AUTOWED, LA MACCHINA PER MATRIMONI LAMPO

Tempo fa ho dedicato un post al matrimonio e alla convivenza. In breve, sostenevo che quel che conta è l’amore e l’assunzione di responsabilità condivisa per far funzionare un’unione, indipendentemente da un pezzo di carta. E poi, molti giovani, spaventati dal costo talora esorbitante di un matrimonio, preferiscono la convivenza. Ciò non significa che facciano questa scelta per sentirsi liberi di andarsene qualora la vita di coppia non funzioni.

Ora, per evitare le lunghe e noiose cerimonie nuziali e i relativi costi, è stata inventata la “macchina dei matrimoni“. Si chiama AutoWed e arriva direttamente dalla Cornovaglia, partorita dalle menti geniali della Concept Shed’s, ma già è richiesta da Paesi di tutto il mondo, tra cui Russia e Brasile. Pochi minuti e il gioco … pardon, il matrimonio è fatto. Basta inserire un dollaro o una sterlina nella macchina e selezionare sul display il tipo di cerimonia che gli sposi vogliono celebrare. AutoWed, poi, rilascia pure una ricevuta di matrimonio avvenuto e due fedi in plastica per i neo sposi.
Se poi uno dei due ci ripensa, basta premere il tasto “fuga” e … amici come prima.

Posso dire la mia? Che squallore!

P.S. Non sarebbe necessario ma è bene precisare che il matrimonio celebrato dalla macchina non ha alcun valore legale.

[fonte: donnamoderna.com]

19 pensieri riguardo “AUTOWED, LA MACCHINA PER MATRIMONI LAMPO

  1. Non sto scherzando. Due persone che si vogliono bene possono giocare.
    Molto, ma molto meglio, dei videogiochi violenti ora vendibili (almeno in USA) anche ai minorenni. Diventa bello e quasi lecito ammazzare qualcuno. Nei videogiochi la vita non ha più valore!
    Dico a Scrutatrice:È vero che con il matrimonio non si scherza (anche se lo fanno moltissimi – intanto poi c’è il divorzio) ma non si dovrebbe neppure scherzare con la “pelle” della gente. Ci si trova obbligati a prendere il male minore.

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  2. @ quarchedundepegi

    Mah, io non paragonerei questo “gioco” ai videogames violenti. Piuttosto al tamagogi, sai quel giochino elettronico in cui allevi un cucciolo e non lo devi far morire? Alla fine, tutti si stufano e ammazzano i cuccioli. Con l’AutoWed si ammazza l’amore. Sempre dal mio punto di vista, è ovvio.

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  3. L’essere romantici è un’altra cosa. Considerando come oggi gira il mondo, dato che non potremo noi cambiarlo, possiamo solo sorridere. Dato che sorridere fa bene, miglioriamo il benessere generale. Ti va bene Marisa. E ridi un po’… che fa bene anche a te.

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  4. Mi sembra che alcune persone abbiano molta confusione sul romanticismo. Al di là del’ aspetto filosofico (come tutti i concetti umani anche il romanticismo è inventato a nostro uso e cosumo ed è suscettibile di infiniti significati, uno per ogni persona), mi pare che si sia frainteso il significato basilare. Romanticismo non significa necessariamente matrimonio in chiesa, fiori, cioccolatini, ed altri stereotipi di questo tipo. Il senso del romanticismo si sintetizza in “è bello ciò che piace”. Perciò QUALUNQUE cosa può essere o non essere romantica. Se ad entrambi i partners della coppia la cosa piace è romantica, se anche ad uno solo dei due non piace non è romantica. Romantico può per esempio essere incontrarsi nel luogo del primo appuntamento, fosse anche una discarica, se è lì che i due sentono essere iniziato il loro amore ed è lì che vogliono incontrarsi. Non ci sono regole, se non quelle stabilite esclusivamente dalle due persone innamorate. Cosa sia romantico e cosa non lo sia è un giudizio, e come tutti i giudizi (umani) è soggettivo. Quindi non ha senso dividersi in chi pensa che questa macchinetta sia romantica e in chi pensa non lo sia. Tutti, con una sufficiente apertura mentale, possiamo fare parte di entrambi i gruppi, a seconda delle circostanze. Con un partner e/o in una determinata circostanza la macchinetta può farci vivere una bella esperienza, romantica; con un altro partner e/o in altre circostanze invece può essere una bella esperienza ma non romantica o anche una brutta esperienza.

