LA SCUOLA UCCIDE … QUANDO NON CE L’HAI

Aveva 48 anni, insegnava Storia dell’Arte ma era precario. Quest’anno scolastico per lui non c’era nessuna cattedra, nonostante la passione per la sua professione, la dedizione e l’impegno che l’aveva portato a conseguire, solo poche settimane fa, la laurea specialistica.
Il 22 ottobre aveva scritto sul proprio profilo Facebook: “Oggi dovrei essere gioioso perché ho conseguito la laurea specialistica ma sono triste perché il ministro profumo ci sta distruggendo il futuro….. siamo precari a vita ammettendo di essere fortunati..”.

Sposato, due figlie da mantenere, una cattedra che non c’era. Troppo da sopportare.
Carmine Cerbera si è tolto la vita venerdì 2 novembre nella sua casa a Casandrino, in provincia di Napoli.

Alla sua famiglia le più sentite condoglianze.
R.I.P.

[LINK della fonte da cui è tratta anche l’immagine]

17 pensieri riguardo “LA SCUOLA UCCIDE … QUANDO NON CE L’HAI

  1. Sono sconvolta, ma non ci penso solo da ora: chi attinge e ha attinto a piene mani dal pubblico erario per i suoi sollazzi, non è un ladro, è un assassino.

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  2. Hai ragione. Tagliando i posti, inoltre, il precariato ne risente particolarmente. Facile dire, come fanno in molti, che ci sono troppi precari, che cerchino altri lavori. A parte che se uno si sceglie un determinato lavoro è perché ha piacere di farlo, non è che ora ci sia tanta scelta …

    Ho un collega, sposato, che ha accettato una supplenza di due mesi, dico “due”, perché rimasto senza posto. Viene da Potenza e con lo stipendio si paga a mala pena le spese di vitto, alloggio e trasporti, spese che nessuno ovviamente gli rifonde. Lui dice che qui siamo fortunati. Comincio a crederlo.

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  3. Ditemi che sono un cinico, ma, prima di pensare a suicidarsi, si potrebbe pensare a emigrare ! Ripristinare cioè un’ atavica tradizione italiana (mai del tutto abbandonata…) specie se si è di Potenza , o di Napoli e provinica. Certo un diploma di contabilità o di elettrotecnico è molto più utile di una laurea in lettere, ma… non si sa mai ! . Internet poi aiuta, uno dei tanti esempi.
    Non dimenticare che un buon pizzaiolo (arte estremamente difficile) in Francia, in Svizzera, o alle Bahamas, trova subito un impiego dove guadagna quattro volte di più di un professore.
    Anche perché, se continua cosi’, gli italiani, che credevano di essere allo stesso livello (economico-sociale intendo…) dei britannici o degli svizzeri, si ritroveranno a quello dei serbi, dei romeni o dei turchi (sono pessimista ?)

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  4. Suicide as a last resort… is it more courageous to live..or to take ones life.
    This drama is not new. Who will provide for his family?

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  5. @ Trutzy

    Quando ti leggo, ho sempre l’impressione che tu riesca ad affrontare anche le situazioni più difficili con il sorriso e la giusta dose di ottimismo. E poi, come dice 3theperfectnumber, ci vuole più coraggio a vivere che a morire, A me sembri una persona coraggiosa. 🙂

    @ Alberto

    Olià. ben tornato!
    No, non sei cinico e nemmeno pessimista, non più di me, almeno. Ma il discorso che fai va bene per i giovani non per i quarantenni (anche i cinquantenni …. ne so qualcosa) che di punto in bianco si trovano senza lavoro. L’importante è reagire e non lasciarsi sopraffare dalla delusione. Ricordiamo che la Costituzione italiana dice che la nostra è una repubblica fondata sul lavoro. Il lavoro è, dunque, un diritto anche se non sempre lo è realizzare i propri sogni.

    @ 3theperfectnumber

    I don’t know who will provide for his family. However I think the family should be a deterrent. I’m really touched by this event, but I think that suicide is a selfish act.

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  6. Come dice Alberto, prima del suicidio si possono vagliare altre opzioni, anche perchè suicidandosi non ha fatto proprio un gran favore alla sua famiglia, anzi, ha aggiunto altre grane…
    In ogni caso, è vero che la situazione è triste e capisco che i livelli di sopportazione raggiungono il minimo storico, mi chiedo che altro debba accadere perchè apriamo gli occhi.

