PORDENONE: TROPPI OBIETTORI. CONCORSO PER MEDICI ABORTISTI


A quanto si legge sul quotidiano friulano Messaggero Veneto, l’aumento del numero dei medici obiettori di coscienza, cioè quei ginecologi non disponibili a praticare l’aborto, lederebbe il diritto delle donne friulane – ma pare che il problema sia molto più esteso – di interrompere la gravidanza. In questo modo si contravverrebbe alla legge 194 che ha legalizzato l’interruzione volontaria di gravidanza.

Diritto contro diritto, dunque. Da una parte quello dei medici di fare obiezione, dall’altra quello delle donne di abortire. Infatti, essendo poco numerosi i medici non obiettori, La lista d’attesa si allunga e si rischia di superare il limite imposto dalla legge per la pratica abortiva: 12 settimane.

Il grido di allarme proviene dal presidente nazionale dell’Aied, Mario Puiatti, che ha intenzione di proporre «l’attivazione di concorsi, per l’assunzione di ginecologi ed ostetrici, esclusivamente per professionisti non obiettori». L’occasione propizia sarebbe il convegno sull’obiezione di coscienza in Italia organizzato, congiuntamente all’associazione Luca Coscioni, il 22 maggio a Roma. La data coincide con il 34° anniversario dell’entrata in vigore della legge 194.

Puiatti osserva che la legge «ha contribuito a ridurre il numero degli aborti in Italia di oltre il 50% dal 1982 a oggi», però la scarsa disponibilità di medici non obiettori potrebbe favorire la pratica illegale, qualora le donne non possano abortire entro il termine previsto dalla legge. L’ultimo dato statistico disponibile è quello relativo al 2009: in Italia gli aborti sono stati 115 mila , di cui 33 mila riguardano donne straniere; in Friuli – Venezia Giulia sono state eseguite 1.322 interruzioni su donne di cittadinanza italiana e 724 su donne di nazionalità straniera.

La giornalista del quotidiano friulano, Elena Del Giudice, chiude l’articolo con un’osservazione che condivido pienamente: invece che temere un ritorno all’aborto clandestino, sarebbe meglio considerare l’educazione alla contraccezione come una priorità da affrontare.

Piuttosto che indire dei concorsi che, almeno secondo il mio modesto parere, sarebbero discriminanti (se c’è bisogno di medici, non si possono mettere dei paletti come propone Puiatti) non sarebbe più saggio distribuire la pillola anticoncezionale, previa visita ginecologica gratuita, alle donne che la richiedono e/o, sempre gratuitamente, i profilattici?

La legge è legge ed è giusto garantire l’esercizio del diritto a chi lo desidera. Però è anche vero che assumere del personale solo perché non c’è chi pratica l’aborto (e questo dovrebbe già imporre una riflessione), ha dei costi che gravano su tutta la collettività. Costi che sicuramente potrebbero essere contenuti con un’educazione alla contraccezione, partendo dalle scuole.

Poi, siccome non è obbligatorio fare figli e nemmeno usare dei contraccettivi, ognuno faccia quel che gli pare. Ma non si lamenti del fatto che i medici sono obiettori.

Io sono per la vita. E voi?

68 pensieri riguardo “PORDENONE: TROPPI OBIETTORI. CONCORSO PER MEDICI ABORTISTI

  1. Con quella cucciolotta che fa la nanna tra i panni puliti… Forse pensare prima, conoscendo la natura delle cose, come diceva Lucrezio, sarebbe meno “pesante” per tutte le parti in causa.
    A presto, Ester.

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  2. Come anestesista fui obiettore.
    Oggi, come cittadino che paga le tasse, penso che gli interventi di questo genere non dovrebbero essere a carico del SSN. Infatti, salvo casi particolari, la gravidanza non è una malattia.
    Il SSN può, e qui siamo nella prevenzione, dare delle indicazioni particolari per evitare gravidanze indesiderate.
    Non si dimentichi inoltre che ogni intervento chirurgico ha sempre dei rischi!

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  3. Io sono per la maternità e paternità responsabili, e quindi per la contraccezione. Ma quando già c’è l’embrione, cioè l’inizio di una vita, penso che tale vita andrebbe rispettata. Pertanto non mi sento di condannare i medici obiettori di coscienza( a meno che nel privato non pratichino aborti clandestini). Credo inoltre che l’aborto sia una scelta dolorosa per quelle donne che vi fanno ricorso solo per motivi economici e che molti aborti si eviterebbero se ci fosse un maggior sostegno alle donne e allaefamiglie.Invece si fa ben poco, salvo poi a lamentarsi che stiamo diventando un paese di vecchi

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  4. Anche io sono per la vita…anche per più educazione a partire da casa…premetto, ho avuto 3 figli, 2 maschi , una femmina, sono stata IO a dare educazione ai miei figli adolescenti sulla contraccezione. Le amiche di mia figlia pensavano che fossi una madre troppo permissiva, libera, “strana”…certo sono Inglese! Oggi non ci sono scuse per avere una gravidanza indesiderata, solo irresponsabilità, e ignoranza. Nemmeno 47 anni fa quando mi sposai…cosa c’è che non funziona?

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  5. Bella l’ultima frase “Io sono per la vita. E voi?”

    Bene, ora alzi la mano chi è per la morte.
    Dunque, vediamo… 1, 2, 4, 6, 7, …
    Chi è lei scusi? Perché si agita tanto?

    Ah sì, Anders Breivik… si ma, mi scusi, il norvegese non lo parlo.
    E lei?

    Charles Manson? Eh, ma con quella barba non l’avevo riconosciuto.
    Ah, salve Generale Ratko Mladić. Sì, lo so che la maggior parte dei suoi amici e colleghi è per la morte… ma comunque il suo voto vale uno, come quello degli altri; è la regola.
    Il suo nome prego?

    Mohammed Omar?

    Ah, lei è pure Mullah. Buon per lei, e male per tutti gli altri suppongo.
    E quel signore vicino a lei? Sì quello tutto azzimato?