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  5. @ Stefano

    Scusa se la replica arriva in ritardo, ma fra un commento e l’altro e due blog da gestire, mi sono persa. 😦

    Comunque, qui è inutile aggrapparsi all’etimologia e al significato dell’aggettivo “romantico” … si potrebbe scrivere un saggio. La questione è: a chi può interessare un “gioco” così? Ai miei tempi (ma credo anche oggi, stando almeno a ciò che vedo in famiglia con i figli) si usava scambiarsi una veretta, d’oro o d’argento a seconda delle possibilità economiche o dell’intenzione di fare le cose sul serio o meno, ed era un modo per dirsi “ti amo e voglio avere un futuro con te”. Il matrimonio, però, è un’altra cosa. E su questa cosa, a mio modesto parere, non si scherza. Detto questo, non vedo nessun lato romantico nella macchinetta o nelle “fedi” di plastica che vengono rilasciate. Mentre, come dici tu, può essere romantico anche un cantiere in costruzione se lì è successo qualcosa come preludio ad un’unione. Il riferimento non è casuale: mio marito è geometra quindi mi portava in giro per cantieri e proprio in uno di questi ci siamo scambiati il primo bacio. 🙂

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  6. Mi sorprende che proprio tu che trovi romantici i cantieri… sconfini nel desiderio di imporre agli altri quale sia la visione che devono avere rispetto alla fede, ai giochi e al matrimonio. Voglio sperare che si tratti di un retaggio cattolico che sta per scomparire.

    Non ha alcun senso ed alcuna utilità stabilire a priori se la macchinetta in questione possa interessare a qualcuno. Qualcuno l’ha prodotta e chi vorrà la utilizzerà, credo che la libertà sia un bene che nemmeno tu vorresti togliere alle altre persone, se ci pensi bene.

    Se poi tu vuoi introdurre un concetto di bene superiore, assoluto, ovvero Dio nella visione cattolica, allora finisci col ritenere improprio scherzare sul matrimonio, forse piu per le convinzioni dei preti (ovvero del papa) che per le tue personali.

    E’ questione di premesse. Tu le hai, io non le ho. Perciò per me il giudice ultimo legittimato a scegliere per la propria vita e a decidere cosa sia bene e cosa sia male è l’ individuo stesso.

    Io concedo agli altri la stessa libertà che concedo a me. Quindi per me hai tutto il diritto di trovare inopportuno scherzare col matrimonio, così come per me un’altra persona con idee diverse ha tutto il diritto di scherzare sul matrmonio.

    Personalmente non so se utilizzerei la macchinetta in questione, dipenderebbe dall’umore del momento mio e della mia compagna. Credo che comunque nemmeno Dio si arrabbierebbe. Penso che le regole sul matrimonio derivino più dalla società del tempo che da Gesù, e che in ogni caso abbiano una valenza pratica e non assoluta. Tradotto, siccome oggi non è considerato socialmente scandaloso vivere insieme senza essere sposati, ecco che si può vivere una relazione seria anche senza necessità di sposarsi e senza necessità di fuggire quando si vede la macchinetta in questione 🙂

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  7. @ Stefano

    Veramente sono io che mi sorprendo: se avessi letto il post che ho linkato all’inizio di questo, non avresti parlato così. E poi, che c’entra il matrimonio, visto come qualcosa di serio, con la religione? Anche il matrimonio civile è una cosa seria. O no?

    Quanto al ritenere romantico il cantiere, era solo per fare un esempio, seguendo il tuo ragionamento. Effettivamente non trovo romantici i cantieri ma sicuramente meno romatica ritengo la macchina dei matrimoni.

    Poi, cosa significa «sconfini nel desiderio di imporre agli altri quale sia la visione che devono avere … »? Io impongo? Ho solo espresso il mio parere così come tu hai espresso il tuo. Parli tanto di libertà, sarò libera di esporre il mio pensiero? Ciò non significa imporre un bel niente.

    Infine, «ecco che si può vivere una relazione seria anche senza necessità di sposarsi»: è esattamente quello che sostengo io. Forse l’articolo linkato ti è sfuggito. Lo trovi cliccando QUI.

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