ESAME DI STATO 2011: LE TRACCE USCITE

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gelminiEccomi qui, appena tornata da scuola dove i miei allievi di quinta sono stati impegnati, fino quasi alle tre di pomeriggio, nello svolgimento del tema d’italiano.
QUI potete trovare le tracce uscite. Niente di speciale, perlopiù deludenti e alcune alquanto difficili, nel senso che richiedevano delle ampie e specifiche conoscenze sull’argomento proposto.

Ma ora sono troppo stanca per commentare. A più tardi.

AGGIORNAMENTO DEL POST, 23 GIUGNO 2011

Riporto il Comunicato del MIUR sulla prima prova dell’Esame di Stato 2011:

“Le tracce sono chiare e sintetiche, così come promesso – ha dichiarato il ministro Mariastella Gelmini – Mi è sembrato importante inserire, all’interno della grande tradizione della Maturità italiana, alcuni temi vicini alla sensibilità dei ragazzi: l’educazione ad una corretta alimentazione e il concetto di fama ai tempi di Youtube e Facebook.
La traccia che avrei svolto è il saggio breve di ambito storico politico su Destra e Sinistra.
Auguro in bocca al lupo ai ragazzi per le seconde prove di domani, che sono state predisposte dai tecnici del Miur. Purtroppo il numero di indirizzi della scuola superiore italiana non aiuta a semplificare la stesura dei quesiti. Con la nuova Riforma della scuola però saranno ridotti sensibilmente. Anche per questo sarà più facile controllare al meglio le tracce, evitando le imprecisioni che spesso hanno accompagnato soprattutto le seconde prove”.

E’ la traccia del saggio breve dell’ambito socio-economico il tema più gettonato dagli studenti che oggi hanno affrontato la prova di italiano dell’esame di Stato. Secondo i dati che emergono da un campione significativo di scuole infatti la traccia dal titolo “Siamo quel che mangiamo?” è stata scelta dal 42,7% degli studenti.

Al secondo posto il tema di ordine generale “Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per quindici minuti”, svolto dal 26,4% dei candidati. Al terzo posto nelle preferenze dei ragazzi il saggio breve di ambito artistico letterario “Amore, odio, passione” con il 14,7%, mentre l’analisi della poesia “Lucca” di Giuseppe Ungaretti è stata svolta dal 6,9%. Quinto posto per il saggio breve di ambito storico-politico “Destra e Sinistra”, affrontato dal 4,4% degli studenti. Subito dopo, al sesto posto con il 3,5% delle preferenze, il saggio breve di ambito tecnico-scientifico dedicato a Enrico Fermi. Settimo posto per il tema di argomento storico, scelto dall’1,4% dei maturandi.

Per quanto riguarda le percentuali registrate nei diversi tipi di scuola, nei Licei la traccia “Siamo quel che mangiamo?” è stata scelta dal 34,6%, l’analisi della poesia “Lucca” dall’11,6%, “Amore, odio, passione” dal 22,6%, “Destra e Sinistra” dal 5,9%, il saggio su Enrico Fermi dal 4,6%, il tema storico dall’1,4% e il tema di ordine generale dal 19,3%.

Negli Istituti Professionali l’analisi del testo è stata scelta dal 4,2% dei candidati, “Amore, odio, passione” dal 7,1%, “Siamo quel che mangiamo?” dal 49,5%, “Destra e Sinistra” dal 2,4%, il tema su Enrico Fermi dal 2,6%, il tema storico dall’1,4% e il tema di ordine generale dal 32,8%.

Negli Istituti Tecnici il 3,3% ha affrontato l’analisi del testo, il 7,7% il saggio “Amore, odio, passione”, il 49,7% “Siamo quel che mangiamo?”, il 4,3% “Destra e Sinistra”, il 3,1% il tema su Enrico Fermi, l’1,6% il tema storico e il 30,3% il tema di ordine generale.

Nei Licei Artistici e Istituti d’arte l’analisi del testo è stata svolta dal 4,5%, il saggio “Amore, odio, passione” dal 18,9%, “Siamo quel che mangiamo?” dal 40,1%, “Destra e Sinistra” dal 3,9%, la traccia su Enrico Fermi dal 2%, il tema storico dallo 0,7% e il tema di ordine generale dal 29,9%. (LINK)

NUOVO AGGIORNAMENTO DEL POST, 24 GIUGNO 2011

ECCO LE MIE OSSERVAZIONI SULLE TRACCE.