    Donald Rumsfeld? Ah, va bene. Certo che fate una bella coppia voi due.
    Vedo ancora qualche mano alzata là in fondo, ma non riesco a distinguere i volti, solamente qualche cappuccio bianco o nero, e le braccia, anzi, per essere più precisi, le maniche. Sono di tessuto mimetico, militari suppongo, oppure bianche, come il camice di un chimico, o anche maniche di giacche eleganti, saranno di un un dittatore, di uno spietato tycoon, di un mafioso, e chi lo sa…
    Bene, senza tema di essere smentito, posso affermare che, a maggioranza bulgara, l’umanità è per la vita.
    E voi medici obiettori, anche voi siete per la vita?

    Sì? Bene, bravi.

    Ah, ma come dite, per la “vostra” vita? Scusatemi, ma non vi capisco.

    Come sarebbe a dire che che la vita è più facile essendo obiettori, che c’entra vostra la carriera con una convinzione così intima e sofferta come l’obiezione di coscienza?

    Ah capisco, siccome dovete il posto alla raccomandazione di qualche cardinale…

    Beh, sì, anche a qualche politico, è ovvio, ma sempre di quella parte lì insomma.

    Così mi dite, se uno è obiettore non ha problemi, né coi fanti e né coi santi.

    Ma scusate, la situazione mi pare assurda. Da sempre l’obiettore di coscienza è stato emarginato, deriso, punito, talvolta persino ucciso, e perciò la gente si adeguava alle peggiori nefandezze per paura di ritorsioni e robe simili. Adesso la situazione si è capovolta, siete voi obiettori che avete il massimo dei vantaggi, mentre chi opera in fede a una legge e a un pronunciamento popolare viene osteggiato e discriminato?

    Ah, mi confermate che effettivamente è così. Beh, scusatemi allora la vostra è abiezione di coscienza.

    Ah, non ve ne frega niente?

    Allora beccatevi Giorgio Gaber.

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  6. Non commento l’intervento di stelio, sapete come la penso sulla questione. Voglio dire però che un concorso per soli medici non obiettori è una sconfitta sotto tutti i punti di vista.

    Intanto, il fatto che molti medici siano obiettori, dal momento che credo che, di regola, l’obiezione sia reale, vuol dire che ben sanno di cosa si tratti, e come medici e come persone la rifiutano.

    Vuol dire, per altri medici che magari non trovano altro sbocco, rinnegare la loro missione di vita e di cura, per diventare di fatto dei serial killer.

    Oppure, uscita la legge scoperto l’inganno, conoscendo come vanno qui le cose, i medici intanto entrerebbero, e poi si farebbero prendere le crisi mistiche e si dichiarerebbero obiettori.

    E si ricomincerebbe a cercare “una soluzione” al problema.

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  7. @ Ester

    Certo, pensarci prima: la cosa migliore.

    A presto.

    @ Quarchedundepegi

    Dimenticavo: non solo i ginecologi possono fare gli obiettori, tutti i medici e il personale presente in sala operatoria.

    Dici bene: ogni intervento ha i suoi rischi. Ma se certe donne non si fanno problemi a sottoporsi ad interventi di chirurgia estetica, non credo che questo pensiero sia sufficiente a bloccare chi decide di abortire.
    La prevenzione, come ho detto anch’io nel post, è la soluzione migliore. Purtroppo le “sprovvedute” ci saranno sempre.

    @ Stelio

    Ovviamente quando ho scritto che io sono per la vita, intendevo sempre e comunque ma in particolare dico NO all’aborto.
    Come sempre il tuo commento è originale …

    @ Diemme

    «… uscita la legge scoperto l’inganno …»

    Il rischio c’è, effettivamente. Ma secondo alcuni, gli obiettori sono tali negli ospedali pubblici e diventano pro aborto nelle cliniche private. Certo, anche questo potrebbe accadere ma finché non ci sono prove … io sono come Tommaso. 🙂

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  8. Marisa, io non ho la posizione giuridica per promuovere indagini e accertamenti, ma potremmo definirlo fatto notorio, e mica solo gli obiettori. Se si vuole un servizio, si viene dirottati dal SSN ala clinica privata, semplicemente.

    A me quello che non sta bene è la strumentalizzazione da parte delle persone pro-aborto, che sostengono che TUTTI i medici antiabortisti poi effettuino aborti privatamente, e che per TUTTI sia una questione non etica ma meramente di valsente.

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  9. @ Diemme

    Sì, è possibile ma non penso sia una prassi dilagante. O forse semplicemente è più facile accada nelle grandi città come Roma. Qui non penso.
    Anch’io non sopporto che si dica che tutti i medici fanno il doppio gioco. Ma è più comodo dire così che fare indagini e portare delle prove.

    @ Quarchedundepegi

    Io sono d’accordo con te ma temo che la legge debba garantire l’assistenza sanitaria pubblica anche in caso di aborto.

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  10. Dunque, sono d’accordissimo sull’incentivare la contraccezione, magari gratuita per chi non se la può permettere, ma sul dare per scontato che OGNI gravidanza sia frutto delle mancate precauzioni no. Una donna può essere stata stuprata, ci possono essere stati errori nella prevenzione, ogni contraccettivo ha un minimo margine di fallimento e una persona non può pagare con una gravidanza indesiderata per l’errore umano di un giorno. Insomma, prima di bollare ogni aborto come conseguenza di un’incoscienza pensateci bene, perchè tutti son bravi a sputare sentenze sulla pelle delle altre. Detto questo, il diritto di aborto resta intoccabile, chi è contrario non lo faccia ma non si arroghi il diritto di decidere sui corpi delle altre (specie se uomini, dato che non toccherà mai a loro). per quanto riguarda il fatto che le donne dovrebbero pagarsi l’aborto in privato poichè “la gravidanza non è una malattia”; bhe, perchè lo stesso discorso non si applica mai a chi si procura delle malattie volutamente abusando di tabacco, alcool, cibo, droghe ecc. e si cura con i soldi di chi non fuma, non beve, non si droga, mangia sano?

