About me


HI EVERYBODY!

My name is Marisa Moles. I live in Italy, in a little town called Udine, situated in the north east of Italy. I have a husband and two sons (25 and 23 years old). I’m an Italian teacher but I also teach Latin and History in a high school (Liceo Scientifico). My students are very interested in my subjects … especially Latin! That’s not true, of course. In Italian schools not many students are fond of Latin, because they think it’s very difficult and they don’t feel they have any connections with the world of ancient Rome. But I love it and I’m sure that some of my students feel as passionate as I do.
I haven’t much time to spend on hobbies (too many school tests to correct!) but I try to find a little spare time to dedicate to my favourite one: writing. Now, you will probably be thinking about boring historical or classical texts like the deep essays about poets or some important man of many centuries ago … not exactly, I love to write novels and tales where I can mix memories of my life with my experiences as a teacher who spends her days with young people. I understand them better than you might think, and I can describe their world full of insecurities, passions, loves, hopes … Nevertheless, the main purpose of this blog is to let you know something about Italian and Latin Literature. I’ll also be able to chat about other interesting things concerning different subjects … or at least I hope interesting enough for you.

Happy reading!

marisa 3CIAO A TUTTI!

Mi chiamo Marisa Moles, vivo a Udine, una cittadina nel nord – est dell’Italia. Ho un marito e due figli maschi di 25 e 23 anni. Sono un’insegnante di Italiano ma insegno anche Latino e Storia in un Liceo Scientifico. I miei studenti sono molto interessati alle mie materie …. specialmente al Latino! Naturalmente non è vero. Nelle scuole italiane gli studenti non si appassionano molto al Latino perché lo reputano difficile e non si sentono “vicini” al mondo dell’antica Roma. Ma io lo amo e sono sicura che qualche studente condivide con me la passione per il Latino.
Non ho molto tempo da dedicare agli hobby (troppi compiti da correggere!) ma cerco di trovare un po’ di tempo libero per coltivare il mio passatempo preferito: scrivere. Ora probabilmente starete pensando a qualche testo di storia o letteratura classica, noioso come quei saggi pesanti su poeti ed eroi di molti secoli fa … niente di tutto questo, amo scrivere romanzi e racconti in cui mescolo ricordi di vita con la mia esperienza di insegnante abituata a passare molto tempo con i giovani. Li conosco meglio di quanto si possa pensare e so descrivere il loro mondo pieno di insicurezze, passioni, amori, speranze …
Ad ogni modo, lo scopo principale di questo blog è quello di passare informazioni sulla letteratura italiana e latina.  Ma so anche chiacchierare su vari altri argomenti interessanti … o almeno spero che siano abbastanza interessanti per voi!

Buona lettura!

[pagina aggiornata il 3 novembre 2013]

83 pensieri riguardo “About me

  1. Io ho frequentato il liceo classico e, nonostante avessi qualche difficoltà con latino e greco (anche se, in realtà, mi piaceva tradurre le versioni), mi sono subito appassionata alla letteratura e, quindi, alla splendida storia di queste civiltà. Purtroppo, per la lingua in sè, è necessario un bravo professore che sappia spiegare e che proceda in modo equilibrato con il programma. Ricordo ancora le le sudate per le coniugazioni scritte dei verbi… 😉

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  2. Grazie per il tuo commento.
    Anch’io ho frequentato il classico e ricordo ancora il mio insegnante di greco e latino cui devo la passione che ancora coltivo per il mondo antico. Purtroppo non ho scelto Lettere Classiche perché temevo che l’ambiente così austero contrastasse con il mio carattere ribelle e un po’ trasgressivo.
    Ma da quando insegno – ventiquattro anni per l’esattezza – quell’insegnante è rimasto nella mia mente e nel mio cuore, nonostante io non sia mai riuscita ad essere così seria e severa com’era lui con noi studenti. Altri tempi!

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  3. Ciao Marisa, sono molto più piccolo di te, ma preferisco che ci diamo del tu, passavo per caso di qui, e mi sono accorto dell’omonimo, quando trovo qualcosa di familiare mi fa sempre piacere. Cmq i miei complimenti per la carriera da insegnante, forse non siamo neanche parenti ma chissa…

    marco

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  4. Ciao Marco, mi fa piacere sentirti e sapere che siamo omonimi … MM tutti e due, per giunta!
    Mio fratello e mia nipote stanno facendo una ricerca sulla nostra famiglia: chissà che non scoprano che siamo davvero parenti!
    Mio padre è originario di Napoli, amche se da sempre vive al nord. Laggiù ha ancora qualche parente ma non credo abbia mantenuto i contatti.
    A presto … spero

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  5. Ciao e buonasera alla padrona di casa, oltre che a tutti gli ospiti.
    Avevo promesso un saluto, sono qui ad onorare l’impegno. Bella la grafica del sito, sobrio e facilissimo da consultare (forse più di quello di marko, ma non dirglielo 😉 ).
    Pensa che anche io sono appassionato di storia, soprattutto quella della Roma antica (peccato non lo fossi stato anche a scuola…).

    buon lavoro

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  6. Benvenuto, Franco! Grazie per aver fatto un salto qua da me. Spero che qualche articolo ti interessi … così magari diamo l’avvio ai commenti. Non ne posso più di questa stagnazione …
    Quanto alla storia, pensa che io a scuola non la sopportavo … oggi la insegno e, proprio perché ricordo quanto la detestassi a causa degli insegnanti che ho avuto, cerco di farla piacere ai miei allievi. La storia romana costituisce le fondamenta della nostra civiltà. Facendo il confronto tra epoche diverse e attualizzando i messaggi a volte si riesce a suscitare l’interesse anche di ragazzi abituati alla modernità e alla tecnologia.

