“MIO FIGLIO È STATO BOCCIATO. MALEDETTE LE PROF”. LO SFOGO DI UNA MAMMA FURIOSA

Per caso sono capitata su un blog e ho letto un post in cui l’autrice dava libero sfogo –un po’ troppo libero, in effetti – all’ira che l’ha colta dopo aver avuto la notizia della bocciatura del figlio.
Le lettere in cui la scuola comunica la non ammissione all’anno successivo – questa, in termini tecnici, è la dicitura esatta – del proprio figlio non fanno certo parte della corrispondenza più gradita che arriva mezzo posta. Posso capire l’amarezza provata, soprattutto in considerazione del fatto che la notizia ha colto la signora in contropiede: non se l’aspettava. E questo, invece, mi lascia un po’ dubbiosa: una bocciatura non avviene mai senza preavviso, i segnali ci sono, il libretto “canta”, i colloqui con i docenti sono lo strumento più utile per non avere sorprese.

Non conosco la signora in questione, non conosco il figlio né la scuola frequentata. Non so nulla della situazione, quindi non posso affermare con certezza che questa mamma furiosa abbia ragione o torto. Quello che mi ha lasciata interdetta è stata la pubblicazione, sul suo blog, di due lettere spedite all’insegnante di Latino e a quella di Storia, ree, a quanto sembra, di aver danneggiato il povero allievo che, con quelle due insufficienze “decise a tavolino” sommate ad altre due “reali”, si è giocato un anno di scuola.
Insomma, sembra quasi che, una volta seduti per iniziare lo scrutinio, i docenti si sfreghino le mani esclamando: “Vediamo chi possiamo bocciare oggi!”.

Non pubblico le due lettere (questo è il LINK del blog, per la lettura integrale del post il link non rimanda alla pagina desiderata, mi dispiace. Prego di leggere il commento n° 10 a questo post), ma vorrei soffermarmi su alcuni passaggi. Prima, però, faccio una premessa: una lettera, anche se serve a sfogare la rabbia, non va mai spedita ad un docente, tantomeno se risulta offensiva in alcune sue parti. Dico questo per due ragioni: primo, è meglio avere un colloquio e guardarsi vicendevolmente negli occhi; secondo, perché, come dicevano gli antichi, verba volant scripta manent. Recentemente, in un post, ho messo in guardia i genitori inca***ti (questo è il LINK) che rischiano una querela per diffamazione.

L’esordio della missiva indirizzata alla professoressa di Latino è scioccante:

Arida. Arida come una pianta secca. Questo è lei, professoressa …… E, come una pianta secca che non può fare frutti così lei, che non ha avuto figli, scarica le sue frustrazioni per la sua sterilità e fisica e morale sui figli degli altri così come ha fatto con il mio, Mario

Primo errore: mai mescolare i fatti privati con quelli professionali. Che l’insegnante non abbia avuto il dono di un figlio non significa che debba scaricare le sue frustrazioni sui figli degli altri. Mi pare un luogo comune ormai passato di moda. Ma anche fosse, se la prenderebbe con tutti; perché con il solo povero Mario? Forse perché ha una madre un po’ troppo “diretta”, che dice quello che pensa? In effetti il dubbio viene e la mamma di Mario ne è convinta, visto che in uno dei commenti scrive che Mario avrebbe dovuto essere rimandato in matematica e in inglese se avessero fatto le cose giuste. Hanno aiutato tutti tranne il mio Mario. E’ stato l’unico bocciato. E sai perché? Perché io mi sono permessa di contestare la professoressa di latino …. Io, tuttavia, non credo che un docente possa arrivare a prendersela con il figlio per colpire la madre. Poi, cosa vuol dire le “cose giuste”? Non è che se uno ha due materie insufficienti, gliene affibbiano altre due per farlo fuori.

Ma veniamo ai fatti meno personali. La prof di Latino, sempre secondo questa mamma, oltre ad essere vendicativa, è stata molto abile nel coinvolgere i colleghi rendendoli partecipi della sua vendetta: Già da febbraio se l’era prefisso e c’è riuscita a bocciarlo in combutta ” in primis ” con la professoressa di matematica e poi, per pararsi le chiappe, anche con gli altri professori. Poi, visto che il Preside presiede le sedute degli scrutini, anche lui, o lei, si è fatto convincere. E bravi: tutti contro il povero Mario per far piacere alla prof di Latino. E poi si spiffera in giro che tra prof non c’è collaborazione, che ognuno si fa i fatti propri, anzi qualche volta si odiano pure vicendevolmente!

Ma non è tutto: la signora, che non so quale mestiere faccia, è in grado di giudicare i progressi del figlio nell’apprendimento del Latino, dato che nella lettera scrive: Mario il latino lo sa e lei sa benissimo che lo sa perché è stato seguito, fin dal primo momento, da una professoressa vera che sa che la scuola è anche maestra di vita … Va be’, capita che con un insegnante privato i ragazzi facciano dei progressi, ma poi …. Poi, secondo la mamma di Mario, succede che a scuola l’insegnante, che ovviamente ha già deciso, sin da febbraio, di bocciare il malcapitato, adotti le strategie più efficaci per raggiungere lo scopo: Mario ha studiato giorno e notte per accontentarla e lei, che ripeto aveva già deciso e da tempo la sua sorte, l’ha fatto cadere all’interrogazione e con autentica perfidia ha giocato anche sotto il profilo psicologico rimandando più volte un’interrogazione annunciata da tempo. A questo punto questa collega mi pare proprio un’ingrata: l’allievo si fa in quattro per “accontentarla” – mica per colmare le sue lacune! – e poi lei lo boccia!
Poi si va avanti spostando l’attenzione sui genitori e sugli scarsi mezzi di cui dispongono per fare giustizia, mentre i docenti decidono il bello e il cattivo tempo. E i figli? Quelli sono delle vittime … a questo punto mi chiedo se più degli insegnanti o dei genitori.
Non mi stupisco, infine, che la prof sotto accusa abbia sbattuto il telefono in faccia alla furiosa genitrice … ma mi chiedo: com’è che la madre ha avuto il numero? Scarsa tutela della privacy, a quanto sembra.

Ma veniamo ora all’altra vittima dell’ira funesta di questa madre: la docente di Storia. Con lei, diciamo, la signora usa un tono un po’ più soft, eccezion fatta per l’accusa di “voltafaccia” e “tradimento”. Questa mamma è delusa perché la stimava, credeva fosse una persona corretta, e invece … Alla fine, puntuale, arriva la “maledizione”: Che il rimorso per il suo comportamento vigliacco possa accompagnarla per il resto della sua vita. E la conclusione della lettera non poteva essere più esplicita: “Con disgusto”.

Questo per quanto concerne le lettere, ma è nei commenti che la signora dà il meglio di sé. Ad esempio afferma: “Mario, mio figlio, andrà in un altro liceo e userò tutte le mie conoscenze per inserirlo in una sezione con insegnanti qualificati e sotto il profilo umano e sotto il profilo della preparazione didattica e sono stata ingenua a non averlo fatto prima”. Già, con le conoscenze si arriva dappertutto, ma è sicura che le sue conoscenze si prodigheranno per aiutarla, ovvero per trovare la sezione giusta, quella in cui al figlio sarà assicurata la promozione perché seguito da persone competenti e umane? Io nutro dei dubbi: con quel carattere

Poi ad un lettore, che le consiglia un ricorso al Tar, replica: se ci fossero stati gli elementi richiesti dalla legge per impostare il ricorso ti assicuro che sarei andata immediatamente da un avvocato. Purtroppo non ci sono … Avevano progettato di bocciarlo e hanno sistemato registri e verbali. Be’, come accusa mi sembra un po’ pesante. Ma anche ammettendo che abbiano “sistemato registri e verbali”, cosa che rappresenta un vero proprio reato, quello di falso in atto pubblico, la signora ignora che il Tar non mette mai in discussione la valutazione degli insegnanti, né i voti singoli né il voto finale, ma cerca solo degli eventuali vizi di forma.

C’è da dire, inoltre, che questa mamma ha una visione un po’ distorta della scuola in cui, secondo lei, c’è qualcosa che non va … Prendono di mira dei ragazzi e non si sa in base a quali criteri li perseguono. E non si può fare nulla perché gli insegnanti hanno sempre il coltello dalla parte del manico. Chi non è leccaculo viene tagliato fuori. Allora, dico, io, se il figlio cambia scuola, è sicura che la situazione sia diversa oppure è disposta lei a fare la leccaculo?

Quindi esprime ancor meglio la rabbia e il disgusto provati con l’unica frase che davvero mette in luce il suo stato d’animo: “Le maledico”, ovviamente riferendosi alle prof incriminate.

A questo punto io non so cos’altro dire. Solo una cosa: la signora, sempre nei commenti, afferma: Mi sembra di essere stata bocciata io. In effetti, fossi in lei mi sarei sentita “bocciata” pure io … come madre.

P.S. Nel profilo della signora “roseilmare”, la mamma di Mario, leggo che, tra le altre cose, le piace il bon ton. Eppure, nelle due lettere io noto una certa caduta di … stile.
Poi, tra le cose che odia elenca tutto il mio ufficio: se è così, perché critica quegli insegnanti che non ci mettono passione nel proprio lavoro? Incominci ad appassionarsi lei al suo.

[post aggiornato il 25 luglio 2010]

85 pensieri riguardo ““MIO FIGLIO È STATO BOCCIATO. MALEDETTE LE PROF”. LO SFOGO DI UNA MAMMA FURIOSA

  1. Cara Marisa,

    Come sempre prendi, giustamente, le parti degli insegnanti e dici cose sacrosante ma, permettimi, stanno tutte troppo da una parte.

    In quel post ci sono più di trenta commenti e stanno tutti dalla parte della mamma, molti condividendo esperienze analoghe.

    Non ti suggerisce nulla? Il torto sta proprio tutto da una parte?

    Che ne dici? Sarebbe questo il primo caso di un insegnante che prende di punta un alunno? Càpita. Non tutti sanno essere sereni ed equilibrati quando un ragazzo ti tira fuori dai fogli. E una madre così di certo non aiuta. Mi sarebbe piaciuto assistere a quel colloquio tra galline starnazzanti e a quella telefonata bruscamente interrotta. Non “vendetta” verso la mamma, dunque, ma un motivo in più.

    “Tutti contro il povero Mario per far piacere alla prof di Latino.” No certo, ma come in tutti i gruppi c’è chi riesce a prevalere e far pendere al bilancia dallla parte desiderata; tanto più quando altri già propendon da quella parte. Non è così?

    L’interrogazione “perfida”. La puoi escludere? mmmhhh…. Piuttosto credo che non sia “un interrogazione” che da sola cambia un destino. Ci sono le verifiche. Che voti avevano?

    Le “vittime”: senza dubbio i ragazzi sono vittime dei loro genitori in primis (quando li hanno) ma certi prof non ci mettono proprio mai del loro?

    In conclusione. Non do ragione alla mamma, nel modo più assoluto, ma mi sarebbe proprio piaciuto essere un uccellino per vedere cosa realmente è accaduto.

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  2. Caro frz,

    il mio post, in verità, voleva sottolineare l’inaccettabilità di quelle lettere. Ho premesso, infatti, che non conoscendo la situazione e le persone coinvolte, non potevo dare ragione o torto a quella madre. Le mie osservazioni si limitano ad essere delle controargomentazioni per evidenziare la debolezza delle argomentazioni che la mamma in questione ha addotto a sostegno della tesi: “mio figlio è stato vittima di un complotto”.

    Detto questo, lo so che persone perfide esistono nel mondo della scuola. Tuttavia, in tanti anni e partecipando a decine e decine di scrutini, non mi è mai capitato di assistere ad un’azione persecutoria nei confronti di un allievo, pilotata da uno o due docenti e appoggiata dall’intero consiglio di classe. Nemmeno quando ho avuto come colleghi “zitelle acide” oppure “ometti bruttini e frustrati” che, durante l’anno, hanno inveito contro certi allievi e hanno minacciato apertamente la loro bocciatura.
    E’ l’esperienza, caro frz, che mi porta a difendere la mia categoria, non una sorta di ingenuità che mi convince che tutto funzioni a meraviglia, nella masssima correttezza. E sempre la mia esperienza mi spinge ad arrivare alla conclusione che sono proprio certi genitori a rovinare i propri figli.

    Ricordo che, qualche anno fa, un “amico” avvocato, uno dei più quotati e potenti in città, di fronte alla bocciatura del figlio e al mio invito a fare ricorso al Tar, visto che a lui non costava nulla, mi ha risposto: “Non voglio che mio figlio cresca con l’idea che dove non arriva lui con le sue forze, posso arrivare io con il mio potere”. Non ho mai incontrato una persona più onesta ma sorattutto saggia.

    Insomma, anche ammettendo che il povero Mario abbia subito un’ingiustizia, non c’è nulla che possa giustificare delle lettere piene di illazioni e diffamatorie, anche relativamente alla persona e non solo all’atteggiamento professionale. E fra tanti commenti a favore, ce n’è uno molto saggio che forse ti è sfuggito: quello di un certo gioemmeq con il quale, credo, la signora ha chiuso ogni rapporto, proprio perché non le ha dato ragione. Una conferma che la verità offende.

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  3. Marisa! Sono allibito, ma come si permettono di scrivere quelle cose! Sono sconcertato, ho deciso di pubblicare il link di quel blog sulla mia pagina di facebook. Sono senza parole: ragazzi che non hanno più il senso del sacrificio e genitori che li coprono, innescando un vortice di omertà!
    ciao

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  4. @ Matteo

    Hai fatto bene, ma visto che ci sei, pubblica anche il link al mio articolo: credo che, se da una parte ci saranno molti genitori che appoggiano la signora, molti insegnanti stanno dalla mia parte.

    Se ti fa piacere, puoi lasciare qui anche il link della tua pagina facebook.

    Ciao. 🙂

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  5. @ Matteo

    Per ora non vedo il tuo commento: chissà se lo pubblicherà e se risponderà?
    Non resta che attendere.

    Buona domenica. 🙂

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  6. P.S. La risposta non arriverà: la signora “roseilmare” ha cancellato il post e il link che ho indicato rimanda alla homepage.

    Per curiosità, Matteo, potresti trascivere qui il tuo commento? Se non ne hai una copia, almeno fai una sintesi … sempre che non ti dispiaccia.

    Grazie.

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  7. Avrei voluto cancellare solo uno dei due commenti del signor Matteo al mio post perchè eccessivamente aggressivo e invece, per imperizia, ho cancellato tutto intero il mio post e, mio malgrado, anche gli altri commenti. Però, avendo salvato la mia risposta la riporto integralmente.