Tipologia A. Il testo Lucca di Ungaretti non è generalmente conosciuto dagli studenti perché non contenuto nelle antologie scolastiche. Le domande sono abbastanza mirate e non lasciano ampio spazio all’interpretazione personale. Qualcuna è davvero difficile e non so quanti abbiano colto fino in fondo il significato del testo. Per quanto riguarda l’approfondimento, il primo testo che mi viene in mente e che potrebbe essere messo in relazione con la poesia proposta è I fiumi, ma il confronto non è facile. Più alla portata degli studenti la riflessione proposta in alternativa sulla situazione storico-culturale dell’epoca di Ungaretti o le situazioni del nostro tempo.

Così Luciano Favini, 65 anni, ex insegnante ed ex preside, che dal 2008 è responsabile della struttura tecnica per l’esame di Maturità e sceglie le prove insieme al ministro Mariastella Gelmini, ha giustificato la scelta di Lucca: «L’analisi del testo deve essere fatta su un brano poco noto. Se diamo il “Sabato del villaggio” premiamo solo la diligenza nello studio e non l’autonoma capacità di interpretazione. E poi Ungaretti mancava da molti anni». Più che giusto.
Difficoltà: ***

Tipologia B.

Ambito artistico-letterario.
Già due anni fa era uscita una traccia sull’innamoramento e l’amore. Questa, però, punta l’attenzione su di una pluralità di sentimenti: non solo amore, ma anche odio e passione. Il primo testo di Manzoni, in cui si parla della “sventurata” Gertrude, la monaca di Monza, pone l’accento sulla passione amorosa che prevale sulla dignità stessa della persona. La lupa di Verga è la tipica ammaliatrice, una donna odiata e temuta dalle altre donne, amata ma tenuta lontana, facendosi violenza, dagli uomini, in particolare dal genero che lei amava, al punto dA costringere la figlia a sposarlo per poterlo avere sotto gli occhi in ogni momento della giornata. Anche in questo testo prevale la passione amorosa ma anche l’odio che, come il famoso ossimoro catulliano, può scaturire solo da un grande amore. Il testo di D’Annunzio è certamente meno noto ma lascia intravedere, anche qui, una passione insana che può portare alla morte. Non so perché, ma leggendo questo passo mi è tornata alla mente la scena finale del film La guerra dei Roses: quei due ex coniugi che insieme trovano la morte perché, pur odiandosi, non hanno mai smesso di amarsi. Infine, un brano tratto da Senilità di Svevo. Anche questo romanzo difficilmente si legge per intero e ad esso, purtroppo, non si dedica molto spazio, privilegiando l’assai più nota Coscienza di Zeno. Il brano, tuttavia, è piuttosto esplicito: qui prevale il sesso e la superiorità dell’uomo possessore di una donna che è tutt’altro che ingenua. Ma è amara la constatazione che Emilio fa di aver posseduto non la donna che amava, bensì quella che odiava. Ed ecco che ritorna a far capolino l’ossimoro catulliano: Odi et amo.

Così Favini replica all’osservazione che una traccia sull’amore era piuttosto recente: «Abbiamo pensato di approfondire il tema, invitando ad analizzare le varie sfaccettature dell’amore, che può portare anche a sentimenti negativi».
Un bel tema, fattibilissimo.
Difficoltà: *

Ambito socio-economico.
Di gran lunga il preferito dai maturandi: “Siamo quel che mangiamo?”. La domanda è stuzzicante, i testi proposti assai meno, a mio parere. Partiamo da quello di Adele Sarno: che l’alimentazione sia importante per la salute, soprattutto a livello cardiovascolare, è abbastanza noto e scontato. Il testo è in pratica un elenco di alimenti che caratterizzano, nella quantità e nella qualità, i pasti degli Italiani e che costituiscono una cattiva abitudine alimentare. Il messaggio è che dobbiamo modificare le nostre abitudini ma su questo non ci piove e mi pare che ci sia ben poco da aggiungere. Il secondo documento rappresenta l’elogio della dieta mediterranea dichiarata, il 17 novembre 2010, patrimonio dell’umanità. La cosa che a me pare notevole è che venga spiegato il reale significato del termine “dieta” che molti confondo con un regime alimentare adatto a chi vuole dimagrire. L’attenzione che poi viene posta sullo stretto legame tra la Dieta e la conservazione e lo sviluppo delle attività economiche tradizionali è interessante ma non so quanto possa costituire uno spunto di riflessione per i nostri ragazzi, abituati a nutrirsi nei modi più vari e insani. Il terzo testo di Carlo Petrini è incomprensibile, almeno per dei diciottenni alle prese con un esame di maturità. L’unico concetto che può essere preso in considerazione è quello del cibo come merce e lo spreco che ne facciamo, vivendo in una società consumistica dove tutto si butta e si può sostituire. Un po’ troppo riduttivo e banale. Infine, il brano di Silvia Maglioni è alla portata dei giovani, almeno di quelli abituati a consumare i pasti attaccati ai pc e ai video giochi. Ma io mi chiedo: che genitori hanno questi qui?

