FUMATORI IN SPIAGGIA: CI VUOLE UN PO’ DI CIVILTÀ PER NON TRASFORMARLA IN UN POSACENERE


Chi ha il vizio del fumo – compresa la sottoscritta, ahimè – non rinuncia alla sigaretta nemmeno in spiaggia. Particolarmente gradita è, almeno per me, quella che si fuma dopo aver fatto il bagno, gratificante almeno quanto la sigaretta dopo l’amore … ma non fumate in camera da letto, per piacere!

Il problema che si pone un fumatore educato, che fuma fuori casa, è dove spegnere il mozzicone. Le città scarseggiano di cestini per i rifiuti dotati anche di posacenere e così ci si arrangia come si può: si butta la cicca ai margine della strada, ai piedi di un albero, nei tombini … Proprio per questo, alcuni sindaci hanno stabilito delle sanzioni per i fumatori incivili e si sta pensando anche di vietare il fumo in macchina, un po’ perché distrae, ma anche a causa dell’insana abitudine di buttare il mozzicone fuori dal finestrino. Cosa, tra l’altro, pericolosa perché può accadere che la sigaretta, buttata maldestramente, se ne ritorni nell’abitacolo oppure che il guidatore sbadato centri in pieno un ciclista che lo sta superando.

Il problema più urgente è, però, quello relativo all’inquinamento: un mozzicone impiega da uno a cinque anni per degradarsi e se si calcola un consumo medio di 15 sigarette al giorno per fumatore, 180 milioni di mozziconi, 66 miliardi ogni anno finiscono in parte nell’ambiente. Un bel danno, non c’è che dire.

Ma il fumatore in spiaggia come fa a liberarsi del mozzicone? Nella maggior parte delle spiagge ci sono i contenitori per le immondizie ma non i portacenere. Forse negli stabilimenti più chic si trovano ombrelloni dotati anche di posacenere, asportabili in modo da poter essere facilmente svuotati all’occorrenza. Tuttavia, se si possono togliere, è facile che qualcuno se li porti a casa, anche se poi non li utilizzerà mai più. Chi ruba, infatti, lo fa per il puro gusto di impossessarsi di una cosa non propria e con la convinzione, del tutto errata, di fregare il prossimo.

Proprio per sensibilizzare i fumatori al rispetto dell’ambiente marino, l’associazione Marevivo distribuirà, tra il 7 e l’8 agosto, 80mila posacenere in 250 spiagge italiane. L’iniziativa, in collaborazione con Jti, Japan Tobacco International, è denominata “Ma il mare non vale una cicca?”. Sicuramente è lodevole lì’impegno dei volontari ma mi chiedo che cosa facciano le alter migliaia di fumatori che non frequentano quelle spiagge e, soprattutto, che si recano al mare per tutto il resto dell’estate. Eppure basterebbe poco per evitare che le spiagge si riempiano di cicche.

Lo stabilimento che frequento solitamente a Lignano Sabbiadoro rifornisce tutti i fumatori che affittano un ombrellone di un “posacenere” costituito semplicemente da uno stampino per muffins in alluminio (tipo domopack, per intenderci). Disseminati sulla spiaggia si trovano, inoltre, degli originali posacenere a forma di sigaretta in cui si può leggere una scritta che recita più o meno così: “Se non fumi è meglio, ma se fumi almeno spegni il mozzicone qui”.

Quando mi reco in Austria, in piscina o nelle spiagge attrezzate sulle sponde dei laghi, vicino alla cassa si trovano dei posacenere dotati di una base appuntita, tipo quella dell’ombrellone, che permette di sistemarli ovunque, conficcandoli sul prato, e non ne ho mai visto uno abbandonato: tutti quelli utilizzati vengono riposti nello stesso posto in cui si trovano quelli vuoti. Non ho mai nemmeno visto qualche furbetto appropriarsi del posacenere nascondendolo tra gli asciugamani.