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  11. @Mir: hai ragione, sputiamo sentenze sulla pelle degli altri. Noi non siamo donne, non rimaniamo incinte, e non abbiamo rapporti mai.

    Facciamo le gradasse sulla pelle altrui.

    Ti faccio comunque presente che i casi di aborto in seguito a stupro sono l’eccezione e non la regola, studiati un po’ di cifre.

    Sull’ultima parte del tuo discorso invece sono pienamente d’accordo, che sia giusto o no che certe cose siano a carico del contribuente, andrebbe equiparato tutto a quanto da te citato.

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  12. A questo punto anche chi non vuole figli non dovrebbe pagare i servizi per quelli degli altri,come anche le famiglie numerose non dovrebbero chiedere aiuti allo Stato,ci potevano pensare prima di fare figli che non si possono permettere di mantenere.

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  13. @ Diemme

    >Voglio dire però che un concorso per soli medici non obiettori è una sconfitta sotto tutti i punti di vista.

    Verissimo: una sconfitta per la 194 e per il sacrosanto diritto di scelta, da parte della donna, di portare o non portare avanti una gravidanza *comunque* sia cominciata.

    > Intanto, il fatto che molti medici siano obiettori, dal momento che credo che, di regola, l’obiezione sia reale, vuol dire che ben sanno di cosa si tratti, e come medici e come persone la rifiutano.

    Sì, finché sono in ospedale è questione di coscienza… al 50% (e sono ottimista) quando ne escono è questione di cifra. Rendo l’idea ?

    In ogni caso non vi è NULLA di illegale nel bandire concorso per soli obiettori: il concorso verrebbe bandito per sopperire ad una necessità precisa e contemplata dalla legge e ti dirò di più… se il medico, una volta arraffato il posto, si appellasse all’obiezione di coscienza ci sarebbero tutti i crismi per licenziarlo, vista la decadenza dei requisiti (non obiettore) per l’accesso al posto di lavoro.

    @ quarchedundepegi

    > Come anestesista fui obiettore.
    Oggi, come cittadino che paga le tasse, penso che gli interventi di questo genere non dovrebbero essere a carico del SSN. Infatti, salvo casi particolari, la gravidanza non è una malattia.

    Questo è giustissimo e incontrovertibile.

    > Il SSN può, e qui siamo nella prevenzione, dare delle indicazioni particolari per evitare gravidanze indesiderate.

    Vuole avere la bontà di spiegarmi, a proposito di “evitare gravidanze indesiderate”, come mai i ginecologi rifiutano la sterilizzazione tubarica alle nullipare trincerandosi dietro il Titolo X del Codice Penale… visto che è stato ABROGATO dalla 194?
    Potrebbero poi pentirsene? Caro dottore, se una donna prende una decisione definitiva se ne assume anche le conseguenze con la firma del consenso informato (falso quindi che il ginecologo “potrebbe passare dei guai”).
    “Poi vedrà, ci ringrazierà” (per avergliela rifiutata)… o più probabilmente vi invierà un fracco di “benedizioni” per l’eventuale/eventuali IVG che avrebbe potuto benissimo evitare.

    > Non si dimentichi inoltre che ogni intervento chirurgico ha sempre dei rischi!

    Dottore, mi scusi: il raschiamento e/o l’isterosuzione CHE IO SAPPIA sono revisioni cavitarie e non comportano incisioni né altro di invasivo… a meno di non praticarli in anestesia totale.
    Se vengono praticati in anestesia locale sono tecnicamente poco più di un’estrazione dentaria (e parlo per averlo sperimentato personalmente, praticato tre IVG… e questo RINGRAZIANDO i vari ginecologi che mi hanno rifiutato la legatura delle tube).

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  14. @Maria: in teoria hai ragione, l’affermazione di non pagare intervento e degenza per le IVG era provocatoria, ma il discorso è abbastanza lungo. Io per esempio non l’avevo mai fatto relativamente agli aborti, e forse non lo farei tuttora, ma la gente che si rovina con le sue mani e poi si mette a carico della società (o anche semplicemente della propria famiglia) non è che abbia né la mia approvazione né la mia simpatia (sto facendo un discorso generale, assolutamente off topic rispetto al post).

    Lo stato deve garantire i servizi essenziali per tutti, indipendentemente da chi ne usuruisca: vogliamo privatizzare tutto? Gli ospedali li paga solo chi ci si ricovera, le strade solo chi le percorre, le scuole solo chi ci manda i figli? In fondo, si potrebbe pure fare, sarebbe una struttura sociale come un’altra, la cui bontà sarebbe tutta da sperimentare, e forse funzionerebbe pure.

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  15. @Morghana: il concorso per soli obiettori sarebbe un tentativo invece di difenderla la 194, di permettere che continui a esistere.

    Le tue percentuali sui falsi obiettori mi sembrano piuttosto demagogiche, comunque per me li potrebbero pure mandare in galera per truffa ai danni dello stato, e per inadempianza dei loro compiti istituzionali senza giustificato motivo, dal momento che la coscienza non c’entra col loro rifiuto.

    Io spero che si arrivi a un comportamento più responsabile relativamente alla propria sessualità, senza bisogno di fare scempio né di bambini né del proprio corpo: fosse per me, non farei sterilizzare neanche i cani, che però la possibilità di usare profilattici o prendere la pillola forse forse non ce l’hanno…

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  16. @ Stelio

    Sarà anche abusata ma quel che conta è lo spirito con il quale la si pronuncia.

    @ MIr

    I casi che elenchi sono estremi.
    I costi sociali che gravano sui cittadini a causa dell’aborto non sono, a mio modesto avviso, paragonabili a quelli che elenchi. Se io fumo faccio male a me stessa; se una donna abortisce (tranne casi particolari di difetti genetici o malattie diagnosticate sul feto che mettono a rischio madre e bambino) la vittima non si è procurata alcun male da sola.