    Mi fa pacere che tu apprezzi la grafica del sito … a me pare anche troppo sobria ma se dici che è migliore di quella del nostro “amico” marko, sono contenta. Comunque, tranquillo, rimarrà un segreto …

    A presto

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  7. Ciao di nuovo,
    chi lo avrebbe mai detto 🙂
    detestavo a scuola la storia tanto quanto l’amo ora, mah!
    Potessi rivolgere una domanda a me stesso di moltio anni fa direi: “come si fa a crescere senza che si conosca da dove veniamo? Come si é evoluto e trasformato il mondo, e di conseguenza i popoli. Come é pensabile che i tuoi figli non conoscano dove vivono, solo perché non glielo hai insegnato? Conoscere il passato, anche remoto, é un arricchimento personale.”
    Beh, sto mettendo in pratica tale “rimprovero” 😉
    Saluti

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  8. Ciao a te, Franco, e ben tornato!
    Non so chi ha detto “la storia è la memoria dei popoli”. Questo, almeno, i ragazzi dovrebbero capirlo.
    Purtroppo a scuola la storia si odia perché, a volte, sembra un elenco telefonico che al posto dei numeri del telefono ha le date. Oggi si tende ad affrontare certi argomenti puntando l’attenzione su alcuni aspetti delle civiltà. Un taglio più antropologico, insomma, che rende il tutto meno noioso.
    Stamattina stavo spiegando il Cristianesimo: a parte l’insofferenza di chi non fa religione e mi guardava come se stessi facendo catechismo (non riescono nemmeno a capire che, al di là di tutto, la figura di Cristo è soprattutto storica), per sollecitare l’attenzione ho dovuto soffermarmi a trattare i diversi tipi di pena capitale in uso al tempo dei Romani.
    Abituati a certi film e videogames, i ragazzi d’oggi si appassionano solo a cose particolarmente truculente!

    Alla prossima

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  9. Vedi, non girato molto che mi sarebbe piaciuto, ma conosco qualche Paese straniero in modo diretto, dove ho vissuto per periodi più o meno lunghi. Ebbene, in tali Paesi – europei, preciso – almeno la parte di storia che li riguarda, la studiano, eccome! Purtroppo, mi duole dirlo, ogni cosa in Italia viene strumentalizzata dalla politica, ora gli uni, ora gli altri.
    Tutti conoscono, a puro titolo di esempio, la storia della loro repubblica, da dove provengono, in poche parole, chi sono.
    In tali Paesi, e sono certo anche in altri, gli studenti, i cittadini, conoscono la data di nascita della loro Repubblica. Come é nata e qual’é la storia della loro bandiera che non sventola solo negli stadi.
    Avviene ciò in Italia? Non mi risulta, dato che entrambe le mie figlie (scuole superiori) non lo sapevano prima che glielo dicessi io, premesso che possa anche essere solo colpa loro.
    Ciò ovviamente é solo un esempio.
    Se i ragazzi non trovano interessante (sta a noi renderla tale) la storia contemporanea, come possono amare la storia di 2-3 mila anni fa, lontanissima anni luce dalle loro velocissime – ancorché labili in molti casi – menti , ma recentissima nella scala tempo-spazio della terra? Sicuramente puoi dare un contributo in quanto insegnante, utile senz’altro a me, amante della storia, ma ne sono certo anche a quanti si affaccino in questo spazio.
    cordialità

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  10. Salve professoressa, volevo farle i complimenti per il blog molto carino e ben scritto. Ha una proprietà di linguaggio veramente notevole, che purtroppo non tutti gli insegnanti posseggono. Mi chiedevo: visto che la sua passione è scrivere, ha mai scritto un libro?

    A presto.
    Teresa

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  11. Ciao Franco!
    Ho aspettato un po’ per rispondere al tuo commento perché volevo trovare qualcosa d’importante da dirti … ovvero, non qualcosa di mio. Ecco, ho appena trovato un breve scritto che merita d’esser citato:

    «La storia comincia esattamente laddove finisce il tempo naturale, il tempo ciclico del ritorno degli eventi cosmici e naturali. Essa incarna invece il tempo dell’uomo in relazione con altri, che si racconta, che inizia a organizzare la memoria del suo passato sociale, a dare fondamento culturale e valore al suo potere.»
    P. BEVILACQUA, Sull’utilità della storia, Roma, 1997
    A presto. 😀

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  12. Cara Teresa,

    grazie mille per i complimenti. Mi rincuora che qualcuno apprezzi ancora una scrittura curata, ma moderna (tengo a precisarlo), come la mia.
    Ebbene sì, ho scritto un libro e due sono rimasti in sospeso … per mancanza di tempo! Ma non credo che li pubblicherò mai perché, di questi tempi, le case editrici non investono sugli sconosciuti. Pertanto, escludendo una pubblicazione a spese proprie che lascio a chi scrive solo per distribuire più o meno gratutamente in giro i suoi libri, penso che attenderò tempi migliori … o forse la pensione!