Dalla civiltà di un popolo si misurano le strategie adottate per la risoluzione di un problema. Noi siamo forse ancora un po’ lontani da quel grado di civiltà.

[fonte: Affari Italiani.it]

13 pensieri riguardo “FUMATORI IN SPIAGGIA: CI VUOLE UN PO’ DI CIVILTÀ PER NON TRASFORMARLA IN UN POSACENERE

  1. Chi fuma fa del male a se stesso e rompe le scatole a chi gli sta intorno.

    Tutto ciò premesso, comportamenti analoghi si possono notare anche sui verdi campi da golf. Chi è educato si porta da casa un porta cicche; chi non lo è (pochi in questoo caso) le butta per terra e spesso qualcno glie lo fa pure notare.

    Quel che non capisco è perchè la comunità debba farsi carico della maleducazione degli altri sprecando soldi in ‘posacenere da spiaggia’ o altre schifezze simili.

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  2. @marisa
    Sottoscrivo tutto…anche perchè sono un fumatore “educato” (tra l’altro con una moglie che ha smesso e due figli che, per adesso e fortunatamente, odiano il fumo) e ho pensato spesso le stesse cose.
    Mi infastidisce tantissimo dover sempre cercare un posacenere per poter comportarmi come credo sia giusto fare.
    Per mia fortuna fumo sigari e risolvo molte volte “polverizzando” il tabacco che rimane, disterdendolo in pezzetti infinitesimali (com’è noto i sigari non hanno il filtro e la carta come le sigarette).
    Una sola piccola rettifica: il gettare mozziconi (o altro) dai finestrini dell’auto è già adesso infrazione punita dal codice della strada, articolo 34 bis: Decoro delle strade (1)
    1. Chiunque insozza le pubbliche strade gettando rifiuti od oggetti dai veicoli in movimento o in sosta è punito con la sanzione amministrativa da euro 500,00 a euro 1.000,00.
    (1) Articolo inserito dalla legge 15 luglio 2009, n.94

    Altro classico esempio di civiltà: viviamo in un paese dove il difetto non sta nell’assenza di norme (ne abbiamo anche troppe), ma semplicemente nella mancanza di applicazione delle stesse.

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  3. @ frz

    Hai perfettamente ragione. Sono una fumatrice ma non difendo la mia categoria … almeno questa! 🙂
    Mi stupisco assai del fatto che si fumi sul green: io lo vieterei.

    @ Giorgio

    Innanzitutto bentornato! Grazie per la rettifica: effettivamente avevo un dubbio che la legge fosse già in vigore ma da quasi tre anni, cioé da quando ho comprato l’automobile nuova, non fumo più al volante. Non sopporto proprio la puzza di fumo. 🙂
    Per lo stesso motivo, quando ho cambiato casa nove anni fa, ho messo il divieto di fumo anche per gli ospiti: si fuma o in veranda o sul terrazzo.

    Oggi sono stata al mare e ho notato che, oltre a fornire i “posacenere” ai fumatori, nello stabilimento che frequento quasi ogni ora passa un bagnino, munito di retino (come quello con cui giocavano i miei figli da piccoli, anche se non hanno mai catturato un pesce!), per raccogliere non solo i mozziconi che qualcuno continua a buttare tranquillamente per terra, ma anche cartine, barattoli e bottiglie vuote … in un eccesso di zelo, prima che potessi fermarlo, mi ha portato via una bustina di crema abbronzante (un campioncino, insomma) che avevo appoggiato sul ripiano dell’ombrellone ma che non era ancora del tutto vuota. 😦
    Poi, durante il viaggio di ritorno, dall’auto che ci precedeva è volato un pacchetto di sigarette, presumibilmente vuoto, mica solo il mozzicone!

    E’ vero quello che affermi alla fine: le norme ci sono ma pare che la gente se ne infischi … e ti dirò di più, ho notato che anche i turisti, che presumo a casa loro si comportino benissimo (tipo gli austriaci) stanno prendendo una brutta piega, anche per quanto riguarda i limiti di velocità. Purtroppo siamo un gran brutto esempio.

