A “DOMENICA 5” PROTAGONISTA IL CROCIFISSO

barbara-d-urso-domenica-cinquePomeriggio movimentato anche quello odierno, nel salotto di Barbara d’Urso. Poteva mancare a “Domenica5”, nel talk show di inizio puntata, il dibattito sul crocifisso e la recente sentenza della Corte Europea? (per i dettagli sulla notizia vi rimando alla lettura di questo post ). Eh già, è tutta la settimana che non si fa che parlare della decisione di Strasburgo, secondo la quale il crocifisso dev’essere tolto dai luoghi pubblici. L’opinione pubblica, almeno in questo caso, sembra compatta: no, quella croce con Gesù non deve sparire. Eppure la sola voce di una famiglia padovana alquanto caparbia ha indotto i giudici europei a darle ragione.

Ospite della puntata di “Domenica 5”, in collegamento da Abano Terme, anche uno dei figli della signora italiana, di origine finlandese, Soile Lautsi Albertin, che ha fatto ricorso alla Corte Europea. Sami, oggi 19 anni, spiega che non poteva proprio sopportare quel crocifisso in classe, in quanto cresciuto in una famiglia atea. Ma dopo l’inizio dell’iter legale intrapreso dalla sua famiglia fin nel 2002, ha ricevuto lettere di insulti e persino minacce, anche da parte dei compagni di classe. Il ragazzo racconta che nemmeno la madre è stata risparmiata, come il resto della famiglia; a lei sono pervenute pure minacce gravi come quella di stupro. Sempre a detta di Sami, le minacce sono riprese in particolare ora dopo la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.

La trasmissione condotta da Barbara D’Urso propone, quindi, un servizio sul crocifisso. La maggior parte degli intervistati, gente comune, si dichiara contraria alla sentenza: quel povero Cristo in croce che male può fare? E poi, perché dobbiamo rinunciare al simbolo della cristianità che sta alla base della nostra cultura? In modo provocatorio, il servizio propone una scena tratta da uno dei film di Peppone e don Camillo: si vede, in particolare, il sindaco Peppone, convinto comunista, che si toglie il cappello di fronte alla croce, in segno di rispetto. È un messaggio chiarissimo: la croce merita rispetto, indipendentemente dalla religione professata o dal fatto di essere atei

Fra gli ospiti di Barbara, l’immancabile Daniela Santanchè, lo psichiatra Alessandro Meluzzi, la prezzemolina Alba Parietti (non fa che passare da una rete all’altra, dalla Rai a Mediaset; perché non le danno una trasmissione da condurre così almeno possiamo evitare di vederla ovunque nella veste di opinionista?), l’arbitro, si fa per dire, Vittorio Sgarbi e, in collegamento da un altro studio, il giudice Luigi Tosti, condannato tempo fa per essersi rifiutato di celebrare le udienze con il crocifisso appeso nell’aula del suo tribunale. In esterna da Abano Terme sono presenti tre sindaci particolarmente scatenati su questa questione: Massimo Bitonci, sindaco di Cittadella, Riccardo Roman, di Galzignano Terme e Luca Claudio di Montegrotto. Sulla scia dell’iniziativa presa da Roman, anche gli altri sindaci hanno emesso delle ordinanze relative al “crocifisso”, prevedendo anche il pagamento di una multa. Ma su questo argomento rimando alla lettura di quest’altro post .

Sami dice che il padre aveva paura di ritorsioni. In effetti, anche in questa circostanza viene ripreso con il volto schermato, cosa che gli viene più tardi rinfacciata da Sgarbi. Sami si professa ateo e dice che la croce per lui non significa nulla, anche se il simbolo cui rimanda lo faceva sentire diverso nell’aula scolastica frequentata allora. Per lui quel crocifisso è come se marcasse il territorio: con la sua presenza l’aula diventava cattolica. Mah!

I tre sindaci hanno portato 3 croci e hanno disposto di far sistemare 500 croci nei loro paesi, anche dove attualmente non ci sono. Una chiara provocazione, ma legittima. Si stanno anche raccogliendo delle firme in favore di un simbolo in cui ci riconosciamo in quanto italiani e tali vogliamo rimanere. Giunge voce che uno dei tre sindaci (non ricordo quale di preciso) abbia predisposto l’affissione di manifesti raffiguranti la famiglia Albertin con la scritta wanted. Prima ancora che giunga la smentita, da studio salta su la Parietti che obietta: “non si scherza su questo”, ma il sindaco replica che da lei non prende lezioni. La discussione d’ora in avanti si fa ancora più accesa e devo ammettere che farne la cronaca diventa difficile. Quindi mi scuso per le eventuali inesattezze o fraintendimenti.