    Ciao e, spero, a presto. 🙂

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  13. Beh, è proprio un peccato, ha uno stile scorrevole e, come lo definisce giustamente lei, curato e moderno che mi piace particolarmente.
    Poi sono particolarmente interessata al mondo degli adolescenti, quindi terrò sott’occhio il suo blog in attesa di leggere qualcosa di cartaceo 🙂

    A presto.
    Teresa

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  14. Ciao Marco e ben tornato!

    Certamente ho un e-mail e mi farò sentire presto … anche se in questo periodo sono un po’ presa dagli impegni scolastici. Ad esempio, ora dovrei correggere dei compiti 😦
    Per la verità avevo tentato di mettermi in contatto con te attraverso il tuo sito, ma il messaggio non dev’esserti arrivato. A proposito, complimenti per il tuo curriculum!

    A presto. 🙂 🙂

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  15. Caro Pietro,

    mi dispiace di non poter soddisfare la tua richiesta: se alcuni post hanno una password e poi la diffondo, che senso ha? Nessuno! Sono tuttti documenti riservati ai miei allievi. Comunque ti lascio questo link.

    Va bene anche quest’analisi de “Il Gelsomino” … parola di prof. 😀

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  16. Cercando informazioni “non di parte” su S. Crisafulli, sono giunta, non so neppure io come, su questo blog.
    Per il momento mi sono limitata a leggere solo i post riguardanti il dibattito Crisafulli/Englaro di febbraio.
    Nonostante qualche personaggio dal temperamento piuttosto caliente, ho con piacere notato che in generale sono stati sempre mantenuti toni pacati e rispettosi dell’opinione altrui, cosa non da poco inuna società dove più o meno tutti hanno il brutto vizio di alzare la voce per imporsi.
    Altra cosa, che mi ha seriamente commossa, ho finalmente trovato qualcuno che sa ancora cosa sia l’Italiano ç_ç
    Non mi riferisco a lei che lo insegna, ovviamente, ma anche ai commenti che ho letto… E girando per vari blog e vari siti, posso davvero affermare che ormai l’Italiano corretto è una rarità ç_ç
    Purtroppo non sono in casa e non sto usando il mio computer, altrimenti avrei già salvato il suo interessante blog tra i siti preferiti… Ma cercherò di rintracciarlo nuovamente!
    Ho frequentato il Liceo Classico e ho studiato Latino… Durante gli anni di scuola io e questa lingua mantenevamo un rapporto di amore/odio… A dir la verità, per quattro anni buoni, solo di odio… Poi per qualche strano caso ho iniziato a capire cosa traducevo!
    Inogni caso, mai avrei immaginato che, anni dopo, trovando la fotocopia di una versione latina in terra davanti alla mia ex scuola, mi sarei messa a tradurla, con un pizzico di nostalgia e di soddisfazione per aver fatto bene la costruzione!
    Chissà che anche qualcuno dei suoi studenti non inizi ad amare il Latino DOPO aver terminato gli studi? 🙂
    Cordiali saluti 🙂

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  17. Cara uapa,

    grazie per l’apprezzamento. Mi fa piacere che trovi civili le discussioni sul mio blog e ne sono fiera perché penso che ciò dipenda anche da chi amministra il blog e fa da moderatore. Io personalmente da lettrice sono stata insultata solo perché la mia opinione non collimava con quella del blogger e dei suoi lettori “di parte”.
    Ha ragione, l’uso di un buon italiano è cosa rara sul web; tempo fa, anzi proprio appena aperto il bolg, ne ho scritto questo post.

    Quanto al latino, se lo si studia bene, pur non amandolo, lo si ricorda anche a distanza di anni. Non posso dire la stessa cosa del greco che, non avendolo più studiato all’iuniversità, ho dimenticato presto, nonostante l’abbia portato all’orale dell’esame di maturità e abbia fatto la mia bella figura con l’Iliade di Omero.

    Spero che, arrivata a casa. mi “ritrovi”, così possiamo continuare la nostra chiacchierata.

    Buona domenica. 😀

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  18. Buon giorno e buon inizio settimana ad una collega! Sul tuo sito ci sono arrivata, come potrai leggere altrove, per inviare un commento sulla trasmissione di ieri, Domenica Cinque.
    Fa enormemente piacere che una docente trovi tempo per fare altro che lamentare dei compiti da correggere,dei consigli di classe da presenziare e degli alunni che non vogliono studiare. Sono, o meglio dovrei essere, docente anche io [non di ruolo, senza supplenza, etc] e purtroppo non riesco nemmeno a scherzare sul fatto che la mia sembra essere la più odiata materia nel curriculum scolastico, e non solo da parte degli alunni, ma anche dal sistema scuola. Ovviamente, parlo di un territorio dove vivo io, e non sto facendo di tutt’erba un fascio.
    Which subject am I speaking about?? English, of course!
    Comunque, il mio è solo un saluto per ora, ma visto che a me piace la storia ed ho avuto di poterla studiare in maniera diversa [non in Italia], per cui il mio approccio ad eventi passati è decisamente d’interesse vivo. Interesse che ahimè non vedo nè in mio figlio ventiduenne, nè in mia figlia liceale, classico per giunto.
    Ti dico solo un’ultima cosa prima di lasciarti con un saluto–anche io ho un libro [presentuoso chiamarlo tale, ma mi piace pensarlo!] terminato, ed un altro in embrione. E non faccio autopubblicazione per gli stessi motivi. Però browsing through the net, ho visto che ci sono possibilità di pubblicare in formato ibrido: elettronico e cartaceo. Ne sai qualcosa?
    Ti auguro una splendida settimana. Bianca

