BARBARA PALOMBELLI SCRIVE A SARAH SCAZZI. LA LETTERA AL TG 5 NELLA VERSIONE INTEGRALE

BARBARA PALOMBELLI SPIEGA PERCHÉ HA SCRITTO LA LETTERA A SARAH SCAZZI >>>

“Cara Sarah Scazzi tu che sei finita sfigurata e putrefatta,tanto che il medico legale ti ha dovuto nascondere allo sguardo di tua madre Concetta … ”

La chiama “principessa”, Barbara Palombelli. In una lettera accorata ma non priva di note macabre, si scusa con la piccola Sarah, si scusa se, guardando i poster dei gruppi rock dark appesi alle pareti della camera da letto, abbiamo avuto su di lei dei sospetti, l’abbiamo giudicata male, l’abbiamo dipinta come una bad girl, senza pensare che poster come quelli sono appesi in tutte le camere delle nostre figlie.

Una lettera di scuse, forse diversa da come l’avremmo scritta noi tutti che, volenti o nolenti, abbiamo assistito a quest’assalto mediatico su un caso di omicidio, un caso in cui è stato spesso dimenticato il ruolo della vittima. Mentre l’attenzione mediatica è rivolta alla famiglia degli zii di Sarah, ci siamo dimenticati di lei. Lei, ragazzina innocente, è passata in secondo piano e ci dimentichiamo che, quando sulle pagine dei giornali viene descritto il suo assassinio, il collo attorno al quale l’orco stringeva la corda, aiutato dall’orchessa, sua figlia, era quello di Sarah.

La Palombelli ne parla ricordando l’aspetto esile, quel vestito fucsia che tante , troppe volte le abbiamo visto addosso nei filmati di famiglia, il bel sorriso, gli occhi da cerbiatta … magra, bella, bionda, da far invidia a chissà quante altre. Da far invidia soprattutto ad una ragazza, più grande, l’amica del cuore.
Si scusa con Sarah, la Paolmbelli, per aver curiosato nei suoi diari, per aver cercato qualche segreto, forse inconfessabile.

Ma, purtroppo, le pagine erano quelle del diario sbagliato.

LINK PER VEDERE IL SERVIZIO DEL TG 5 IN CUI LA PALOMBELLI LEGGE LA LETTERA A SARAH.

AGGIORNAMENTO DEL POST, 18 OTTOBRE 2010

Pubblico di seguito la lettera che Barbara Palombelli ha letto durante il servizio del TG5 di ieri sera. Non essendo reperibile una versione scritta, ne ho trascritto il testo ascoltando il video del servizio. Pertanto, la punteggiatura è determinata dalle pause che la Palombelli ha fatto durante la lettura, nonché dalla coesione del testo. Mi scuso fin d’ora se la trascrizione non dovesse essere precisa.

Cara piccola Sarah, occhi da cerbiatto, cara piccola Bambi che ti sei consegnata ai tuoi cacciatori crudeli e senza cuore, dobbiamo tutti chiederti scusa, devi perdonarci.
Ti abbiamo usata, ci siamo buttati sulla tua scomparsa, abbiamo scavato nella tua vita, ti abbiamo sospettata di essere fuggita chissà dove, di essere una ragazzina forse un po’ leggera.
Abbiamo letto il tuo diario segreto con sguardi non innocenti come invece era il tuo. Ci siamo permessi di frugare tra i tuoi amati peluches. Stavamo per condannarti per dei manifesti horror, gli stessi che sono su tutti i muri delle stanze delle nostre figlie.

Cara Sarah, con quell’acca in fondo al tuo nome che ti faceva sentire importante; la tua firma ripetuta nei profili di Facebook dove però andavi di nascosto, dalla biblioteca comunale. Ti eri inventata un’identità: Sarah Baffi, l’Ammazzavampiri. Ma non ce l’hai fatta contro di loro: loro, i vampiri, i tuoi parenti, non ce l’hanno fatta ad amarti. Eri e sei troppo diversa da loro, sembri scesa dal castello delle fate, bellissima principessa in un regno di orchi e di streghe.

Tu avevi solo quindici anni e la colpa di essere bionda, magra e carina come tutte le ragazzine vorrebbero essere e non ci riescono. Ti bastava poco per essere felice: un matrimonio, una gita a Roma, un buon gelato, un gioco, una foto da appendere alla parete. Tu, principessa che sei finita sfigurata e putrefatta dopo quaranta giorni in un pozzo, tanto che il professor Strada, che ti ha sezionato e analizzato, ti ha nascosto persino alla tua mamma, quella mamma impietrita, mamma Concetta che al tuo funerale guardava lontano.

Noi che, senza conoscerti, ti abbiamo incontrato nei telegiornali e sui giornali, ti abbiamo mangiata proprio come l’umidità di quel pozzo, un pezzettino al giorno, piano piano, senza sprecare nemmeno una briciola della tua tragica favola. Era troppo bella quella favola e la magia del tuo volto e del tuo sorriso è riuscita, come in un incantesimo, a far salire gli ascolti in tutte le trasmissioni.

Ora che stai uscendo di scena per lasciare spazio ai tuoi assassini e alla rivelazione del male, in cui hai vissuto forse senza saperlo oppure sì, ora che tutta l’Italia partecipa all’indagine nazionale su di te che non ci sei più, ora è proprio arrivato il momento di pregare, pregare per te e per noi, per il nostro lavoro, per voi che state vedendo queste immagini.

Non ti dimenticheremo.
Sarah, perdonaci se puoi.

AGGIORNAMENTO DEL POST, 20 OTTOBRE 2010

Pare che le parole della Palombelli rivolte a Sarah, nel servizio andato in onda sul TG5 domenica sera, non siano piaciute al direttore Clemente Mimun.
La giornalista, che da qualche anno collabora con le reti Mediaset, avrebbe lasciato la sua “postazione” nella redazione del TG5. Mediaset, però, chiarisce: «Barbara Palombelli non può avere lasciato il Tg5 per il semplice motivo che non fa parte della testata di Clemente Mimun». La giornalista lavora infatti per Videonews, la testata Mediaset che produce tra gli altri Domenica Cinque, Mattino Cinque, Pomeriggio Cinque e Matrix, programmi ai quali Barbara Palombelli partecipa spesso come opinionista. Poiché la sede di lavoro di Videonews è all’Aventino, si sarebbe trasferita lì; solo per sua comodità aveva una scrivania al Palatino, dove ha sede la redazione del TG5. (LINK della fonte)

Da un colle all’altro, dunque, il “viaggio” è stato breve. Rimane il sospetto che il “trasloco” sia stato causato proprio dal servizio di domenica scorsa. L’importante è che la giornalista e Mimun si siano chiariti perché lei è stata coraggiosa ad essersi scusata, anche a nome della categoria, per l’assalto mediatico sul caso di Sarah Scazzi, e una “punizione” non sarebbe stata giusta. Purtroppo, però, il reality horror show da Avetrana continua, e non sappiamo quando finalmente si spegneranno i riflettori.

A Sarah voglio dedicare, infine, questi versi del poeta latino Marziale:

Una pesante zolla non ricopra le tenere ossa e per lei
tu, terra, non essere pesante: ella non lo fu per te.

