Finalmente un social che si occupa della lingua italiana e mette al bando abbreviazioni e altre storture linguistiche. Un vero proprio social network in cui si possono invitare gli amici per discutere, proporre idee, postare commenti, immagini e video.
“Beatrice” è nata grazie alla Società Dante Alighieri, già promotrice, qualche tempo fa, della campagna “Adotta una parola”, volta a custodire il patrimonio lessicale del nostro bell’idioma, preservando anche il lessico un po’ in disuso dalla definitiva estinzione.
Una volta iscritti al social “Beatrice”, sarà possibile organizzare la propria bacheca, mandare messaggi, gestire il proprio sito personale o quello della parola adottata, interagendo liberamente con gli altri utenti. Con il confronto e con lo scambio d’idee si potrà contribuire in modo più creativo alle varie campagne di promozione della lingua italiana, proponendo nuovi giochi e attività.
Come Beatrice è stata per Dante la guida illuminata verso la salus, la salvezza, così il nuovo social contribuirà non solo a salvare la lingua italiana ma fungerà anche da Musa ispiratrice per chiunque ami l’italico idioma. Non è necessario essere scrittori o poeti ma semplici appassionati che abbiano un po’ di tempo da spendere per custodire e arricchire la nostra lingua.
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[nell’immagine: “Beatrice” di Marie Spartali Stillman da questo sito]
Molto interessante…
Sarebbe particolarmente utile in Svizzera dove la lingua “ufficiale” italiana è piuttosto… dimenticata.
Quarc
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@ quarchedundepegi
E’ utile ovunque dato che la lingua italiana pare essere dimenticata, o quanto meno parlata e scritta in modo discutibile. 😦
Buona serata.
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Ma questa è una trovata meravigliosa!!! Non ne ero assolutamente al corrente! 🙂 Io sono rimasta assolutamente scandalizzata l’anno scorso quando, dando ripetizioni ad una bimba delle medie, ho letto sul suo libro di testo che ora, a tutti gli effetti, il triplo punto esclamativo !!! e il !?! sono considerati punteggiatura!
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@ evarachele
Io certi manuali li condannerei al rogo! 😉
Purtroppo l’uso comune della lingua, con le sue innovazioni ed evoluzioni che però sembrano tanto involuzioni, ha condizionato anche lo scritto. Personalmente faccio fatica a non sottolineare come errore famigliare o gli al posto di loro, ma sui libri di testo è scritto che sono forme ammesse. Sulla punteggiatura, poi, c’è chi dice che il punto e virgola è superato … io continuo a usarlo e chissenefrega!
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