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  19. Cara Bianca,

    benvenuta sul mio blog! Spero tu possa trovare altri post da leggere in modo da passare un po’ di tempo qua da me.
    A me piace affrontare diversi argomenti, oltre a quelli inerenti la scuola. Comunque, non credere: mi lamento anch’io, di tanto in tanto, su queste pagine, dei compiti da correggere e del nostro lavoro che da molti, ahimè, è ritenuta una comoda occupazione per nullafacenti, retribuita anche troppo. Recentemente ho avuto una diatriba con un commentatore che ha osato dire che lavoriamo poche ore alla settimana e abbiamo 5 (CINQUE!!!) mesi di ferie. Non ti svelo il titolo del post così magari lo scovi da sola!

    Nonostante io sia di ruolo già da molti anni e nonostante sia d’accordo su molte cose -non tutte!- fatte dalla Gelmini nell’ultimo anno e mezzo, so perfettamente quali sono i problemi dei precari e all’argomento ho dedicato anche dei post.

    Il blog mi occupa molto, quindi per ora ho abbandonato il sogno di pubblicare i miei scritti. So che sul web ci sono delle “offerte” ma quello dell’editoria è un mondo pieno di trappole e io, che per natura sono diffidente, ho deciso di lasciar perdere.Ma nello stesso tempo, per pigrizia, non mando in giro i miei “manoscritti” … insomma, il sogno è sempre là, in attesa di concretizzarsi ma sarà difficile che i miei libri si pubblichino da soli!!!

    A last, lo sai che io a scuola faccio CLIL? Insomma, insegno latino e storia anche in inglese. E’ un’attività che mi porta via un sacco di tempo ma che mi dà anche molte soddisfazioni. Vorrei andare più spesso in Inghilterra, però. Confido ancora una volta in Comenius: due anni fa sono andata al NILE di Norwich e sono rimasta soddisfatta dell’esperienza.

    Spero di “risentirti” presto.
    Bye bye 🙂 🙂 🙂

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  20. Non so se la riforma Gelmini allontanerà i ricchi dai poveri, i meritevoli dai non ecc., mi pare che la scuola, da decenni si curi più del numero che della qualità che certamente dovrebbe prescindere dalle differenze sociali, senza parlare del principio secondo cui siamo tutti uguali e allora “avanti tutti”. Comunque, se la scuola italiana sforna studenti sempre più ignoranti, un pò dipenderà anche dagli insegnanti che chiudendo un occhio sulla “preparazione” degli alunni, l’altro lo chiudono su se stessi. Adesso poi che alcuni rischiano di perdere il posto figuriamoci, meno clienti meno insegnanti.Ora la sinistra ha rispolverato il principio del merito , che, se non erro, era espressione vergognosa della destra classista. Meno ciance e più fatti e soprattutto concretezza! E smettiamola di far coltivare illusioni a chi non ha mezzi perchè ne faremo dei frustrati di cui il nostro Paese rigurgita.

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  21. @ Jean

    Onestamente non capisco il senso del tuo commento e nemmeno il motivo per cui tu l’abbia postato nella pagina “about me”. Sulla scuola e i suoi problemi ho scritto molti post (in cui, in parte, concordo con quanto dici): se li vuoi leggere, clicca QUI.

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  22. Ciao marisa,

    Lovely and informative bi-lingual web pages. I am glad you have provided English too. So I can understand how much your students are fond of Latin.
    For Latin and History, I think it is essential that ones should know their roots, both in terms of traditional langauges and historically. History always teaches the people of today so many valuable lessons.

    Pongpet

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  23. My dear Pongpet,

    welcome to my blog. I’m very happy to hear you again and I’m glad you appreciate the meaning of history and the study of Latin. It is very important to know something about our ancestors and their history.
    I hope to hear again soon on these pages. You can read all articles in English by clicking here.

    Greetings and kisses.
    Marisa

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  24. Buongiorno, Marisa
    proprio oggi ho inserito il suo articolo OMOSEX TIPICO PRODOTTO DI CIVILTA’ nel gruppo che ho fondato su Facebook “ORGOGLIOSI DI ESSERE FRIULANI” e ne condivido i contenuti, anche se io sono un friulano doc sì ma atipico, in quanto per carattere ed avendo girato il mondo, con i triestini posso dire di andare d’accordo, soprattutto con le triestine.
    Sono ragioniere e, dopo una vita passata in banca, sono in pensione da due anni, però ho studiato il Latino e devo dire che mi piaceva molto. Soprattutto lo studio di De Bello Gallico.
    La lascio, con un cordiale saluto e con i miei complimenti, da Gemona del Friuli
    Claudio