66 pensieri riguardo “BARBARA PALOMBELLI SCRIVE A SARAH SCAZZI. LA LETTERA AL TG 5 NELLA VERSIONE INTEGRALE

  1. Onestamente non concordo con il grazie alla Palombelli. Grazie per cosa? La Palombelli è una giornalista, dovrebbe aver fatto il proprio dovere. Perchè chiede scusa allora? Il dovere del giornalista è informare dei fatti, forse non è andare a guardare nei diari, non è fare supposizioni, dare giudizi e questo specie quando ci sono in ballo dei minori.
    Ora chiede scusa..scusa sino al prossimo mostro da sbattere in prima pagina, sino alla prossima tragedia in cui tuffarsi e guadagnare audience.
    Sino alla prossima intervista con le domande intelligenti tipo “cosa prova ora che hanno trovato il cadavere?” “Ora sto molto meglio, infatti pensavo di andare a ballare..”.
    No, niente grazie, niente scuse.
    a.y.s. Bibi

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  2. Gentile dr.Palombelli,
    non sono prorpio una Sua fan ma stasera sento il bisogno di ringraziarLe per la lettera chè ha scritto, e spero possa essere recepita da questa povera anima destinataria,ora angelo puro e innocente che vive nella luce eterna.
    Grazie per aver avuto il coraggio di scusarsi anche a nome della Sua categoria e per tutti noi che divoriamo quotidianamente questa triste,triste storia alla ricerca di una verità definitiva per poter far riposare in pace la dolce,piccola Sarah,perchè era davvero una fanciulla tenera,piena di sogni chè era gracile e senza fattezze femminili ma ancora chiusa nel suo bozzo per presto divenire una meravigliosa farfalla. Credo fortemente alla versione della gelosia di quella cugina perfida e malvagia che vedeva in Sarah un pericolo in crescendo, come in un’opera Wagneriana,che secondo lei le avrebbe “rubato” prima o poi un’eventuale pretendente.Sono certa che la piccola è stata “punita” dal Misseri ma su ordine della figlia,sua figlia che, mi si consenta il termine, è un autentico carrarmato grosso e esteticamente ripugnante.
    A giusta ragione Lei l’ha definita “Principessa”, amante degli animali e dei più deboli per i quali sognava creare un luogo di affettuoso ricovero. Di quel cagnolino rimasto,pare,per tre giorni davanti al garage dei Misseri,nessuno parla più. Che fine ha fatto? Sono veramente in lutto per questa dolce bimba come lo ero per il piccolo Tommy e spero che persone come Lei, con la Sua autorevole penna possano contribuire a fare piena luce su questo lutto che ha toccato il cuore di tutt’Italia!
    Grazie ancora!
    p.s.: La prego voler dire a Salvo Sottile di dare più luce a Sarah attraverso il racconto del fratello e di NON impedirgli di parlare tagliando corto.Grazie!

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  3. La Palombelli, così come il suo degno marito, si deve sempre mettere in evidenza. Ormai è chiaro cosa sia successo. Invece di scuse, servizi, interviste, approfondimento sarebbe dignitoso il silenzio.

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  4. Quoto Bibi.
    Lettera colma di ipocrisia, stucchevole, con retrogusto amaro persistente.
    Ho provato imbarazzo e disgusto per tutto il tempo in cui l’ha letta.
    Le scuse non bastano bisogna che la smettiate di fare questi show sugli omicidi.
    E per favore, non dite che è il vostro lavoro.

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  5. Onestamente non trovo un buon motivo per ringraziare la signora Palombelli. Credo che questa vicenda sia stata già fin troppo al centro dell’attenzione dei media, e bisognerebbe avere veramente più rispetto per Sarah, non scrivendole tali patetiche lettere di scuse, ma lasciandola riposare in bace. Chi è la signora Palombelli per Sarah per scrivere quelle parole che solo una persona cara e vicina potrebbe avere il diritto di scrivere? Trovo che sia solo un altro fallito tentativo mediatico di speculare sulla vicenda per fare spettacolo. La Palombelli facesse la giornalista e lasciasse queste cose ad altri!

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  6. Cara Sarah,
    Sono contentissima che la professoressa Palombelli abbia chiesto scusa a te che sei stata 1 oggetto per quelli che come lei hanno cercato di usarti in tutti i modi,incuranti del dolore della tua famiglia e dei fatti privati che tutta italia ha saputo. Sono sicura che i giornalisti abbiano sbagliato tanto nei tuoi confronti e pensando anche di creare una “love story” tra Sabrina e il suo amico di cui non ricordo il Nome;non pensavo nemmeno piu a te che eri gia in quel pozzo salita nel cielo aspettando che qualcuno capisse il luogo in cui fossi stata veramente in quel mese intero. Sarah perdona anche noi che abbiamo sbagliato a pensare soltanto che tu fossi decisa a lasciare tutto da sola,pensavamo TUTTI che forse te ne fossi andata via da sola che ci avessi lasciati tutti sapendo di creare 1 dolore immenso nella famiglia Scazzi…

    Mi dispiace davvero che io stessa abbia soltanto pensato a tutto ciò…ma ti dirò che da quando tu sei stata uccisa in quel modo crudele, ho imparato molto da te e ti ringrazio…almeno tante ragazze che potrebbero trovarsi nella tua posizione da viva con avance stupide fatte da famigliari…ADESSO FORSE AVRANNO LA FORZA DI PARLARNE CON I PROPRI GENITORI.

    Grazie Sarah,Grazie di Tutto.

    1 Bacioo…<3

    ____Là°°STèLL'Nà°°<3

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  7. Si grazie ….adesso che avete ottenuto l’ odiens giusto ..partite con le lettere …e via altre ” catene mediatiche ” che danno risalto al dramma vissuto veramente da famigliari e eparenti …..!!!
    Signora Palombelli ..con tutto il rispetto : METTETEVI DA PARTE A FATELA FINITA CON TUTTA QUESTA IPOCRISIA !!!!

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  8. Posso capire le buone intenzioni della Palombelli, ma ho come l’impressione che questa lettera non sia nient’altro che il prolungamento in chiave tenera e materna di una morbosità mediatica che va oltre l’informazione.
    C’è bisogno di silenzio; c’è bisogno di spegnere questo mercato opinionistico e attendere i FATTI!

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  9. Concordo con il diniego, nessuno dovrebbe farsi incantare da belle e retoriche parole.
    Signora Palombelli mi dica la sua comparizione era gratis?e non intendo solo per assegno percepito, ma soprattutto in immagine,quanto il buonismo può essere putrido e mortifero? Lei lo sa bene,allora perchè si presta a questa messa in scena alla quale Lei per prima non crede?
    Fai del bene e non lo dire,l’universo sa come comportarsi. Poteva privatamente fare un passo verso la madre di Sarah, perchè dirlo alla Platea?
    La sua è stata una vera mossa ipocrita.
    Alessandra

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  10. trovo molto belle le parole della Sig.ra Palombelli, e non voglio pensare, come qualcuno, che siano state solo copione di una scenetta mediatica. Voglio credere che si sia messa nei panni di questa povera ragazza che ha dato molto da pensare e da parlare scomparendo nel nulla. Si sono fatte tante ipotesi e tante congetture qualcuna neanche tropon generosa nei suoi confronti! Quindi voglio assolutamente credere nella buona fede della Palombelli!!!!