Prende la parola la Santanchè dichiarandosi convinta che la croce sia un simbolo culturale e non religioso. Meluzzi cerca di intervenire, nella bagarre che si è creata, e ammonisce che bisogna evitare un guerra di religione e impegnarsi invece per far entrare nella Costituzione Europea la difesa delle radici gudaico – cristiane dell’Europa, anche per il rispetto dei principi di libertà e democrazia. Il dibattito s’infervora e le voci si sovrappongono. Meluzzi e Santanchè, ormai all’unisono, ricordano i milioni di cristiani martiri e ancor oggi ammazzati nel mondo. La Parietti interviene con la parola magica “integrazione” ma gli altri si oppongono al suo intervento, non si riesce più a capire nulla solo che lei a un certo punto li definisce talebani! Santanchè ricorda che la libertà religiosa è un diritto di tutti, indipendentemente dalla fede, ma la Parietti definisce il dibattito incivile perché sembra che tutti dimentichino che prima di tutto bisogna rispettare la Costituzione Italiana, l’articolo 8 che garantisce la libertà religiosa. Ma è evidente che anche gli altri dibattano su questo punto, mettendo in rilievo il fatto che la cultura è una cosa, la religione è un’altra. Evidentemente la Parietti non capisce e io mi domando come facciano a chiamarla nella veste di opinionista!

È la volta di un video in cui compare il papà di Sami: si appella alla possibilità di scelta. Dice che se nei luoghi pubblici è esposto il simbolo religioso allora non si può scegliere se entrarci o meno, come si può fare, per esempio, se si sta per entrare in un negozio. Poi riferisce che in famiglia, dopo la notizia della sentenza di Starsburgo, ci sono state telefonate di insulti da parenti lontani che non si sentivano da mesi o anni. Lui non capisce quest’accanimento: ha altri valori, come l’amicizia e tutto ciò che è esclusivamente terreno. Insomma, ateo non significa amorale o insensibile.
Un sacerdote ospite della trasmissione interviene parlando delle radici culturali e storiche del nostro Paese. Dice che allora dovremmo togliere di mezzo anche babbo natale, che non fa parte della nostra cultura ma si è ormai perfettamente integrato. Oppure togliamo anche il simbolo della repubblica perché può dar fastidio agli stranieri che non si riconoscono nella nostra bandiera.

È il turno di un’esponente di un’associazione di agnostici che, guarda caso, nel suo discorso, poche parole perché non la fanno parlare, torna sulla trita e ritrita laicità dello Stato. Sgarbi la insulta e le dice che ha fatto delle dichiarazioni da ignorante e che i giudici della Corte Europea lo sono altrettanto. Con il solito tono arrogante, anche se ha ragione, ricorda che Cristo è vittima, è stato ucciso, non è un terrorista, non mette bombe: ignoranti, urla alla fine a tutti. Precisa, quindi, che un ateo è un senza dio quindi non gliene frega niente del cristianesimo. Ad Albertin propone, poi, di togliere anche il nome alla scuola frequentata dai figli: Vittorino da Feltre era un grande umanista cristiano, potrebbe essere anche quello un simbolo fastidioso. O perché non fa cambiare i nomi ad altre scuole che portano nomi legati alla cristianità? Non si possono cancellare 2000 anni di cultura cristiana, conclude.

Il giudice Tosti, interpellato dalla D’Urso, precisa che avrebbe tenuto il crocifisso solo se gli fosse stato permesso di esporre anche la Menorah ebraica, anche perché le radici giudaico-cristianie sono comuni. Meluzzi obietta che anche nei tribunali USA si giura sulla Bibbia e osserva che l’uguaglianza in Italia è finta. Il giudice precisa che in Italia il giuramento è stato abolito in quanto incostituzionale. Meluzzi a questo punto si infervora, seguito a ruota da Sgarbi, che non perde occasione di gridare “ignorante” anche al giudice, invitandolo a studiare filosofia del diritto. Interviene la D’Urso che cerca di calmare tutti mentre Santanchè spiega che “ignorante” significa solo che “non sa”, quindi non è poi un insulto. Tosti ribatte parlando di razzismo, ma non si capisce che cosa intenda (forse dare dell’ignorante a chi non difende il crocifisso è un atto di intolleranza, secondo lui) e ribadisce che in Italia non c’è libertà. Santanchè replica che c’è poco rispetto per gli uomini in generale. E come darle torto?