    @ Maria

    Concordo: se non si possono mantenere i figli è meglio non farli. Pensandoci prima, però.

    Quanto all’aborto a pagamento, io non sono del tutto d’accordo. Però mi chiedo: perché se, in preda al mal di pancia, vado al pronto soccorso e la mia non viene considerata un’urgenza devo pagare il ticket? Insomma, un bel ticket per l’IVG lo farei pagare, eccome.

    @ Morghana

    Tre IVG? Ah, però … e tutto perché un cattivaccio di un medico non ha voluto praticare la sterilizzazione? Perché, la legatura delle tube è l’unico metodo contraccettivo esistente? E perché mai, allora, le donne moderne, emancipate come sono, non chiedono al partner di sottoporsi alla vasectomia? Magari prima si fanno congelare un po’ di sperma così se ci ripensano, o se cambiano partner, la questione è risolta.

    Quando ero in attesa del mio secondogenito e ho avuto una minaccia di aborto, la mia vicina di letto stava felicemente portando a termine la sua terza (o quarta, non ne sono sicura, ma mi par di ricordare che una era stata gemellare) gravidanza, nonostante i gravi problemi di diabete e la … legatura delle tube. 😯

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  17. Purtroppo questa è la classica discussione dove ognuno resta della propria opinione,perchè sono di fronte due posizioni inconciliabili: da un lato c’è chi sostiene il diritto della donna ad abortire(come se l’embrione fosse un’escrescenza del suo corpo) e dall’altro chi sostiene il diritto dell’embrione a nascere(considerandolo già l’inizio di una vita). Quanto a parlare di gravidanze indesiderate(a parte che si possono prevenire),conosco frutti di queste gravidanze(non abortiti)che sono diventati figli meravigliosi ed amatissimi.

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  18. @ lilipi

    Io considero l’aborto non solo un gesto irresponsabile (proprio perché, salvo casi particolarissimi, una gravidanza si può evitare) ma anche e soprattutto vile. Consideriamo anche che la legge italiana permette a tutte le donne di partorire in ospedale, in piena sicurezza e con la tutela dell’anonimato, e lasciare il bimbo o la bimba per l’adozione. Certo, sopportare per nove mesi il pancione dev’essere proprio una seccatura per certe donne.

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  19. ‘Certe’ donne potrebbero non trovare la gravidanza e il parto delle esperienze fantastiche,concordo sul fatto che al giorno d’oggi ci sono tanti metodi per evitare una gravidanza anche se ci sono tanti irresponsabili,ma una donna deve comunque avere il diritto di abortire e disporre del proprio corpo come meglio crede,nessuno dovrebbe imporre a qualcun altro di subire una gravidanza.

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  20. @lilipi: compresa la mia, che non era indesiderata, ma semplicemente non programmata, essendo il padre una persona inaffidabile che avevo già lasciato, e che ha pensato con questa prepotenza di poter avere l’ultima parola. All’epoca stavo attraversando un periodo economicamente infausto, avevo preso un mutuo in valuta estera e me lo ero trovato aumentato del 60%!!! Una follia, la notte avevo gli incubi, non sapevo come fare… eppure ce l’ho fatta, a mia figlia non è mai mancato niente, ed è una ragazza meravigliosa che mi riempie la vita.

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  21. @ 3theperfectnumber

    Mi devo scusare per avere inavvertitamente omesso di replicare al tuo commento del 19/05. Il fatto è che quando rimango indietro con le risposte, poi qualche commento mi sfugge. 😦

    Tu dici che non ci sono scuse, che la contraccezione è cosa nota e quindi che cos’è che non funziona? Non lo so. So, però, che in Inghilterra attualmente sembra che la contraccezione non sia cosa nota vista la percentuale altissima (rispetto agli altri paesi occidentali) di gravidanze in giovane età. Però, ho letto che lì le ragazze madri hanno dei sussidi statali e spesso “approfittano” della gravidanza per andarsene da casa (mi pare che lo stato provveda anche a questo). Insomma, non mi pare un buon metodo per “emanciparsi”, visto che un figlio comporta delle responsabilità non indifferenti, ma a me sembra quasi meglio che l’ “epidemia” di madri cinquantenni che rischia di diffondersi qua da noi. 🙂

    Un abbraccio.

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  22. @ Maria

    «… nessuno dovrebbe imporre a qualcun altro di subire una gravidanza.».

    Certamente, la legge 194 è stata creata per questo. Tuttavia, come ha rilevato anche lilipi, qui si sta discutendo – serenamente e civilmente – su una questione che non troverà mai tutti d’accordo e non schioderà nessuno dalla propria posizione. Però se diciamo che la contraccezione può essere una alternativa – anche più sicura per la salute della donna – questo credo sia un fatto incontrovertibile.

    @ Diemme

    E io so per certo che tua figlia non avrebbe mai potuto desiderare madre migliore. 🙂

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  23. Rispetto al resto dell’Europa, le donne italiane che utilizzano la pillola anticoncezionale sono una piccola minoranza, con tutto ciò che ne consegue in fatto di gravidanze indesiderate. L’unica regione italiana che si avvicina ai dati europei e si distacca nettamente dalla media italiana è la Sardegna, regione con il più basso tasso di aborti (dati del 2007). Lasciando perdere l’infelice e squallida battuta di Villaggio riguardante la bassa natalità nell’isola, è chiaro che bisognerebbe puntare all’educazione e alla cultura della contraccezione, perchè non si tratta di semplice ignoranza, quanto piuttosto di una mentalità (tutta italiana) poco avvezza alla prevenzione.

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  24. @ silviasima

    Purtroppo è vero: sulla pillola ci sono ancora tanti pregiudizi, eppure io ho un’amica che la prende da trent’anni, pur fumando, e non ha mai avuto un solo problema. Certo, sono necessari dei controlli periodici e se si potesse prescrivere la pillola e prestare assistenza gratuitamente, penso che l’utilizzo (con adeguata informazione sui pro e i contro) aumenterebbe.