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  11. @ TUTTI I COMMENTATORI

    Grazie per essere intervenuti con i vostri commenti che rispecchiano, com’è logico, i diversi punti vista riguardo alla lettera della Palombelli.
    Comprendo chi non ha gradito quest’ennesima esternazione mediatica, invocando il silenzio. Anch’io ho cercato di tenermi alla larga dall’odioso fatto di cronaca, dedicando a Sarah solo un post. (LINK) Mi sono lamentata del fatto che la madre sia stata avvisata da una giornalista, in diretta televisiva, del ritrovamento del cadavere della figlia.

    Tuttavia, quando ho ascoltato, nel servizio del TG 5, le parole che la Palombelli ha dedicato a Sarah, le ho trovate giuste, spontanee e sincere. Qualcuno ha obiettato che non c’è nulla per cui chiedere scusa, o perlomeno non è giusto farlo ancora una volta attraverso un servizio televisivo. Qualcuno ha giudicato ipocrita, inutile, perfino macabro il gesto di Barbara Palombelli. Io, invece, ho letto in ogni riga della lettera solo la verità, cruda, terribile, sconvolgente, ma solo la verità. Per questo ho deciso di pubblicarla, anche se non sono una “fan” della giornalista. Il suo, secondo me, è stato un gesto coraggioso perché, nel momento in cui si è rivolta alla ragazzina uccisa, sapeva di tirarsi addosso un bel po’ di critiche. Può non piacere a tutti, ma la Palombelli è una che non ha peli sulla lingua.

    Ora, come dice la giornalista a conclusione della lettera, è giunto il momento della preghiera e del silenzio. Lo dobbiamo a Sarah che, ignara del suo destino, quel 26 agosto è uscita di casa per andare al mare, raggiungendo, invece, il cielo. Per sempre.

    Marisa Moles

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  12. RISPOSTA A TUTTI LE PERSONE CHE HANNO SCRITTO
    BARBARA PALOMBELLI DI PROFESSIONE E’ UNA GIORNALISTA
    NEL CHIEDERE SCUSA PIBBLICAMENTE PENSO CHE ABBIA CAPITO
    DI AVER ESAGERATO (.NON SOLO LEI ).
    NELLA VITA POSSIAMO TUTTI DI SBAGLIARE, INFATTI
    STIAMO SBAGLIANDO ANCHE NOI NEL CRITICARE , INVECE
    DOBBIAMO IMPARE AD ASCOLATRE COSA ASSAI DIFFICILE E
    DARE A TUTTI UNA POSSIBILITA’

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  13. E’ disgustosa, del resto come sempre nei suoi interventi su qualsiasi argomento.Stavolta poteva stare zitta, visto che si tratta di un fatto gravissimo di cronaca nera, relativo una minore, …ma non ce l’ha fatta.Dopo che la Misseri
    l’ha tirata in ballo non le e’ parso vero di fare la pentita???!!!! per finta e poi utilizzare quelle parole…sfigurata…putrefatta…mangiata un pezzettino al giorno…. Ma non si vergogna Signora Palombelli?

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  14. vorrei dire a tutti quelli ke litigano x quello ke ha scritto o nn ha scritto la giornalista…andate a litigare in un’altra parte vergognatevi!abbiate rispetto x la piccola sarah e una lettera dedikata a lei non a voi punto….riposa in pace piccola principessa spero ke ora hai trovato la pace xke ti meriti tutto il bene ke e rimasto di questo mondo addio piccola…

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  15. buonasera,
    sono di un paese di quelle zone li..ma abito fuori.
    Sinceramente il lavoro dei media è stato un ottimo lavoro,ma più che a loro o alla Dottoressa Palombelli,i complimenti li dovremmo fare alle autorità..è solo grazie a loro che la verità sta venendo a galla!
    E comunque complimenti Dottoressa,secondo me,un bel modo di ricordarla!
    Spero tanto che i genitori di Sarah trovino un modo per sorridere almeno un po’..so che non è facile..ma devono almeno provarci e farsi forza con il loro figlio Claudio!
    Io spero e credo che Sarah da lassù ci stia guardando..e magari lì..trovi la pace!
    Ti voglio bene Sarah!
    ci rincontreremo sicuramente!

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  16. Io so solo che le “scuse della Palombelli” mi hanno fatto commuovere, ed è così ogni volta che ci penso o mi capita di rileggerne qualche brano …
    Ed io non ho dedicato tanto tempo a seguire le migliaia di ore di elucubrazioni, di funambolismi e di speculazioni sul “caso Scazzi”, apprezzando e condividendo il dignitoso, nobile silenzio della madre di Sarah.
    Ma ciò che ha scritto Barbara Palombelli, al di là di ciò che abbia potuto scrivere o dire (anche lei …) “prima” è una poesia oltre che una lettera di scuse postuma, e mi piacerebbe che venisse incorniciata e messa sui muri di tutte le redazioni giornalistiche, sperando che disinduca per il futuro a gettarsi come sciacalli sul mortammazzato di turno, sui suoi parenti, estorcendo qualsiasi cosa per amplificarla, e distorcerla, ed enfatizzarla, senza il minimo di rispetto, di umiltà.
    Ma so che non sarà così, ed è anche per questo che sono grato a Barbara Palombelli per aver scritto qualcosa che molti suoi colleghi non capiranno e non scriveranno mai.

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  17. Sono tra quelli che considerano ipocrita la lettera della Palombelli, redatta in prima persona plurale. Perchè? Un noto espediente retorico. Può sinceramente parlare per se stessa, se ritiene di aver esagerato in curiosità o in esternazioni, ma non autoinvestirsi di ruoli di portavoce.

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  18. “un bel tacer non fu mai scritto”, infatti.
    sarah è morta e non può sentire proprio un bel niente, ci piaccia o no.
    coerenza vorrebbe che le scuse a Sarah andassero FATTE e non DETTE.
    FATTE, non dicendo nulla, appunto, anzi…tacendo la propria voce che invece si è elevata soavemente sulle altre, sul becero chiacchiericcio, con la scusa ipocrita delle scuse.
    La lettera della Palombelli, di fatto, è stata ascoltata da tutti tranne che dalla destinataria. Che senso ha?
    Scusarsi di averla maltrattata prima continuando a maltrattarla, ricordare alla madre (che è viva, e lei sì che ci sente ancora) di non aver potuto guardare un’ultima volta il corpo della figlia, sfigurato e putrefatto?
    Riempirsi la bocca di pietà, e le orecchie di milioni di spettatori con la forchetta in mano durante la cena della domenica sera….cos’è se non ancora voler apparire (volendo apparire i migliori) e cavalcare al contrario la stessa medesima onda?
    Le scuse non si DICONO, si DIMOSTRANO.
    Tacendo, Signora Palombelli, in questo caso.
    Tacendo e non apparendo più in nessuna trasmissione “dedicata” a Sarah.
    Tacendo defilandosi e dissociandosi dal massacro mediatico.
    Tacendo e lavorando nell’ombra, sulla verità.
    Questo è scusarsi, questo Sarah si merita. Adesso.

