LA BUONA NOTIZIA DEL VENERDÌ: ARRIVA IL “BIGLIETTO SOSPESO” PER IL MUSEO

Tempietto_di_cividale_del_friuli
Quella del “caffè sospeso” è un’antica usanza napoletana. Da qualche tempo ha preso piede il “libro sospeso”, in molte librerie italiane (QUI si parla di una libreria della mia città). Un’iniziativa che si prefigge di invogliare alla lettura chi ancora pensa che i soldi spesi per un libro non siano spesi bene.

Ora a Cividale del Friuli è nato il “biglietto sospeso” per entrare gratis in alcuni musei. Il Museo cristiano e del tesoro del duomo della cittadina che mantiene ancora intatti numerosi reperti longobardi, ha lanciato una formula che coinvolge gli altri due poli culturali locali, il Museo archeologico nazionale e il monastero di Santa Maria in Valle.

L’iniziativa per il momento è riservata ai giovani fino ai 25 anni d’età, ma in un secondo momento, se il disegno produrrà i frutti sperati, il “raggio” si allargherà.

«La fascia – motivano i promotori del progetto – con meno risorse economiche: è giusto, anzi doveroso, stimolarla e rispettarla in qualità di… “futuro prossimo” della nostra società. Si vuole dare, in questo modo, il segnale, forte, di una città pronta a proporre alle nuove generazioni una cultura a costo zero».

Insomma, quella dei “sospesi” è una bella tradizione destinata forse ad allagarsi in futuro ad altri settori. Perché forse della tazzulella e’ cafè si può fare a meno ma della lettura, dell’arte e della cultura in generale assolutamente no. Se poi è gratis, ancora meglio e non è detto che chi ha usufruito gratuitamente di un “sospeso” non restituisca, sempre in relazione alle proprie possibilità, il favore.

(notizia dal Messaggero Veneto; nell’immagine: tempietto longobardo di Santa Maria in Valle di Cividale del Friuli]

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9 pensieri riguardo “LA BUONA NOTIZIA DEL VENERDÌ: ARRIVA IL “BIGLIETTO SOSPESO” PER IL MUSEO

  1. Capisco ed apprezzo le due iniziative, soprattutto perché rivolte ai giovani, del libro e del biglietto per il museo, ma mi è sempre stato difficile capire quella del caffè sospeso. Soprattutto per come possa funzionare: uno entra in un bar e chiede “c’è, per caso, un caffè sospeso che me lo cucco io?”
    Bah….. solo a Napoli….. 🙂

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  2. La trovo un’ottima iniziativa! Quando sono entrata a Parigi, entravo gratis in tutti i musei (Louvre, Orsay, Orangerie… Mica robetta!) perché avevo meno di 26 anni. È stato fantastico, all’Orsay sono andata due volte consecutive! E con me ho portato Armando che ha più di 26 anni e il biglietto lo ha pagato… Avrei potuto, per dire, coinvolgere anche altri amici Over 26 ed ecco qua che la formula “Under 26 free” ha dato incentivo agli ingressi di tutte le fasce d’età 🙂

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  3. Bella iniziativa, come lo è naturalmente quella del libro…e anche quella del caffè! Devo dire, però, che riguardo ai musei e alle mostre mi sorge sempre una domanda: se si ritiene che la loro frequentazione sia utile per la formazione culturale e umana della persona, allora potrebbero renderli più accessibili abbassando i costi. Mi rendo conto, tuttavia, che probabilmente dietro il costo del biglietto ci sono spese da sostenere per cui non si può fare diversamente.

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  4. Grazie mille, cara Isabella! Sono tornata dal mare stasera e, come al solito, ho trovato numerose notifiche sulla posta elettronica e non sono ancora arrivata al tuo post. Per il momento ti auguro una buona notte.

    Bacioni.

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  5. @ frz

    Te lo spiego attraverso le parole di Luciano De Crescenzo:

    Quando un napoletano è felice per qualche ragione, invece di pagare un solo caffè, quello che berrebbe lui, ne paga due, uno per sé e uno per il cliente che viene dopo. È come offrire un caffè al resto del mondo… Il caffè sospeso è un’usanza partenopea, ma anche una filosofia di vita. (dal libro Il caffè sospeso)

    Che vuoi che dica? Filosofia napoletana! 🙂

    @ Scrutatrice

    Che bella idea! Però io vorrei l’ingresso libero in tutti i musei (e non solo per gli insegnanti, sempre che siano statali 😉 e nemmeno solo per i giovani, anche se già questo sarebbe un bel passo avanti) come in Gran Bretagna. E’ mai possibile che mi sono vista il British Museum, la National Gallery, la Tate Modern e il Natural History Museum senza pagare un penny!

    @ Monique

    Abbassare i costi sarebbe già qualcosa. Pensa che i miei studenti in visita a Venezia hanno speso circa 20 euro d’ingressi (due sole visite!) e noi insegnanti non abbiamo nemmeno avuto l’ingresso omaggio. Pensavo valesse la gratuità per gli insegnanti, come da recente circolare ministeriale. Nossignora, mi è stato detto che siccome all’interno dell’Accademia c’era una mostra non era possibile perché la gratuità è solo per i musei. Vabbè, dico, ma a me la mostra non interessa e non abbiamo nemmeno il tempo perché altrimenti perdiamo il treno … niente da fare, abbiamo pagato anche noi docenti, anzi, per dirla tutta, ci hanno pagato il biglietto i ragazzi dividendosi la spesa … una vergogna! Io mi volevo rifiutare ma la mia collega, che aveva già preacquistato i biglietti, aveva già fatto tutti i conti. Avrei voluto sprofondare.

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