    In quanto alla prevenzione, io non credo che sia un problema di abitudine quanto di soldi. Ad esempio, perché si ha diritto ad un pap test gratuito ogni due anni (almeno qui, non so se ci sono agevolazioni determinate dallo statuto speciale della regione) quando viene consigliato ogni anno? E perché lo screening preventivo del tumore alla mammella riguarda solo donne over50 e si ha diritto ad una mammografia ogni due anni quando è consigliabile farla ogni anno a partire dai 45 anni? E ancora, perché la densitometria ossea dovrebbe essere gratuita in caso di menopausa precoce ma nessun ospedale la prescrive gratuitamente (e nemmeno pagando il ticket!) dicendo che le liste sono chiuse?

    Insomma, è inutile parlare di prevenzione quando poi si devono sostenere delle spese e attendere più di un anno, ad esempio, per fare la mammografia in ospedale. Io da anni pago tutto e amen.

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  25. @ Marisa
    Esatto.
    L’abuso nasce proprio dallo spirito che quella frase tradisce. Si tratta di una domanda a risposta obbligata, una semplificazione manichea che etichetta i buoni (per la vita) e i cattivi (per la morte), quasi un inopinabile artificio retorico per avere ragione, non un argomento plausibile.
    Perché, se è vero che è per la vita chi non cagiona la morte di altri esseri umani, siamo veramente sicuri di rientrare in questa eletta cerchia?

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  26. @Stelio: hai sollevato un bell’argomento, di quelli che avevo intenzione prima o poi di affrontare: non uccide solo chi impugna un’arma o chi provoca un aborto, ma anche chi, magari con una truffa, porta una persona al suicidio, chi si mette al volante ubriaco e/o “fatto”, chi risparmia sulle misure di sicurezza dei dipendenti…

    Ma il fatto che ci siano tante tipologie di assassini, più o meno manifeste, è un buon motivo per te per assolverne una, o alcune, o addirittura tutte annegandole in un mare magnum?

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  27. @Stelio
    Io non ho diviso tra buoni e cattivi, ma tra chi crede che un feto sia già un essere vivente autonomo e chi crede che sia parte del corpo della donna(e che quindi questa possa disporne liberamente) e ho evitato di dare giudizi morali . Però ritengo che un feto sia qualcosa di diverso da un foruncolo.
    @Diemme
    Complimenti a te e tantissimi auguri a te e a tua figlia.Personalmente conosco una ragazza che è rimasta incinta a16 anni in seguito ad un abuso e oggi è madre di un delizioso bambino di 5 anni, che è per lei fonte di gioia e ragione di vita.Non ho altri commenti da fare.

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  28. @ Diemme
    Veramente non parlavo di assoluzione, bensì di autoassoluzione, il che è ben diverso.
    Esempio:
    mettiamo che per vivere (ovvero per non morire) basti un reddito 20 (l’unità di misura non è importante).
    Chi, come noi, ha un reddito 100, con gli 80 in eccesso può concedersi, chi più e chi meno, anche le (ormai irrinunciabili) comodità che la civiltà moderna ci offre.
    Ma al mondo ci sono moltitudini (ma anche una sola persona sarebbe di troppo) che non hanno un reddito 20 per sopravvivere, anzi, non hanno proprio reddito.
    Col nostro 80 di surplus potremmo salvare 4 persone dalla morte, ma nessuno (almeno nessuno che io conosca, nemmeno di nome) lo fa; al massimo si fa della beneficenza, salvando una o due persone, ma condannando inesorabilmente le altre.
    Allora io dico, chi è partecipe CONSAPEVOLE di questa mortale omissione di soccorso non può proclamarsi “per la vita”.
    Lo so, questa potrebbe considerata una posizione utopistica e radicale (ma il cristianesimo forse non lo è?), però certe affermazioni massimaliste e semplificative, che potremmo anche definire ideologiche, andrebbero commisurate con “tutto” il nostro operato, e non solamente con quello che ci fa comodo esporre.
    In caso contrario si potrebbe sospettare che su un argomento tanto delicato, sul quale non intendo assolutamente esprimermi, è stata operata una forzatura, si è voluto validare una rispettabilissima opinione con un’ espressione a dir poco tautologica (ciò che vive è per la vita, è ovvio). Così facendo è stato fatto un torto alla capacità dialettica di chi espone, e il concetto universale di vita è stato implicitamente ristretto a una singola tipologia di vita, mettendosi inconsapevolmente allo stesso livello degli obiettori farisei, notoriamente a favore della “loro” comoda vita.
    Bye

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  29. Caro Stelio, cercherò di tornare sull’argomento, magari con un mio post perché qui quello che vorrei dire sarebbe assolutamente off topic.

    Vorrei soltanto chiarire è che qui, se Marisa si è pronunciata relativamente a una sola tipologia di vita, è semplicemente perché è di questa che stiamo parlando: il post è sul concorso per medici non obiettori, e quindi la vita in discussione, quella sul falcidiare la quale si obietta, è quella del nascituro, null’altro.

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  30. @ Stelio

    I tuoi esempi appaiono piuttosto forzati. Quello che volevo dire l’hai capito bene, l’ha spiegato lilipi e ribadito Diemme.

    Vorrei sottolineare che non ho mai parlato di “assassine” riferendomi alle donne che praticano l’aborto. Io non giudico le altre ma mi sforzo di far riflettere su qualcosa che può e deve (a mio parere) essere evitato. Nel momento in cui un cuore batte è vita. E il cuore di un feto batte fin dalle prime settimane di gravidanza. Certo, è facile ignorarlo e difendere le proprie scelte con la solita frase – questa sì abusata – “il corpo è mio e faccio ciò che voglio”, secondo me mette in primo piano la donna ma in secondo una vita che c’è, è comunque in germe. Dire che non lo è appare solo un alibi per giustificare l’aborto e tenersi pulita la coscienza. Peccato, però, che io conosca delle donne che, pur avendo scelto l’IVG nella piena consapevolezza, provano ancora rimorso e non hanno affatto la coscienza pulita.