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  25. @ Claudio Gobbi

    Innanzitutto grazie per aver lasciato il commento ed avere espresso gli apprezzamenti nei confronti dei triestini … quanto alle triestine, chi può resistere al fascino delle mule de Trieste?!? 🙂

    Io fin da piccola ho avuto amici friulani (anche un moroso!) perché i miei genitori andavano in vacanza a Lignano Sabbiadoro. Con loro, che erano l’80%, ho sempre avuto dei buoni rapporti e come testimone di nozze ho scelto proprio un amico friulano, anche se non proprio doc.
    Per questo sono rimasta molto male quando, appena arrivata qui, ho visto certi sguardi di diffidenza da parte di alcuni miei colleghi e soprattutto, ahimè, moltissimi studenti. Ne ho dedotto che sono proprio le famiglie a tramandare di generazione in generazione quest’odio ingiustificato nei confronti dei triestini. Per fortuna, però, non sono tutti così e devo dire che qui a Udine sto benissimo, anche perché è una città a misura d’uomo, al contrario della caotica, trafficata e puzzolente Trieste! Ma della “mia” città mi manca il MARE, soprattutto in questa stagione ed è per questo che d’estate trascorro quasi sempre un periodo lì, dove vivono i miei genitori.

    Grazie per aver inserito il mio articolo nel Suo gruppo: mi può lasciare il link?

    Cordiali saluti.
    Marisa

    P.S. Ho trovato il link e l’ho attivato nel Suo commento.

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  26. Avessi il tempo per farlo, studierei il latino alla mia età. Purtroppo dopo le medie avrei voluto iscrivermi al liceo classico, ma i miei pensarono bene di mandarmi in un istituto tecnico industriale. Piacere di aver scoperto il tuo blog. Ciao
    Raffaele

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  27. @ Raffaele

    Ah, i genitori! Credono di far del bene ai figli ma talvolta, interferendo nelle loro decisioni, li costringono a rinunciare a realizzare i loro desideri. E tutto questo per amore.

    Non so quanti anni tu abbia; se è tardi per imparare il latino, si può sempre leggere un buon classico (Cicerone, Seneca, Ovidio, Catullo …) in traduzione.
    Grazie per la tua visita: presumo che tu mi abbia scoperto grazie a Loretta … Passerò da te con calma.

    A presto.

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  28. @ Fabio Padovan

    Grazie, Fabio, per i tuoi numerosi commenti.

    Ho già sbirciato nel tuo blog però, purtroppo, non ho tanto tempo in questo periodo (Troppi compiti da correggere! 😦 ), quindi ripasserò volentieri con calma per leggere le tue poesie.

    A presto.

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  29. Hi Jody! I’m very happy to hear you and to know you’re my homonym’s sister. I already knew there was another Marisa Moles who lives in USA, in Bakersfield. I knew that surfing the Internet: I found your sister’s name on the Greenfield Junior High School website.
    I would like to know something about Marisa: can you ask her to contact me? She can also use my webmail address: you can find it at this LINK.

    Thanks a lot. Have a wonderful 2011! 🙂
    Bye bye.

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  30. @ Scrutatrice Di Universi

    Grazie per l’apprezzamento! 🙂

    Io “parlo” l’Inglese, nel senso che lo conosco abbastanza bene anche se ma la cavo meglio nello scritto. Poi conosco il Francese e lo Spagnolo, cioè li ho studiati, ma non li pratico quindi riesco a capire ma non so se riuscirei a parlarli … forse in una situazione di emergenza …

    Ciao e a presto.

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  31. Ciao Marisa, passo a salutarti e a ringraziarti della visita al mio blog, abito anch’io a Udine e sarei stata la tua “alunna” ideale, adoravo il latino ed in terza media (ai miei tempi era facoltativo) l’ho scelto 😀
    Buon fine settimana, Libera..abito a […] ma non dirlo a nessuno 😉

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  32. Ciao Libera e benvenuta! 🙂

    Che bello! E’ la prima volta che mi capita di incontrare sul blog qualcuno che abita vicino (ovviamente, per la privacy, ho cancellato il tuo luogo di residenza … d’altra parte, sarebbe stato impossibile non dirlo a nessuno 😉 ). Magari un giorno ci incontriamo …

    Buon week-end anche a te … le tue ricette sono favolose. Prima o poi ne proverò qualcuna.

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  33. ho trovato il blog per caso e….sono rimasta a bocca aperta:mi è piaciuto e mi ha trasmesso “qualcosa”….
    avrei voluto essere un’insegnante appassionata come te ma poi ho scelto altro e ora alle soglie (forse spero) della pensione ancora penso di aver perso qualcosa…ciao anna

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  34. @ Anna

    Grazie per l’apprezzamento. Credo che chiunque abbia optato per un altro lavoro, pur avendo un mezzo sogno di fare l’insegnante, abbia davvero perso qualcosa. Forse, però, ha guadagnato molto in salute … 🙂

    Se ti fa piacere, puoi visitare anche l’altro mio blog, aperto di recente, più specifico e interamente dedicato alla scuola. Qui ormai ho preso gusto a parlare di tutto …

    A presto.