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  19. @ Elisa: premesso che mai avrei sospettato che io potessi “difendere” la Palombelli … mi piacerebbe conoscere i nomi di quei giornalisti che in questa vicenda NON siano andati oltre il legittimo dovere di cronaca e non abbiano, chi più chi meno, sparato sentenze, enfatizzato i fatti, scomodato “esperti”, TUTTI ad elucubrare sulle POCHISSIME notizie certe, visto che – una volta tanto- i giudici di Taranto non hanno passato veline …!
    Se questo nome nessuno è in grado di farlo (e non solo perchè qualcuno 2000 anni fa disse “chi è senza peccato …”) allora Barbara Palombelli aveva tutto il diritto di parlare non per sè, ma al plurale, per tutta la categoria.
    O, in questo paese bizantino, per farlo avrebbe dovuto prima farsi nominare “portavoce” da qualcuno? E da chi? Dalla FNSI su cui è meglio stendere un velo pietoso? Dai sindacati ? Da chi?
    E, infine, come si può dare dell’ipocrita all’unica giornalista che fa il “mea culpa” (e in quel bellissimo e poetico modo) mentre non lo si da alle decine di sciacalli che continuano a stazionare dinanzi alle case della mamma e della zia di Sarah, infischiandosene di qualsiasi senso di rispetto per la dignità altrui, mentre dovrebbero più legittimamente stare alle costole degli inquirenti, che sono i soli da cui possono ormai venire altre notizie?

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  20. questa storia per me è acqua passata. so solo che è morta una ragazza e che i colpevoli verranno rinchiusi. tutto il resto è strepito mediatico, quanti morti rimangono silenti perchè non hanno la trama del noir?

    questo è un noir ed è più bello leggerli.

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  21. e complimenti comunque e grazie a marisa moles, che ha creato questa pagina e che ha raccolto le parole della bella lettera, di cui avevo sentito parlare, ma di cui non avevo avuto la possibilità di sentire il testo integrale.

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  22. riscrivo perché non lo trovo il mio commento. la palombelli dimostra ancora una volta di avere una sensibilità fuori dal comune come chi ha capito e interpretato bene, senza cinismo la sua bella lettera. non è macabro quello che ha detto, dimostra un profondo rispetto per l’ anima e per le spoglie così care per chi ha amato tanto sarah e in genere per chi ha amato le persone care che non ci sono più. comunque si vede da quello che succede che tanta gente, troppa gente non ha niente dentro e non può capire, ma interpreta con malizia e sterile cinismo delle parole semplicemente bellissime e accorate. che poi esse siano state fatte anche “per mestiere” o a tavolino, non importa niente.. importa prenderle come sono. non capisco neanche chi parla di ipocrisia.. ma se anche la d.ssa palombelli fosse stata tra quelli che han sbagliato, cos’è, non si può pentire e chiedere scusa? non si può tormnare indietro al mondo? chi vede male dappertutto, deve cominciare achiedersi di non averne troppo dentro di sé.

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  23. salve barbara, la “certa donatella” guardacaso capita a fagiolo:
    non mi pare il caso di polemizzare, e soprattutto di farlo con certi toni.
    nessuno mette in dubbio la sensibilità (comune, mi creda, non fuori dal comune) intrinseca nelle parole della signora palombelli.
    ho contestato il modo, il luogo ed il tempo.
    potevo? credo di sì.
    per quanto riguarda “anima” e relativo apparato uditivo (mi scuso, a mia volta, della forma che sto usando) non disperi, sono molto meno meschina di quanto lei possa pensare, ma è faccenda che, coerentemente, non discuterei, o declamerei, se non occhi negli occhi o cuore a cuore.
    saluti.

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  24. ancora una volta la signora palombelli ha dimostrato di avere una sensibilità fuori dal comune; chi ci legge note ipocrite e macabre non capisce nulla, ma, come si vede da quello che succede nel mondo, tanta, troppa gente non ha niente dentro e non può mai capire parole per me e per molti pure, che vengono dal cuore, che non possono che essere sincere e comunque di una sensibilità alta, piena di rispetto, per chi non c’ è più, per la sua anima, ma anche per le sue spoglie, così care per chi la ha amata. quale ipocrisia, non possiamo dare a una persona anche la possibilità di pentirsi? poi vorrei dire a una certa donatella chi le da il diritto di credere che sarah non possa avere sentito?? chi lo dice a lei che quello che pensa lei meschinamente, che chi non è più fra noi non ci senta sia universalmente vero per tutti? pensi un po’ a migliorare, a essere meno cinica e sterile, o comunque a tenersi per sé certe credenze, non tutti le vogliono leggere.

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  25. @ TUTTI

    Ancora grazie per i vostri commenti, numerosi e alcuni molto “accesi”. Non sono d’accordo con tutti, ovviamente, ma del resto non si può pensarla sempre tutti allo stesso modo.

    Rimane il fatto che ognuno si assume la responsabilità di quello che dice e di come lo dice, indipendentemente dal fatto che io concordi o meno.

    @ Barbara

    Grazie per i complimenti.
    Nessuno dei tuoi commenti è sparito, come vedi. Li ho comunque pubblicati tutti. 🙂

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  26. a leggere bene la lettera si vede un goffo tentativo di riaccreditarsi e riabilitarsi, ma usa le parole sbagliate. Fa melassa, e questo non si puo’ contestare: coincide con la morbosa ossessivita’ di altri soggetti che si sono appassionati al caso. Fa anche qualcosa di peggio: fa romanzi e retorica da rotocalco (come sono appunto il tg5 e studio aperto – oltre che il tg1 della concorrenza). Ma anche romanzare su vicende macabre e’ sciacallaggio.
    Persone cosi’, ma ci sarebbero franceso merlo e goffredo buccini del corriere, farebbero meglio a non inquinare piu’ i media.

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  27. grazie della risposta! è vero.. c’ era il commento.. se ho erroneamente pensato che non ci fosse è solo ritenendo di aver sbagliato io qualcosa di tecnico io e non che sia stato omesso. ancora cordiali saluti e complimenti

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  28. cara donatella, non metto in dubbio che certe cose andrebbero discusse cuore a cuore e infatti ho solo commentato di non affermare in questa sede, con tante persone che la pensano in modo differente così senza dubbio e frettolosamente che chi è morto non ci può sentire… spero davvero che soprattutto persone come sarah abbiano trovato qualcosa di migliore andandosene e possano vedere e capire chi realmente le abbia amate, trovando una giustificazione all’ infame e ingiusta spietatezza di questo mondo troppo spesso abbietto.. ecco, solo questo.ti porgo le mie scuse se ho esagerato nei tuoi confronti i toni dicendo questo.