    “La nostra società è malata. I genitori addossano la colpa agli insegnanti e gli insegnanti ai genitori. Chi ne fa le spese sono i ragazzi. I ragazzi che valgono molto di più degli adulti perchè sanno giudicare e capiscono perfettamente quando un professore è degno di tale nome. Sanno discernere perfettamente i professori che sanno essere autorevoli perchè giusti. Se ha letto i commenti e li ha letti con attenzione può comprendere perfettamente di quanto malcontento ci sia nei confronti della scuola.
    Anche alla scuola è demandato il compito di educare e di incoraggiare i ragazzi, non solo nello studio ma anche nel loro percorso di crescita.
    Lei, di sicuro, non è padre perchè, se lo fosse, saprebbe che un ragazzino di 14 anni, va aiutato nel suo percorso di crescita.
    Eppure lei giudica, mi giudica e ci giudica.
    Io so come sono andati i fatti e nutro, nei confronti della professoressa di latino a cui ho indirizzato la missiva, il massimo disprezzo e come donna e ancora di più come insegnante e nessun Matteo di Torino potrà farmi indietreggiare, nemmeno di un passo, nel mio giudizio negativo. La professoressa in questione fa schifo e lo dico a chiare lettere. Mio figlio avrebbe dovuto essere rimandato, non bocciato e comunque non rimandato in latino.
    Come mamma non ho mai coperto mio figlio, anzi.
    Se avesse voluto fare il meccanico,l’idraulico ecc. l’avrei assecondato.
    Ho nei confronti di queste categorie di persone il massimo rispetto.
    Rispetto che invece non ho nei confronti di alcuni professori che invece di
    andare a zappare la terra come dovrebbero, insegnano.
    Per fortuna non tutti i professori sono così e tanti sono degni di stima e di considerazione perchè svolgono il loro lavoro con zelo e competenza. Io, dei miei, ho un ottimo ricordo.
    La saluto anch’io molto cordialmente. ”

    Mi avete fatto sentire una star per avere viscerato la lettera parola per parola tranne l’ultima frase ” Il fallimento dei ragazzi è anche il fallimento dei professori”. Meditate, gente, meditate.
    Cordiali saluti.
    Roseilmare

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  8. Gentile signora,

    innanzitutto grazie per il Suo intervento. Mi dispiace che abbia involontariamente cancellato il Suo post; credevo che, essendo passato più di un mese e leggendo il mio articolo, avesse avuto un ripensamento. Sì, perché a volte succede che, agendo istintivamente, ci si ricreda. E invece vedo che anche nella risposta a Matteo il Suo tono, in relazione a quanto afferma sull’insegnante di Suo figlio, rimane offensivo oltreché supponente.

    Riguardo le Sue lettere, non ho nulla da aggiungere rispetto a ciò che ho scritto nel post e nei commenti. Ribadisco, non c’è nulla che possa giustificare delle lettere simili. Posso comprendere la rabbia, il bisogno di sfogarsi, la sensazione di aver subito un torto … posso comprendere tutto, ma lettere di tal sorta sono quantomeno sconvenienti.

    Quanto a Matteo, è un lettore, anzi una new entry tra quelli assidui, non lo conosco e certamente non posso ritenermi responsabile di ciò che ha scritto e del modo in cui si è espresso sul Suo blog. Spetta a lui, a questo punto, controbattere, se gli parrà opportuno.

    Se ha letto bene il mio post, ho estrapolato dalle Sue lettere alcune parti e riportato alcuni brani dei commenti nel caso in cui si ribadissero i concetti oggetto d’esame. Non ho assolutamente preso in esame tutto il suo post, quindi l’enunciato: “Il fallimento dei ragazzi è anche il fallimento dei professori”, che concludeva l’articolo, non è stato preso in considerazione. Tuttavia, visto che mi chiede di meditare, Le posso dire, in tutta onestà, che talvolta è vero che il fallimento dei ragazzi è anche quello degli insegnanti. Ma non è corretto generalizzare e, nel Suo caso, credo che il problema fondamentale sia il rapporto che si è instaurato fra Lei e gli insegnanti di Mario. Il successo scolastico degli allievi, infatti, è strettamente legato ai rapporti scuola-famiglia, proprio perché, nel caso si debbano affrontare determinate problematiche, didattiche e non, è essenziale che i docenti e i genitori trovino concordemente delle strategie atte a superare le difficoltà.
    Dal tono delle lettere e da ciò che dice delle insegnanti di Suo figlio è evidente che la collaborazione scuola-famiglia non c’è stata o ha fallito per la Sua pretesa di saper gestire la questione autonomamente, visto che ha apertamente contestato la professoressa di Latino. Lei ha scelto per Suo figlio una professoressa vera” ed è convinta che Suo figlio abbia imparato la materia. Tuttavia l’insegnante di Mario la pensa diversamente. C’è qualcosa che non va e quel qualcosa, cara signora, non dev’essere per forza la perfidia della professoressa.
    Questo è solo un esempio, naturalmente.

    È Lei, roseilmare, che deve meditare e lo faccia davvero, per il bene di Suo figlio. Spero che lui non sappia delle Sue lettere e del post, perché se è vero, come Lei ben dice, che anche alla scuola è demandato il compito di educare e di incoraggiare i ragazzi, non solo nello studio ma anche nel loro percorso di crescita, questo compito, lo ricordi sempre, è principalmente il Suo. Contestare e fare la vittima non è la soluzione migliore.

    Infine, rammenti che sentirsi una star non significa sempre essere al centro dell’attenzione per i propri meriti.

    Cordiali saluti.

    Marisa Moles

    P.S. Se Le va, legga questi miei articoli: A colloquio con i genitori e I genitori non nascono sotto i cavoli . Potrebbero offrirLe qualche spunto di riflessione.

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  9. Professoressa, non sempre i professori hanno ragione, mi creda. Lei scrive e scrive e scrive e anche con me sale in cattedra. Al di là della mia battuta (la star) c’è la contezza che mio figlio ha ricevuto un torto. Un grave torto. E lei sa bene che, come non tutti i genitori sono uguali, così non tutti i professori sono uguali. Non tutti cioè sono degni di stima, di considerazione, di rispetto. Sono certa che lei è una brava professoressa, si capisce anche dal fervore con il quale difende la sua categoria. Ma provi a scendere dal piedistallo. Provi a essere obiettiva e serena nel giudizio, a mettersi in discussione e rifletta su un semplice dato di fatto. Se una mamma ha scritto di notte e di getto, con rabbia, con senso di impotenza, con la consapevolezza di non avere armi perchè, come lei stessa ha scritto, il ricorso può essere ammesso sono per vizi di forma, un motivo ci sarà. E se, sbollita la rabbia, a distanza di un mese, rimane ferma nel suo giudizio, qualche ragione ce l’avrà. Ci pensi ma davvero ci pensi. E’ facile giudicare. Lei non sa. Sono sicura che se sapesse non sarebbe così categorica e severa nel giudizio. Lei è mamma oltre che professoressa? Chissà. Ribadisco la mia stima a tutti i professori che svolgono il loro compito con onestà e coscienziosamente. Mettersi in discussione aiuta a crescere. Io lo faccio, glielo assicuro.
    Roseilmare

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  10. Innanzitutto chiedo scusa alla Prof.ssa Marisa per aver portato alzato questo polverone, io mi sono solamente detto “allle lettere della signora seguono più di 60 commenti tutti in suo favore, non uno che le abbia detto <>, allora ho deciso di dire la mia”. Io mi sono espresso in termini chiari e diretti, consapevole che sarebbe potuto nascere qualche malcontento, ma mai e poi MAI avrei potuto immaginare che la Signora cancellasse i miei due post. Ne avevo scritto uno di getto, poi nel secondo aggiungevo ciò che mi pareva di aver trascurato. Invece è stata fatta piazza pulita: “eccessivamente aggressivo”, così sono stato etichettato!Solo perché mi sono permesso di dire, con termini forti lo ripeto [termini scritti da me, di cui la Prof.ssa Marisa non c’entra nulla!] ciò che andava detto. Gentile Signora perché non li ha lasciati? NOn pretendevo che condividesse le mie tesi, ma con onestà e maturità avrebbe fatto un gesto più elegante se avesse risposto, argomentando forse ci saremmo capiti di più.Lei, invece, in modo netto, senza alcuno scrupolo ha soppresso la mia voce, ha soffocato il mio intervento solo perché le DAVA TORTO. Questo non significa, mia cara Signora, che lei ABBIA torto, ma solo che per ME – dai pochi elementi di cui sono in possesso- lei HA TORTO. Capisce la differenza? Sono molto rammaricato di quanto accaduto, credo che sia la prima volta. Ovvio se uno scrive turpiloqui ti cancellano il messaggio, ma ho solo detto la mia, ho solo portato il mio punto di vista. Signora sa cos’è il dia-logo?Sa cosa vuol dire: confrontarsi, interrogarsi, ascoltare, interrogare, autocriticarsi? No, altrimenti i miei post risulterebbero ancora nel suo blog. Ma non mi stupisco di ciò, come le ho già scritto, conosco bene
    Pavia e il pavese, e ho ben in mente che là le voci fuori dal coro sono poco apprezzate! Chissà come mai, saranno gli effetti collaterali degli effluvi del Ticino.
    Cosa avrò poi mai detto di così negativo!!
    E le dico ancora di più: spero che questo modo autoritario per cui si dice solo ciò che penso anche io, tutto il resto viene eliminato, emerga solo qui, perché se anche con suo figlio fa così, beh lo sta mettendo volontariamente sulla cattiva strada. Perchè un giorno che è in giro con il suo gruppo, se il capo decide di andare a imbrattare le vetrine di Annabella in piazza, suo figlio, siccome è abituato da LEI a sentire e a obbedire all’idea della maggioranza e non sa prendere le distanze non sa criticare, lo seguirà come una capra, anziché dissociarsi. E chi dovesse dire che è sbagliato imbrattare le vetrine, sa che fine farà? Farà la fine dei miei post, verrà eliminato , emarginato messo in una posizione in cui non reca più fastidio ad alcuno. Ora i miei post saranno nell’etere, voleranno chissà dove, l’importatante è che non risultino nel SUO blog, dal quale si deve evincere che è lei il capo e solo lei ha ragione. Tutti gli altri sono niente. i Docenti di suo figlio non può eliminarli, come ha fatto con i miei post, quindi reprime la sua frustrazione scrivendo quelle lettere ingiuriose.
    E si ricordi, come le ho scritto nel blog, che se suo figlio doveva già avere 2 debiti, ciò significava che qualcosa non stava andando benissimo, poi si aggiungono latino e storia. Prima di domandarsi quanto facciano schifo da 0 a 100 coloro che lo hanno respinto, le chiedo , di nuovo, ha mai fatto vedere a suo figlio la Cultura, l’ha mai vista leggere, lo ha mai stimolato verso la lettura, verso il Sapere, dai musei ai documentari in tv, ecc? Risponda a questa domanda. In casa vostra si respira sapere? O almeno si respira rispetto per chi SA, e VERGOGNA per ciò che si ignora? Chi ha figli che vanno male a scuola solitamente è perché essi non hanno capito l’importanza enorme del loro cammino scolastico, che serve loro unicamente per farli diventare delle persone migliori: ma la materia deve metterla la famiglia, la scuola può solo imporre una FORMA.
    Ergo, controbatto alla sua affermazione e la preciso: ogni fallimento scolastico, è – in primis- un fallimento dei genitori, voi fallite come guide in quel cammino verso il Sapere: “fatti non foste per viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza” (Inf, XXVI)

    Un cordiale saluto a tutti, e ancora mi scuso per questa incresciosa situazione.
    Matteo
    Torino

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  11. Rileggendo il post mi rendo conto di taluni errori di battitura e sintattici. Chiedo scusa ma ho scritto di getto, putroppo non c’è l’opzione modifica.
    Grazie per la comprensione.

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  12. Ora ricordo! Sicuramente la signora ha cancellato tutto per questo motivo: siccome sono un giovanotto di buon cuore, nel mio secondo post le ho fatto presente che conosco una ragazza che aveva scritto delle frasi poco carine su un suo professore, questo lo ha scoperto e l’ha denunziata. Sono andati in tribunale e quest aragazza è stata condannata ad un risarcimento. Ecco!
    Si sa quando ci sono di mezzo i soldi anche gli ideali, grandi e nobili come quelli che gonfiano la bandiera dell’odio contro la prof. di latino, si sgonfiano come i sufflè!

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  13. LIbero di credere quello che vuole, Matteo! Ma si calmi, la prego. Non vorrei le venisse un infarto. E’ ancora giovane e forte… e colto…soprattutto colto:-))

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  14. Buonasera professoressa, sono capitata per caso nel suo blog e devo dire che il suo post mi ha sconcertata. Non mi sembra corretto, da parte sua, che nemmeno conosce la persona in questione, pubblicare il suo post e relativo link. Può darsi che la signora lo abbia scritto, perchè sinceramente avvilita dal comportamento dell’insegnante di suo figlio, ma questi credo siano affari suoi e non mi sembra che un’altra persona sia autorizzata a diffamare un altro blogger. Dove sta di casa la privacy? Cordiali saluti. Grazia.

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  15. @ roseilmare

    Io scrivo quello che penso e chi legge è libero di condividere il mio pensiero o meno, così come è libero di commentare a piacimento. Ma, almeno sul mio blog, io non salgo in cattedra e non faccio lezione. Il tono del post è perlopiù ironico e non do giudizi ma esprimo pareri. Nell’ultimo commento volevo solo darLe dei consigli.

    Quanto a Matteo, è un giovane studente universitario che aspira a diventare insegnante. Esprime anche lui le sue opinioni, forse un po’ troppo energicamente, ma proprio da ciò si evince che ha già capito che, di questi tempi, per insegnare bisogna essere anche combattivi. La cultura è certo indispensabile, ma ci sono doti personali che hanno ancor più valore.

    @ Matteo

    Io per natura mi fido del mio prossimo e non ho motivo di dubitare che la signora roseilmare abbia cancellato involontariamente il post e i relativi commenti.
    Non credo che sia affatto intimorita da un’eventuale denuncia. Anch’io, d’altra parte, in un certo senso l’ho messa in guardia: se leggi bene il mio post, alla fine del terzo paragrafo c’è un link che rimanda ad un articolo in cui si parla proprio di questo.