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  31. @ Marisa
    Lo so che era un esempio forzato (ma non irrealistico), però era necessario per controbilanciare la genericità di talune affermazioni che si spendono con troppa leggerezza.
    Torno a ripetermi, non intendo esprimere opinioni sull’aborto, e nè intendo farlo in futuro, non mi compete. E non taccio nessuno di assassinio, al massimo esprimo un verdetto di “non innocenza”, ma, come ben sai, quest’ultima è nella nostra natura.
    Quello che invece mi andava di sottolineare era l’uso palesemente strumentale di una frase fatta apposta per troncare ogni discussione, troppe volte sentita in bocca a professionisti di certa politica, oppure utilizzata come gagliardetto da uno schieramento integralista, quando invece, di fronte a situazioni talmente personali e sofferte, mai ci si dovrebbe schierare, ma semplicemente sforzarsi di comprendere.
    L’ho fatto unicamente perché, seguendo il tuo blog, ne ho sempre apprezzato i contenuti, mentre quella frase mi è parsa una scivolata, magari involontaria, una caduta di stile, e un torto che hai fatto a te stessa, e mi è dispiaciuto.
    Alla prossima 🙂

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  32. @ Stelio

    Non avevo pensato ad una caduta di stile, veramente. Ho solo pensato ad una chiusa che non fosse esplicita, del tipo “sono contro l’aborto, e voi?”. E poi comunque personalmente sono convinta che un bimbo che sta nella pancia della mamma, anche se non lo si vede, sia una vita vera, non meno di quelli che dormono tranquilli nelle culle … grazie alle mamme che pensano un po’ più al loro bene che al proprio.

    Grazie per la fedeltà e la stima che mi dimostri.
    A presto.

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  33. Non stiamo a girare attorno al problema: le gravidanze indesiderate capitano? Sì. E’ per questo che serve l’aborto, che deve essere sempre garantito. E’ un diritto che non può essere messo in discussione.
    Dopodiché questo va a braccetto con la diffusione delle informazioni sulla contraccezione e la reperibilità dei contraccettivi: esistono persino farmacisti obiettori per il preservativo o obiettori per la pillola del giorno dopo. Una cosa che non dovrebbe stare né in cielo né in terra!
    Purtroppo, la maggior parte di quelli che sono “a favore della vita” (espressione ridicola a dir poco, e pure “paracula”) sono anche della stessa parrocchia (espressione scelta non a caso) di quelli che “il preservativo è il male del mondo” e che quindi come unico metodo di prevenzione di gravidanze indesiderate consigliano l’astinenza, favorendo l’ignoranza.

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  34. Nessuno nega che capitino le gravidanze indesiderate. Capitano anche i vicini di casa indesiderati. Anche i colleghi indesiderati. Spesso e volentieri anche i genitori indesiderati: che facciamo, li facciamo tutti fuori?

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  35. @Morghana

    Leggo oggi per la prima volta quanto mi scrisse Morghana.
    Devo rispondere:
    I ginecologi rifiutano, secondo me, giustamente la legatura delle tube alle nullipare perché questo tipo di intervento è un po’ una mutilazione e raramente reversibile.
    Vada Morghana a leggersi il “giuramento di Ippocrate” sul mio ultimo articolo. Le mutilazioni sono terapeutiche solo se aiutano a vivere.
    Il raschiamento non è come un’estrazione dentaria. Anche l’estrazione dentaria ha i suoi rischi. Qualcuno è morto, ovvero definitivamente defunto, dopo una semplicissima e apparentemente innocua anestesia locale.
    Il medico non dovrebbe mai rischiare per il puro gusto di farlo… a meno che non sia un Medico-commerciante.
    Morghana ha il diritto di considerarsi fortunata!

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  36. @Maria: e permetti che io, come medico, non voglia mutilare nessuno? Vatti a cercare, come ha giustamente detto quarchedundepegi, un Medico-commerciante, non un medico vero.

    Nessun medico vero, che creda nella sua missione, accetterà mai di mutilare una persona sana, e addirittura metterla a rischio di morire per ottenere tale mutilazione: ma dico, siete tutti impazziti’

    Comunque, anche se qualcuno mi ha accusato di tirare sempre fuori dal cappello qualche personale conoscenza che ha fatto una particolare esperienza a sostegno delle mie tesi, vi dirò che ho conosciuto pure un tizio che si è fatto sterilizzare, perché la moglie si rifiutava di avere rapporti sostenendo di avere paura di rimanere incinta. Dopo l’operazione, è uscito fuori che la moglie non voleva avere rapporti perché aveva la testa altrove, e l’ha lasciato. Lui, ripresosi dal dolore, ha incontrato un’altra donna che ricambiava il suo amore, ma che avrebbe voluto figli… ma lui non poteva averne, e lei l’ha lasciato.

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  37. @Diemme:scusami se te lo dico,ma cretino lui che si è fatto sterilizzare per quell’imbecille della moglie,che non lo sapeva che esistono anche i metodi contraccettivi?Oppure poteva conservare un campione di sperma che so…Anch’io ho il terrore di rimanere incinta ma siccome per ora non mi posso sterilizzare mi rassegno ad usare i contraccettivi per poter avere rapporti con la persona che amo,avrebbe dovuto capirlo che era tutta una scusa…

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  38. @Maria
    Il problema non è nei diritti o nei doveri. Il problema sta nel fatto che se io dovrò ferrare un cavallo andrò dal maniscalco e se un rubinetto di casa mia perderà, non chiamerò un maniscalco ma mi rivolgerò all’idraulico.

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  39. @Maria: facile giudicare dall’esterno. Io, al suo posto, sicuramente non l’avrei mai fatto, neanche se non fosse stata una scusa ma un timore reale, ma come si fa a dire che lo avrebbe dovuto capire? Siamo sicuri tutti noi di essere dotati di questo grande intuito?.