Ben contento dell’apprezzamento dei maturandi, Favini commenta così il successo di questa traccia: «si tratta di un argomento caro al ministero, al suo impegno per la formazione dei ragazzi anche sul tema della salute».
A pare mio sembra più semplice di quanto non sia in realtà perché si rischia di dire solo banalità.
Difficoltà: **

Ambito storico-politico.
L’argomento, “Destra e Sinistra” appare alquanto vago e per certi versi pericoloso … be’, dipende dal commissario e dalla sua capacità di valutare l’elaborato in sé e non il pensiero di fondo. Anche se il saggio breve dovrebbe essere il più oggettivo possibile, è pur vero che i ragazzi non si trattengono dal dire la loro su un argomento, la politica, che a molti sta a cuore ma di cui purtroppo capiscono ben poco o hanno un’opinione fortemente condizionata dalle frequentazioni, familiari e non.
Il primo testo di Bobbio è abbastanza comprensibile ed aperto a spunti di riflessione che ben si sposano con i concetti espressi da Veneziani nel secondo documento. Più ostico, almeno per me che non ho mai amato la politica né la sua storia, è il brano di Panebianco: ad una prima lettura sembra banale ma in effetti non so a quali approfondimenti possa portare. Esemplificativo dal punto di vista storico il testo di Carocci, di facile decifrazione. Tuttavia ho delle perplessità sulla preparazione degli studenti sull’argomento e temo che alla fine il saggio sia più compilativo che altro. Insomma, io non l’avrei scelto.

Di fronte allo scarso successo riscosso dalla traccia in questione, Favini spiega: «È un classico, diciamo che era una scelta per ragazzi impegnati».
Difficoltà: ***

Ambito tecnico-scientifico
Enrico Fermi, fisico”. L’argomento viene presentato in modo lapidario. Per una volta, però, l’ambito è veramente tecnico-scientifico, mentre negli anni scorsi i testi proposti propendevano per il sociale. I primi due testi, di Cabibbo e Bruzzaniti, per me sono molto tecnici e non proprio facilmente decifrabili. Ma ammetto i miei limiti che credo siano comuni a tutti gli insegnanti di Lettere che per la correzione chiederanno inevitabilmente il supporto dei colleghi di Fisica. Gli altri due documenti, entrambi di Fermi, sono molto più comprensibili e aprono ad una riflessione ampia sull’utilizzo delle scoperte scientifiche, non sempre ineccepibili dal punto di vista morale. C’è, poi, nel testo tratto dal discorso che il fisico italiano tenne nel 1947 uno spunto di riflessione sulla preparazione degli scienziati che dovrebbero essere spinti, nelle loro ricerche, più dalla passione per gli studi che dalla prospettiva di consensi e gratificazioni economiche.
Un po’ troppo specialistico, forse più alla portata degli studenti del liceo scientifico ma credo al di fuori delle competenze di chi ha frequentato altri licei oppure i tecnici e certi professionali.

Su questa traccia nemmeno Favini si pronuncia. Ciò mi consola non poco.
Difficoltà: ***

Tipologia C – Tema di argomento storico

Si parte da una citazione tratta dal Secolo breve di Hobsbawn incentrata sul periodo storico che lo studioso ebreo definisce “età dell’oro”, un periodo di crescita economica e di trasformazione sociale: un trentennio che si conclude con gli anni ’70. Certamente un’età importante e relativamente vicina a noi, ma decisamente fuori dalla portata degli studenti che nello studio della storia difficilmente arrivano ad approfondire questo periodo. Così Lucio Villari, storico di professione, commenta la traccia: “Strano quel tema sugli anni 70, strana quella interpretazione data. Chi ha dato quella traccia non è ben informato. Quella citazione di Hobsbawm è fuori posto“. Io mi affido al suo autorevole giudizio e ritengo veramente difficile questo tema.