    @ Grazia

    Mi scusi, ma il Suo commento è di un’ingenuità incredibile: io mi sono limitata a riportare, nel mio post, alcuni testi presenti in un articolo pubblicato su un blog. E’ evidente che, una volta reso pubblico l’argomento, pur trattandosi di fatti privati, quei fatti diventano di dominio pubblico e la legge sulla privacy non può più essere appellata.
    Quelli della signora, quindi, hanno smesso di essere “fatti suoi” nel momento in cui ha deciso di parlarne sul web. In nessun caso, comunque, ho “diffamato” un altro blogger: le cose offensive sulle insegnanti le ha scritte la signora, non io su di lei.

    Comunque fatico a credere che Lei sia “capitata per caso” sul mio blog.

    Buona notte a tutti. 🙂

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  16. @ Roseilmare

    non tema il mio cardiologo di fiducia mi dà ancora qualche mese! Quanto alla battuta sul “colto”, è riferito alle sviste della battitura? Beh, se è così il suo intervento si commenta da solo.

    @ Grazia.
    Buonasera signora,
    non la conosco e conosco poco questo blog e la sua autrice. Da quel poco che hopotuto capire in questi giorni, una cosa mi è molto chiara: qui non c’è l’intento di DIFFAMARE alcuno! Stia molto attenta alle parole. Questo è un blog, come quello in cui si esprime la signora Roseilmare, in cui la Professoressa Marisa pubblica ciò che più attira la sua attenzione, lo commenta e lo mette a nostra disposizione per il libero scambio di opinioni. [Cosa che non viene fatta nell’altro blog, il quale è solo un fiume in cui l’autrice riversa riflessioni personali senza alcun desiderio di sentire “altre campane”].
    Detto ciò, in questo blog credo si possa parlare un po’ di tutto, dalla attualità, alla didattica fino alle dee messe nel web da alcuni utenti contro i docenti. L’intervento di Roseilmare era quanto mai pertinente con lo scopo di fondo di questo blog, e quanto mai giusto e sacrosanto commentare e discutere: chi pone su internet del materiale ha la consapevolezza che questo diventa di dominio pubblico, il blog, Roseilmare, non è come il diario del cuore della sua adolescenza, munito di lucchetto. Il blog è uno spazio sì privato, in quanto lo gestisce lei, ma pubblico, e come le ho scritto chi pubblica insulti o improperi può anche essere sanzionato dalla legge [questo in risposta alla domanda “ma dov’è la privacy?”, lei appoggerà mica quei cretini che vanno dietro al Presidente del Consiglio quando spinge per il ddl sulle intercettazioni, perché a suo dire siamo TUTTI spiati??? Mi auguro di no!].
    Detto ciò, credo sia lapalissiano che nulla di oltraggioso sia emerso qui, o nei miei post, contro la Signora Roseilmare, il cui nome vero è ancora un mistero, che a quanto pare capeggia un vero e proprio gruppo che potremmo, ironicamente, intitolare “Madri che odiano gli Insegnanti”. [Perché questo è!! Le madri di questo paese sono geneticamente impostate a fare la chioccia, e chiunque vada a dire al loro pulcino, che forse non hanno partorito proprio un latinista nato, ecco che partono gli insulti, i disprezzi e quant’altro… Che cosa penosa! ]
    Ma signore, avete un’età, e anche – spero- un’istruzione! Abbassarvi a questi livelli, ma suvvia, un poco di decenza, accusare pure una professoressa autrice di un blog di aver diffamato qualcuno! Non ho parole
    Un saluto

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  17. Signori,io sono una ragazza di 24 anni,ormai ho lasciato il liceo da tempo sufficiente per guardare indietro e valutare quel che mi é successo con obiettività.
    Vi spiego in breve:quarto ginnasio,il primo giorno di scuola la prof di latino e greco si presenta e dice “ricordate,anche chi é uscito con ottimo dalle scuole medie,qui dentro non vale più di un due di picche!”…lascio a voi immaginare che persona sia una che si presenta così e che durante le interrogazioni va nel panico se qualcuno le si avvicina a meno di un metro. I genitori non credevano ai loro occhi quando videro la sua reazione ad un consiglio di classe:saltò indietro da seduta facendo cadere la sedia perché un papà le si era avvicinato più del dovuto.
    Risultato:classe di ragazzini 13 e 14 enni terrorizzata da un’isterica.
    26 alunni su 30 rimandati in latino e/o greco … fatevi due conti!
    Per non parlare delle insegnanti di matematica e inglese,delle incompetenti!
    L’anno dopo non potendo pensare di dover tornare in quell’inferno (per inciso una scuola di destra vecchio stampo dove il nonnismo regnava) decido di cambiare scuola,nella speranza di trovare persone più “normali” e umane.Dalla padella alla brace!
    Capito guarda caso nella classe dove insegna una carissima amica della pazza dell’anno prima che insegna ai suoi 11 alunni ben 5 (e sottolineo 5) materie:italiano,storia,geografia,latino e greco!
    11 alunni di cui 4 provenienti da scuole esterne,me compresa…7 i superstiti dei 23 dell’anno precedente (12 bocciati e 4 trasferiti ad altre classi),vi invito nuovamente a riflettere.
    Questa volta la scuola era piuttosto liberale,era la professoressa a volerci trasformare tutti in piccoli marxisti…e dichiarò guerra aperta a chi si oppose.Inclusa la sottoscritta.
    A febbraio mi ammalai di mononucleosi e passai i restanti tre mesi a casa a letto con la febbre altissima e le tonsille gonfie.
    Mia madre ,oltre ad assumere un insegnante privato che venisse tutti i giorni a farmi lezione,restò perennemente in contatto con la prof che mi mandava i compiti da fare a casa e che ,in qualità di tutor, si era assunta la responsabilità di comunicare a tutti i docenti il mio stato di salute.
    Rientrai a scuola due settimane prima delle vacanze per sostenere i compiti in classe e le interrogazioni prima degli scrutini (12 scritti e 13 orali per l’esattezza) ma quando arrivai i miei prof si chiesero cosa facessi lì poiché erano convinti che mi fossi ritirata,si rifiutarono di interrogarmi e dovette intervenire il vicepreside per costringerli a valutarmi.
    Il risultato fu che ottenni il 7 in tutte le materie,fatta eccezione per storia,latino,greco e italiano,dove il voto più alto fu 4.
    La richiesta di mia madre di visionare i miei compiti e di farli correggere da docenti diversi dal tutor venne accolta,assieme a quella degli altri 5 bocciati ed effettivamente risultò che c’erano delle lacune nella mia preparazione,ma non tali da dovermi bocciare,specialmente in greco,dove i miei voti erano stati palesemente e volutamente abbassati a causa di correzioni inesistenti.
    Il risultato fu che si costituì il comitato dei genitori per fare ricorso e che l’avvocato di parte consigliò vivamente a tutti di lasciar perdere poiché il costo sarebbe stato interamente a loro carico (si parlava di circa 3000euro a ragazzo) e che noi ragazzi avremmo dovuto studiare ancora di più ed approfondire gli argomenti quasi a livello universitario per poter sostere l’esame di riammissione a settembre.Questo significava bruciare l’estate e per me che ero stata 3 mesi barricata in casa sarebbe stato davvero troppo.Lasciammo perdere ed io proseguì brillantemente i restanti anni di liceo,grazie soprattutto a docenti che in primis erano persone,poi politicanti,idealisti e diciamocelo,un pò svitati!
    Quando mi sono diplomata avrei voluto sbatterle in faccia tutti i miei compiti e dirgliene 4 ma il caso volle che alla fine degli esami,uscita da scuola venne investita e si fece 2 mesi d’ospedale.Giustizia divina?
    I pazzi esistono:che siano tra il corpo insegnanti,in un ufficio o a pulire le strade!Per fortuna le brave persone sono sempre in percentuale superiore ed io preferisco ricordare quelle.

    Auguro a tutti voi una buona notte e alla signora Roseilmare vorrei dire che secondo me ha fatto bene a tirare fuori quel che aveva da dire,ma che sarebbe stato meglio prepararsi ben bene e affrontare i docenti di Mario personalmente,almeno per togliersi la soddisfazione di guardare le loro reazioni.
    Perdonate i miei errori ortografici,non rileggo mai quel che scrivo!
    ENDS

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  18. Matteo,
    lei mi è simpatico, lo sa? Le spiego il perché. Venendo nel mio blog, sia pure per insultarmi, mi ha messo al corrente che il mio post era stato pubblicato su un altro blog e per questo la ringrazio. Senza il suo intervento non avrei saputo proprio nulla.
    Non è bello, mi creda, scoprire di essere stata etichettata, a mia insaputa, come “gallina”, come “maleducata”, per avere avuto una “caduta di stile” oppure essere apostrofata come “quella”.
    Lei, questo comportamento come lo giudica?
    Vero è che un post quando viene pubblicato su internet perde il carattere di riservatezza ma altrettanto vero è che sarebbe stato doveroso da parte della signora Marisa avvisarmi dell’avvenuta pubblicazione del mio post e dei commenti a dir poco lusinghieri nei miei confronti nel suo blog e, se ho capito bene, anche in un giornale. Senza il suo prezioso intervento, Matteo, non avrei avuto alcuna possibilità di replica.
    Lei difende l’indifendibile. Gli ignavi, mi insegna, il sommo poeta Dante, non li ritenne degni né del Paradiso e né dell’Inferno, condannandoli a una pena orrenda.
    Alle due “professoresse” in questione io, la lettera, l’ho inviata all’indirizzo di posta che ho trovato sulle pagine bianche e l’ho sottoscritta, dando loro la possibilità di farmi querela.
    Il reato di diffamazione invece non si configura perché, nel mio blog, non ho pubblicato né i loro nomi e né il nome della scuola.
    Voglio esprimere le mie ultime considerazioni e poi non le scriverò più perché tanto so già che rimarrà arroccato nelle sue posizioni. Nè scriverò più in questo blog.
    La vita infatti mi ha insegnato che non si possono raddrizzare le zampe ai cani.
    D’altronde ho una “certa età” e sono anche “ignorante” Il che è pure altrettanto vero.
    Lei mi ha offeso e continua a offendermi senza sapere nulla di me, proprio nulla. Non sa chi io sia, né che lavoro svolga, né il mio titolo di studio. Non sa quanti figli abbia, né il contesto familiare in cui crescono e vivono. Nulla di nulla. Eppure giudica e continua a giudicare… e questo mi fa specie perché, invece, io sono convinta che lei sia un ragazzo intelligente.
    Cordialmente.
    Maria Rosaria Scarabino
    ( Così non dice che mi nascondo dietro un dito)

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  19. @ ENDS

    Sono perfettamente consapevole che situazioni simili a quelle descritte nel tuo commento accadano e ciò mi dispiace molto. L’importante, tuttavia, è reagire come hai fatto tu e ricordare solo le persone che sono davvero servite alla tua formazione e alla tua crescita, costituendo per te e per gli altri giovani un modello da seguire.

    Mi permetto, tuttavia, di osservare che, per quanto concerne la prima esperienza descritta,
    “26 alunni su 30 rimandati in latino e/o greco” costituiscono una situazione anomala in cui, concordemente con quanto affermato dalla signora Maria Rosaria in uno dei precedenti commenti, il vero fallimento è quello dei professori. Quanto alla seconda esperienza, il problema messo in evidenza non era solo del singolo (a differenza della situazione descritta dalla mamma di Mario che afferma che solo suo figlio è stato bocciato), e mi sembra che l’iter seguito dai genitori sia stato corretto.
    A tal proposito, mi viene in mente un fatto accaduto qualche tempo fa, di cui ho letto su un quotidiano locale e su cui ho scritto il post: La prof è severa? E noi ci creiamo una classe ad hoc.
    Quello descritto è un altro esempio da non seguire.

    @ Maria Rosaria

    Anche se il commento è indirizzato a Matteo, mi permetto di fare alcune osservazioni dato che, inevitabilmente, sono stata tirata in ballo.

    1. Io non ho pubblicato il Suo post, ne ho semplicemente parlato sul mio blog riportandone alcune parti e, correttamente, inserendo il link.
    2. Appena pubblicato l’articolo, volevo assicurarmi che fosse stato inviato il trackback, ma non ho visto nulla. Quindi, ho cambiato l’URL del link che avevo posto sul mio articolo, copiando quello che compare nello spazio dedicato ai trackback sulla Sua pagina: nessun risultato. A questo punto avrei voluto commentare, ma non essendo iscritta alla community di cui fa parte, ho visto che la faccenda era troppo complicata e ho lasciato perdere. So gestire il mio blog ma, onestamente, sono un po’ imbranata nelle operazioni che non mi sono familiari. Del resto, è accaduto pure a Lei di cancellare per sbaglio il Suo post …
    3. Io, come ho già detto, non mi posso assumere la responsabilità di quanto affermano i miei commentatori … credo si riferisca a loro quando parla di appellativi come gallina e maleducata, in quanto io non mi sarei mai permessa di usare questi termini e, sia nel post che nei commenti, l’ho apostrofata chiamandola signora, roseilmare”o mamma di Mario. Quanto alla “caduta di stile”, è vero che l’ho scritto io, ma non mi pare offensivo: non può negare che alcuni termini da Lei utilizzati nelle lettere e nei commenti non siano propriamente “eleganti”
    4. Io non ho mai, e dico MAI, diffuso il mio post o il contenuto di esso al di fuori di queste pagine. Mai scritto ad un giornale. Ma è evidente che, e torniamo al discorso già fatto sulla privacy, ciò che qui e altrove nel web sta scritto è di dominio pubblico. È possibile, quindi, che, come io sono rimasta interdetta leggendo le Sue lettere e ho sentito la necessità di parlarne qui, qualcun altro possa essere responsabile della diffusione di questa “notizia”. In ogni caso, se Lei ne sa qualcosa, Le sarei grata se mi fornisse qualche dettaglio.

    Mi spiace che Lei abbia deciso di non scrivere più sul mio blog perché penso che, al di là di questa situazione particolare e del nostro differente punto di vista sulla questione, ci potrebbero essere molte occasioni di discussione.
    Nonostante non sia d’accordo sulla decisione di spedire quelle lettere e sul “tono” usato, L’ammiro perché ha dato mostra di essere una persona coraggiosa e determinata, oltreché intelligente.

    Le auguro ogni bene, per sé e la Sua famiglia, in particolare per Mario.

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  20. @ Rosaria
    Mi dispiace sinceramente che abbandoni la conversazione. I termini da lei citati non sono stati mai usati da me, perché sono proprio lontani dal mio modo di esprimermi.
    Un saluto.

