TORTA DI MELE LIGHT

Visto il gradimento ottenuto dai brownies per i miei studenti, mi lancio in un’altra ricetta, questa volta light. So che le attuali temperature scoraggiano l’uso del forno, però ora ho più tempo a disposizione per preparare le torte, pur facendomi la sauna ogni volta.

Io sono a dieta da gennaio. Ho dovuto eliminare i grassi, specie quelli di origine animale. All’inizio pensavo che non fosse proprio possibile preparare una torta di mele senza il burro. Volevo provare a sostituirlo con la margarina o con l’olio di semi, poi però mi sono inventata questa torta che è riuscita benissimo pur senza l’aggiunta di alcun condimento. L’esecuzione è facilissima e, se si dispone di un robot, è velocissima.

Ingredienti:

200 grammi di farina 00
100 grammi di farina Manitoba
150 grammi di zucchero (se si preferisce, si può usare quello grezzo di canna; in questo caso la dose dovrebbe essere 200 gr. A me, tuttavia, questa torta piace anche meno dolce)
3 uova intere
100 ml di latte parzialmente scremato
4 mele di media grandezza (io ho usato le fuji perché avevo quelle in abbondanza ma si possono usare anche di altre qualità)
50 grammi di uvetta
30 grammi di pinoli (se piacciono, non sono indispensabili)
1 bustina di lievito
1 bustina di vanillina
1 bicchierino di Marsala

Preparazione:

Sbucciare le mele, affettarle sottili (io uso la grattugia “quadrata”; in teoria andrebbero cosparse di succo di limone perché non anneriscano ma io non lo faccio quasi mai), aggiungere l’uvetta ed eventualmente i pinoli, irrorando il tutto con il Marsala. Accendere il forno e impostarlo sui 170 gradi (se non è ventilato anche 180 gradi). In una ciotola (se fate a mano, altrimenti nel contenitore del robot) montare i tuorli con lo zucchero, aggiungere quindi a cucchiaiate le due farine alternandole con il latte. Poi versare la bustina di vanillina e il lievito, nonché le mele tenute da parte. Per ultimi aggiungere gli albumi montati a neve fermissima con un pizzico di sale, avendo cura di mescolare dal basso verso l’alto per non smontarli. Versare il composto ottenuto in uno stampo tondo di 26 cm (io uso anche quello rettangolare di 30×22 cm circa), precedentemente imburrato e cosparso di pane grattugiato, cospargerlo con un po’ di zucchero (meglio se di canna) e metterlo nel forno per circa 45 minuti. È bene comunque controllare la cottura con uno stuzzicadenti. Lasciare la torta nel forno spento per cinque minuti prima di estrarla (lo faccio sempre, per qualsiasi torta).

Buon appetito!

[nell’immagine: Bimba con cesto di mele di Calidè, olio spatolato, 50×70, da questo sito]

9 pensieri riguardo “TORTA DI MELE LIGHT

  1. No, per carità, niente margarina né olio di semi, poi ti spiegherà Sissi quanto siano dannosi! Piuttosto l’olio extravergine d’oliva, oppure lo yogurth (anche quello magrissimo, 0% di grassi).

    Considera che anche la frutta secca, opportunamente tritata, è un ottimo sostituto vegetale del burro, ma la margarina no, forbidden!

    PS: Sissi vieta rigorosamente anche la farina 00, a casa nostra oramai entra solo quella integrale, e devo ammettere che i dolci vengono molto più buoni.

    Buon appetito! 🙂

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  2. L’olio di oliva ha un gusto troppo deciso per i dolci; si usa di solito quello di semi perché quasi insapore. Lo yogurt, quando ho inventato questa ricetta, non l’avevo nel frigorifero ma effettivamente rende i dolci morbidi e gustosi.
    La farina integrale la uso spesso per il pane ma nei dolci che ho provato non mi ha entusiasmato. Comunque, meglio una fetta di torta come questa che qualsiasi croissant del bar. 🙂

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  3. Anni fa facevo una torta che al posto del burro aveva l’olio d’oliva. Poi ci andava il succo di limone e, non so, forse sarà stata l’accoppiata, ma era ottima…all’epoca azzardavo mettendo pure un bel po di sambuca, ma solo quando la preparavo a Natale 😳

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  4. @ Luisa

    Non escludo l’utilizzo dell’olio d’oliva (io non ho mai provato, comunque) ma il quel caso bisognerebbe scegliere una varietà delicata, insomma non lo stesso extravergine che metto nell’insalata, presumo. 🙂

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  5. Boh? noi abbiamo il nostro e non ti so dire se è più delicato rispetto ad altri. Ho provato un olio toscano e mi è sembrato ottimo, non sentivo differenze. Certo certi oliacci che rimangono incastrati in gola vanno usati per lubrificare le serrature e basta.

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  6. Sì, indubbiamente, i dolci ne richiedono uno più delicato, ma a me l’olio d’oliva piace comunque molto (ahimé, anche il burro!).

    Comunque mia figlia, nutrizionista per vocazione e con estrema convinzione, oramai m’ha messo a stecchetto però, vi dirò, una volta fatta la bocca ai suoi dolci (che di primo acchito lasciano un po’ perplessi), sono davvero molto più buoni degli altri!

    Peccato che io fuori casa non mi faccia mancare niente… (non diteglielo però! 😉 ).

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  7. @ Luisa

    Io lo uso poco ma quel poco deve essere buono. Solo che ai miei piace quello robusto, dal gusto deciso. Per questo, forse, non lo trovo indicato per i dolci.

    @ Diemme

    Che meraviglia: avere qualcuno in casa che ti mette a stecchetto! Io, invece, devo preparare di tutto per i miei uomini senza praticamente poter mangiare nulla. 😦

    Passami qualche ricetta, allora.

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  8. Domani o dopodomani usciranno sul mio blog le sue istruzioni per la colazione: capirete tutti con che dittatrice che convivo, anche se lo fa per il mio bene!

    Io mi auguro che ce la faccia a passare i test di ammissione alla facoltà di medicina, la piccola è proprio portata… 🙂

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