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  29. barbara, perdonami, ma credo che nemmeno la “padrona di casa” (che ringrazio per l’ospitalità) intendesse sfuggire, pubblicando il testo della lettera, a considerazioni collaterali sull’importanza appunto della parola scritta, e declamata, da qualcuno che delle parole ne fa professione.
    il fatto che una persona morta non possa sentire – nel senso di udire – non è una mia personale e frettolosa opinione, ma un inconfutabile dato di fatto.
    per contro, ne converrai, chi scrive e si appresta a condividere il contenuto del suo scritto, soprattutto se scritto al plurale, soprattutto se attraverso il più potente dei mezzi di comunicazione, anche se spinto da una sana voglia di fare mea culpa e con il migliore degli intenti, dovrebbe esimersi dal “confezionare” il testo infarcendolo di retorica e buonismo, nonchè di fare ancora violenza a quel corpicino, ricordandone lo stato al suo ritrovamento in maniera assolutamente impietosa.
    chi scrive allo scopo di rendere pubblico ciò che ha scritto, ha tutto il tempo ed il dovere di rileggersi: credo che la signora palombelli lo abbia fatto, e abbia deciso che – nonostante tutto – quello fosse un “buon lavoro”, nel senso che, oltre alle scuse, questo testo contiene tutti ( e ancora una volta) i dettagli che hanno fatto sì che l’opinione pubblica si “appassionasse”.
    se io avessi udito queste parole pronunciate da una persona “qualsiasi”, magari in coda alla cassa del supermercato, mossa dall’onda emotiva di un dialogo o di una riflessione a caldo e ad alta voce, beh, credimi, non avrei detto “a” e probabilmente mi sarei solo commossa.
    così, però, la sensazione di una strumentalizzazione di fondo, mimetizzata dal suo esatto contrario, io l’ho percepita forte e chiara.
    non sono cinica, barbara, sono attenta e sensibile all’uso che si fa delle parole, soprattutto quando le parole sono “materia” da lavorare, soprattutto quando chi le dice o le pronuncia è un professionista del dirle e pronunciarle, quando la parola è arma e/o strumento, pertanto non le usa mai a caso.
    ricordo bene, invece, un’altra voce che garbatamente ma con forza si esprimeva inascoltata proprio al tempo in cui su ogni fronte mediatico si rincorreva una sarah fuggitiva e si ipotizzava con leggerezza che lei fosse l’emblema di una gioventù malsana, internettiana, facile esca del mostro nascosto nel monitor…era quella della madre di elisa claps, e diceva: cercatela vicino a voi, la bambine non vanno via di casa così.
    dopo elisa, una elisa ritrovata dopo 17 anni, non si doveva più ripetere l’errore.
    dopo elisa le scuse stanno a zero, barbara, ciò che rende davvero giustizia sono i fatti e “credere”, credere davvero che il primo e unico protagonista di un dramma sia chi scompare…non chi ne parla alle folle, non chi ne abusa dell’immagine, non chi invece di cercarlo sul serio si perde nei meandri spettacolari e spettacolarizzanti delle ipotesi.
    no barbara, i morti non ci odono, ma se può farti stare meglio ti confermo che anche secondo me ci sentono, ma è cosa differente.
    nessuna scusa mi dovevi, per carità, ma credo che sia opportuno per tutti ribadire, proprio nel rispetto delle intime credenze o convinzioni, che tanti, e dico tanti, adoperano la tua, la mia, e quella di chiunque sensibilità e proprio su quella fanno leva attraverso meccanismi affabulatori e di pscicologia spicciola…a far sì che passi inosservato il loro vero intento sotto un velo di lacrime e commozione.
    purtroppo questa triste vicenda ha acquisito velocissimamente le sembianze di un reality show e, secondo me, la signora palombelli non ha fatto altro che usarne le dinamiche intervenendo “a bomba”, come una moglie fintamente incredula che appare in tv a rinnegare quel marito che prima magnificava, un marito che, da una casa di cinecittà, le comunica di non amarla più anche se fino a due giorni prima la chiamava amore….
    questo CI stanno facendo, anche sfruttando una povera bambina, e questo NON dobbiamo permettere che ci facciano. a noi, e soprattutto questa volta a lei.

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  30. ci sto ancora pensando e mi permetto un breve passo indietro nonché un’ ulteriore considerazione sulla gestione di certa professionalità:
    federica sciarelli, “titolare” del caso mediatico (su richiesta esplicita degli interessati) , unica referente della mamma di Sarah, capace di comprendere quello sguardo che si impietriva di settimaa in settimana e di rassicurarla sul fatto che si sarebbe fatto di tutto per scoprire dove fosse la ragazzina, si è trovata una bomba in mano e ha dovuto decidere su due piedi cosa fare e cosa non fare. ha fatto. tentennando, annaspando, imbarazzata ed imbarazzante, ma ha fatto. ha fatto quello che incomprensibilmente non hanno fatto gli inquirenti: avvisare la madre di quel che era successo.
    in quel modo. sì…perchè chi poteva farlo in modo diverso non l’ha fatto.
    possibile che nessuno abbia avvisata una madre ancor prima che i giornalisti informassero la tv?
    sì, possibile e assurdo.
    e spegnere in faccia la tv alla madre che sta guardando dalla tv il mondo in cerca di sua figlia non so se sarebbe stato meglio.
    federica sciarelli, poi , si è detta immensamente dispiaciuta ma non si è scusata: lei stava facendo quel che faceva perchè la madre di sarah glielo aveva chiesto, erano lì insieme e insieme hanno ingoiato il più amaro dei rospi.
    la palombelli dove era nel frattempo, nel frattempo prossimo o remoto che fosse?
    io non lo so, ma suppongo da vespa e dalla d’urso…che, diciamocelo, si limitavano a ravanare sul caso, chi in diretta prima o dopo un balletto, chi in differita con a mezzanotte la faccia commossa delle 5 di pomeriggio.
    ripeto, ci sto ancora pensando e più ci penso più mi dico che la palombelli si è proprio resa colpevole di un atto di protagonismo inqualificabile.
    parlo del gesto, del gesto di pronunciare parole come fossero uniche mentre tutti noi le pensavamo. magari sgrammaticate, ma sincere.
    si è resa protagonista del gesto di essere perdonata da noi, non da Sarah.
    ci sto ancora pensando e più ci penso più mi incavolo.
    perciò la smetto….

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  31. @ Donatella e Barbara

    Vi lascio alla vostra discussione, che pare abbia toni decisamente più accettabili, e vi ringrazio per la passione che sapete trasmettere, ognuna in difesa delle proprie argomentazioni. Approfittate pure della mia ospitalità quanto volete. A me può far solo piacere!

    Vorrei solo ribadire che, a mio parere, la lettera della Palombelli, anche se può apparire solo retorica a buon mercato e strumento per accattivarsi le simpatie anche da parte di chi normalmente non la stima (io, ad esempio, ho già confessato di non essere una fan della giornalista), non è così disdicevole. Ma è solo una mia opinione.

    Quello che mi dispiace è che la Palombelli non sia intervenuta personalmente per “difendersi”, perché immagino che abbia letto il post. In due anni da blogger ho capito che sono i diretti interessati i primi lettori, anche se non lo ammetterebbero mai. Qualcuno, però, ogni tanto interviene.

    A presto.

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  32. maledetto telecomando,
    che stai guardando le invasioni barbariche e c’è pubblicità
    e smanetti un po’
    e capiti su rete 4, su quarto grado
    e un’altra volta tuo malgrado inciampi sul cadavere senza pace di sarah
    e strizzi gli occhi che non ci puoi credere
    no, non ci puoi credere che quella inquadrata sia proprio lei…
    l’autrice di queste parole

    “…Noi che, senza conoscerti, ti abbiamo incontrato nei telegiornali e sui giornali, ti abbiamo mangiata proprio come l’umidità di quel pozzo, un pezzettino al giorno, piano piano, senza sprecare nemmeno una briciola della tua tragica favola. Era troppo bella quella favola e la magia del tuo volto e del tuo sorriso è riuscita, come in un incantesimo, a far salire gli ascolti in tutte le trasmissioni.”…

    sono lì, anche lei è lì. a dire che sabrina ha subito il fascino delle telecamere.
    sì, è certamente così..d’altra parte non è la sola.
    e gli stupri morali non sono da meno di quelli fisici.
    amen.