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  35. E’ strano che ancora io non mi fossi imbattuta nel tuo blog, date le “amicizie” che abbiamo in comune, ma finalmente ce l’ho fatta! Bellissimo spazio!

    p.s. io ho fatto il liceo classico e ADORAVO il latino! Anche il greco a dire la verità 🙂

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  36. @ Valentina

    Grazie per l’apprezzamento e benvenuta. 🙂
    Anch’io adoravo il greco, oltre che il latino, però la lingua di Omero l’ho dimenticata presto, purtroppo. 😦

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  37. Cercavo l’immagine di qualche prese su internet e clickkandone una sono capitata sul tuo blog, ho visto l’immagine e letto la tua recensione sul presepe….Mi e’ sstato davvero molto utile, poi ho sfogliato le pagine del tuo blog e mi sono iscritta subito…. Anch’io sono insegnante e traduttrice….

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  38. (continua…)

    e ti ringrazio per aver realizzato una cosa cosi carina, accogliente con le tue parole sincere e anche didattiche…

    Un caro saluto da İstanbul,

    Yelda

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  39. @ Pennelli Ribelli

    Effettivamente ho pubblicato un po’ in ritardo il post di auguri. Sono sempre quella dell’ultimo momento!
    😦

    Comunque, ovunque tu li lasci, i tuoi auguri sono molto graditi e li contraccambio di cuore.
    Buone Feste anche a te e a presto.

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  40. Happy Christmas to Norwich group!
    To the best group ever…
    a very Merry Christmas and Happy New Year 2012!!!
    Hugs and kisses
    Riccardo

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  41. Hi Riccardo and welcome to my blog!

    Even if I’m a little late, I wish you a Merry Christmas and I hope the others of the “Norwich group” will read this message too.
    Now, I’m also part of the “Cambridge group” . In fact I recently spent one week in Cambridge with another group of collegues … they were wonderful but you and the other friends will have a special place in my heart for ever!

    I wish you a Happy New Year 2012, hoping to meet you all as soon as possible … maybe Pongpet is too far, unfortunately.

    Hugs and kisses
    Marisa

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  42. dicevi del latino? 😉 eccomi qua! indefessa professoressa pur’io alle prese con i miei Latintristi. felice di conoscerti.

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  43. Latintristi? Oddio, mi hai fatto proprio ridere. 🙂

    Benvenuta cara collega! Ne avremo di cose da dirci. Se vuoi dare un’occhiata, ho un altro blog, laprofonline, dedicato alla scuola. Lo so, è triste pensare al lavoro anche quando si vorrebbe un po’ di svago (andando in giro per blog, intendo 🙂 ) ma si può sempre unire l’utile al dilettevole. 😉

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  44. OOOPS! Scusate, è partito un colpo! Non sono molto pratica, si vede? Riparto.

    Ciao,
    ho trovato per caso queso blog cercando i conteggi per i punti della maturità di quest’anno e poi mi sono persa; i post sono un po’ come le ciliegie: uno tira l’altro. Ho letto di tutto un po’, soprattuto la storia di Mario e la bocciatura, davvero interessante la differenza di punti di vista tra genitori e insegnanti!
    Se è vero che ci sono sempre casi limite, e non si può fare di tutt’erba un fascio, dovrai ammettere però che i professori hanno proprio il coltello dalla parte del manico e possono fare di tutto, sapendo che il loro operato è al di sopra di qualunque controllo.
    Questo porta i genitori a muoversi con estrema circospezione per non non rompere le uova nel paniere, ma poi, a uova rotte, si sfogano di brutto!

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  45. Cara Valentina,
    intanto benvenuta!

    Mi fa piacere che i miei post siano come le ciliegie. 😉

    Quanto alla mancanza di controlli sull’operato dei docenti, ti invito alla lettura di questo post (specie i commenti) perché, se non ricordo male, ne ho parlato in modo diffuso.

    Grazie e a presto.

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  46. Ciao Marisa, sono passato a visitare il tuo blog, che ho visto pure aver ottenuto un riconoscimento di affidabilità dalla nostra unica Diemme!
    Ma a me interessano sempre più le persone, che i loro blog, seppure ci sia fra i due una connessione che aiuta la conoscenza di entrambi.
    Sei la prima friulana che incontro qui e mi fa sentire un pò meno solo, come persona del nord, con tutti i pro e contro che ciò può significare oggi!
    Vedo pure che hai 2 maschi, io ne ho tre ed il mio più piccolo è di età compresa fra quella dei tuoi, se non la devo considerare del 2008, e quindi aggiornare, comunque i miei sono del 1980, 1984 e 1989, così evitiamo confusioni.
    Solitamente un’insegnante, poi delle tue materie, un pò di soggezione me la farebbe, ma vedo che qui dentro si può superare tutto ciò, la cosa importante è che ci si rispetti e ci si possa sentire liberi di esprimere le proprie idee e convinzioni, come abbiamo avuto modo di argomentare da qualche parte.
    Un pò mi ricordi Ester, dalla quale, se non ricordo male, devo averti visto in precedenza…..non sempre memorizzo chi c’è da una parte o l’altra dei blog che mi capita di frequentare!
    A colpo d’occhio, mi sembra che nemmeno tu scherzi come serietà di argomenti, vedrò di far anch’io una capatina, anche se non sempre mi è facile trovare il tempo.
    Intanto ti lascio il mio saluto che poi è sempre un arrivederci!
    Ciao ed alla prossima occasione!