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  21. Vorrei sapere se hai qualche normativa sulla bocciatura che tuteli gli insegnanti, visto che si parla solo di vizi di forma, ma in mano non abbiamo nulla di concreto?

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  22. @ alfredina fusino

    Il TAR, essendo un tribunale amministrativo, si riserva di controllare le procedure, quindi esamina i verbali dei Consigli di Classe, i registri personali dei docenti interessati, le comunicazioni alla famiglia ecc. Non discute sulle valutazioni di profitto, quindi non può contestare un voto anche se qualsiasi voto dovrebbe essere accompagnato comunque da un giudizio analitico (dunque, si deve spiegare perché quello/a studente/essa non ha raggiunto gli obiettivi).
    Non ho nulla riguardo alla bocciatura che tuteli l’insegnante anche se credo che qualora la bocciatura sia ampiamente documentata, non ci sia nulla da eccepire. Però un qualsiasi sindacato può dare delle risposte precise.

    Buona giornata.

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  23. Non credo che questa diatriba possa essere utile per favorire rapporti positivi tra genitori-insegnanti.In generale nessun confronto risulterà proficuo fin quando l’insegnante non accetterà di farsi valutare(così come accade agli insegnanti degli altri paesi europei).L’insegnamento è rimasto l’unico lavoro autoreferenziale.Non esiste terzietà in questa professione.Sia l’insegnate che non fa nulla e promuove a fine anno tutti gli allievi,sia l’insegnante fanatico che ecceda nelle richieste e demolisca qualunque classe abbia assegnata si qualificano ottimi professionisti.
    Il giudizio è naturalmente soggettivo,ma assoluto.Tutti noi che svolgiamo una normale attività veniamo valutati dal nostro datore di lavoro e paghiamo le conseguenze del nostro operato.Senza entrare nel dettaglio opinabile della qualità del lavoro,ma limitandoci ad un giudizio quantitativo : un insegnate può lavorare o non fare nulla ma non avrà comunque conseguenze.A noi tutti nei
    nostro ruolo di studenti o genitori è capitato di dover subire, impotenti, insegnanti nulla facenti.Se in questi casi ,così eclatanti, nulla si è potuto fare,immaginiamoci cosa si possa ottenere nel confronto circa la qualità dell’insegnamento.
    Quindi cari insegnanti accettate di farvi valutare così come hanno fatto i vostri colleghi dell’Istituto Tosi di Verona,(www.liceotosi.com),toglierete così a noi genitori l’imbarazzo di trattare argomenti che non sono di nostra competenza.
    Ma fintanto che ciò non accadrà dovrete sopportarci.

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  24. Cosa si puo fare per contestare la bocciatura di mio figlio.
    Premetto è meritata ma non sono mai venuto a conoscensa del suo comportamento scolastico.Non sono mai stato informato da nessuno di note prese, il continuo uscire di classe e del suo assenteismo piu totale ma solo al termine dell ‘anno scolastico qundo oramai non cera piu niente da fare

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  25. @ Davide

    Io credo che in verbo “sopportare” non sia quello giusto. “Collaborare” mi piace di più.

    Comunque, nel caso in questione, la valutazione dei docenti c’entra davvero poco. La signora dà una valutazione tutta sua degli insegnanti di suo figlio e credo poco condivisibile, per i motivi che ho elencato.

    Io personalmente non ho nulla in contrario sulla valutazione degli insegnanti, purché gli strumenti siano adeguati, oggettivi ed affidabili. Sono contraria, però, al progetto del ministero sul premio al merito. Ne ho parlato in modo diffuso in questo post.

    @ contestatore nato54

    Se Lei pensa che la bocciatura del figlio sia meritata, credo non ci sia nulla da contestare. Non sarà stato informato sul comportamento del figlio ma Lei si è premurato di presentarsi ai colloqui? La scuola ha i suoi doveri, è vero, ma esiste anche un patto di corresponsabilità educativa.

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  26. una notazione sull’osservazione del sig. Matteo riguardo alla cultura che possa essere o meno respirata in casa. Le posso garantire che, soprattutto nel corso dell’adolescenza, molti fattori inducono anche i ragazzi più tranquilli a operare delle scelte e rifarsi a dei modelli assolutamante in contrasto con quelli familiari. Non sono una psicologa ma una madre, laureata, assidua lettrice, amante delle belle arti e mio figlio ha l’esempio di due genitori che hanno ottenuto riconoscimenti professionali dedicandosi alle loro attività con onestà responsabilità e capacità. Probabilmente il processo di differenziazione porta gli adolescenti, in alcuni casi, ad adottare comportamenti in contrasto con quelli insegnati in famiglia. La speranza è che questa fase passi e ciò che è stato seminato germogli più avanti. La tristezza è data dal constatare l’estrema superficialità di molti insegnanti (non tutti, fortunatamente) che pensano di tranquillizzare le proprie coscienze attribuendo le responsabilità alle famiglie, evitando di mettere in discussione le proprie logiche, e svolgendo la propria professione come dei travet in attesa del 27 ogni mese.

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  27. Io non chiedo altro … Magari essere valutata per il lavoro che ogni giorno svolgiamo NOI DOCENTI!!!
    Ma se una bocciatura è meritata perchè cercare un vizio di forma che la contesti? Io continuo a non comprendere…
    E poi è inaccettabile sentir dire:” la scuola non mi ha avvertito sull’andamento didattico di mio figlio/a e alla fine dell’anno ho avuto la sorpresa!”. Scusate ma le pagelle del I quadrimestre o trimestre? Gli incontri scuola -famiglia? Non sono delle comunicazioni ufficiali da parte della scuola?
    Ricordate essere genitori non sindacalisti dei ns figli!!!

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  28. ci sono docenti e docenti …. vogliamo parlare di una ragazza che ha frequentato il I anno di ragioneria è stata rimandata in tre materie: matematica, scienze ed economia, ha requentato i corsi di recupero a luglio, ad agosto a fatto circa 25 ore di ripetizioni di matematica ed economia (non calcoliamo la spesa) e poi il 31 di agosto si è presentata per gli esami di riparazione …. preparata quasi decentemente… non si può impare tutto in due mesi)…. e una “docente” di economia(chiamiamola cosi…io avrei adottato un altro appellativo) ha pensato bene di levarsi dai piedi una persona indesiderata fin dall’inizio e le ha dato delle false indicazioni …facendole sbagliare il compito di proposito….oltre lo spreco dei soldi anche la beffa…..logicamente come genitore provvederò a fare richiesta per l’accesso ai documenti e verificare i risultati di tutti e tre i compiti. Ah… comunque se non lo avete capito è stata bocciata. Un sentito ringraziamento alla professoressa di economia per il gesto compiuto….!!!!.purtroppo dirle che è una persone meschina è solo una parte di quello che le vorrei dire.

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  29. @ roberta

    Capisco lo sfogo, mi creda, ma è sempre meglio sfogarsi qui (le mie pagine sono sempre aperte per uno sfogo civile …) che scrivere ad una docente una lettera del tenore di quella della signora Roseilmare.

    Chieda la documentazione, se crede di poterne trarre qualche informazione utile, ma non faccia pesare più di tanto su Sua figlia la bocciatura né la assolva con formula piena (in fondo, è la ragazza che afferma di essere stata fuorviata di proposito dall’insegnante … le cose magari sono andate diversamente) scaricando la responsabilità sulla scuola e le docenti cattive e meschine. Le dica, piuttosto, che la fatica fatta durante l’estate (troppo pochi, comunque, due mesi per imparare tutto, come Lei stessa afferma … ma allora durante l’anno non ha lavorato per nulla?) le tornerà utile per affrontare più serenamente il prossimo anno scolastico.

    Si chieda, piuttosto, perché mai quella docente di economia avrebbe voluto “levarsi dai piedi una persona indesiderata fin dall’inizio” , assumendo sia il punto di vista dell’insegnante sia quello della ragazza. Si tratta di un’affermazione grave che deve avere dei fondamenti e, in qualche modo, potrebbe essere originata proprio dal comportamento della ragazza. Cos’ha fatto sua figlia per indisporre a tal punto la prof?

    Coraggio: una bocciatura, per quanto possa essere considerata ingiusta, non è la cosa peggiore che possa capitare nella vita.

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  30. sicuramente non è la fine del mondo ma le ingiustizie per una ragazza di quell’età sono pesanti da digerire soprattutto se i compagni di scuola, rimandati come lei, sono stati “aiutati” sfacciatamente dal prof. direttamente in cattedra. comunque non c’è bisogno di aggiungere altro…bisognerebbe solamente essere un pò più professionali e meno pagliacci.

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  31. Non mi sento di condannare la signora , madre del ragazzo bocciato. Forse perchè ho un figlio che sta attraversando un pessimo momento : un primo quadrimestre che è andato malissimo, due materie da recuperare con corsi pomeridiani ( 2 giorni dale 17,00 alle 19 e il terzo dalle 15,00 alle 19,00). Ma non finisce qui : dovrà affrontare i relativi esami non solo di queste due materie, ma di tutte le altre, eccetto italiano. In più deve ,ovviamente, studiare per il secondo quadrimestre.Premetto che mio figlio è sempre stato uno studente “bravo”., seppure molto emotivo. La sua emotiviità , causata da una professoressa delle medie che lo interrogava tutti i giorni in italiano e storia, non gli ha consentito di raggiungere risultati ottimi, ma soltanto buoni Quest’anno- frequenta il 2° anno dello —————- tutti i suoi insegnanti sono cambiati, ad eccezione di italiano e matematica.materie in cui è sempre stato molto bravo. Ma , c’è un ma….Il suo professore di matematica. Questo signore ci era stato già segnalato (da suoi ex colleghi di ns conoscenza) quando ,in prima, li informammo sulla sezione in cui era capitato…
    Il problema è che il prof. accetta raccomandazioni , fa (ed è certo) lezione privata ai suoi stessi studenti, se interroga i suoi protetti non li fa parlare e dice” Vabbè, che ti interrogo a fare, tu sai tutto! Vatti a sedere e ti metto 10!!!!!!!!” Inoltre corregge i compiti con la penna dello stesso colore di quella usata dai suoi protetti, mentre corregge i compiti degli altri con la penna rossa imbrattando il compito da tutte le parti per mettere in rilievo gli errori e giustificare i suoi 3 e 4 . Il problema è che in quella classe sono molti i raccomandati, perchè la città è piccola e i professori sono colleghi oppure vicini , dirimpettai, conoscenti, parenti, delle famiglie degli studenti. Ma, a parte ciò, io e mio marito ci siamo chiesti perchè non ci abbiano convocati affinchè prendessimo atto della grave situazione scolastica di nostro figlio….E dire che ai colloqui dissero che andava tutto bene e pertanto non ci preoccupammo. Ma ci siamo anche domandati perchè nè l’insegnante di italiano, nè quello di matematica , conoscendo il nostro ragazzo dallo scorso anno – durante il quale non aveva presentato problemi- non abbiano compreso che stava attraversando un periodo molto delicato (l’adolescenza è diversa da persona a persona). Come non hanno capito che forse avrebbero dovuto comprenderlo ed apprezzarlo , aiutarlo nella sua autostima? Vero che i prof. non sono psicologi, ma…..ne dovrebbero avere tanta di esperienza perchè lavorano ogni giorno con i giovani! Vi chiederete quali misure abbiamo adottato io e mio marito , vista la pagellla del 1° quadr.,. Dunque : abbiamo vietato a nostro figlio lo sport , che gli rubava del tempo, abbiamo vietato a ns, figlio di frequentare il suo amico che da questo anno sta in classe con lui, perchè è un protetto, un raccomandato …e in più, si faceva prestare , complice sua madre, i libri dello scorso anno perchè lui aveva altri testi..Accadeva che questi libri sparivano per molti giorni e più di una volta mio figlio non ha potuto studiare…Indovinate che lavoro fa la mamma di questo suo “amico”? La professoressa,……In questa città i piofessori, anche se di istituti diversi, raccomandano i loro figli ai colleghi… Vi chiederete come mai mio figlio consentiva che i suoi libri non gli venissero subito restituiti…..Ebbene, sarà che sta in un’età ribelle e non voleva ascoltare i ns consigli…..Adesso a parte i divieti, sta studiando tanto….So che deve fare tutti gli esami , avere tutte le interrogazioni……Tra le altre cose, mio marito ed io stiamo ogni settimana a colloquio dai professori -(se non hanno fatto assenza—-), e di conseguenza stiamo accumulando giorni e giorni di ritardo al lavoro, che verranno coperti dai giorni di ferie!!!!!!
    Vorrei aggiungere che la scuola di oggi fa acqua da tutte le parti : I professori lavorano male , molto male……Ogni occasione è buona per inventarsi delle feste, nei periodi delle gite scolastiche mancano alle lezioni e non si sa come facciano a svolgere i programmi, ma forse lo so : assegnano i compiti senza avere spiegato……Fanno continue assenze……..Ma !!!!!!!! Anche io lavoro, ma in estate sono pagata perchè LAVORO……iNOLTRE mi sapete dire sti corsi di recupero a che servono? Forse sapete la risposta….Inoltre mi sapete spiegare come è possibile che in una classe di 25 alunni, moltissimi hanno voti altissimi ,come il 10 e il 9. Ma è possibile che in una classe vi siano tanti eccellenti? Da che il mondo è mondo è difficile trovare tanti geni in un sol posto…Il dieci va dato al genioooooooo!!!!!!!!Che razza di scuola è questa? peccat

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  32. @ Vita

    Il “quadretto” da Lei descritto è a dir poco raccapricciante. Tuttavia, per esprimere un giudizio dovrei conoscere l’ambiente e la situazione. Preferisco astenermi. Però non vorrei che venisse fatta di tutta l’erba un fascio, come al solito. Situazioni come quella descritta non è la regola, semmai l’eccezione. Ci sono ottime scuole, in Italia, e insegnanti seri e preparati. Mi dispiace per Suo figlio e per voi genitori se non siete stati fortunati. Il ragazzo cerchi, comunque, di impegnarsi per recuperare le insufficienze. Se avete dei dubbi sulla regolarità della somministrazione delle prove e della loro valutazione, sappiate che è vostro diritto accedere a tutta la documentazione che riguarda il figlio (verifiche, registri personali dei professori, verbali dei consigli di classe …).

    Lei scrive che non se la sente di condannare la signora Roseilmare. Io non sono d’accordo e lo ribadisco: non c’è alcuna giustificazione per scrivere una lettera piena di odio e rancore, offendendo i docenti prendendo a pretesto dei fatti della vita privata che non hanno riscontri obiettivi.