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  33. Benedetta la stanchezza,
    che stai guardando, alle 21,
    I soliti ignoti su Ra1 1,
    e ti svegli alle 23
    rabbrividendo davanti a Carlo Conti
    e ai suoi Migliori anni.
    Benedetto il commento di Donatella sul blog
    grazie al quale hai saputo che
    un sonno profondo ti ha fatto evitare
    di smanettare con il telecomando
    e ringrazi il cielo che
    hai potuto fare a meno di assistere, su Rete 4,
    all’ennesimo talk horror show
    sul caso Misseri.
    La cosa più difficile ora sarà
    riprendere il sonno che nel frattempo
    hai perso.

    Buona notte.

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  34. basta fermarsi a “occhi da cerbiatto” (ma cos’è questo reiterato uso di termini affettuosi da Moccia fatto di crack, che pena), per capire come questa sia l’ennesima, patetica, agghiacciante, vuota e vomitevole sceneggiata ad uso e consumo di chi piange indifferentemente per un omicidio, per il vincitore del grande fratello o per un litigio a uomini e donne.

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  35. La cosa interessante è che anche ieri, 22 ottobre, la Palombelli era presente alla vergognosa trasmissione di retequattro “quarto grado” – temo di ricordare – a succhiare un altro po’ di sangue nutriente dalla principessa cerbiatta, interrompendo le devote preghiere promesse. Senza vergogna. Forza.

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  36. Dico la mia,se la ” lettera” magistralmente scritta e letta della Palombelli,fosse stata sincera,avrebbe parlato in prima persona tipo: ” sono dispiaciuta e rammaricata per non aver trattato l’argomento ,col dovuto rispetto e riserbo dovuto a Sarah ed ai parenti di lei” .Se fosse stata sincera,non si sarebbe curata di toccare le emozioni degli ascoltatori ” Sino alle lacrime” … Se fosse stata sincera,non sarebbe scesa, ai più crudi dettagli sul corpo di Sarah … Se fosse stata sincera,avrebbe mandato poche righe vergate col cuore alla madre,e non in TV a sfamare il suo intimo e malcelato desiderio di protagonismo … Mi trovo d’accordo con Donatella, la lettera,supponendo la sincerità della Palombelli ,doveva essere indirizzata ai familiari che ne possono,forse, trarre consolazione … ma Sarah lì dov’è,non sa che farsene di quattro parole stucchevoli … meglio darsi da fare,in silenzio per trovare i veri colpevoli .. e le responsabilità di ciascun componente più o meno coinvolto nella triste fine della piccola Sarah! ……..

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  37. io non voglio cadere nel negativismo ed insisto.. a prescindere dal fatto che voglio credere alle parole della palombelli come madre, perché esse mi sono sembrate belle e che comunque la signora perlomeno è molto meno peggio di tante altre che sono andate parlando in televisione, posso al limite anche pensare che poi non fosse animata da un sentimento sincero… ma il suo mestiere è quello di scrivere o anche leggere pubblicamente belle ed edificanti parole; perché prendersela con lei in questo mondo di bestie che organizzano le gite in pullman x andare ad avetrana, quando io che sono andata in vacanza a cogne per anni, passando davanti alla villetta di montroz in auto chiudevo addirittura gli occhi per non vedere? non siamo tutti uguali, alla maggioranza delle persone (chiamiamole persone) questo circo piace, le ho sentite io a tavola un mese fa delle comari sapute che dicevano, avendo già risolto il mistero della sparizione, che senz’ altro sarah era la solita ragazzina che va su internet, che tutti questi ragazzini maleducati senza valori sono tutti uguali ecc ecc ecc .. il fatto che la palombelli forse di nuovo in televisione non mi scandalizza..una ci può anche andare per portare una voce e una sensibilità diversa da altre, per non lasciare il campo alle belve.. comunque donatella, il tuo commento era davvero bello e tu hai una sensibilità acuta che inizialmente non ho capito.

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  38. buongiorno barbara.
    perchè prendersela con la palombelli?
    secondo me perchè è ora di smetterla di chiederci se sia nato prima l’uovo o la gallina….
    mi spiego: alle belve piace il circo, ok…ma chi ha tirato su il tendone? chi ci ha messo davanti gli imbonitori che al ritmo di “ta ta tara tatatatatara” annunciava gli spettacoli quotidiani (pomeridiano e serale, come nei circhi di migliore e più antica tradizione) dei nani e delle ballerine? io, tu?
    no, né io né tu, ma loro.
    e “loro” sono tanti, solo che la palombelli ad un certo punto ha pensato bene di distinguersi fra quei tanti. solo distinguersi, apparentemente dissociandosi.
    alla palombelli premeva sopra ogni cosa che noi, non sarah, la scusassimo per tanta leggerezza e indelicatezza e pressapochismo.
    tu l’hai scusata, io assolutamente no. sono opinioni legittime entrambe.
    sai, quelle comari che tu citi sono un buon esempio di cosa non si dovrebbe essere…ma di fatto sono comari e, purtroppo, non hanno detto nulla di diverso da ciò di cui si scusa la palombelli di aver a sua volta detto.
    magari se ne sono pentite anche loro, non ci è dato di sapere.
    questa è l’unica differenza fra un’anonima comare e una comare griffata.
    o forse non se ne sono pentite affatto, perchè nel caso contrario dovrebbero ammettere che loro, per prime, sono responsabili della deriva dei propri figli:
    tutta colpa di internet! tutta colpa di internet?
    io inorridisco in ogni caso di fronte a questa affermazione: i figli non si comprano i pc da soli, i figli non decidono da soli di rimanere a casa – da soli – in compagnia del pc o della tv. o no?
    “come madre” è un inciso che usa spesso anche la d’urso, e dovrebbe smettere di usarlo come non è il caso di usarlo noi a scusante per le scuse della palombelli: quelle signore hanno, o avrebbero, un compito diverso: informare oggettivamente, a prescindere dalla propria soggettività.
    di fatto “come madre” mi sento di dire che nella tristissima circostanza in cui Sarah è stata pittata come una ragazzetta stranita dalla realtà virtuale, l’unica a potersi permettere questo distinguo è la signora Scazzi…che un pc a casa non ce l’aveva proprio.
    ma di sicuro a casa Scazzi c’era la tv, Sarah forse avrebbe voluto diventare velina, o gieffina, o telecronistina…e così torniamo di nuovo all’uovo e alla gallina.