    Capire che lei nicchiava per altri motivi? Non è facile, credimi, i sentimenti umani, i comportamenti umani, non sono matematici. Se una persona è deconcentrata, difficile capire al volo se è un calo di ormoni, una preoccupazione forte, se è omosessuale, se è innamorata di un altro/a…

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  40. @ Mara D.

    Credo di averlo già detto, comunque lo ripeto: essere a favore della vita (espressione paracula per te ma non per me) non significa essere dei bigotti né integralisti. Io non ne faccio una questione di fede (pur essendo credente) ma solo di coscienza. Non credo che un embrione sia vita solo perché me lo dice la Chiesa ma perché, avendo due figli, ho sentito il loro cuore battere fin dalla prima ecografia (ovvero a circa otto settimane), Tanto mi basta per definire un feto vita vera.

    @ Qurchedundepegi

    Concordo con te. Ma credo sia inutile discutere con persone che non vogliono capire. Mi limito a replicare brevemente per segnalare la mia presenza ma non spreco altre parole.

    Non devi ringraziarmi per l’ospitalità. Qui da me devi sentirti come a casa tua. 🙂

    @ Diemme

    Sarebbe superfluo dirlo (tu lo sai che sull’argomento ci troviamo sempre d’accordo) comunque condivido la tua riflessione.

    @ Maria

    Qualche commento fa ho scritto, a proposito della vasectomia: «E perché mai, allora, le donne moderne, emancipate come sono, non chiedono al partner di sottoporsi alla vasectomia? Magari prima si fanno congelare un po’ di sperma così se ci ripensano, o se cambiano partner, la questione è risolta.». Essere previdenti, anche in questo caso, giova sempre.

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  41. E’ doveroso , per essere un buon cristiano (ma in generale per tutte le religioni, e ancora più in generale per essere umani) dare la possibilità alle persone di poter scegliere:sennò si finisce coll’essere talebani.Non si estingue la domanda limitando l’offerta (che troverà sempre un’altra via)ed inoltre bisogna pensare alle conseguenze dell’estremizzazione:neonati trovati morti nei cassonetti e aborti clandestini che sempre sono esistiti e sempre esisteranno.In nome di Dio si sono fatte più guerre che paci…..(ma dio c’entra davvero?)

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  42. @ enrico

    Io rimango dell’idea che prima di tutto un aborto si debba prevenire con la corretta educazione sessuale, poi che le donne che non vogliono avere figli invece di abortire dovrebbero almeno prendere in considerazione l’eventualità di partorire nell’anonimato e lasciare il bambino per l’adozione. Infine, nessuno nega il diritto all’aborto, ma non si possono nemmeno obbligare i medici a praticare l’aborto contro la loro volontà né arruolare allo scopo altri medici, bandendo un concorso che sarebbe comunque discriminante.

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  43. Come sarebbe a dire “Nessuno nega il diritto all’aborto”? Io lo nego. L’aborto non è un diritto, si può discutere sui casi – rarissimi – in cui possa essere davvero necessario ed essere considerato il male minore, ma uccidere un neonato non è mai un diritto.

    Sul fatto di Dio ci ritorno, e comunque su questo fatto che debba essere consentito perché tanto lo fanno lo stesso c’è tanto da discutere: perché allora non rendiamo legale anche il furto e l’omicidio? Tanto la gente ha sempre rubato e ucciso lo stesso.

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  44. Cara Diemme,

    fondamentalmente sono d’accordo con te ma non si può negare che, vivendo in uno Stato di diritto, la legge lo consente quindi è un diritto. Non possiamo decidere noi se la legge sia giusta o sbagliata, semplicemente c’è ed è stata votata a maggioranza. Siamo in democrazia quindi dobbiamo accettare che qualcuno ricorra all’aborto anche in modo sconsiderato (cioè potrebbe pensarci prima ma non lo fa). Poi sul problema di coscienza potremmo discutere all’infinito.

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  45. Ok, ci siamo capite, è un diritto legale. Ma non morale.

    Hai letto da Liù? Ha raccontato che, “mia cugina che era infermiera nel reparto ginecologia mi riferì che c’era gente che ogni 3 mesi era lì per abortire! “.

    Non aggiungo altro, alla faccia della scelta sofferta della povera sventurata vittima dello stupro, della povera sventurata che etc. etc. etc.

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  46. @ Diemme

    Sì, lo so, C’è gente che ricorre all’aborto quasi fosse uno sport. In casi come questi, però, si dovrebbe imporre l’assistenza sociale e porre un limite di interventi, anche per tutelare la salute della donna in questione.

    Non c’entra ma ieri pomeriggio su Rai 2 ho visto un filmato che parlava di una ragazzina di quindici anni con due gemelli di sei-sette mesi e in attesa del terzo figlio. Vive ancora con i genitori, la mamma ha altri tre figli, di cui una piccola, sui due – tre anni. Lavora solo il padre anche perché, con una tal figliolanza, le donne non potrebbero lavorare. E’ stato chiesto alla madre se a casa si è mai parlato di anticoncezionali; lei ha risposto di sì ma, ha detto, tanto i figli fanno di testa loro.

    Onestamente una situazione del genere mi fa tanta rabbia ma apprezzo quei genitori che non hanno pensato minimamente di fare abortire la figlia, almeno questa volta perché in precedenza la ragazzina ha tenuto nascosta la gravidanza fino al quarto mese avanzato, proprio per paura che la costringessero all’IVG.

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  47. Punto 1. Avere una gravidanza indesiderata NON E’ SEMPRE dovuto a scarsa prevenzione:
    -I dati e il recente scandalo della pillola in Francia (dove viene usata come il Moment) dimostrano che il bombardamento di ormoni della pillola contraccettiva non fa bene alla salute e può causare malattie.
    -La pillola è vivamente sconsigliata (per non dire vietata) a tutte quelle donne che hanno avuto casi di tumore all’utero o al seno in famiglia.
    -Il profilattico si rompe anche se di ottima marca (1€ l’uno…ma siamo fuori???), anche se non scaduto, anche se indossato a dovere e anche se sempre tenuto nel cassetto e non nel portafoglio.