    Mi auguro che la situazione del ragazzo migliori e che questo momento difficile passi in fretta.

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  33. Anch’io penso che ci siano ottime scuole e docenti seri e preparati, ma purtroppo situazioni come quella descritta da Vita purtroppo esistono e gettano discredito su tutta la scuola, mentre elementi come il docente descritto sono “supergarantiti”. Certo una famiglia ha diritto ad accedere alla documentazione riguardante il figlio,ma ciò per lo più richiede il ricorso ad un legale e può in avvenire rendere ancora più difficile il rapporto famiglia- scuola. Dovrebbe essere la stessa istituzione scolastica,in autotutela, a vigilare(attraverso controlli periodici) affinché non esistano certe situazioni, sanzionando chi infanga la professione docente

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  34. @ lilipi

    Richiedere la documentazione è un diritto e a volte serve come deterrente perché non vengano compiuti altri abusi. Insomma, se i controlli a livello ministeriale non ci sono e se i dirigenti spesso fanno orecchio da mercante, credo che questa sia comunque una strategia da adottare.

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  35. Che strano, ho trovato per puro caso questa pagina e vorrei dire la mia. Sono una docente, che da ragazza è stata bocciata perchè non ero nelle grazie di una professoressa (suora).Mi sono ripromessa di essere equa nelle valutazioni e di non far prevalere le simpatie, anche se umanamente esistono. Conclusione, lo scorso anno sono stata aggredita, verbalmente, da una mamma perchè avevo messo nove in storia ad un’alunna e al figlio avevo dato un otto. Purtroppo si verifica sempre di più che i genitori difendono a spada tratta i filgli, anche davanti alle prove (compiti scritti, questionari ecc..) e vorrebbero interferire anche sui voti. Ho due figlie e non sempre vengono valutate in modo equo, e quando è capitato che una docente “torturava” psicologicamente mia figlia, mi sono rivolta al preside, e la cosa è rientrata, altrimenti avrei preso seri provvedimenti. Come docente posso dire: non si boccia per il gusto di bocciare, la bocciatura è sofferta, e se si arriva a tanto è perchè non si può fare altrimenti, non solo, ma durante i colloqui con i genitori e la consegna della scheda si fanno vedere i compiti e le prove di verifica, soprattutto se gli alunni hanno delle grosse lacune e non studiano (perciò la bocciatura non è una sorpresa).Però se un docente prende di mira un alunno è inutile inveire dopo la bocciatura , ma se si è sicuri che il figlio studia,che è educato, che segue con costanza, perchè non prendere seri provvedimenti e rivolgersi subito al dirigente, pretendendo di vedere tutte le prove di verifica? A volte il cuore di mamma prende il sopravvento e non sempre riusciamo a essere obiettivi, e poi non dimentichiamoci che l’intera scolaresca diventa giudice, ve lo posso assicurare, sanno valutare in modo oggettivo più di noi docenti. Se vogliamo sapere se un docente non si comporta in modo equo chiedete a loro, verra fuori tutta la verità.

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  36. @ Bianca

    Non nego che possano verificarsi delle imparzialità nella valutazione degli allievi ma che si arrivi ad un vero e proprio complotto all’interno del consiglio di classe, come vorrebbe far credere la mamma di Mario, mi sembra un’eventualità remota.

    Da mamma ho assistito impotente alle discriminazioni subite dai miei figli proprio perché, secondo me, il fardello di essere madre e insegnante allo stesso tempo è diiffcile da reggere. Sembra che i colleghi si accaniscano sui figli degli insegnanti, a volte per una sorta di complesso di inferiorità che non sono mai riuscita a comprendere. Ma questo è un altro discorso …

    Credo che ogni problema debba essere risolto prima di tutto con i docenti interessati e poi, in ultima istanza, con il dirigente. In fondo lui (o lei) la maggior parte delle volte avvalla le posizioni e le scelte degli insegnanti … sembra quasi una questione di onore.

    Ad ogni modo, una lettera di insulti come quella oggetto del post si deve evitare, specie quando si tirano in ballo fatti personali esprimendo valutazioni soggettive basate su delle semplici supposizioni. Insomma, un po’ di civiltà non guasta mai.

    Grazie per la testimonianza.

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  37. Vecchio post, ma presto forse l’argomento torna di attualità (la fine dell’anno scolastico si avvicina). « Bocciatura » evidentemente, dal gioco delle bocce : un colpo e sei « fuori gioco ». In francese : «renvoyé » un po’ piu’ umano…
    Qui, in Francia (almeno alle medie) si “boccia” l’alunno che ha ancora delle possibilità, ripetere un anno puo’ permettergli di riprendere fiato e « continuare la corsa ».
    Gli ultimi della classe non « ripetono » mai : « sufficienza » d’ufficio, e via : prima arrivano alla fine, prima « si levano dai c… pardon , dai piedi » (assicuro che non sto scherzando, oramai funziona cosi’).
    Difficile spiegarlo ai genitori, alcuni pero’ capiscono.
    Altrimenti il giardino va bene : su Facebook le mie rose sono «pubbliche » ancora per qualche giorno, poi tornano riservate agli «amici ».

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  38. @ Alberto

    E poi dicono che la nostra scuola fa schifo! Anche qui, comunque, alle medie si tende a dare un bel calcio … però è obbligatorio anche il biennio superiore e il problema è che anche quelli che hanno preso un bel calcio poi si iscrivono al liceo … sempre colpa dei genitori che aspirano a chissà quali professioni per i figli, anche se incapaci.

    Tuttavia, io farei un distinguo tra chi ha voglia di fare ma capacità modeste e qualcosa che frena (bassa autostima per esempio, paura di sbagliare, di essere inadeguati …) e chi invece tira a campà, come dicono a Napoli. I primi meriterebbero di essere seguiti, portati per mano e aiutati a dare il meglio di sé. Gli altri … un bel calcio. 🙂

    Purtroppo non ho l’account su Fb e il link non è accessibile. Me le manda un due foto via e-mail?
    Grazie e a presto.

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  39. Buona sera…

    cosa dovrei dire io ke han appena bocciato mia figlia con 2 sole materie insufficienti con il cinque???? Il bello è ke io ero molto presente a scuola…essendo rappresentante di classe…!
    Qando a febbraio si son tirate le somme dei “possibili bocciati” ho kiesto…espressamente ke venissero avvisati i genitori…ecco la risposta dei docenti…”SIGNORA MA LE PARE? SON STATI I PRIMI A SAPERLO!A me nn è stato comunicato nulla anke xkè allora andava + ke bene….
    Ebbene mia figlia ha avuto un calo di rendimento scolastico a fine aprile…!A maggio nn gli è stata data la possibilità di rimediare(xkè sn troppi in classe)Ora mi kiedo ke scuola è questa ke x una ragazza studiosa(come dice la coordinatrice)x un piccolo calo in 2 materie…avuto negli ultimi tempi…nn gli si dà la possibilità di rimediare a settembre?RIPETO X 2 SOLE MATERIE… eppoi se così carente fosse xkè a maggio nn le han fatto i corsi di recupero…dato ke quelle due insegnati nn la ritenevano preparata?
    E mi kiedo ancora xkè bocciare con il cinque????
    e ripeto la coordinatrice era mortificata x la decisione presa…
    e questi io continuo a kiamarli insegnati?
    X carità…

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  40. @ Rosa Sechi

    La situazione da lei descritta fa senz’altro riflettere. Normalmente quando ai consigli di classe si parla della situazione didattico-disciplinare della classe vengono anche segnalati i casi “difficili”, con conseguente invio di una lettera a casa e l’invito di presentarsi al colloquio o con il coordinatore di classe o con i singoli docenti delle discipline insufficienti.
    Il fatto che Lei sia rappresentante di classe non significa, però, che si rechi ai consigli a titolo personale né i docenti sono tenuti a darLe delle informazioni che riguardano Sua figlia. Ma mi pare di aver capito che Lei si sia recata regolarmente ai colloqui.

    Lei chiede che scuola sia questa che boccia con due sole materie insufficienti e per giunta con il 5. Non si faccia questa domanda perché non è la scuola che boccia, sono gli insegnanti di Sua figlia che sono stati poco onesti (anche se dovrei sentire l’altra campana …). In ogni caso, ricordi che il 5, pur non essendo una insufficienza grave, è pur sempre un’insufficienza ed implica il mancato raggiungimento degli obiettivi minimi. La bocciatura viene “inflitta” tenendo conto di tanti altri descrittori, al di là del voto in sé. Può darsi che i docenti abbiano preso in considerazione il fatto che le lacune non sarebbero state colmate d’estate, con due debiti.

    Da come ha descritto Lei il caso, tuttavia, non posso che concordare: Sua figlia ha subito un’ingiustizia bella e buona.

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  41. Cara Marisa

    Ho letto evasivamente il tuo articolo ed i commenti fatti dalle persone (alcune in causa). Che dire?
    La verità si trova sempre da qualche parte in mezzo.
    Certo, ci sono dei prof che sbagliano. Alcuni umanamente, altri….. intenzionalmente.
    Ma l”errare humanum est” dei prof può essere difeso (fino ad un certo punto) dal loro lavoro stressante in quale si trovano.
    Per non parlare della media che si debba fare.
    Cioè, quanti “prof cattivi” ha un alluno nella scuola?
    E quanti “alluni cattivi” si trovano nel perimetro lavorativo di un prof?
    Sono pieni i filmati su YouTube dove i ragazzini “se ne vantano” delle cattiverie sui loro insegnanti.
    Il problema è che tali genitori – con il loro atteggiamento presente – sono i primi a distruggere il futuro dei loro bambini. E non se ne rendono conto.
    Prendere di mira un insegnante. Dichiararli spietatamente la guerra, distruggerlo, schiacciarlo, non fa altro che dare un esempio al figlio di come le regole possano essere infrante.
    Come?
    Beh….. è semplice.

    “userò tutte le mie conoscenze”

    Queste 5 parole dicono tutto. Di come sarà indirizzato il destino del suo figlio. E come potrà mai affrontare la vita.
    Grazie.

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  42. Caro Valentino,

    le colpe non stanno mai da una sola parte. L’ideale, in questi casi, sarebbe una maggiore collaborazione fra famiglie e scuola. Purtroppo spesso manca, anche perché si parte dai pregiudizi e ciò avviene quando non c’è una reciproca fiducia.

    Le conoscenze? A me le conoscenze hanno spesso dato cattivi consigli. 😦

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  43. Io al posto della signora avrei fatto valutare il ragazzo da un collegio di docenti esterni per verificare se meritava la bocciatura, in caso contrario avrei fatto causa alla prof e alla scuola chiedendo i danni.

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  44. Caro @Sergio. Tu parti dal presupposto che i docenti esterni avessero dato ragione al alluno (spero di aver coniugato bene il verbo Marisa).
    Bene.
    Ma se ci fosse il contrario? Se l’esame esterno non farebbe altro che validare la decisione di bocciatura? Cosa di dovrebbe fare? Contattare la corte supreme? Per poi proseguire con la Commissione Europea?
    E se poi, infine 🙄 , capirebbe che il suo figlio ha avuto quello che si meritava, come farà a riparare il danno morale recato al insegnante?

    P.S. Oh Dio, coniugare i verbi di questo commento mi è sembrato affaticante. Spero di averlo fatto bene…. e non fraintendere.

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  45. Evidentemente per Valentino non parlo bene l’italiano, pensavo di essermi già espresso in merito.
    Non ci sono dubbi che ci sono insegnanti che non sono molto professionali nel giudicare gli alunni dando peso a simpatia o antipatia.
    L’alunno deve essere giudicato per le sue capacità e non per la simpatia, se un alunno è da 8 e l’ insegnante decide di dargli sempre sei per antipatia “come pultroppo accade e la cosa è più diffusa di quanto si pensi” crea un doppio danno all’alunno, morale con probabile insorgere di depressione e materiale, triplo se porta alla bocciatura.
    Se il genitore ha il dubbio è un suo diritto far valutare la legittimità dei voti e il rendimento del ragazzo/a, senza se e senza ma che tengano E STO PARLANDO SOLO DI QUESTI CASI e ripeto senza se e senza ma.
    Questi pseudo insegnanti devono essere più responsabili delle proprie azioni e della propria condotta, se non ne sono capaci evidentemente hanno sbagliato lavoro e dovrebbero iniziare a pensare di fare dell’altro che turbare e rovinare le giovani menti.
    Per questo serve la perizia, per valutare l’alunno e vedere se è vittima di quello che può essere mobbing dell’insegnante il quale se sbaglia deve pagare.

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  46. Vedi Sergio. Può essere che tu abbia ragione.
    Ma c’è “qualcosa che puzza in Danimarca”.
    Mettiamo il caso che tu abbia ragione. E che l’insegnante di Latino abbia qualcosa con l’alluno. Una tale antipatia che arriverebbe a bocciarlo. Ma anche quella della Storia? Della Matematica? Il preside pure? Oh Dio, ma cos’ha questo ragazzo, che fa tanto attirare le antipatie ai insegnanti? Non ti sembra un po forzato? La madre dice; “mio figlio bocciato, maledette le prof”. Ora… io non voglio giudicare il suo italiano Sergio, ma se la mamma se la prende con “le prof” (e non “la prof”), qualcosa non va davvero.
    Poi…. le stessa trova le motivazioni del oddio. Cito:
    “Arida. Arida come una pianta secca. Questo è lei, professoressa …… E, come una pianta secca che non può fare frutti così lei, che non ha avuto figli, scarica le sue frustrazioni per la sua sterilità e fisica e morale sui figli degli altri così come ha fatto con il mio, Mario “
    Incredibile. E tu voi dare la ragione a lei? Rileggi ancora una volta per favore le sue motivazioni antipatiche Sergio. Ti sembrano corrette?

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  47. Valentino, vedi che non hai capito? Io parlavo di un ipotetico caso e non in questo specifico, parlavo di casi che esistono e vanno indagati, non parlavo assolutamente della lettera ma parlavo più in generale.
    Hai capito adesso?

