BAMBINO DI OTTO ANNI BESTEMMIA: LE MAESTRE GLI FANNO LAVARE LA BOCCA COL SAPONE. DENUNCIATE

Un’altra cronaca scolastica che vede come protagonisti due maestre e un bambino bestemmiatore, a soli otto anni. Quante volte è successo di sentire, da parte dei genitori o educatori, la minaccia: “Se dici parolacce, ti faccio lavare la bocca con il sapone”? Molte. E quante volte chi ha lanciato la minaccia l’ha messa in pratica? Poche.

Le due maestre sotto accusa, pare esaperate dall’estrema vivacità dello scolaro e dalla sua predisposizione a dire parolacce, di fronte ad una bestemmia, fatto odioso se riferito all’insana abitudine di molti adulti ma odiosissimo se vede protagonista un bimbo di otto anni, hanno davvero messo in pratica la minaccia e gli hanno fatto lavare la bocca con il sapone. Hanno fatto benissimo, non vedo nulla di eccessivo in questo gesto, nulla di umiliante, nulla di violento. Eppure sono state denunciate dai genitori del bambino bestemmiatore che ammettono pure l’insana abitudine del pargolo.

Il fatto è successo in un istituto primario di Sant’Ambrogio, nella provincia di Torino, in Val di Susa. Dopo aver denunciato il fatto ai carabinieri, la madre si è rivolta alla dirigente scolastica chiedendo la sospensione delle due maestre. Ma mentre le indagini della magistratura proseguono, come atto dovuto di fronte ad una denuncia per abuso dei mezzi di correzione, la dirigente scolastica Claudia Rolando non ha manifestato alcuna intenzione di allontanare le insegnanti: «Fino a quando non ci sarà una decisione della magistratura le due colleghe resteranno al loro posto, si tratta di insegnanti competenti e di grande professionalità».

Solidale con le colleghe anche il resto del personale della scuola che le dipinge come persone serie e capaci. Anche gli altri genitori difendono le maestre e scrivono in un comunicato: «Quanto accaduto non modifica la nostra opinione nei confronti delle insegnanti, a cui chiediamo di restare e di terminare il ciclo di studi. I comportamenti irrispettosi e violenti di quel bambino si stavano protraendo dall’inizio dell’anno sia nei confronti delle insegnanti, sia nei confronti degli altri bambini della classe. Alcuni genitori, stanchi, avevano deciso di portare altrove i propri figli, tant’è che il numero di alunni della classe è sceso in breve tempo da 25 a 18 bambini».

Eppure c’è qualcuno che difende la “piccola vittima”. Secondo il presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori Antonio Marziale «L’episodio è da verificare, ma qualora risultasse vero ci troveremmo davanti all‘ennesima lesione di diritti fondamentali perpetrati in un luogo deputato, invece, alla tutela dei bambini. Un bambino di otto anni che bestemmia non ha cognizione di causa. Certo non è da sottovalutare l’attivismo che lo sprona ad essere indisciplinato ed è bene utilizzare le tecniche più idonee per allinearlo ai principi dell’educazione, purché queste non ledano alla sua dignità di persona». Perché, quel bambino non usa mai il sapone per lavarsi?

Insomma, la punizione viene vista come un’azione degna di essere calata nel Medioevo, non ai giorni nostri. E non importa se la mamma del bambino ammette che «Lui ha sbagliato a dire quelle parolacce e soprattutto a bestemmiare, è un comportamento che dà fastidio anche a me», le maestre sono colpevoli e basta.

Ma io mi chiedo: perché quella madre, invece di denunciare le maestre, non ha fatto lavare lei la bocca con il sapone a suo figlio? Se le dà tanto fastidio che bestemmi, perché ha permesso che diventasse un’abitudine?

[fonte: Il Corriere]

19 pensieri riguardo “BAMBINO DI OTTO ANNI BESTEMMIA: LE MAESTRE GLI FANNO LAVARE LA BOCCA COL SAPONE. DENUNCIATE

  1. Ho un compagno delle elementari, la cui madre ha spesso minacciato di denunciare le maestre per presunte violenze nei confronti di suo figlio. In realtà queste violenze corrispondevano ad amichevoli “quadernate” in testa, per aver sbagliato un esercizio.
    Questo mio compagno, che ora ha quasi 18 anni, vive sotto una campana di vetro, è iper-protetto dalla madre, che arriva a non farlo uscire di casa se non si mette guanti, sciarpa e capello quando vuole lei.

    Non ho ancora avuto modo di leggere la notizia, ad ogni modo sono dell’opinione che la denucia nei confronti delle maestre è ingiusta.
    Forse se qualcuno avesse iniziato un pò prima a mettere in pratica le minacce che pronunciava, gli adolescenti di oggi sarebbero una generazione più in gamba.