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  47. Caro Sergio,

    benvenuto sul mio blog!
    Sì ci siamo incontrati da Diemme e anche da Ester. Quando dici che le somiglio mi rendi felice e credo che se leggesse il tuo commento ne sarebbe felice anche lei. Pur conoscendoci solo virtualmente io ed Estere abbiamo scoperto di avere molto in comune, non solo la professione.
    La pagina di presentazione mi pare sia aggiornata. Comunque i miei figli sono nati nel 1988 e nel 1990, quindi il tuo ultimogenito sta proprio nel mezzo. 😉

    Quando vorrai tornare a trovarmi, io sono qua.
    Alla prossima.

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  48. Io gli auguri per il tuo compleanno te li ho già fatti a voce, ma te li ripeto qui, affinché rimanga scolpito nel tuo “about” che sei una bella bilancina, che vide la luce un undici ottobre di qualche anno fa…

    Ancora auguroni, e cento di questi giorni, da condividere sempre con noi! 😀

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  49. Cara Diemme,

    Ti ringrazio moltissimo per gli auguri che mi hai fatto a voce e per quelli che mi hai voluto lasciare qui. E a dimostrazione che tu sei davvero un’amica speciale, lascio scolpito qui, nel mio “about”, che questi versi li ho dedicati a te qualche tempo fa. E ciò che ho scritto allora vale sempre.

    Un bacione. 🙂
    Marisa

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  50. @ fiammisday

    Benvenuta! Adoro Firenze anche se ci sono stata una sola volta. Mi piacciono soprattutto le persone, i toscani in generale sono assai simpatici e pieni di vita.
    Un bacio da Udine.

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  51. Ho frequentato il Liceo Sperimentale Socio Psico Pedagogico. Le cose di cui mi pento maggiormente sono due: non aver fatto nulla per accedere all’insegnamento (nessun concorso al momento giusto) e aver dimenticato il latino.
    Complimenti per il blog.
    Stefania

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  52. Ciao, Stefania, e benvenuta!
    Io rimpiango di non avere studiato Lettere Classiche perché il greco l’ho del tutto dimenticato.
    Non avere rimpianti circa l’insegnamento: saresti una precaria disoccupata in più. 😦
    Grazie per i complimenti e a presto.

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  53. Buongiorno Marisa, I am Australian but I live in Rome, I speak good Italian but I prefer to write in English. I have just found your blog (I am researching the Jewish Ghetto) and I will be back for sure. I didn’t study Latin at school but I love the latin links between Italian and English, for me a language’s journey is a contact source of fascination. Grazie e buon weekend, alice

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  54. Dear Alice,

    I’m very happy to read your post and to know that you love the Latin links between English and Italian, due to the common indoeuropean roots. I usually spend some time to explain these links to my students, especially during the first period of school, in the first class of course. I also teach CLIL (do you know it? It consists in the integrated teaching between language and contents in a foreign language, English in my case) and I think it’s very interesting because this kind of teaching allows to reflect on the vocabulary and the common origins of two so different languages. ​​

    Hope to hear you again.

    Ciao e a presto.

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  55. Buongiorno Marisa, piacere di conoscerti
    Leggendo ho notato anche una bimbetta alle prese col telefono molto graziosa e svelta
    Scommetto che sei cambiata di poco
    Lieto giorno
    Salutoni
    Gina

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  56. Ciao Gina e benvenuta!
    Anche a me fa piacere conoscerti anche se non sei proprio una sconosciuta per me visto che da tempo ci incrociamo sui blog degli amici.
    La bimbetta sono io però credo di essere cambiata molto perché allora avevo i capelli corti e ora li tengo lunghi (se ti fa piacere approfondire la mia conoscenza, QUI ho raccontato la storia dei miei capelli e altre cose su di me).

    Ti auguro una buona serata. A presto.
    Marisa

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  57. buongiorno a Lei, Prof..mi chiamo Marco, anni 53, Ufficiale Marina Militare e nostalgico frequentatore del liceo classico (diploma 1981). Sono di Roma, ma mi sono diplomato a Venezia e stamattina, cercando i famosi versi di Catullo ” odi et amo ” ,mi sono imbattuto nel suo blog e ne sono rimasto avvinto, leggendo con serenita’ e mente divertita le sue parole sulla vita di Lesbia…….le auguro una serena giornata e la invito a continuare su questa strada, che lei, sono sicuro, sta percorrendo con tre marce in piu’,,,,,,,,,,,
    ad maiora

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  58. Buondì Marisa. I miei complimenti per la qualità dei post e per la simpatica ironia del linguaggio. Solo una nota negativa riguardante la tua religiosità alla quale ho notato appartieni (nel 2016 con tutte le informazioni che ci sono, è strano che persone razionali continuino a credere nel sovrannaturale) ma per tutto il resto è molto piacevole ed interessante leggerti… Buon futuro.

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  59. @ Pino Soprano

    Mi scuso se il commento è rimasto in sospeso ma sono giorni che non apro il blog, dati gli impegni di fine quadrimestre a scuola. Ad ogni modo, questo ritardo oggi mi appare freudiano.
    Il tuo commento mi sembra irritante, nella parte in cui parli della “religiosità”. Leggo e capisco questo messaggio: sembra che tu sia una persona intelligente, da come e cosa scrivi, ma invece sei una scema.
    Scusa la franchezza ma questo è il mio peggior difetto.