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  48. @ Sergio

    Intervengo in ritardo e mi scuso.
    Non credo che Valentino abbia frainteso perché nel primo commento hai scritto: «Io al posto della signora avrei fatto valutare il ragazzo …»., quindi ti riferivi al caso in questione e non parlavi in generale. In ogni caso, chiarisco che contro una bocciatura può intervenire solo il Tar che, essendo un tribunale amministrativo, ha il potere di invalidare il giudizio espresso dal Consiglio di Classe (e sottolineo Consiglio … non si tratta del giudizio di un unico docente) esclusivamente per vizi di forma.
    Una ipotetica causa per danni o altro dovrebbe essere supportata da prove certe, che in questo caso non credo ci siano e dovrebbe essere rivolta a tutti i componenti del Consiglio di Classe, dirigente compreso.
    Infine, dubito che una commissione giudicatrice composta da insegnanti esterni si presterebbe a valutare un ragazzo … sulla base di che cosa, poi? Di tutte le verifiche scritte depositate in archivio? E le valutazioni orali che non lasciano traccia se non nel registro personale dell’insegnante? Insomma, non si tratta di nominare un perito per un caso di omicidio …

    Sono dell’idea che, per quanto possano esistere docenti che prendono di mira un allievo, non può esistere un intero Consiglio che si schieri contro di lui, compatto. E poi finiamola di dare sempre ragione ai ragazzi e ai genitori. Difendere a spada tratta gli studenti non li aiuta certo a crescere né a responsabilizzarsi.

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  49. x marisamoles
    Evidentemente mi sono espresso male, avrei dovuto dire “io al posto della signora con una insegnante che prende di mira in antipatia mio figlio” scusate, non rispondo ai vari punti perché è evidente che non le interessi ed è di parte (insegnante molesta anche lei forse?) mi soffermo solo sull’ultimo punto dove dice “Difendere a spada tratta gli studenti non li aiuta certo a crescere né a responsabilizzarsi” non capisce che è necessario difenderli a spada tratta da certi insegnanti che di sicuro non li aiutano e anzi li danneggiano irrimediabilmente.

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  50. @ Sergio

    «insegnante molesta anche lei forse?»

    Mi soffermo solo su quest’inciso. A parte il fatto che l’aggettivo contiene, ironia della sorte, il mio cognome, a me non pare di essere molesta. Comunque lascio a te giudicare, sempre che tu abbia voglia di leggere questo post.

    Quanto alle madri che, seppur per troppo amore, rovinano i figli (parlo il generale, non mi riferisco alla signora Maria Rosaria), proprio oggi mi è capitato di leggere questo post della dott.ssa Marzia Cikada. Fa riflettere molto.
    Credo siano più i genitori a nuocere ai figli piuttosto che gli insegnanti … ma io sono di parte, dimenticavo, quindi il mio giudizio non conta.

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  51. Marisa
    mi scuso, non ho ironizzato di proposito col suo cognome, intendevo dire che certe insegnanti sono veramente moleste, certo, ci sono genitori altrettanto molesti.
    Mi permetta una domanda, lei ha figli?

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  52. @ Sergio

    Per carità, sono io che ironizzo sul mio cognome! 😉 Figurati quando vado in Inghilterra le risate che si fanno con il mio cognome che “suona” talpe.

    Sì, ho due figli ormai più che ventenni. E non hanno avuto vita facile nella loro carriera scolastica ma io non ho mai insultato i loro insegnanti né li ho giudicati (potendolo fare benissimo, essendo io stessa un’insegnante), ho sempre difeso i docenti e insegnato ai miei figli che la scuola è palestra di vita e che trovarsi di fronte degli ostacoli, cercando di superarli anziché evitarli, è una delle lezioni che nei contesti come la scuola, dove convivono persone che hanno diverse personalità, prepara ad affrontare le situazioni più difficili in cui ci si può imbattere da adulti.

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  53. Smettiamola di dire fesserie,la scuola italiana è un allevamento di pappagalli..in prima superiore la digos ha convocato mio padre perchè nel momento in cui mi era richiesto un tema sulla fame nel mondo mi sono permesso di argomentare posizioni politiche drastiche(a giudizio di lor signori ovviamente) e di esternare una certa simpatia per le azioni del mend nigeriano. Avevo quindici anni ,mi hanno ..umiliato e costretto a riscrevere il tema senza possibilità di confronto..forse era bene tacere e scrivere fin da subito una paginetta di frasi fatte(dal professore)

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  54. Sono una studentessa di liceo acientifico dell’ultimo anno, ed è stato l’anno piu sconcertante e brutale che si possa passare. Ho assistito all’accanimento di una professoressa nei confronti di una mia amica accusata di avere “il libro di latino troppo scritto” (sui brani latini, per aiutarci, siamo soliti scrivere a matita dei numerini associati ad ogni parola cosi da ricostruire la frase) e minacciata di bocciatura. Ho assistito al fatto che mi abbiano messo un voto previa interrogazione perche “anche se si faceva la media usciva lo stesso quel voto, quindi..” Senza darmi la possibilità di avere una soddisfazione personale nel caso fosse andata meglio di come la prof l’aveva già valutata. Ho visto professori trovare le copiette durante la simulazione di terza prova ad una ragazza e ad una reazione della stessa prof inestistente che fece finta di nulla, cosa che non fece un secondo dopo con un altra ragazza nella stessa situazione. Ho visto un ragazzo piangere per un 8, accortosi che forse bene bene non aveva studiato e ha intelligentemente pensato che un bel pianto avrebbe risollevato le sorti dell’interrogazione, ma se si fosse concluso qui questa scena pietosa non sarei qui a scriverla. La narrazione continua poichè lo stesso alunno con quell’8 preso da figlio di professore (ed è cosi perchè l’interrogazione NON era evidentemente da 8) ha avuto il coraggio di lamentarsi con un altro professore che, amico della madre professoressa e padre, in un certo senso,del ragazzo, della frase del precedente professore che durante il pianto gli ha detto diligentemente “agli esami se hai questo tipo di emozioni potrebbero dar fastidio a qualche prof un pó piu rigido, e all’università potrebbero addirittura irritare notevolmente qualche prof”. Cosa c’era da lamentarsi di quella frase? Niente. L’ha fatto solo perchè il “padre” del ragazzo odia in modo eclatante e senza sconti l’altro prof accusato di cattiveria. Il prof di latino poi, in seguito ad un compito durante il quale ha raccolto i cellulari, ha riscontrato un 6 ad un ragazzo con una media “lodevole” (si, del cellulare,) di un 9, ha detto all’alunno “tranquillo che non te lo faccio valere” . Durante questi giorni poi, durante una confidenza non ricercata di un prof nei nostri confronti, lo stessp ha ammesso “dai che gia li sappiamo tutti i voti con cui uscite, se uscite, alla maturità. Ho assistito ad accanimenti contro ragazzi accusati di essere “stupidi” davanti a tutti con in classe, ho visto essere messi voti inesistenti e non meritati, ho visto ragazzi (come me) perdere ogni voglia della scuola e dello studio, e lasciando per la strada la fiducia nei “grandi professori liceali, quelli crudeli che mettono solo i voti che meriti” (cosi ci dicevano alle medie..) . Come posso continuare a credere nell’istruzione italiana? Io, intanto mi sono creata un castello di sicurezze culturali grazie a visite nei musei e ad innumerevoli libri letti in questi anni, cercando ALTROVE quella che la scuola mi avrebbe dovuto dare, la CULTURA. Mi scuso se frasi sono uscite “contorte” piene di virgole con frasi principali troppo corte e coordinate e subordinate troppo lunghe. Ma è stato uno sfogo, al quale si puó comparare solo un fiume in piena durante settimane di incessanti temporali. Arrivederci.

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  55. Cara Sara,
    capisco il tuo sfogo e lo accolgo volentieri. Situazioni come quelle da te descritte non dovrebbero accadere mai e, comunque, mi fa piacere che tu, delusa dalla scuola, abbia curato personalmente la tua preparazione culturale. D’altronde la scuola è fatta anche di delusioni e non sempre ripaga dell’impegno profuso. Io, per esempio, pur essendo brava al liceo, ho avuto le mie più grandi soddisfazioni all’università. Lo auguro anche a te.
    Quanto al discorso che i figli di insegnanti siano dei privilegiati, ti posso assicurare che ai miei è capitato il contrario: perseguitati sempre per colpire me. Questo perché certi insegnanti sono afflitti dal complesso di inferiorità nei confronti di chi ritengono più bravo. Da parte mia non ho mai giudicato il loro lavoro, non davanti ai figli, e non ho mai difeso loro perché credo che la scuola sia una palestra di vita, un luogo in cui si incontrano persone di ogni tipo, nel bene e nel male, e proprio questo fatto facilita l’approccio con la vita da adulti.

    Tengo a precisare, ad ogni modo, che il post aveva un altro scopo: quello di stigmatizzare il comportamento assunto da un genitore nei confronti dei docenti che vengono criminalizzati per aver bocciato il figlio. L’esperienza in questo lavoro m’insegna che la ragione e il torto non stanno mai da una parte sola.

    In bocca al lupo per la tua maturità.

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  56. Gent.ma Professoressa, buongiorno, leggo casualmente questo post a seguito dell’amara delusione che mamma e figlia si trovano ad affrontare.
    Qui si parla della terza media, e si parla di una bocciatura.
    Premesso che mia figlia stessa si rende conto che nel primo quadrimestre se n’è stata in vacanza, posso affermare che nel secondo no.
    Forse avrei dovuto arrendermi all’evidenza e capire che non ci sarebbe stato niente da fare quest’anno, invece ho fatto tutto ciò che era nelle mie possibilità per evitarle questo esito, spendendo cifre assurde in ripetizioni e consulti psicologici.
    Ho parlato con i professori, con la preside , il vice preside , il bidello…. sono stata sempre presente.
    La situazione familiare in cui ha vissuto gli ultimi due anni mia figlia è stata difficile e purtroppo anche la sua crescita ne ha subito le conseguenze.
    Non è una giustificazione , ma un dato di fatto.
    Quello che vorrei esprimere ai professori non sono accuse offensive , bensì il mio invito a riflettere su quanto davvero sia stata utile una decisione basata su numeri, fondamentali ovviamente, ma sempre numeri sono che non hanno niente a che vedere con la personalità, il disagio e ancor peggio le conseguenze di questa sentenza.
    Il danno che potenzialmente possono aver provocato ad una bambina di 13 anni, è di gran lunga più grave di una promozione non meritata.
    Quello che ignoravo , perchè mai mi sono posta il problema fino ad ora, è il potere indiscusso , inappellabile, supremo, pare secondo solo a quello di Dio, di giudizio.
    Possibile che professionisti come Lei , sicuramente persona integerrima, non si rendano conto di quanto sia ingiusto questo?
    Anche una sentenza di accusa di omicidio va in appello proprio perchè si ritiene che nessuno è infallibile.Si, anche un’intera commissione può commettere l’errore di una valutazione superficiale.
    In alcuni stati europei, vedasi la Francia, esiste già la proposta di legge che di fatto vieta di bocciare gli alunni alle medie. Io mi chiedo il perchè.
    Detto questo, aggiungo che ho avuto anch’io la tentazione di spedire ai Sigg.ri docenti una lettera , con toni non offensivi perchè non fa parte della mia buona educazione , ma con argomenti che invitano a mettersi la mano sulla coscienza e avere la certezza assoluta che ciò che hanno deciso per questa ragazzina, era in assoluto l’ unica cosa che potevano fare.
    Anche se sono certa Lei che troverà il “vizio di forma” in questa mia missiva, non cambierà in alcun modo un’ istituzione che , mi perdoni, ma non funziona.
    Cordiali saluti

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  57. Buona sera, sono un padre in cerca di risposte, mio figlio è stato bocciado con 5 materie, valutazione 5,30 a materia, tengo a precisare che alla fine del primo quadrimestre aveva solo 2 materie in bilico ma quello che piu’ mi ha infastidito era il 7 in condotta, un 7 senza alcuna motivazione e segnalazione, quando a udienze ho chisto spiegazione la risposta è stata che probabilmente c’è stato un errore avrebbero controllato e poi riferito,a distanza di 5 mesi anche e a fronte delle mie richieste continue nn ho ancora ricevuto risposta. alle ultime udienze la storia nn cambiava bastava nn abassasse la guardia e problemi nn ve ne sarebbero stati, conclusione, nn so cosa sia successo ma Gianluca si e’ ritrovato con le 5 materie al posto di 2. il ragazzo era tranquillo perche’ alle interogazioni la docente gli diceva i voti tre iterogazioni due 6 e un 5,30, mentre sul registro eletronico quando ho controllato i 6 erano diventati 5,30, l’ultima verifica di italiano dove bastava prendere un 6 per la sufficenza il 6,30 che gli era stato dato è stato cancellato con la scolorina e se ritrovato con un 5,30, premetto che anche altri della classe hanno avuto lo stesso trattamento e sono stati tutti bocciati per un totele di 10 studenti su 26. Chiedo, puo un insegnante dare un voto poi cancellarlo e darne uno inferriore? puo un consiglio di classe nn dare spiegazioni per un 7 in condotta?si puo interrogare uno studente con 2 domande e dare 6,30 mentre mio figlio l’ha tenuto sotto per trenta minuti ha risposto a tutto e ha preso 6? come posso intervenire per capirci qualcosa, visto le tante bocciature sono convinto che sia stata una punizione, ripeto sul registro eletronico nn vi è alcuna senalazione di qualsiasi tipo. lunedi vado a parlare col vicepreside perche’ il preside (poverino)quando ha saputo le motivazioni della mia richiesta d’incontro ha trovato subito un impegno. Un saluto e grazie

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  58. @ S.B.

    Cara signora, capisco il suo sfogo e mi meraviglio che Sua figlia sia stata bocciata in terza media. Ormai nella scuola media le bocciature sono davvero molto rare. Se la può consolare, credo comunque che sia meglio per la ragazza ripetere la terza media invece di trovarsi in difficoltà in prima superiore. Io insegno al liceo scientifico e Le posso assicurare che molti studenti, anche usciti dalle medie con 9 e 10, si trovano in difficoltà. Quelli che escono con votazioni più basse ben presto si sconfortano perché non si rendono conto delle lacune e male accettano i voti negativi.

    Quanto all’istituzione, è vero non funziona. ma non dappertutto, ci sono ottime scuole in giro per l’Italia, forse ci dovrebbero essere più controlli per limitare i danni. ma si sa che sulla scuola si tende a risparmiare e le ispezioni costano.
    Rassicuri Sua figlia, non la faccia sentire vittima di un’ingiustizia, le dica semplicemente che l’impegno deve essere assiduo per evitare le delusioni.
    Auguri!

    @ Beppe

    la situazione da lei descritta a me pare paradossale. Non ho esperienza di registri elettronici, per mia fortuna, ma in ogni caso il voto detto a voce (e preferibilmente riportato sul libretto) non può essere diverso da quello registrato, su carta o meno.