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  2. @ Scruty

    «Forse se qualcuno avesse iniziato un pò prima a mettere in pratica le minacce che pronunciava, gli adolescenti di oggi sarebbero una generazione più in gamba»

    Sì, penso tu abbia ragione. La colpa è degli psicopedagogisti: io appartengo alla generazione di madri che ha letto troppi manuali del “perfetto genitore” e mi rendo conto adesso – i miei figli hanno entrambi più di vent’anni! – di quanti errori io abbia commesso per aver dato retta agli “esperti”. 😦

    @ frz

    Sì, col sapone … non con lo shampoo. 🙂

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  3. Ma infatti , è tanto facile denunciare , accusare , ma dovrebbe rivedere la sua posizione di madre se permette a suo figlio di bestemmiare così allegramente.

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  4. Grazie, Paolo, e benvenuto.

    Spero di averti ancora come lettore. Ho fatto un salto sul tuo blog e lo trovo davvero interessante. Io qui non mi occupo solo di famiglia-scuola-adolescenti anche perché me ne occupo già abbastanza nel mio lavoro di insegnante. Ma se dai un’occhiata alle categorie, ho scritto molti post anche sugli argomenti che ti stanno più a cuore.

    Ciao e a presto … spero. 🙂

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  5. E no cara Marisa questa volta non mi trovi d’accordo.
    Premetto: sono consapevole che una notizia del genere sia ideale per rinfocolare l’annosa diatriba insegnanti – genitori (e mi pare che qualche commento vada in questa direzione). Io non sono nè insegnante nè genitore e ritengo che dire “guarda che insegnanti”, o “guarda che genitori” non faccia il bene di nessuno e alla fine a farne le spese sono sempre i bambini.
    Sono poi convinto che essere iperprotettivi causi danni come il disinteressarsi dei propri figli. Detto questo, siamo sicuri che quel bambino in seguito all’intervento delle insegnanti avrà capito come è giusto comportarsi (denunciarle è in ogni caso assurdo)? Non è un modo un po’ affrettato (e per questo un po’ comodo) di intervenire? Sono dell’idea che i bambini abbiano bisogno di regole chiare, ma l’educazione necessita di tempi ben più lunghi di una lavata di bocca (e anche di bocche adulte ben più pulite di quelle che appaiono per esempio ogni giorno in tv o in Parlamento).

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  6. @ Ernesto

    Sono d’accordo con te che la punizione inflitta al bambino non sarà servita, da sola, a fargli comprendere in che cosa il suo comportamento sia sbagliato. D’altra parte, come pare, il bambino ha dei problemi caratteriali ed è già seguito da uno psicologo, cosa che dovrebbe fare tutta la famiglia, a mio parere. Credo comunque che la denuncia sia eccessiva e non sono una che sta sempre dalla parte degli insegnanti. Anzi, in altre occasioni ho preso le difese delle famiglie suscitando polemiche da parte dei commentatori.
    La mia intenzione era quella di sottolineare quanto certi genitori abbiano la denuncia facile. Oltretutto, che messaggio hanno dato al bambino? Che le maestre sono cattive e non meritano di stare al loro posto. Come se nella vita non ci si trovi di fronte a persone diverse, buone e cattive, o ad ostacoli da superare (ad esempio, tornare nella classe, invece di starsene a casa causa choc, e magari anche chiedere scusa alle insegnanti e ai compagni).

    Quanto ai cattivi esempi, concordo: ci vorrebbero più lavate di bocca.

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  7. Non ho letto tutti i commenti. Mi sono chiesto:”Questo bimbo avrà imparato da qualcuno a bestemmiare?… o si sarà sognato le bestemmie di notte? Alla madre non piaceva; al padre? I Genitori quanto vanno d’accordo? solo per denunciare le maestre?”
    Lavare la bocca non serve a nulla.

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  8. @ quarchedundepegi

    Ti dirò: mio figlio ha imparato a dire le parolacce frequentando l’asilo gestito da suore. 😦
    La famiglia ha indubbiamente un ruolo fondamentale ma, vivendo ogni giorno in mezzo agli adolescenti, posso garantirti che i giovani sono sboccatissimi e le bestemmie sono un intercalare normale nei discorsi, anche da parte delle ragazze. Io le prenderei a ceffoni e sono certa che loro nemmeno si sognano di bestemmiare fra le pareti domestiche.

    Volevano la parità dei sessi? In questo l’hanno ottenuta. 😦

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  9. Cara Marisa,

    io pure sono d’accordo con la maestra, e ritengo il metodo adottato assolutamente bonario, oserei dire “materno”.

    Credo anch’io che tanti manuali di pedagogia abbiano rovinato intere generazioni e che sia molto più efficace a volte, ovviamente non in sostituzione al dialogo, una sana sculacciata.