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  39. facciamo a capirci, marisa (posso darti del tu? “sembro la d’urso…)

    sono tutti colpevoli di sciacallaggio, la palombelli di più:
    ha scritto e letto una letterina di scuse come fosse un – tana libera tutti -.
    tutti liberati, quindi, ma lei, in più “brava, buona, cara e così via”

    hai presente quel caterpillar mediatico, ottima manager di se stessa, campionessa di scassi e incassi di nome simona ventura?
    ecco, questa sarebbe stata una mossa da simona ventura…solo che simona ventura, per quanto opinabile, non tratta certi argomenti e di conseguenza l’esempio è buono solo come esempio, nessuna volontà di fare moralismo sulla ventura, fra prodotto televisivo e prodotto televisivo.

    hai presente quel caterpillar con i tacchetti, tale Pibe de oro, al secolo diego armando maradona?
    ecco, questa sarebbe stata una mossa da “mano de dios”…solo che diego armando maradona, giocava a calcio, non trattava certi argomenti.

    qui si sta sconfinando alla grande marisa (non qui nel tuo blog), alla grandissima: non c’è più etica, non c’è più rispetto.

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  40. @ Donatella

    Le tue osservazioni sono condivisibili ma io continuo a pensare che la Palombelli, con la sua lettera, ha fatto un bel gesto e che l’esibizionisno o la ricerca dello share non c’entri per nulla. Sarò ingenua, ma penso che quelle parole le siano davvero uscite dal cuore e che le abbia lette quasi d’impeto, nel servizio del tg5. Prova ne sia il fatto che, come sembra, il direttore Mimun non ne sapeva nulla. Forse poi si sarà penitita, non lo sappiamo. Mi dispiace che non sia intervenuta qui e non lo dico con presunzione ma perché so che i diretti interessati sono i primi ad andare alla ricerca di commenti che li riguardano. In otto giorni questo post ha totalizzato quasi seimila visualizzazioni; penso che almeno una l’abbia fatta la Palombelli. Non ha bisogno di giustificarsi (forse l’ha anche fatto ma, per principio e per mancanza di tempo, non seguo i vari talk show sull’argomento), ma mi piacerebbe almeno che lo spiegasse questo gesto che ha schierato l’opinione pubblica a favore o contro.

    Quanto alle sue partecipazioni ai dibattiti televisivi, ricordo che ha un contratto con Videonews, quindi deve andare dove la mandano. Non credo abbia la possibilità di scegliere e non dobbiamo condannarla se, dopo aver invocato il silenzio, lei è la prima a non tacere.

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  41. ma come si fa a volere indovinare per forza quello che ha animato la palombelli e per giunta a volere indovinare che per forza debba essere stato così cattivo…paragonarla a maradona che fece gol con la mano… ma cosa c’ entra? perché avrebbe dovuto farlo? ha perso anche la collaborazione col tg di mimun, che si è incazzato con lei.. … se poi scopro che ha un libro in vendita proprio su avetrana allora forse, dico forse, posso capire che l’ animosità di donatella possa avere un senso.. poi basta, alla fine non m’ importa.. anche se non è giusto prendersela con una persona che tutto sommato è una voce positiva, per me buona, in un coro di gente squallida e inutile, che fa commenti freddi e cretini … vogliamo parlare per esempio di simona izzo? poi ripeto basta che sembra a gente che pensa male piuttosto che bene, che io sia parente della povera barbara o che mi abbia pagato come forse può sembrare a gente malpensante, non a me, che qualcuno abbia pagato donatella per gettare tanto discredito… se si pensa male come costume, si può arrivare a pensar male di tutto e ad avere paura anche della propria ombra. io ripeto voglio credere a un semplice gesto di impulso, a un gesto di pentimento vero.. certe frasi della lettera vanno nel profondo, non possono essere studiate da una persona fredda che ha scritto a tavolino, ma solo da chi ha una grande sensibilità. e comunque anche se fossero studiate, sono studiate proprio bene e scritte ancora meglio.. il mestiere del giornalista e di una persona pubblica che può esser presa come riferimento dalla gente comune è anche questo. punto.

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  42. marisa, guarda che io non avrei nessun problema nemmeno a bermi un caffè con la palombelli; non sto dicendo che ha la rogna o è il demonio!
    ho passato stagioni intere – un quarto d’ora alla volta – ad ascoltarla su radio2, mentre aspettavo che mia figlia uscisse da scuola.
    ecco, forse la verità è che mi ha sorpresa..negativissimamente sorpresa.
    avevo annusato un certo cambiamento, ma non pensavo potesse arrivare a tanto.
    l’impeto?
    beh, ad una certa età andrebbe tenuto sotto controllo…soprattutto se non parli dal citofono di casa tua e ti ascoltano i 4 gatti che sono casualmente per strada.
    il cuore serve soprattutto a misurare la nostra capacità di trattenerci e forzare verso una meta più lontana, faticosa e nobile, credo, non ad esondare emozioni: pensa un po’ se per cuore un bel dì Kennedy avesse pigiato i bottoncini rossi nell’impeto di voler salvare l’america prima che venisse attaccata dai russi…
    il contratto?
    purtroppo sì, su questa cosa io la condanno.
    hai firmato un contratto? hai voluto la bici di lusso?
    bene…dì quello che ti fanno dire , vai dove ti fanno andare e continua a farlo: scusarti nel mezzo, se guardata ANCHE da questo punto di vista, prende le dimensioni dell’offesa cosmica:
    scioperano anche gli operai di pomigliano, che avranno pur fame e dei figli da sfamare, ma dimostrano una sacrosanta dignità.
    andiamo avanti?
    no dai….caffè 🙂

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  43. animosità la mia? piuttosto le chiamerei argomentazioni oggettive.
    barbara, vuoi sapere se vado a messa o se prego?
    vuoi sapere se ho adottato un bambino a distanza, se sono razzista, se faccio beneficienza, se dico parolacce?
    vuoi sapere che lavoro faccio? se sono troppo grassa, troppo magra, tropo qualcosa che giustifichi la mia opinione?
    vuoi sapere se ho le foto dai mie cari sul comodino o nel portafoglio?
    vuoi sapere se mi chiamo davvero donatella e se spero che magari proprio la palombelli mi contatti per avere un quarto d’ora di fama a mia volta?
    dimmi, chiedimi.
    è importante sapere di me? è importante che io parli di me?
    cos’è che ti fa credere di essere migliore di me, o viceversa che lo pensi io?
    l’opinione sulla lettera della palombelli?
    io sono un telespettatore, di questo mi importa parlare, del mio diritto di storcere il naso e non fidarmi. non di te, che ho incontrato qui, ma di qualcuno che si affaccia a casa mia per dire quel cavolo che gli pare e piace, chiunque esso sia.
    vedi…
    tu invece chiedi “perchè avrebbe dovuto farlo?”
    perchè si cede, si cede all’autocelebrazione.
    non è un reato, ma è grave se questo viene fatto in certi modi.
    sarah ha vinto l’oscar come miglior attrice NON protagonista della sua vita, anche grazie alla palombelli.
    questo penso.
    e, barbara, io non dico PUNTO alla fine delle mie considerazioni.
    lo lascio fare a George Leonard…

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  44. @ Donatella

    Mi pare che tu abbia esposto il tuo punto di vista più che chiaramente. Questo, però, non può indurre nessuno a cambiare la sua opinione nel caso non collimi con la tua.

    Nei commenti che precedono (e sono parecchi!) ognuno ha detto la sua, credo senza la pretesa di essere l’incarnazione del Verbo.
    La Palombelli non ti piace? ti ha delusa? la detesti o, anzi no, andresti a bere un caffè con lei? Va bene.

