VORREI CHE UN UOMO MI SPIEGASSE …

Due giorni fa ho dedicato un articolo alla cover di Vogue Italia di giugno, dedicata a tre modelle curvy … insomma, taglia 46, per intenderci. E anche oltre, a giudicare dal sederotto e dalle cosciotte ostentate da almeno due delle belle fanciulle in carne immortalate da Steven Meisel.

Insomma, era ora che venisse concesso un po’ di spazio anche a delle modelle non regular. A maggior ragione se tanta attenzione è stata rivolta alle curve da parte di una delle riviste cult della moda nel mondo. Anche se, come ho scritto nell’articolo precedente, ho trovato il servizio un po’ volgare. Certamente avrebbero potuto scegliere per le tre grazie abbondanti delle pose sexy ma non volgari, anche per dimostrare che la sensualità non è un appannaggio delle magre.

A proposito di magre, sono rimasta decisamente inorridita nel leggere alcuni commenti pubblicati sul sito di Vogue Italia. La scelta della rivista, d’altra parte, voleva essere soprattutto una provocazione. Oggigiorno, infatti, i grandi stilisti fanno sfilare solo le taglia 38: ragazze magrissime, spesso insignificanti, senza forme e con uno sguardo infinitamente triste, quasi imbronciato. Sembrano il ritratto dell’infelicità, quella che probabilmente è dettata da una vita (almeno una breve parte di essa, dato che la professione di modella ha i suoi tempi ben definiti) di rinunce. E non sono per nulla attraenti né sensuali.

Io non sono una che pensa solo alla buona tavola e che non è capace di trattenersi alla vista di torte al cioccolato o manicaretti vari. Non sono nemmeno una che dà all’aspetto fisico più importanza di quella che in realtà dovrebbe avere. Insomma, è giusto curarsi, tenere alla linea nel limite del possibile, cercare di muoversi piuttosto che poltrire su un divano, mangiare cibi sani e variare molto nella scelta degli alimenti. Un po’ di tutto, evitando certamente i cibi nemici della linea, pur facendo qualche strappo, ma non tanto di tutto. Insomma, basta regolarsi un po’ …

Ma qualche volta, effettivamente, non basta. Conosco donne magrissime che mangiano tre volte me, anche se a vederle sembrerebbe che facciano la fame. Insomma, madre natura ci mette lo zampino: in altri termini, si chiama “costituzione” ed è una questione genetica. Quando, però, si esprimono giudizi senza nemmeno conoscere le persone (ciò vale anche per chi è convinto dell’equivalenza “magra = anoressica”), la cosa mi fa andare in bestia.

È il caso di una lettrice che ha lasciato più commenti sul sito di Vogue Italia e che ho già riportato nello spazio discussione del precedente post.
Questa tale M.B., modella regular, sostiene che le modelle riprese da Meisel siano grasse da far schifo. Cosa che a me non pare: anche se le foto sono state sicuramente ritoccate, non vedo pance prominenti e rotoli strabordanti, né braccia flaccide o cosce tipo prosciutti di San Daniele. Complice anche il gioco delle luci e l’abbigliamento studiato per queste forme generose, le modelle (che per la “nostra” M.B. non sono nemmeno degne di questo nome) a me personalmente non sembrano assolutamente grasse da far schifo o come quelle che “si abbuffano di dolci e di cibo, senza contegno e senza pudore…”. Ma che ne sa lei se queste sono un po’ in carne perché si abbuffano o semplicemente perché non riescono a mantenere il peso forma per la loro costituzione?

Quello che decisamente non sopporto è il fatto di trarre facili conclusioni e di pensare di essere nel giusto mentre il resto del mondo la pensa diversamente. M.B., infatti, sostiene che «Magro è bello,magro è bello! Certo,non tutte le magre sono belle..ma le grasse belle non esistono».
Intanto, le magre magre (e devono essere tali visto che la commentatrice sostiene che quelle che indossano una taglia maggiore della 42 sono grasse) non sono affatto belle: cosa c’è di affascinante in due gambe e due braccia a stecchino o in un seno da prima o seconda misura? Se tutte pensassero che il seno ideale sia quello che sta nella coppa da champagne allora i chirurghi estetici potrebbero cambiar lavoro. Non dico quei seni da esibizioniste (intendo le quinte o seste non naturali), ma una terza-quarta ci sta bene, anche su un fisico asciutto. La tabula rasa non è per nulla attraente, coppa di champagne a parte. E poi i fianchi, da che mondo è mondo, sono sempre stati associati alla maternità, all’accoglienza di una creatura che cresce dentro la donna, un luogo caldo e accogliente. Altro che quella specie di tronco di pioppo cui assomiglia il corpo delle magre magre. Non è un caso se madre natura, quando una donna in età fertile è sottopeso, sospende il ciclo. Come potrebbe una che non nutre nemmeno se stessa nutrire un feto?

Passiamo all’abbigliamento. Quando vado a fare shopping, specie nel periodo dei saldi, sono felice di trovare perlopiù le taglie small ed extrasmall. Significa che le taglie dalla 42 in giù rimangono negli scaffali, capi appesi sulle grucce negli stand, in attesa di una magra che possa indossarli. Le altre taglie, invece, vanno via come il pane. Perché? Perché le forme hanno ancora un valore e, diciamolo, vestono meglio. Quando osservo le sfilate, a parte il fatto che nessuna donna normale se ne andrebbe per strada con certi capi, mi sembra che gli abiti sfilino addosso a delle grucce. Anche in questo caso il ragionamento della “nostra” M.B. è del tutto errato: «se una è magra come un chiodo certi abiti al massimo la fanno sembrare un po’ formosa..ma se una è già formosa,la fanno sembrare obesa». Ma non è vero! Io non vedo sfilare in passerella delle modelle rese formose dagli abiti, ci vorrebbe un’imbottitura creata ad hoc. Mentre una donna un po’ in carne, con l’abbigliamento giusto, fa la sua bella figura ed è elegante, altro che manici di scopa!