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  4. @marisa
    Grazie a te.
    Purtroppo ho poco tempo e riesco a passare nel tuo accogliente salotto virtuale solo saltuariamente.

    Per quanto riguarda il comportamento degli stranieri in terra italica, gli esempi di adeguamento al nostro malvezzo di “interpretare” le norme di legge a personale uso e consumo sono innumerevoli.

    Secondo me è proprio solo una questione di controlli e sanzioni.
    La maggior parte degli umani, che siano “freddi” nordici o “caldi” latini, tende a farsi beatamente gli affari suoi fregandosene del resto della collettività, in qualsiasi contesto.
    Semplicemente, nei paesi a nord delle Alpi se lo fai trovi un poliziotto che ti bastona ed allora ci stai attento, perchè le bastonate non sono certo piacevoli.

    Purtroppo io credo che la maggior parte degli umani sia ferma a livello piuttosto infantile, precisamente nel periodo “egoista”, dove o ci sono genitori e/o adulti che ricordano loro che esistono regole di buon comportamento e di civile convivenza (prima con le buone e poi con le cattive), oppure si sentono liberi di far quel che più conviene loro in quel momento, anche se talvolta addirittura pericoloso o dannoso per loro stessi.

    Pertanto, la soluzione? Un po’ meno di “carota” ed un po’ più di “bastone”.

    Un caro saluto

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  5. @ Giorgio

    Concordo al 100%!

    Quando puoi, sei sempre il benvenuto nel mio accogliente salotto virtuale (bella questa immagine, mi commuove!). 🙂

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  6. @marisa
    sai….i termini inglesi mal li sopporto da quando son venuti così di “moda” e “blog” lo trovo alquanto sgradevole all’udito….

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  7. Vorrei infiltrarmi nel tuo “salotto” denunciando un poco il vostro pessimismo. L’italiano ha fatto dei passi da gigante e ha capito molte cose e, a certi livelli, farebbe benissimo.
    Se si comporta “bene” ha paura di passare per cretino. Riceve il “malesempio” di chi sta più in alto.
    Per quanto riguarda il fumo spero non si arrivi alla pedanteria tedesca.

    Siete tutti “troppo” giovani per ricordare i tempi in cui si andava al cinema per fumare. Gli italiani sono stati bravissimi nell’accettare il discorso del NONFUMO…

    Certamente dipenderà dalle latitudini ma penso che, poco alla volta, se gli italiani capiranno che è una questione ecologica e di onestà nei riguardi del nostro pianeta e non perchè si deve obbedire a Chi vuol darci degli ordini, riusciremo ad essere meglio degli altri.

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  8. @ quarchedundepegi

    Infiltrati pure quando vuoi! 🙂

    Mi spiace contraddirti, ma io non sono così giovane da essermi dimenticata che al cinema si poteva fumare … ma ammetto che ho iniziato molto presto, purtroppo! In ogni caso, ho fumato al cinema a Milano (e, paradossalmente, mi dava molto fastidio il fumo degli altri) quando ero in visita dai miei parenti; a Trieste, la mia città, non si poteva perché vigevano ancora le leggi austroungariche … a proposito di pedanteria tedesca.

    Condivido pienamente la tua ultima riflessione.