    Detto questo, ci sono fior di scienziati che sono anche credenti e praticanti. Ne ho conosciuto uno, ad esempio, che ho avuto il privilegio di chiamare zio (seppure acquisito), l’ideatore e fondatore della macchina di sincrotrone a Trieste. Lui era profondamente credente, anche per l’educazione ricevuta in famiglia, e non ha mai smesso di credere, nonostante i suoi studi. Anzi, ha tenuto numerose conferenze su “Fede e ragione” che non ha mai considerato incompatibili, semmai complementari.
    Da docente di storia, ho sempre spiegato ai miei allievi che le due cose vanno separate: se parlo di Darwin e dell’evoluzionismo, non necessariamente devo scegliere tra credere a questa teoria oppure fidarmi di quel che leggo sulla Bibbia.

    Grazie comunque per il commento. Mi ha fatto tornare alla mente una citazione, pronunciata da Kofi Annan, Segretario dell’ONU, in occasione del cinquantesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo che, riferendosi ad un discorso fatto da un uomo nato schiavo ad un antropologo che voleva “regalargli” la libertà, più di un secolo fa, inizia così: Io so che le sue intenzioni sono buone.
    Ecco, io so che non era tua intenzione offendere.
    Buone feste.

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  60. Grande Marisa! In effetti è irritante che chi crede solo al pancotto si ritenga tanto illuminato, moderno e progressista, relegando i credenti (e gli antiabortisti, e quelli che ritengono la famiglia un valore…) al ruolo di bigotti, dalla mente chiusa, misoneisti e creduloni.

    Però in fondo siamo pari, loro ritengono noi un po’ scemi, noi riteniamo loro un po’ ciechi (un bel po’…).

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  61. Sì è vero, non era mia intenzione. Dai miei commenti precedenti puoi constatare che sono ben lontano dal considerarti tale. Però colgo l’occasione per far riflettere su alcune cose semplici che le persone in genere (come anch’io tempo fa) non colgono, ma non per stupidità bensì per pigrizia di pensiero.
    Se fossi nata in Pakistan, non saresti musulmana?
    Se fossi nata in India non saresti induista?
    Se fossi nata in Cina non saresti atea?
    Se fossi nata in qualche tribù del centro Africa non saresti ora pagana? Ecc…. ecc…
    Ecco! Questo per dimostrare che la religione ti viene inculcata dalla nascita e te la porti per tutta la vita in base al contesto in cui vivi. Non ne parliamo poi del contenuto della bibbia o del corano, ma non di quello che ti propinano i preti o i muezzin, ma del contenuto sanguinario, omofobo e maschilista che viene nascosto dai “predicatori del bene”…
    Poi c’è il famoso bisogno dell’uomo di credere necessariamente in qualcosa di sovrannaturale… ma questo è un capitolo a parte.
    Scusami ancora, non replicherò al tuo eventuale commento per educazione e per non creare un dibattito interminabile.
    Ti faccio ancora i complimenti sinceri per le chicche argute e simpaticamente ironiche che posti sui tuoi blog e ti auguro si trascorrere un bellissimo futuro.

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  62. @Pino Soprano
    Be’, non è che la pigrizia di pensiero sia un complimento!

    Non voglio far polemiche ma, per esperienza personale, posso affermare che l’educazione e il contesto in cui si nasce e vive contano fino a un certo punto.
    Mio marito è cresciuto in una famiglia molto religiosa (troppo! Io non amo gli eccessi), eppure ora non crede e non pratica, nonostante io continui a farlo.
    I miei figli hanno avuto un’educazione religiosa fino alla Prima Comunione. Dopodiché li ho lasciati liberi e non ho imposto loro né la Cresima né la frequentazione della parrocchia. Ora sono atei, convivono e, se decideranno di sposarsi, certamente lo faranno con rito civile. Non giudico le loro scelte, non scaglio anatemi ma li lascio liberi di pensare e credere con la loro testa.
    Come vedi, la mia “religiosità” è molto particolare e se pensi io sia una bigotta, ti sbagli di grosso.

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  63. Non è un complimento ma va già meglio… è come l’insegnante che non dice “suo figlio non ci arriva” ma “è intelligente ma non si applica”: noi, Marisa, il tuo lettore non nega che siamo (probabilmente) intelligenti, solo che non ci applichiamo: infatti, avevi mai pensato che se uno nasce in un paese musulmano è più probabile che sia musulmano etc. etc. etc.?
    Per questo Natale (Chanuccà per me, nonostante sia nata in Italia a pochi metri dal Vaticano), abbiamo ricevuto dal tuo lettore il dono dell’illuminazione; d’altra parte, Chanuccà è la festa delle luci, ma il Cristianesimo ebbe la sua stella cometa ad illuminare la via – allora si chiamava stella cometa, ora si chiama “commento del signor Soprano” – , quindi questa inaspettata illuminazione risponde a entrambi i nostri credo.

    Applichiamoci ancora, e vedrai che vincendo la pigrizia mentale ce la faremo a diventare atee!

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