    Punto 2. Molte donne non dovrebbero ricorrere all’aborto (e scomodare i signori obiettori) se in Italia si potesse acquistare la pillola del giorno dopo senza prescrizione medica come in molti paesi sviluppati e non del mondo. Tutti sanno che per via dell’altissima percentuale di obietttori in Italia (91% nel Lazio) è spesso impossibile ottenere la ricetta della pillola del giorno dopo entro 24 ore che è l’intervallo di tempo migliore per garantirne la massima efficacia.

    Punto 3. Diversi reportage con testimonianze di ginecolgi\e dimostrano che molti degli obiettori non sono tali per credo religioso ma per avere una minore mole di lavoro, per liberarsi del carico psicologico legato a queste operazioni o per guadagnarci operando gli stessi aborti nelle strutture private. Bravi! Clap Clap!

    Punto 4. Un paese che ha votato per il diritto dell’aborto dovrebbe GARANTIRE che ogni cittadino abbia accesso 24h su 24 a un ginecologo non obiettore nel giro di 20km per la prescrizione della pillola del giorno dopo e GARANTIRE un numero adeguato di non obiettori nelle sale operatorie onde evitare che le gravidanze indesiderate si protraggano oltre la 12° settimana e che le poverine tagliate fuori si rivolgano a vie illegali e pericolose per la loro salute.

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  48. A parte che a me questa bassa efficacia del profilattico non risulta (anzi, in qualche caso che si è perso nel corso del rapporto non è successo niente lo stesso, che mica è così facile rimanere incinte!), sono d’accordissimo che la pillola a lungo andare possa non essere un’iniezione di salute, ma sicuramente infinitamente meno dannosa di un aborto. Poi, tu parli di medici obiettori “per liberarsi del carico psicologico legato a queste operazioni”: scusa, e per che cos’altro dovrebbero essere obiettori? Perché il carico psicologico del tuo aborto me lo devo tenere io? Diverso, siamo d’accordo, per i falsi obiettori, biechi speculatori delle disgrazie altrui.

    Ancora, tu mi parli di pillola del giorno dopo come panacea di tutti i mali, laddove è una bomba ormonale infinite volte superiore alla pillola contraccettiva, e neanche così efficace…

    Infine, ci sono metodi naturali, salutari e assolutamente innocui per il controllo della fertilità (uno per tutti il metodo Billings, per cui i coniugi ideatori hanno ricevuto importanti riconoscimenti).

    Ultimo, se non sei in grado di assumerti le tue responsabilità, non scopare, che non te l’ha ordinato il dottore.

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  49. In Italia c’è una legge, gli ospedali e le strutture sanitarie sono tenute ad applicarla e a garantire alle donne un loro diritto (diritto stabilito da una legge dello Stato).
    L’obiezione di coscienza è una possibilità che doveva giustamente essere data nel ’78, ma che oggi a mio avviso non dovrebbe nemmeno essere prevista: vuoi fare il ginecologo? la tua professione include diverse cose, tra cui anche l’IVG. Nessuno ci obbliga a scopare, come dice Diemme, ma nessuno ci obbliga nemmeno a fare i ginecologi.
    Per cui, ma ben vengano i concorsi per non obiettori, se è l’unico modo per garantire un servizio prescritto dalla legge.

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  50. @ Diemme: “gente che si rovina con le proprie mani e poi si mette a carico della società”, relativamente alle donne che abortiscono: dunque se un fumatore incallito si becca il cancro ai polmoni, lo curiamo o no? Se una persona che non ha idea di cosa sia l’educazione alimentare diventa obesa e diabetica la curiamo o no? Se tizio va in motorino senza casco e fa un incidente e ha bisogno di terapie intensive costosissime lo curiamo, o diciamo che “si è rovinato con le proprie mani” e che quindi noi come società non ce ne facciamo carico?
    Un ragionamento molto cristiano, non c’è che dire.

    Sono allibita che in Italia esistano ancora delle DONNE che ragionano così.

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  51. Nessuno ci obbliga nemmeno a fare il ginecologo abortista: visto che ti appelli alla legge per l’aborto, e la meni tanto che è la legge a garantirlo, al momento la legge garantisce pure l’obiezione di coscienza.

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  52. Mai preteso di essere molto cristiana: e poi, di grazia, come dovrebbero invece ragionare secondo te LE DONNE? Insegnami su, sto aspettando l’illuminazione…

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  53. @Marina: ti ho risposto d’istinto, anche se mi pareva strano che io avessi detto una cosa del genere e infatti… sono andata a rileggere tutti i miei commenti, e ho detto tutt’altro, e l’ho detto molto chiaramente! Persino la frase che tu hai estrapolato – molto scorrettamente – faceva parte di un contesto che sosteneva tutt’altro.

    Molto, molto disonesto.

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  54. @Marina, riepilogo:

    Quarchedundepegi – che tra le altre cose è medico – scrive:

    …che le sprovvedute aprano il borsellino! Perché deve pagare il contribuente?

    Io invece sostengo:

    Sull’ultima parte del tuo discorso invece sono pienamente d’accordo, che sia giusto o no che certe cose siano a carico del contribuente, andrebbe equiparato tutto a quanto da te citato.

    che sia giusto o no” significa che non mi sto pronunciando in merito, mi pare ovvio…

    Ancora io:

    Lo stato deve garantire i servizi essenziali per tutti, indipendentemente da chi ne usufruisca.

    Vale a dire che dico che l’assistenza in caso di aborto debba essere a carico del SSN, esattamente il contrario delle parole che tu mi attribuisci.

    Sottolineo un’altra cosa: tu mi parli di persone che si sono provocate una malattia col il proprio stile di vita e che la struttura pubblica deve giustamente occuparsi dei malati, diabetici, obesi, con cancro ai polmoni, e tutte le altre malattie che hai elencato. Solo non mi è chiaro che tipo di malattia sia la gravidanza.

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