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  7. @ Monique

    Secondo me abbiamo già aperto gli occhi ma, almeno per il momento, possiamo fare poco, oltre ad indignarci.

    @ Ester

    Hai ragione. Non c’è più nulla da sognare, tranne una vincita al Superenalotto. A dire il vero, stanno prolificando, almeno qui, le sale giochi tipo casinò. La gente non sa più cosa fare e gioca, senza pensare che può diventare un vizio con conseguenze catastrofiche. Poi c’è il boom dei negozi “ComproOro”: la gente o prima vende l’oro e poi va a giocare, oppure si gioca tutto e per vivere poi va a vendere l’oro. 😦

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  8. ci ho pensato molto. è chiaro che dietro a un suicidio c’è un mondo buio, troppo buio per essere compreso o solo inserito in una motivazione. però sono d’accordo con diemme, sulla responsabilità del potere e del voto.

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  9. @ LaGattaGennara

    Effettivamente se la situazione è degenerata fino a questo punto, è anche colpa dei politici. Tuttavia noi, che abbiamo permesso loro di fare il bello e il cattivo tempo, abbiamo una buona dose di responsabilità.

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  10. Credo di aver scritto qualcosa a riguardo. Certi “precariati”, anche se legittimi, sono immorali se non addirittura amorali.
    La disperazione è una cosa terribile.
    Una Nazione sedicente civile non dovrebbe spingere alla disperazione un onesto cittadino.
    Ma i nostri politici hanno una coscienza?

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  11. @ Quarchedundepegi

    Credo tu ti sia già posto la domanda. La risposta è no. Se la Fornero ha avuto il coraggio di replicare ai malati di Sla, che temevano i tagli dei finanziamenti: “Anche la vita da ministro è dura”, ne deduco che non solo non hanno coscienza ma nemmeno un po’ di cervello.

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  12. Certamente la Fornero può avere le sue colpe; però a Roma sono in tanti… e sempre tutti sorridenti.
    Non hanno capito che, anche se la ghigliottina è in disuso, possono arrivare a rischiare grosso?
    Ciao.

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  13. @ Quarchedundepegi

    Secondo me non rischiano molto, personalmente. Certo è che il malumore c’è e c’è poco da sorridere. Poi a me dà un fastidio tremendo che Monti se ne vada in giro per il mondo a spese nostre. Non può star fermo e trattare le questioni diplomatiche via telefono o skype?

    Ciao e buona serata.

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  14. E gli idraulici si suicidano ?

    Qui tutto va male, la disoccupazione aumenta, le aziende chiudono, le tasse non ne parliamo. E – anche – sono tre settimane che aspetto che l’ idraulico venga a cambiarmi il water.
    Per invogliarlo, ho riunito tutta una serie di problemi idraulici che necessitano un intervento da sei mesi… niente da fare ! Eppure è gentile (e ovviamente bravo e buon rapporto qualità prezzo, altrimenti non aspetterei). A diciassette anni si è arruolato volontario sottufficiale nella Marina Militare, ruolo… idraulici (imbarcati su una nave sono a quanto pare utili…).
    A trentasette anni ha dato le dimissioni ed è partito con una buona pensione (i periodi in zona d’operazioni di un militare valgono il doppio per la pensione).
    Assomiglia vagamente a James Bond (versione Sean Connery) e ne ha l’atteggiamento (passato militare…) furgoncino superattrezzato nuovo fiammante, lo cambia ogni 2 anni (e qualsiasi altra auto abbia per uso « privato » sono sicuro che non potrei mai permettermela).
    Bè almeno , visto che non si suiciderà mai, prima o poi il water me lo cambierà.
    Suonano alla porta, vado, che sia lui ?

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  15. @ Alberto

    Secondo me è più facile che si suicidi chi ha bisogno urgente di un idraulico e non lo trova nell’arco di tre mesi. 😦

    Però, il tuo idraulico … se non fosse così lontano, ti chiederei di presentarmelo. Effettivamente non ne ho bisogno ma mi sembra un buon partito. 😉

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