    Passare dal “Non lo faccio perché sennò sarò punito” al “non lo faccio perché non è giusto” è una fase di maturazione che ha bisogno dei suoi tempi, ma anche del concetto di giusto e sbagliato.

    Se una maestra, di quelle buone che amano i bambini e insegnano per passione, cercando di educare davvero i ragazzi alla convivenza e al rispetto degli altri, l’avesse fatto a mia figlia, certamente non l’avrei denunciata, forse addirittura ringraziata (ma non a caso mia figlia non bestemmia).

    Se l’avesse fatto una pazza furiosa che terrorizza i bambini, avrei colto l’occasione al balzo per sbatterla davanti a un giudice e farle passare i suoi guai: solo chi ama i bambini può permettersi di punirli, ché deve arrivare chiaro il messaggio che viene condannato un comportamento, e non la persona nella sua interezza.

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  10. @ Ifigenia

    Hai ragione: ci sono insegnanti di cui ti puoi fidare e a cui puoi perdonare anche un gesto non troppo felice – anche se continuo a sostenere che la lavata di bocca ci stava a perfezione e non è di per sé un’umiliazione-, altri che invece meritano di essere puniti. Leggendo qua è là, però, mi sto rendendo sempre più conto che le denunce nei confronti degli insegnanti sono sempre più numerose. Invece di denunciare, i genitori dovrebbero essere più aperti al dialogo e collaborare con i docenti per il bene dei propri figli. Molti, però, non lo capiscono.

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  11. ma stiamo scherzando? la bestemmia è libera in italia, vorrei farvi notare che viviamo in uno stato LAICO e se uno vuole bestemmiare può benissimo farlo. la cosa sbagliata è il metodo che hanno preso le due insegnanti! prenderei io i loro figli e li farei ingoiare il sapone poi vediamo come reagiscono.
    a mio parere è giusto che vengano dimesse, anche se considerate serie e capaci, ma dopo questo metterei davvero in dubbio se siano davvero serie come insegnanti
    per quanto riguarda il bambino, è giusto che venga educato DAI GENITORI, e non da chi di dovere dovrebbe insegnare e non fare azioni ILLEGALI sui bambini

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  12. @ Asdrubale

    Ma che c’entra la laicità dello Stato in questa vicenda? A parte il fatto che in Italia la bestemmia è considerata ancora un reato anche se di tipo amministrativo, ma anche se così non fosse, dobbiamo lodare, forse, il bambino che ha bestemmiato e mettere in croce le maestre solo perché hanno, correttamente, esercitato il loro ruolo educativo? Ricordati che la scuola e la famiglia condividono l’educazione dei discenti (si chiama “patto di corresponsabilità”) e i docenti, in quanto tali, hanno il dovere di far rispettare ai loro allievi le regole della convivenza civile e, fino a prova contraria, la bestemmia, oltre al fatto di essere volgare, non fa parte della buona educazione che con la “civiltà” costituisce un binomio inscindibile.

    Dal contenuto del tuo commento non oso sperare che tu attribuisca il dovuto valore all’aggettivo civile e al sostantivo educazione.

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  13. @Asdrubale: io mi chiedo chi possa essere una persona che non si sconvolge davanti a un bambino di otto anni che bestemmia, chi possa essere una persona che per stato laico, una delle più grandi conquiste della civiltà, intenda uno stato in cui si può bestemmiare, espressione invece di massima inciviltà.

    Mi chiedo chi sia una persona che ritiene che la scuola non abbia l’inevitabile compito di educare (in caso contrario, quale sarebbe il suo compito, imbottire la testa di nozioni? Insegnare un mestiere da svolgere brutalmente senza farsi domande e mettersi in discussione?).

    Mi chiedo se sia più reato bestemmiare o far lavare a un bambino la bocca col sapone.

    Mi chiedo come cresceranno i tuoi figli.

    Ma, tutto sommato, preferisco non rispondermi.

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  14. Mi spiace per Marziale che apprezzo e stimo, ma qui non siamo davanti ad un abuso di metodi correttivi. Le maestre hanno il diritto e il dovere di intervenire su un alunno maleducato e villano, utilizzando gli stessi metodi che adotterebbero per i loro figli. Un po’ di sana ‘rieducazione’ non puo’ mai guastare anzi…. come non puo’ guastare un po’ di intelligenza da parte di quei padri e di quelle madri che ‘ tutto permettendo’ fanno dei loro figli dei futuri adulti viziati e prevaricatori, cui tutto sembra consentito. Facciamoci un esame di coscienza e non lasciamoci trasportare dall’emozione. I bambini di oggi saranno gli uomini e i cittadini di domani!. 8 anni possono essere pochi, ma sempre abbastanza per capire cio’ che e’ giusto e cio’ che e’ sbagliato

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