Tuttavia Favini difende questa traccia e giustifica anche la scelta di tradurre erroneamente “età della catastrofe” ciò che sarebbe invece da rendere con “frana”: «Dobbiamo attenerci alle traduzioni disponibili. Non ci possiamo arrogare questo diritto». Quando, poi, gli si fa notare che a scuola gli anni ‘70’ nemmeno si studiano, replica: «Ed è un errore. Fin dai tempi di Berlinguer abbiamo modificato la scansione dei programmi di storia, spiegando che i ragazzi dell’ultimo anno si devono concentrare proprio sul ’900. Era anche un invito rivolto agli insegnanti, uno stimolo per seguire questa indicazione». Ma chi glielo spiega che, anche se gli insegnanti cogliessero gli “stimoli”, le ore di storia, sia al biennio che al triennio sono troppo poche?
Difficoltà: ****

Tipologia D – Tema di ordine generale

Anche qui si parte da una citazione: “Nel futuro ognuno sarò famoso al mondo per quindici minuti”. Parola di Andy Warhol, figura predominante del movimento pop art americano. Il candidato è invitato a riflettere sul concetto di “fama” (effimera o meno) proposto anche dalla televisione e dai Social Media.
Chi pensava di dover approfondire la riflessione su Warhol ha preso un grosso abbaglio. Ho letto in giro che qualche studente si è pure vantato di essersi volutamente soffermato sulla omosessualità dell’artista sapendo che un commissario esterno (o addirittura il presidente, non ricordo bene) è leghista. Una bella provocazione, non c’è che dire. Peccato che sia andato completamente fuori tema.
La traccia poteva essere sviluppata da chiunque sia interessato a questi fenomeni di costume e segua i Talent e i Reality Show o sia un fan accanito dei Social media. Ovviamente la posizione non dev’essere a favore, anzi. Le argomentazioni contrarie penso siano le più gradite. Ho un solo rammarico: peccato che Canalis e Clooney abbiano solo oggi avvisato della loro rottura. Che occasione mancata! Ci sarebbe stato da riempire un intero foglio protocollo sulla fama effimera della Canalis e soprattutto sulla sua incapacità di fare qualsiasi cosa nell’ambito dello spettacolo, tranne accalappiarsi per un paio di anni un bel tenebroso come il “nostro” George.

Favini definisce “sbarazzina” la traccia che partiva da Andy Warhol. Ha perfettamente ragione. Tra tutte la più abbordabile.
Difficoltà: *

N.B. Gli asterischi indicano la difficoltà delle tracce non in sé ma in relazione le une alle altre.

Chi volesse leggere tutta l’intervista a Luciano Favini può CLICCARE QUI.

7 pensieri riguardo “ESAME DI STATO 2011: LE TRACCE USCITE

  1. Vorrei conoscere chi elabora le tracce di Italiano:secondo me,si tratta di “intellettuali”senza esperienza nè di scuola nè di giovani (come il Ministro); inoltre non conoscono il monito di Carducci( autore,ahimè, dimenticato!):”Ordine, chiarezza,semplicità”.Scopo degli esami sarebbe accertare le conoscenze degli studenti(con riferimento ai programmi realmente svolti negli istituti superiori), e le capacità logiche, critiche ed espressive; invece a me pare che la formulazione di queste tracce richieda anche capacità di “decifrazione”. Mi pare che l'”apparire”prevalga sull'”essere”. Ma forse sono io che non capisco niente!

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  2. @ frz

    A te piacerebbe vedere qualche esempio, a me, invece, fa rabbrividire solo il pensiero di correggere gli elaborati. Speriamo bene. 🙂

    @ lilipi

    «a me pare che la formulazione di queste tracce richieda anche capacità di “decifrazione”»
    Sì, anch’io ho avuto la stessa impressione, ma i miei li ho visti tranquilli e hanno pure finito presto. 🙂

    Per la cronaca:
    1 ha scelto la tipologia A
    3 hanno svolto il saggio breve nell’ambito artistico letterario
    5 hanno optato per il saggio breve nell’ambito socio-economico (ma i testi proposti, in verità, lasciavano un po’ a desiderare)
    1 ha scelto il saggio breve nell’ambito storico-politico (difficilissimo, a parer mio)
    1 ha optato per il saggio nell’ambito tecnico-scientifico (anche questo non semplice)
    4 hanno svolto la tipologia D (il più fattibile)

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  3. In realtà io sono arrivato alla prima prova senza preparare nulla, partendo già con l’idea di scartare l’analisi del testo, quindi per me vedere il saggio breve sull’alimentazione è stato un sollievo; ero tentato da quello storico-politico, ma ho lasciato perdere considerando che sono abbastanza bravo a tirare fuori stupidaggini dai documenti 😀
    tra l’altro consegnare tra i primi è stato fighissimo, soprattutto perché una prof dell’altra commissione mi ha preso in antipatia(avevo ragione, sembravo un cazzaro ma lo facevo apposta :D) e quando è passata apposta da me a vedere a che punto ero, quando le ho detto che mi mancava mezza pagina si è allontanata subito 😉

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  4. @ Gianni

    Anche i miei studenti hanno finito presto. Il fatto è che, tranne per il “compitone”, normalmente un tema lo si svolge in tre ore, massimo quattro. Insomma, non siete abituati a perderci sei ore che a me, onestamente, sembrano un’enormità.

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