poco dopo morì). Io sul dizionario lessi i vari significati del verbo (senza controllare che insieme a mortem voleva dire “morire”) e trovai “giacere accanto”. Così tradussi “dopo la morte giacque accanto a Paolo” 😂 Ancora non so come abbia fatto a prendere la sufficienza in quel compito 😂
    Buona serata

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  12. Come hai detto, è il tempo che manca per raccogliere le “perle”. Ogni volta che correggo i compiti sono così in ansia perché a volte pare non finiscano mai che non riuscirei a fermarmi ogni volta per trascrivere gli strafalcioni che leggo.

    In genere, chi è bravo in matematica lo è anche in latino, come tu stesso hai potuto osservare cogliendo la chiave di lettura più adatta: studio, metodo e ragionamento sono fondamentali per entrambe le discipline. Io ho frequentato il classico e per me la matematica era una tortura, non perché non ci arrivassi ma perché avevo un atteggiamento sbagliato: mi chiedevo “al classico perché devo studiare la matematica?” Lo stesso vale per gli studenti dello scientifico: perché devono studiare il latino?

    La tua traduzione è certamente fantasiosa ( 🙂 ) ed è stata determinata, come spesso accade, dalla mancata comprensione del lessico e da un’analisi della frase scorretta (poi, è evidente, che il conteso dovrebbe aiutare…). Il punto è, come amo ripetere ai miei studenti, che prima viene la comprensione poi la traduzione. Senza contare che negli studenti c’è quell'”arroganza” di voler piegare a tutti i costi la traduzione alla loro volontà. 🙂

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  13. Il tuo pensiero sulla matematica da studentessa mi fa ricordare l’anno in cui ho insegnato al classico (ed anche il seguente in cui ero al linguistico). Ricordo che il primo giorno, chiedendo ai ragazzi della quarta ginnasio di presentarsi dicendomi nome, scuola media frequentata, hobby e motivo della scelta della scuola superiore, alla fine dissi scherzando: “Strano che nessuno di voi mi abbia detto perché c’è poca matematica…. sinceramente, alzi la mano chi l’ha pensato almeno una volta”. Dopo ho fatto un breve modulo in cui illustravo l’importanza del conoscere la matematica, dal momento che è presente ovunque intorno a noi (si pensi al denaro, all’informatica, all’architettura, alla musica, ecc.). Ricordo che alla fine conclusi: “Il mio obiettivo per quest’anno che trascorreremo insieme è quello, se non di farvi amare la matematica, di farvela odiare un po’ meno”….
    La mia traduzione è stata sicuramente piuttosto fantasiosa, anche se non ricordo il contesto (ricordo però che alla fine mi chiesi; “chissà chi è questo Paolo di cui non si era mai parlato prima?!” 😂)
    Buona notte

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  14. Io credo di essere stata un po’ scoraggiata dal mio prof del liceo che, a colloquio con mio papà, disse: “Sua figlia e la matematica sono incompatibili”. 😦 Ad ogni modo, non ho mai preso un’insufficienza e qualche 7 l’ho avuto, perché studiavo…

    Appunto, dico, se ‘sto Paolo non era mai stato nominato, una domanda dovevi pur fartela! 😉

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  15. Beh è comprensibile che tu ti sia scoraggiata, penso che il tuo insegnante non potesse scegliere parole peggiori…. (comunque, mi chiedo cosa dicesse ai genitori di quelli con 3 fisso, se diceva questo a te che sei sempre stata sufficiente 😳)

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