E ora, dulcis in fundo, un’altra affermazione della modella magra che disprezza le colleghe in carne: «se fossi un uomo non mi ecciterei con tutto sto grasso».

Ecco, io ora VORREI CHE UN UOMO MI SPIEGASSE CHE GUSTO C’E’ A TOCCARE SOLO PELLE E OSSA.

16 pensieri riguardo “VORREI CHE UN UOMO MI SPIEGASSE …

  1. Parlo x me, si intende.Toccare un mucchio di pelle e ossa nn mi ha mai detto granchè, altro che eccitarmi, per intenderci parliamo sempre di prime impressioni ricevute tramite l’aspetto fisico, perchè poi a me è capitato nella vita di innamorami di una magrissima, ma non per questa sua caratteristica dell’aspetto fisico. Viceversa a prima vista una donna “in carne”, mi ha sempre fatto un gran sangue… 🙂
    Ciao

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  2. Ahi, ahi, ahi !!!! Mi sento tirato in ballo.

    Diciamo che “Est modus in rebus, sunt certi denique fines | quos ultra citraque nequit consistere rectum”(C’è una giusta misura nelle cose, ci sono giusti confini | al di qua e al di là dei quali non può sussistere la cosa giusta).
    (Quinto Orazio Flacco)

    O no?

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  3. @ Raffaele

    Ohi, ciao! pensavo fossi ancora in vacanza! 😉

    Be’, mi fa piacere che apprezzi anche le donne in carne. Per quanto riguarda i sentimenti, be’ quelli condizionano un po’. Non ho detto che sia escluso che ci si possa innamorare di una magra magra; contestavo il fatto che un uomo potesse trovarla eccitante a prima vista.
    Io non amo i palestrati ma non mi piacciono un granché gli uomini grissino. Mio marito è uno di quelli e, in un primo momento, si può dire che non lo degnassi nemmeno di uno sguardo (non so se te l’ho detto, lavoravamo nella stessa radio privata locale). Poi, però, l’ho apprezzato per altre doti ed è logico che la sua magrezza non abbia pregiudicato la relazione che dura ormai, tra alti e bassi, da quasi 32 anni.

    Fatto sta che LUI ha apprezzato ME moltissimo nonostante i miei chiletti in più. 🙂

    @ frz

    Ma come? Non hai detto che a te piaccion tutte?

    Ma è ovvio che “in medio stat virtus” … comunque non hai effettivamente risposto alla mia domanda.

    Ahi ahia ahi, questi uomini tergiversano … 😉

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  4. Concordo con te Marisa! gli abiti vestono sicuramente meglio con un seno intorno alla terza/quarta… a me che porto una prima e mezzo stanno malissimo! 😉

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  5. Penso che ognuno di noi sa benissimo qual’è il suo peso forma. Personalmente quando salgo o scendo dai miei 48-49 kg ideali so che corro il rischio di non sentirmi a mio agio con certi abiti. Non mi piace quando prendo 2 o 3 chiletti in più e cerco di smaltirli, ma mi piaccio ancora meno quando scendo sotto quella soglia. Nel primo caso mi spuntano due angoli sui fianchi, nel secondo il viso appare subito tirato e abbruttito (oltre che dimostrare tutti gli anni!).

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  6. @ frz

    Bugiaaaaaaaaaaaaaa !!!!!!!!!!!!!!!!! 😀

    @ Lady Paola

    Prova il push-up: fa miracoli! 🙂

    A parte gli scherzi: qui si sta parlando di modelle che vogliono a tutti i costi essere magre e si convincono che loro sono strafighe e le altre una schifezza. Chi, invece, ha la fortuna di essere magra di suo, senza tanti sacrifici, si deve accettare e può, in ogni caso, valorizzare la silhouette anche compensando ciò che madre natura non ha donato con generosità: una bella collana, un paio d’orecchini, un foulard, un trucco curato, sobrio ed elegante, in tinta con l’abbigliamento … insomma, qualcosa che allontani lo sguardo dalla parte del corpo che non apprezziamo. Io ho la fissa dello smalto sulle unghie (ma già lo sai 😉 ): spero sempre che guardando le mie mani lo sguardo si distolga dalla pancetta …

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  7. @ Trippi

    48-49 chili? Spero tu non sia alta un metro e ottanta!
    E’ vero: in certo casi il dimagrimento si nota di più sul viso che non nelle parti in cui vorremmo effettivamente calare. Dopo una certa età, infatti, le rughe non risparmaino nessuna, se è troppo magra. Meglio un bel viso florido e senza rughe. Guarda, ad esempio, Barbara De Rossi: da quando è dimagrita dimostra gli anni che ha … altro che fidanzato trentenne! Con lui a fianco la differenza d’età si vede, eccome.

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  8. Oddio una delle modelle in effetti è un pò troppo big per i miei gusti 😀
    La risposta alla domande, in my humble opinion, è che non vi è alcun gusto(se gusto è la parola adatta :)) da parte di un uomo a toccare pelle ossa; secondo il mio punto di vista un fisico “interessante” sarebbe questo, anche se ha più addominali del 70% degli uomini italiani…:D

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  9. Nessun gusto, almeno per me. E’ vero che il sentimento prevalica dimensioni, peso, massa…quello che conta è non farsi influenzare da stereotipi standardizzati. La donna, nela sua essenza, è già bella. Il resto è solo un semplice contorno.

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