    Quanto al voto di condotta, di per sé il 7 non è un brutto voto, perché le regole sono cambiate e la valutazione del comportamento segue gli stessi parametri della valutazione di qualsiasi disciplina. Ad esempio, un 7 in storia è considerato un voto discreto. Per non dilungarmi La rimando ad un post che ho scritto sull’altro mio blog: Quel sette in condotta che fa ancora paura

    Grazie a Lei.

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  59. Guarda, io sono stata bocciata con due materie sotto e nessun’altra insufficienza perchè avevo due professori contro. Il mio libretto personale parlava chiaro, ma i miei voti sono stati truccati in fase di scrutinio. Poi ciliegina sulla torta, un ragazzo di quella stessa sezione ma più piccolo di me, ogni anno veniva rimandato in 4 materie. Ed ora è arrivato tranquillamente con me agli esami di maturità.
    Dunque se questa mamma ha fatto così posso benissimo capire. Perchè di ingiustizie nella scuola ce ne stanno tantissime e le situazioni sono le più varie.
    POTREI SCRIVERE UN LIBRO SE VOLESSI.

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  60. Non entro in merito alla discussione, ma frequento il secondo anno del liceo Lanfranconi a Genova, sono uscito dall’esame di terza media con il 10 e lode, è trovo il sistema scolastico italiano deprimente e antiquato. Un po’ per colpa delle istituzioni, un po’ per gli insegnanti. Ho una buona media, circa 8,5 , quindi non scrivo per giustificare delle insufficienze. A mio parere ci sono due problemi: continui cambi di programmazione delle materie da parte del ministero e insegnanti che r incorrono un programma che o non riescono a completare o affrontano con superficialità. Devo dire che sono molto deluso dal generedi scuola che sto frequentando, aggiungendo anche che viene considerato uno dei migliori liceo scientifici di Genova.
    Buon proseguimento

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  61. @ Alessandro R

    Grazie per la tua testimonianza. Condivido ciò che dici, pur stando dall’altra parte. Non tutto dipende dagli insegnanti, molto dipende dall’organizzazione a livello nazionale. Quanto ai programmi, personalmente ritengo che sia meglio fare poco e bene piuttosto che tanto (tutto? impossibile!) e male. E ci vorrebbero più ore non solo per svolgere i programmi ma anche per sentire tutti più volte e per venire incontro alle esigenze di ciascun allievo.
    Buon proseguimento anche a te.

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  62. salve sono la mamma di un ragazzo bocciato per la soddisfazione di un pro di matematica aiutato da una preside suora anziana che ha voluto colpire mio figlio perchè pur frequentando una scuola privata è figlio di persone normali non ricco bravo in tutte le materie ad eccezione di matematica avendo sbagliato indirizzo scolastico 10 ragazzi piu somari ammessi agli esami di maturità tutto documentato ma per fare ricorso al tar ci volevano 5000 euro che non avevo .Morale della storia mio figlio ha ripetuto l anno in una scuola statale dove tutti i prof mi chiedevano che ci stava a fare diplomato ma rovinato psicologicamente chi mi puo aiutare per avere giustizia ‘ visto che ho speso tanti soldi per poi farmi rovinare un figlio’

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  63. @ rosella melmeluzzi

    L’unica cosa che mi sento di dirLe, cara signora, è che a volte si pensa che una scuola privata, pagata profumatamente, sia migliore di una pubblica. Non è proprio così e la Sua testimonianza mi pare eclatante.

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  64. Ho appena ritirato mio figlio dal liceo. Questo perchè “semplicemente” non siamo andati dall’amica dell’ insegnante a pagamento.La Guardia di Finanza perchè non controlla le insegnanti del liceo che “arrotondano” lo stipendio e arricchiscono lo scheramento degli evasori fiscali?

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  65. @ marta

    Dubito che questo sia l’unico motivo, comunque …

    Non credo sia facile per la Guardia di Finanza fare un controllo “domestico” per gli insegnanti. Personalmente ritengo ci sia una soluzione: le lezioni private all’interno delle scuole, equiparando l’attività didattica “privata” alle prestazioni professionali dei medici in ospedale. Ne ho parlato QUI.

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  66. volevo dire solo che il rapporto che il prof ha con i propri genitori è MOLTO INFLUENTE…. lo posso dire per esperienza personale. non so se il mio è un caso limite, ma a me è successo cosi. un ragazzo che doveva essere bocciato non è stato più bocciato perchè il padre quasi ogni mattina parlava con il prof d’italiano in questione. a fine anno il caro professo ha bocciato un altro alunno mentre il primo no. questo ragazzo ha dovuto lasciare la scuola e ha perso 3 anni, ora è laureato nella quinquennale. voi come la spiegate questa cosa?…..

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  67. @ francesco

    Onestamente da insegnante mi darebbe oltremodo fastidio trovarmi tra i piedi un genitore ogni sacrosanto giorno. Non dico che potrei bocciare il figlio per punire il padre, ma di certo non lo promuoverei per questo. Quanto alla situazione che hai descritto, a me pare che si parli di vittime sacrificali: per salvare un allievo con il papà “influente”, si boccia un altro che non c’entra per nulla? Direi paradossale. Quel ragazzo probabilmente era da bocciare e fa piacere sapere che poi si sia laureato. Una bocciatura di per sé non è un marchio di inettitudine e incapacità. E’ un segnale che serve a far riflettere, un incidente di percorso che a tutti può capitare senza pregiudicare il futuro. Almeno, io la penso così.

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  68. E difficile fare l’insegnante e ancor più difficile fare il genitore, purtroppo c’è poco da obiettare le bocciature sono sempre meritate a prescindere, non si può mai mettere in dubbio il contrario, di fronte a certi episodi bisogna girare la faccia dall’altra parte e far finta di niente, alunni vittime di alcuni insegnanti ,insegnanti vittime di genitori infuriati, io più che infuriata sono solo disgustata, da tutto ciò… colpa dei ragazzi che non si impegnano abbastanza colpa di insegnanti che delle volte non fanno bene il lavoro scelto, vai un pò a vedere da che parte stà la verità!!! Forse da entrambe le parti, forse dovremmo rimanere un pò più umani e scuola e famiglia collaborare molto di più anche io ho purtroppo casi “paradossali”, preferisco che continuino a pensare che mio figlio non abbia voglia di impegnarsi, poi dimostrerà il contrario a chi l’ha definito un delinquente e si capiva che tipo di famiglia avesse alle spalle, solo perchè proviene da una famiglia modesta e non veste griffato come gran parte dei suoi compagni,purtroppo succede ma non dobbiamo dirlo non possiamo le umiliazioni subite gli insulti ricevuti e gli inviti a lasciare la scuola che a lui non serviva il diploma, è vero mio figlio non si è impegnato abbastanza, ma molto ha influito la demotivazzione inflitta da 2 professori, che solo dopo si scopre avere questo atteggiamento con i ragazzi più modesti e che purtroppo richiedono i libri in accomodato d’uso perchè le famiglie non possono permettersi l’acquisto, perchè vengono da piccoli paesi limitrofi , fanno i pendolari e affrontano mille difficoltà per arrivare a scuola, dove invece di essere gratificati incoraggiati a non mollare malgrado le mille difficoltà, vengono schiacciati nel morale e nella propria autostima , da chi invece dovrebbe aiutarli ,ma questo è il parere di un madre delusa dal sistema e dalle istituzioni tra cui la scuola, e poco contano i tagli e le difficoltà di fronte alla passione per il proprio lavoro,molti l’hanno persa ma forse non l’hanno mai avuta, e dovremmo fermarci un pò tutti a riflettere sui ns ruoli,non sarò il massimo come madre e non difendo i genitori perchè mi trovo da questa parte della barricata, molti genitori sbagliamo con i ns figli, ma anche voi insegnanti non siete sempre all’altezza delle situazioni…e con questo spero di non aver offeso nessuno se l’ho fatto chiedo scusa..

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  69. @ Maria Grazia

    Grazie per questa accorata testimonianza e soprattutto per la pacatezza e l’obiettività delle Sue parole. Come ho già detto molte volte, ognuno ha le proprie responsabilità e siamo tutti esseri umani, quindi possiamo sbagliare.

    Un in bocca al lupo per il futuro.

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  70. Gentile Prof.ssa Marisa,

    non me ne voglia, ma purtroppo sussistono statistiche alquanto inquietanti sulla bontà dell’insegnamento in italia. Articoli come il suo, si riempiono presto dei commenti di persone vessate da insegnanti purtroppo inetti. Per loro natura (e questo è deprecabile) o per questioni legate al sistema scolastico vessato da pessime regole e inquadramenti. In tal caso comprensibile, ma comunque non giustificabile: gli insegnanti non possono scaricare le loro vessazioni sull’anello più debole (famiglie e studenti), ma devono fare la voce grossa con gli eventuali responsabili della loro vessazione.
    La percentuale di lamentele che denuncia la rete sembra aver assunto dimensioni eccezionali. Tali da denotare un quadro dove lei, da brava insegnante, si troverebbe in netta minoranza. Il bravo, coscienzioso, professionale, insegnante, sta per diventare una mosca bianca.

    Lei dirà che non è possibile. Io non posso che invitarla ad effettuare una ricerca approfondita sul tema, rilevando l’effettiva dimensione del problema, che rispecchia il tenore generale assunto dalla sfilza di commenti che precedono questo suo stesso articolo.

    Personalmente, invece, posso dirle di aver vissuto un po’ tutte le varie problematiche denunciate. Alcune hanno riguardato direttamente i miei figli, ma molte di più sono state quelle di amici e conoscenti che mi sono offerto di aiutare. La maggior parte di loro mi hanno detto: “…forse è meglio lasciar perdere, perché dopo lo/la prendono/a di mira…”. Sentimento diffuso di quel popolo silenzioso che teme reazioni peggiori dell’ingiustizia ricevuta. Le lascio immaginare dove arriverebbero le statistiche: probabilmente dovremmo già considerare il bravo insegnante una mosca bianca?

    Qualche post più su, una studentessa, Sofia, afferma che “potrebbe scrivere un libro” sulle ordinarie ingiustizie scolastiche. Non è questo a colpirmi, ma la sua replica sottostante: “Auguri per il tuo futuro di scrittrice!”, le dice telegraficamente.
    Comprendo benissimo lo stato d’animo della sua replica, se questa discende dalla legittima esasperazione dello stillicidio di commenti accusatori verso gli insegnanti. Ad un certo punto possono venir meno le parole, ed il punto è proprio questo: si può continuare a scusare e isolare casi, ma questi procederanno nel venire giù come un fiume in piena. Con mio immenso e sincero rammarico per quello che sta accadendo al nostro sistema scolastico.

    Di quella madre che ha invece ispirato il suo articolo, mi permetto di svolgere qualche osservazione.
    Né io, né lei, né nessun altro, possiamo stigmatizzare le chiare invettive contenute nella lettera della signora Maria Rosaria. Purtroppo lei sembra essere partita dalla seguente premessa errata: “La signora potrebbe anche aver ragione, ma non è possibile scusare ciò che ha scritto all’insegnante” (spero che sia la sintesi corretta del suo pensiero).
    L’errore è insito nel credere che non sia in alcun modo possibile comprendere, ed anche scusare e giustificare, le anche gravi offese che la signora Maria avrebbe rivolto all’insengante.
    L’eventuale inescusabilità può essere acclarata solo in un aula di tribunale, laddove l’insegnante avesse querelato l’evento. Al contrario, nell’alveo del giudizio potrebbero emergere le ragioni della signora Maria Rosaria, ovvero ciò che in gergo giuridico si definisce “esimente”. Per farle un esempio, se una persona viene diffamata, o ingiustamente offesa in qualunque modo (con “offesa” è inteso qualunque male vissuto, quindi la stessa eventuale ingiustizia subita dal figlio), nell’animo umano di chi riceve l’offesa si innesca uno stato d’ira che determina una reazione istintiva ovvero un persistente stato di livore. Ove effettivamente il male sia stato commesso, chi ha dunque reagito “malamente” è pienamente giustificato dal nostro sistema giuridico (sepreché la reazione sia commisurata all’azione).

    Nel caso di specie, e dunque nell’ipotesi di querela, si sarebbe dunque innescata la possibile configurazione dell’esimente prevista al c.2 dell’art. 594 c.p., che recita: “Non è punibile chi ha commesso alcuno dei fatti preveduti dagli articoli 594 e 595 nello stato d’ira determinato da un fatto ingiusto altrui, e subito dopo di esso”.

    Si immagini, dunque, quanto lei o io, possiamo avere il diritto di criticare le seppur durissime offese della signora Maria Rosaria all’insegnante del figlio, da cui crede di aver subito un fatto ingiusto, quando non abbiamo elementi per giudicare gli accadimenti, come lei stessa ha più volte osservato.
    Purtroppo per questo, devo concludere che il suo articolo mi è apparso molto inopportuno, come i suoi successivi post in cui ha continuato a condannare senza appello la reazione di quella signora.

    A lei, come alla signora Maria Rosaria, auguro sempre e comunque ogni bene. E ancor di più mi auguro che al “dialogo scuola-famiglia” venga infine dato un senso reale e strumenti altrettanto incisivi.

    Rispettosamente.

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  71. @ Giovanni

    Mi scuso per il ritardo con cui replico al Suo commento ma volevo trovare un momento tranquillo per risponderLe con la dovuta calma.
    Ho scritto tanto in questi anni (ne sono passati più di quattro dalla pubblicazione del post) nelle repliche ai commenti pervenuti e non vorrei ripetermi. Nel frattempo non ho cambiato di una virgola la mia posizione e spero che ciò non Le dispiaccia. Sono abituata a dire ciò che penso e generalmente parlo quando sono sicura di quello che dico. Questo mi porta, dunque, a confermare la mia posizione.
    Cercherò di replicare, in modo sintetico, punto per punto alle sue osservazioni.

