VOGLIA DI MARE E … DI CALDO

neve a maggio
La chiamano Ginevra ma nulla ha a che vedere con la regina, sposa di re Artù e amante di Lancillotto. Lontana dai romantici, seppur peccaminosi, versi che Dante dedica alla coppia fedifraga nel V canto dell’Inferno, assimilandola alla triste storia di Paolo e Francesca:

Noi leggiavamo un giorno per diletto
di Lancialotto come amor lo strinse; […]
Quando leggemmo il disiato riso
esser basciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,
la bocca mi basciò tutto tremante
.

Perfino quel basciato toscaneggiante ci ispira calore, quello buono, quello dell’amore. E invece qui fa freddo, un freddo insolito per la fine del mese di maggio. E Ginevra, regina focosa, che c’entra con questa perturbazione che dal nord Europa sta riportando la neve sulle montagne (la vedo dalla mia finestra) e tanta pioggia in pianura? Solo il vento che non dà pace alle anime dei lussuriosi nell’inferno dantesco ha qualche attinenza con il meteo di questi giorni.

Al Nordest dicono che era da 37 anni, dai tempi del terremoto del Friuli, che non si sentiva tanto freddo e non si vedeva tanta pioggia che ti entra dentro, ti penetra nelle ossa facendoti avere voglia di sole e mare. Ma pare che dovremo aspettare.

Mi sono goduta tre ore di sole in spiaggia il 1° maggio. Mai avrei pensato che fosse l’unica occasione per abbronzarmi e farmi scaldare dal sole di maggio che a volte sa essere generoso. Immaginavo di passare tutti i we al mare, come faccio sempre, magari portandomi dietro i compiti da correggere, che a fine anno non mancano mai e nemmeno durante gli altri nove mesi di scuola. E invece sono a casa, ho ripreso il piumino stamattina per uscire. Sul letto ho la termocoperta e rimpiango la trapunta tolta due settimane fa, in preda all’ottimismo, già lavata e riposta in armadio. Quasi quasi accendo la stufa per scaldarmi ché a stare fermi alla scrivania l’umidità e il freddo si sentono ancora di più.

Io sono decisamente stufa di questo tempo. Non ne posso più. E voi?

18 pensieri riguardo “VOGLIA DI MARE E … DI CALDO

  1. Da me, come potrai immaginare, è un po’ diverso. Considerando che mercoledì c’erano 30 gradi (e io mi stavo sciogliendo) e già ieri la massima era sui 20 il cambio di temperatura c’è stato ma non posso dire che ci sia freddo 😛
    Ad ogni modo mi piace, perchè io col caldo soffro davvero tanto.

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  2. Io anche sono sempre più scioccata da questo clima così anomalo. Sono due giorni che prendo il diluvio ogni volta che esco di casa ed oggi ho tirato fuori anche la sciarpa. Che dire dei miei stivali che ottimisticamente avevo portato in cantina ad inizio maggio e che adesso invece tornerebbe assai utili? Mentre ovviamente le scarpe aperte giacciono nella scarpiera ancora mai indossate.
    Non ne posso più nemmeno io.

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  3. Cara Marisa, ti ho pensata vedendo le immagini fredde del Nord-est. Ma anche qui non si scherza. Per scaldarmi ho pensato di fare un falò dei compiti da correggere, ma ho cambiato idea vedendo la reazione gioiosa dei miei studenti….
    A presto, Es.

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  4. @ Valentina

    Anch’io soffro con il caldo però a fine maggio ritirare fuori il piumino e gli stivali tanto piacere non fa. 😦

    @ Veronica

    Quest’anno credo che il maltempo non risparmi nessuno. Mi sembra molto democratico ma … deprimente.

    @ LaGattaGennara

    Ecco, hai detto bene: senza umido. E’ quello che detesto più del freddo e della pioggia. Ho corretto compiti tutto il pomeriggio con a fianco lo stendino con il bucato che ho dovuto ritirare dal terrazzo perché immancabile è arrivato il diluvio.

    @ Diemme

    Come dicevo a Veronica, mi sembra democratico: non va mica bene che qui noi stiamo in ammollo e voi ve ne andiate in giro con il sole. 😉

    @ Ester

    Guarda, pensavo anch’io di fare un bel falò e invece ho acceso la stufa. Già è deprimente stare a casa tutta la domenica e vedere la pioggia scorrere sui vetri, se poi i compiti sono pure andati male, altro che falò …
    Buona serata … riposiamoci, va’.

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  5. Cara Marisa, la primavera è sempre stata una fanciulla un po’ “ballerina”. Oggi il sole, ieri anche e domani la pioggia.
    Ma del maggio odoroso di Leopardiana memoria, e dell’aria mite e gentile si son perse le tracce
    Abbraccio
    Mistral

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  6. Cara Sara,
    non r’invidio. Il trasloco è, dopo la separazione e il divorzio, la seconda causa di stress. Io l’ho fatto dodici anni fa e ti assicuro che mi sono riproposta di farne un altro solo se vinco al superenalotto (peccato, però, che non giochi mai!) e lasciando l’appartamento così come sta, potendo ricomprare tutto ciò che mi serve.

    Coraggio, prova con la melissa e la valeriana. 😉

    Un abbraccio.

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  7. Sì, soffrii. Molto. Quello che mi fa soffrire oggi è che è la prova che intelligente e saggia non ci nacqui, lo diventai col tempo.

    Forse, se non mi fosse separata, non lo sarei diventata mai e non saprei cosa significhi vivere.

    Una mia amica, lasciata dal marito tre anni fa, dopo venti di matrimonio, non ci credeva quando glielo dissi… ora è rinata anche lei, e che bella gnocca che è diventata! 😉

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  8. @ Diemme

    Il fatto che al momento, per quanto un matrimonio che finisce evidentemente si presume sia da tempo in crisi, si sta davvero male. Poi il tempo cancella le ferite e ti fa vedere solo il lato positivo. La separazione e il divorzio sono comunque un fallimento e credo sia questo ciò che fa stare più male.

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