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  9. @quarchedundepegi
    Mi associo a Marisa….con mia “veneranda” età di 47 anni suonati….ricordi ne ho parecchi di quando, sia per il fumo, sia per altri argomenti di civiltà (esempio la raccolta differenziata dei rifiuti o l’insozzamento generale dei boschi, montagne, laghi, spiagge, mari e quant’altro non fosse proprietà privata) gli italiani stavano “indietro”.
    Non è però questione di pessimismo…il mio intervento è forse più una questione di realismo e pragmatismo…
    Non nego che abbiamo fatto passi avanti, la mia era una considerazione riguardo il motivo dei passi avanti.
    Non fumiamo più nei cinema o nei locali pubblici (e per me, nonostante fumatore, va benissimo così), a mio parere solo perchè vi sono multe e sanzioni sia per il fumatore che per il gestore del locale.
    Cito solo un episodio, che riguarda la raccolta differenziata.
    Il mio Comune l’ha iniziata una quindicina d’anni fa e siamo oggi ai vertici della percentuale di recuperabilità (circa il 70%). Come ci siamo arrivati? Semplice, all’inizio sono stati controllati a tappeto i sacchetti del “secco” lasciati davanti a casa per la raccolta porta a porta ed i cassonetti comuni della carta/vetro/etc. con il risultato di molte multe salatatissime (anche 250 Euro). Tuttora continuano i controlli, anche con l’ausilio di telecamere fisse nei luoghi di raccolta.
    Ed ecco che, “magicamente”, il nostro bel Comune, 28.000 abitanti, fascia pedemontana vicentina, nostalgie austro-ungariche, può onorarsi di avere cittadini civili e responsabili, con una grande coscienza ecologica! 🙂
    E gli anglosassoni, così civili nei loro paesi e così trasgressivi nei paesi “mediterranei”, ci insegnano che la natura umana, nella maggior parte dei casi, ha veramente più bisogno del bastone che della carota.
    Detto tutto questo, spero anch’io in un futuro migliore e che i semi così faticosamente gettati germoglino in una coscienza collettiva migliore, però penso anche che se si lascia la cosa alla scelta individuale e non all’obbligo per legge ci metteremmo molto più tempo e….non so ancora quanto tempo rimane al nostro ormai parecchio “provato” Pianeta.
    Un caro saluto

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  10. @ Giorgio

    A proposito di raccolta differenziata, nel mio comune non siamo molto al di sopra del 50% ma c’è da dire che è obbligatoria da pochi mesi. Tuttavia, nella mia famiglia abbiamo sempre raccolto separatamente carta, plastica e vetro. La novità degli ultimi tempi è la raccolta dell’umido per cui il comune ci ha fornito dei sacchetti appositi, in carta e in “plastica biodegradabile”, e ha collocato, ogni tre o quattro condomini, dei cassonetti speciali, per la verità piuttosto piccoli. Non c’è comunque la raccolta porta a porta e questo secondo me è un grave limite. Inoltre, ci sono scarsi controlli e, dipendesse da me, sarei favorevole alle telecamere.

    Mio marito (ai signori uomini, che ancora non lo sanno, dico che il galateo stabilisce che le immondizie vengano buttate dagli uomini e non dalle donne!) s’infuria ogni volta che va a buttare l’umido perché dentro il cassonetto trova di tutto: lattine, bottiglie di plastica, biglietti dell’autobus …. Questo perché succede? Ovvio, per l’inciviltà delle persone e, forse, perché il cassonetto più vicino a casa nostra è posto in prossimità di un market cinese, dove vanno a comprare le bibite a buon mercato, davanti ad un bar e accanto alla fermata dell’autobus. C’è da dire che non è segnalato in modo sufficientemente chiaro che il cassonetto serve solo per l’umido.
    Così, mio marito, che si sentiva un deficiente ad essere uno dei pochi ad usare correttamente il cassonetto, ha iniziato a gettare il sacchetto dell’umido in un cassonetto più lontano … a costo di farsi una passeggiata con sacchetto puzzolente appresso!

    Ad essere civili talvolta si diventa anche un po’ scemi. 😦

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  11. Caro Giorgio,
    Se credi che la tua età sia veneranda… sbagli di grosso. Per me sei poco più che un ragazzino.
    Comunque è vero. Qualche volta ci vuole un po’ di bastone!
    Cara Marisamoles,
    Dì a tuo marito di non arrabbiarsi se vede l’inciviltà. Se ci sono gli incivili si vedono meglio i civili!

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  12. @ quarchedundepegi

    «Se ci sono gli incivili si vedono meglio i civili

    Sì, esattamente quelli che fanno il giro dell’isolato con il sacchetto dell’umido in mano. 🙂

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