    Per me basta così. Non chiudo la porta in faccia a nessuno ma mi asterrò dal fare altri commenti e lascio tranquillamente che la diatriba fra te e Barbara prosegua.

    P.S. Il commento in cui ho inserito il video delle Iene era indirizzato a TUTTI, non mi riferivo a te in particolare. tant’è che ho anche detto “Poi, se volete, prendetevela ancora con Barbara Palombelli.” Tu vuoi prendertela ancora? Nessun problema per me. 🙂

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  45. eloquente il finale della lettera “preghiamo per te sarah, preghiamo per il nostro lavoro”
    cioè..da ammazzarsi dalle risate per il PREGHIAMO PER IL NOSTRO LAVORO
    se non è coda di paglia questa..

    ma poi come è già stato fatto notare: che bisogno c’era di rimarcare in questa lettera il fatto che sarah è stata trovata putrefatta?”
    Che la palombelli chieda scusa anche per questa lettera.

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  46. pensavo che fosse interessante questa volta come non mai dare un senso alle parole che si pronunciano, su tutte ipocrisia.
    credo che anche la signora palombelli, qualora legga, abbia diritto a trovare qualche spiegazioni e non solo ad un’alzata di paletta con scritto SI o NO. sono sondaggi gratis, manna dal cielo.
    nessuna pretesa di Verbo, in ogni caso, Provenzano e Riina tenevano la bibbia al loro fianco.
    piuttosto, in fine, chiediamoci – da madre – se davvero Sarah, quindicenne nel 2010, avrebbe davvero gradito sentirsi chiamare “occhi di cerbiatta e principessa” dai una emerita sconosciuta. perfino i genitori si trattengono da esternare certe tenerezze, le sussurrano appena appena, speranzosi che dopo la smorfia palese sopraggiunga il sorriso celato in cameretta.
    ma per carità marisa, tolgo il disturbo senza problemi.
    buon proseguimento, ciao.

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  47. …mamma mia, no, questa “diatriba” non deve continuare, basta. per quello ho messo la parola punto…(come george leonard..embè??! vogliamo aprire una ridda di invettive anche contro di lui?) io non voglio sapere nulla di ciò che è o che crede donatella, chi glielo ha chiesto? non sono il tipo che giudica le persone da ciò in cui credono..ha capito male.. lungi da me..mi da fastidio l’ astio, ovunque e comunque esso si manifesti e lo voglio sempre combattere, è più forte di me. certo mi da molta amarezza vedere che esso alberghi spesso in persone che sono madri… terribile che questa sacra condizione non porti serenità e amore. peccato. che brutto anche pensare che sarah non avrebbe apprezzato, ma chi gliele dice le cose a questa onnisciente donatella, la palla di vetro?? sarah era una ragazzina fragile e sempre in cerca di tenerezza e affetto, proprio questo la ha fregata, perché non dovrebbe apprezzare parole tenere nei suoi confronti? […] ora davvero basta. di nuovo grazie a marisa moles per questo spazio del quale spero di non avere abusato in maniera forse troppo veemente. saluti a tutti.

    [commento modificato dall’amministratore]

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  48. Pingback: sarah scazzi
  49. Avendo avuto un passato in cui, mia figlia scavalca un muretto e fugge da casa, farei miglior uso dei miei consigli e delle mie attitudini a parlare in pubblico…su tragedie che riguardano i minori!
    Ma come si dice al peggio non c’è mai fine!

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  50. @mikemcold

    Scusa ma non ho capito cosa intendi per Avendo avuto un passato in cui, mia figlia scavalca un muretto e fugge da casa … intendi che la figlia della Palombelli è fuggita da casa? Boh, ma anche se fosse, le parole che la giornalista rivolge a Sarah non sono né di rimprovero né di critica. Non dà consigli ma critica, invece, i giornalisti che si sono accaniti sulla povera Sarah.

    Ho letto sul tuo sito la poesia dedicata a Sarah: è tua? La trovo molto bella. Visto che i diritti sono riservati, mi farebbe piacere se tu la pubblicassi qui, nello spazio commenti. Sempre che faccia piacere a te.

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  51. dopo tanto tempo sono ancora qui a chiedermi come mai sia stato modificato un mio commento nel senso di una migliore educazione, commento che conteneva un paradosso, solo per avere detto ad una persona se per caso possedeva una palla di vetro, visto che lei si faceva interprete dell’ animo di una povera ragazzina che non è più tra noi…( forse non è stata capita la parola palla, …!?- forse avrei dovuto dire sfera di cristallo, più educato così?) e non certo insulti, quando si continuano a leggere parole di disprezzo da parte di altri e descrizioni degli intenti e dei caratteri offensive e rancorose, compreso da parte della amministratrice, avere dato a me della maleducata, omettendo quelle parole da me scritte e facendo quindi credere al prossimo che fossero chissà quali oltraggi.

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  52. @ Barbara

    Mi dispiace che pensi che abbia modificato il commento per un’innocente parola “palla” che tra l’altro è rimasta al suo posto. La parte del commento da me omessa conteneva un’espressione offensiva nei confronti di Donatella e per questo l’ho tolta. La discussione, com’è chiaro anche a chi la legga ora, aveva oltrepassato il limite del tranquillo e democratico scambio di idee, non certo per colpa mia (che non ho offeso nessuno né usato parole ingiuriose nei confronti di chicchessia), e volevo evitare che che trascendesse ulteriormente. E avevo ragione, visto che tutti si sono zittiti di colpo.

    Se non ricordi cos’avevi scritto e non sei convinta della mia spiegazione, puoi contattarmi via e-mail e sarò più esplicita.

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  53. Gent.ma Dott. Barbara per prima cosa vorrei esternare tutta la mia ammirazione nei suoi confronti per il suo modo di essere , per come affronta gli argomenti , per la pacatezza e saggezza nelle sue risposte e l’arguzia nelle interpretazioni . personalmente l’ho sempre seguita nelle varie trasmissioni ma ultimamente la seguo molto di più da quando ahimè il caso Scazzi è entrato nelle nostre case e nei nostri cuori.Ma nn pensa che si stia perdendo troppo tempo con le indagini ? e perchè nn si indaga meglio su Cosima e Ivano ? e perchè Sabrina nn la smette con quelle lettere mielose nei confronti del padre , false quanto mai…. perdona il mio sfogo…. Voglio augurarti un felice Natale e Buon Anno….ti aspetto sugli schermi ….a presto con affetto Brunella Surace

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  54. apprendendo della liberazione di misseri nn trovo giusto che in casa ci sia anche la figlia valentina,povero uomo come deve fare con quella coercizazione mentale quotidiana?certamente gli procurera danno psicologico…………e vi chiedete come mai valentina proprio ora e tornata a casa mentre la mamma per tanti mesi e stata da sola? chiedetevelo anche voi,valentina deve lasciare in pace questo uomo,a presto con affetto lucia

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  55. Esimia Barbara non ha Lei riscosso la mia simpatia,forse per l’antipatia che nutro per il Suo consorte,ma la Sua lettera a SARAH mi riappacifica con Lei e con la categoria dei giornalisti di sesso femminile

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