    1. Di vessazioni ne subiamo tantissime anche noi docenti, mi creda. Forse anche in maggior misura rispetto agli studenti stessi. Questo perché i genitori oggi sono dei “tuttologi”, si permettono di trattare qualsiasi argomento in relazione alla didattica e agli aspetti educativi della nostra professione, sempre e solo per difendere i propri figli.
    Non so quali siano le «statistiche alquanto inquietanti sulla bontà dell’insegnamento in italia» cui si riferisce. So, tuttavia, che bisogna fare i dovuti distinguo e che, se si riferisce ai dati Ocse Pisa, le statistiche vanno lette e interpretate da chi ha un’approfondita conoscenza del mondo della scuola. Le posso dire che ci sono delle differenze abissali tra le varie regioni d’Italia e ci sono realtà che funzionano benissimo e che ottengono risultati eccellenti, perfettamente equiparabili alle medie dei Paesi UE. Purtroppo, siccome ci sono anche delle regioni in cui la scuola funziona malissimo – e non sempre per colpa dei docenti – alla fine si tende a demolire anche l’eccellenza, a livello di opinione pubblica, mentre i nostri politici non fanno nulla per venire incontro alle difficoltà dei docenti costretti ad operare in aree disagiate, dove l’istruzione non è tenuta in alcun conto e in scuole disastrate, prive dei minimi parametri di sicurezza.
    Non so nemmeno a quali dati si riferisca quando osserva: «La percentuale di lamentele che denuncia la rete sembra aver assunto dimensioni eccezionali», né io ho, malauguratamente, il tempo di fare la ricerca che Lei si auspica. Vede, il problema è che si parla sempre di “cattiva scuola” mentre si tace su quella che funziona davvero. Quindi, è logico che emergano sempre e solo gli aspetti negativi.

    2. Per esperienza posso dire che le casistiche personali lasciano il tempo che trovano. Mi spiega, altrimenti, perché se in una classe, diciamo di 25 allievi, la stragrande maggioranza dei genitori è soddisfatta dei docenti, una esigua minoranza ne dice peste e corna? Eppure si tratta degli stessi docenti.

    3. A Sofia ho risposto in modo lapidario, facendo una battuta, perché avevo poco tempo e poi mi ero già dilungata a rispondere agli altri commenti. Avrei ripetuto sempre le stesse cose. E poi so che ci sono degli studenti che hanno manie di persecuzione e vedono discriminazioni ovunque. D’altra parte che le avrei potuto dire, non conoscendo i fatti? Quello che so è che difficilmente un intero consiglio di classe viene plagiato da un paio di docenti e poi ci dovrebbe essere il D.S. a garanzia dell’equità di trattamento degli studenti non solo all’interno della stessa classe ma anche all’interno dell’intero istituto. Qualora vengano operate delle discriminazioni, dovrebbero risponderne personalmente i D.S.

    4. Continuo a non approvare le lettere della signora Maria Rosaria e a non giustificare in alcun modo la sua presa di posizione. Lei dimostra di conoscere la giurisprudenza ma mi permetto di osservare che l’ira, la rabbia, lo sfogo per un’ingiustizia subita non potrebbero rientrare nel caso in questione. La signora non si è presentata a scuola d’impulso, non ha sfogato la sua rabbia urlando contro i docenti nell’immediatezza dei fatti, cosa che sarebbe stata anche comprensibile. La signora si è messa a tavolino, ha scritto delle lettere piene di ingiurie – in nessun modo sono giustificabili le osservazioni sulla vita privata, lo ripeto -, presumibilmente ha riletto, corretto, pensato e ripensato. Poi ha spedito le lettere, il tutto in un lasso di tempo in cui potrà pure essere rimasto in lei il rancore, anche la rabbia, ma il buon senso avrebbe dovuto suggerirle nel frattempo che quella non era la cosa giusta da fare.
    Fra gli articoli correlati al presente post, c’è anche questo che riguarda proprio la condanna di un genitore per oltraggio nei confronti di un docente. E anche il TAR ha finalmente deciso che è arrivato il momento di prendere le difese degli insegnanti: qui ho parlato di una sentenza esemplare con cui non solo la scuola è stata “assolta” ma ad essere condannati sono stati proprio i genitori che avevano presentato ricorso (definito “pretestuoso” dagli stessi giudici). Se ha voglia e tempo, si legga il testo della sentenza (trova il link nel post): è edificante.

    Anche se il mio articolo Le è apparso “inopportuno” (libero di giudicare come vuole), La ringrazio per aver partecipato alla discussione con tono pacato, cosa che di per sé comincia ad essere un evento raro sul web, di questi tempi.

    Cordiali saluti.

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  72. I professori, la maggior parte docenti per “conoscenze” e non per merito, sono sempre contro gli alunni. Vogliono lavorare poco e avere classi in cui non fanno, o fanno poca, fatica. Ormai l’ho capito. Lo hanno capito in molti. Le ingiustizie sono all’ordine del giorno. Ma tutto questo potere chi glielo dà? In una nota a mio figlio che non aveva portato i Promessi Sposi perchè il giorno prima era assente e nessuno glielo aveva detto che la prof. aveva deciso il giorno dopo di fare il Manzoni, c’era scritto: QUAL’E’. Ora voi capite bene che si tratta di una prof di italiano. E direte, vabbè le sarà sfuggito, capita, e invece era scritto 3 volte. E tutte e tre con l’apostrofo. Sono un’ammasso di ignoranza concentrata e i ragazzi non possono difendersi dalle loro ingiustizie. Bisogna avere la decenza, da parte dei genitori, di capire se il ragazzo merita la bocciatura o i debiti. Ma spesso, sì, si mettono proprio a tavolino e decidono se farli passare o no? I professori sono LA PRIMA CAUSA DI ABBANDONO SCOLASTICO.
    E’ una vergogna. E spero che con questa legge i presidi possano decidere se farli fuori o meno, quando è necessario. Siamo genitori stufi di dire ai figli: non dire niente altrimenti ti prende di mira. E’ uno schifo.

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  73. @ Annalore

    Gentile signora,
    posso anche essere parzialmente d’accordo con Lei (fermo restando il fatto che della scuola e delle sue dinamiche ne capisco più di Lei, stando da più di 30 anni in cattedra), ma è davvero così convinta che un dirigente-sceriffo (come viene chiamato dai media) possa risolvere la situazione? Crede veramente che i dirigenti siano tutti capaci e competenti, al di sopra delle parti? Si vede che Lei, cara Annalore, è di un’ingenuità disarmante.

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  74. Vorrei portare a conoscenza la mia realtà, io non do giudizi di sorta, ritengo che molti dei problemi della scuola, sono dati dalla eccessiva (presenza) dei genitori che giustificano i propri figli, anche quanto costoro non meritano affatto di essere giustificati. La mia storia è di questi giorni, mia figlia 1liceo indirizzo scientifico, è stata bocciata, colpa sua non si è impegnata quindi meritevole della decisione, però, c’è un però, alcune sue amiche che tra l’altro frequentano quasi quotidianamente la nostra casa, avevano voti una uguale, l’altra peggiori addirittura di mia figlia che già erano bassi, beh l’unica che si è impegnata a provare nel recuperare è stata mia figlia, anche a detta di alcuni prof., le altre non si sono affatto impegnate tra l’altro hanno sempre confessato di voler essere bocciate per dispetto ai genitori, tutto questo non sono supposizioni ma essendo amici di famiglia, ne abbiamo parlato anche con i rispettivi genitori, alla fine, le altre due sono in attesa di giudizio, quindi non bocciate ma rimandate. Con quali criteri si sia ottenuta una tale decisione, è da ricercare forse dal fatto che noi non abbiamo mai cercato di far pressione sulla preside o sui professori, mentre gli altri si, visto che le figlie lo hanno ammesso, i genitori erano sempre in contatto, o telefonicamente, o andavano di persona. Lascio le valutazioni a Lei, o chi legge, io da parte mia non posso che essere del tutto demotivato nei confronti di chi dovrebbe essere al di sopra di certi atteggiamenti. La classe era composta da 25 alunni,12 promossi, 3 bocciati,10 rimandati.

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  75. Mio figlio, ha frequentato la quinta classe per Geometri, dopo cinque anni, ha avuto diversi professori, ma tre di questi, sono presenti dal primo anno e quindi si presuppone conoscano i ragazzi.
    Il 24/04/2015 arriva una comunicazione da parte del Coordinatore di Classe, informandomi che mio figlio ha superato il cumulo delle ore di assenza, previsti dalla legislazione vigente e ci convoca come genitori a scuola, per chiarimenti in merito. Faccio un tentativo e non trovo il professore, mio figlio mi dice che ha parlato con il professore e che occorre presentare un certificato medico, per le assenze in quanto non sono state giustificate. Va dal medico di famiglia e si fa certificare che alcune assenze erano dovute alla colite, di cui il ragazzo soffre.
    Nel frattempo, interrogano il ragazzo, gli fanno preparare la tesina da portare agli esami, recupera qualche materia dove non aveva la piena sufficienza.
    Tutto questo sino a qualche giorno prima di giorno 12, dove arriva una telefonata a casa da scuola, dove ci informavano che mio figlio non è stato scrutinato perché aveva superato per 3 giorni, il cumulo massimo di assenze ed il certificato medico non giustificava nulla.
    Il giorno 13 vado a Scuola e chiedo un incontro con il Preside il Coordinatore ed il segretario della Classe di mio figlio, la Vice preside, mi da buone possibilità di incontro, ovviamente dopo gli esami, ma nel frattempo mio figlio è stato BOCCIATO, anzi non scrutinato, Lui ed altri due compagni di classe, in tutta la Scuola.
    Vado a leggere la Circolare applicativa, e ci sono alcune storture gravi:
    a) all’inizio dell’anno i genitori ed alunni dovevano essere informati nell’applicazione del D.P.R. n. 122 del 22/06/2009, nella C.M. n.20 del 4/03/2011 e nella C.M. n.95 del 24/10/2011, ai fini della validità dell’anno scolastico, per procedere alla valutazione finale di ciascun studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato, la scuola ha disatteso le direttive di Legge;
    b) la normativa prosegue ed indica che “le istituzioni scolastiche possono stabilire…motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite (dei tre quarti di presenza del monte ore annuale). Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di precedere alla valutazione degli alunni interessati”. mio figlio era valutabile in tutte le materie malgrado le assenze ad inizio anno scolastico;
    c) è compito dei coordinatori di classe cureranno durante l’anno l’accertamento delle ore di assenza effettuate dagli studenti e la relativa comunicazione alle famiglie nei casi potenzialmente più critici. La comunicazione è arrivata quando il cumulo era stato superato e non prima, ma soprattutto non ci sono deroghe.
    Che devo fare? ………………. Qualcuno ha una soluzione diversa dal ricorso al TAR? Grazie

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  76. @ rerock

    Innanzitutto, Le fa onore ammettere che la bocciatura della figlia sia da attribuire alle sue mancanze (di impegno, di studio, di assunzione delle responsabilità …). Fare confronti con altri, tuttavia, non è mai buona cosa, specie se il confronto è bastato su dati oggettivi (voti bassi) ma non contestualizzati (Lei non è in classe, non è un osservatore, si basa sul sentito dire …). Non credo, d’altronde, che la decisione del Consiglio di Classe di sospendere il giudizio delle altre ragazze sia stata dettata dall’insistenza dei genitori. Casomai, l’interessamento dei genitori è considerato condizione indispensabile per un rapporto scuola-famiglia volto a trovare delle strategie comuni per il miglioramento della situazione in itinere. Una recente sentenza del Tar del Friuli-Venezia Giulia si è basta proprio su questo, “condannando” la famiglia e assolvendo la scuola (ne ho parlato QUI).
    Che altro dire? La bocciatura è un incidente di percorso, può capitare a tutti e deve portare ad una profonda riflessione su cosa non ha funzionato. Ne ho parlato QUI (un articolo pubblicato sul Corriere.it).

    @ Gaetano

    Leggendo il Suo resoconto mi pare che la scuola abbia agito correttamente. Se Suo figlio ha frequentato la quinta probabilmente è maggiorenne o, se non lo è ancora, è comunque abbastanza grande da capire che la frequenza è obbligatoria e da conoscere la normativa vigente sull’eventualità di non essere ammessi allo scrutinio per le troppe assenze (ne ho parlato QUI). Secondo il mio parere una certificazione tradiva per assenze non giustificate già di per sé pregiudica il buon esito finale. Se le assenze erano dovute ad un precario stato di salute, perché non giustificarle tempestivamente? Insomma, se io lavoratrice mi assento per qualche giorno, in periodi diversi, perché sto male, presento immediatamente e di volta in volta il certificato medico e non aspetto la fine dell’anno per presentare una dichiarazione cumulativa.
    Non so se il ricorso al TAR sia giustificato nel caso che mi ha presentato. La scuola ha avvertito dello sforamento sulla percentuale di assenze e il Consiglio di Classe non è obbligato a tener conto delle giustificazioni, tanto meno se sono tardive, nel caso in cui non ci sia una patologia grave che impedisca la frequenza regolare alle lezioni, dovendo, ad esempio, sottoporsi a cicli di cure. Quanto al primo punto – il preavviso da parte della scuola – se suo figlio è in quinta è assai improbabile che non fosse al corrente della normativa vigente. Mi sembra strano, ad ogni modo, che la scuola a inizio anno non abbia divulgato l’informazione tramite circolare. Le circolari sono pubblicate sul sito di ogni scuola e sulla bacheca del registro elettronico, nel caso in cui sia adottato.

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  77. Nella bacheca della scuola e sul sito non esiste nessuna circolare che indica il monte delle ore necessarie di frequenza obbligatoria. Inoltre è compito del Coordinatore di Classe monitorare i casi critici ed avvisare i genitori che il proprio figlio sta per superare il limite consentito, non inviare una comunicazione ad inizio del mese di Aprile, indicando che ha superato il numero massimo di assenze previsto dalla normativa vigente. Inoltre, la legge mette in risalto, che non esistono i presupposti per essere valutato, quindi che senso ha interrogare il ragazzo due giorni prima della fine delle lezioni.

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  78. @ Gaetano

    Come saprà, la normativa che riguarda l’esclusione dallo scrutinio finale per assenze che superano il 25% del monte ore annuale è del 2011, quindi è impossibile non conoscerla, pur in assenza di comunicazioni specifiche da parte della scuola. Ad ogni modo, in tutti i Pof, fra i criteri di valutazione adottati durante gli scrutini, si trovano le indicazioni a riguardo. Se la scuola di Suo figlio è manchevole da questo punto di vista, il ricorso al TAR è giustificato e si può sperare in un esito positivo. Purtroppo, però, le sentenze non sono così veloci e temo che Suo figlio, pur essendo riconosciuta la ragione, debba comunque attendere il prossimo anno per affrontare l’Esame di Stato.
    Quanto alle interrogazioni dell’ultimo periodo, la decisione di procedere o meno allo scrutinio, con le eventuali deroghe, spetta all’intero Consiglio di Classe e non al singolo docente che non può sapere come si procederà collegialmente. Ritengo, perciò, corretto il comportamento dei docenti che fino all’ultimo hanno verificato la preparazione di Suo figlio, evitando così di arrivare allo scrutinio senza un congruo numero di voti, come richiesto dalla norma.

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