GLI APOSTOLI DI FRANCESCO

papa francesco piedi
Il Giovedì Santo ricorda l’ultima cena che Gesù fece con i dodici apostoli. La Chiesa in questa giornata celebra una Messa speciale che ripropone, in particolare, la lavanda dei piedi che Gesù fece ai suoi fedeli compagni, e anche a chi di lì a poco l’avrebbe tradito.

Papa Francesco, con la “stravaganza” (dal latino extra che significa “fuori” e vagare, nel senso di “vagare al di fuori” dei canoni e delle convenzioni) ha deciso di celebrare la Messa in Coena Domini alle porte di Roma – ed è primo Papa a farlo – nel «Centro di accoglienza per richiedenti asilo» (C.a.r.a) di Castelnuovo di Porto, a Nord della capitale.
Per la lavanda dei piedi sono stati scelti undici profughi – tre musulmani, tre copte, un indù, cinque cattolici – più un’operatrice del Centro che accoglie 892 migranti e 114 operatori della cooperativa sociale Auxilium.

La maggior parte dei migranti ospiti del Centro sono musulmani. Molti, tra cui anche donne velate, assistono alla Messa in religioso silenzio, commossi dalle parole del Pontefice. Pontifex in latino significa “costruttore di ponti” ed è un ponte, tra uomini e donne appartenenti a diverse religioni e culture, che Francesco intende costruire.

«Quando faccio lo stesso gesto di Gesù, lavare i piedi a voi dodici, tutti noi stiamo facendo il gesto della fratellanza e tutti noi diciamo: siamo diversi, siamo differenti, abbiamo differenti culture e religioni ma siamo fratelli e volgiamo vivere in pace. E questo è il gesto che io faccio con voi: ognuno di noi ha una storia addosso, tante croci, tanto dolore, ma anche un cuore aperto che vuole la fratellanza. Ognuno nella sua lingua religiosa prega il Signore perché questa fratellanza si contagi nel mondo, perché non ci siano le trenta monete per uccidere il fratello, perché ci sia sempre la fratellanza e la bontà. Così sia».

Queste le parole di Papa Bergoglio durante il rito.

Giuda è ancora fra noi e si è moltiplicato. La differenza è che il Giuda moderno è colui che uccide con le proprie mani e sacrifica la sua vita in nome di un Dio che non può volere lo spargimento di sangue, l’odio tra gli uomini che semina vittime innocenti. E non s’impicca per il rimorso, non si pente. Si immola sperando in chissà quale ricompensa.

Ho scritto questo post anche per ricordare le vittime innocenti dell’ultimo attentato di Bruxelles. Prego per loro ma anche per le giovani vite spezzate da un tragico destino che le ha strappate agli affetti e a un avvenire che immaginavano ricco di soddisfazioni. Le ragazze dell’Erasmus, morte in un incidente in Spagna. Stanno facendo ritorno a casa, dentro una bara che voglio sperare non significhi il “nulla eterno” ma qualcosa che continua, in modo diverso, anche se non so quale.

Proprio oggi è tornata a casa Elisa Valent, una mia corregionale. Un lacrima per la sua pace.

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[immagine sotto il titolo da questo sito; foto di Elisa da udinetoday.it]

7 pensieri riguardo “GLI APOSTOLI DI FRANCESCO

  1. Questo rito, così presentato, fa molto riflettere, ma a me di speranza ne dà poca purtroppo. Non passa giorno in cui lo spirito di fratellanza venga meno in questo mondo… Non ho proprio la forza di credere che possa andare meglio. Trovo conforto nelle parole di Papa Francesco, tutti noi dovremo farle penetrare nel cuore e renderle parte della nostra vita. Eppure, non è mica facile…

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  2. @ Scrutatrice

    Lo so, è difficile sperare ancora. Tuttavia la paura fa più vittime dell’odio stesso. In fondo lo scopo del terrorismo è proprio questo e non dobbiamo cedere. Spes ultima dea: così la chiamavamo gli antichi e credo dovremmo seguire la loro lezione.

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  3. Il Male , il dolore, la sofferenza , sono molto più rumorosi, piú invadenti, più persistenti come é la imbecillità della gente. Ma essi sono assai minori oggi che nel passato dell’Umanita, la quale ha fatto passi da gigante grazie al Bene, all’amore, alla condivisione… Solo che questi sono discreti e silenziosi… Per il resto, non bisogna perdere la speranza che possa cambiare in meglio…

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  4. Bel post, @Marisa … non c’ è che dire ! 🙂
    E complimenti ad @Elisa … per quella bellezza dalla pelle vellutata qual pesca che si stiracchia al sole di Udine ! 😀

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  5. @ espress451

    Cara Ester, fatti come questi colpiscono tutti, insegnanti, genitori, uomini e donne senza distinzione di cittadinanza o residenza. Una preghiera per Serena e per tutte le ragazze sfortunate come lei.
    Auguri anche a te. Un forte abbraccio.

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