Si apre, a questo punto, un collegamento con Piero Sansonetti,direttore de “Gli altri” che se ne esce con una mai sentita: dice che il crocifisso rimanda al potere temporale della Chiesa e che quella croce ha combinato tanti guai nei secoli. Meluzzi insulta anche lui e fa bene. Naturalmente il giornalista rimprovera lo spirito aggressivo del dibattito.
Da Abano, il sindaco di Galzignano Terme, Riccardo Roman , ribadisce il valore basilare dell’accettazione dell’altro e che del sacrificio dobbiamo fare uno strumento per andar contro una sentenza ingiusta.

La puntata si avvia verso la conclusione, non senza altre urla e insulti vari, con l’intervento dell’imam Ali Abu Schwaima, fedele ospite di Barbara D’urso: secondo lui il laicismo vero è quello che lascia la libertà senza che i diritti vengano calpestati. Non è favorevole alla sentenza perché limita una libertà. Si assiste, in ultimo, all’inevitabile scontro con Santanchè che ricorda all’imam la poligamia islamica e che Maometto aveva nove mogli, di cui l’ultima di nove anni appena. Era pedofilo, grida e rigrida la Santanchè e a questo punto non si capisce nulla. Per ritrovare la pace, l’imam conclude che i musulmani rispettano Gesù come i cinque profeti maggior dell’isalm, glissando sulla poligamia e la presunta pedofilia di Maometto, anche perché si era alzato poco prima un islamico presente tra il pubblico e aveva ricoperto d’insulti la Santanchè.
La puntata si chiude, per fortuna. Mi dispiace aver assistito ad un dibattito così incivile ma evidentemente se mancano gli insulti a “Domenica 5” l’audience ne risente.

44 pensieri riguardo “A “DOMENICA 5” PROTAGONISTA IL CROCIFISSO

  1. per fortuna, non guardo i programmi mediaset.
    quando andavo alle superiori il crocifisso non era presente in nessun aula della mia scuola, ma nessuno se n è mai lamentato.
    a me, da ateo, non da fastidio. se la maggioranza degli alunni lo vuol tenere lo tenga.
    mi danno fastidio gli immancabili moralisti che pensano che in questo modo l italia diventerà un Paese talebano.
    ma, ripeto, mi sottraggo volentieri alla visione di questi insulsi programmi….

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  2. @ mark renton

    Grazie per aver letto il mio post, almeno. Comunque sono d’accordo con te: sono programmi insulsi che non meriterebbero attenzione. Questa volta, ero interessata all’argomento, altrimenti anch’io faccio volentieri a meno di guardare i talk show dove tutti urlano.

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  3. Vorrei sapere a che titolo e per quale illustre laurea la cosidetta signora Alba Parietti è sempre presente nei talk show mediaset ed in quelli rai.
    Penso in realtà che il suo posto dovrebbe essere altrove, dove sicuramente sarebbe la sua presenza più appropriata e più remunerativa, cioè sul marciapiede.

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  4. @ Maria

    Beh, come si è potuto capire dal mio post, non stimo molto la Parietti, ma non sarei arrivata a tanto. Forse il Suo giudizio è un po’ severo …
    Resta il fatto che potrebbe almeno decidere da che parte stare, se da quella della Rai o di Mediast, così noi telespettatori sapremmo come regolarci. 🙂

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  5. Visto le minacce e gli insulti che la famiglia dello scandalo ha ricevuto, mi chiedo con quale faccia tosta gli italiani difendano un simbolo che affermano essere 1. rappresentativo del popolo italiano e 2. ispiratore di amore e tolleranza e altre belle cose

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  6. “se ne esce con una mai sentita: dice che il crocefisso rimanda al potere temporale della Chiesa e che quella croce ha combinato tanti guai nei secoli.”

    Beh veramente… sarà mai sentita da chi non ha mai aperto un libro di storia del cristianesimo. Il sibolo del cristianesimo, intanto, è il pesce e non la croce. Molte confessioni protestanti, per esempio, obiettano che Cristo è risorto e pertanto non è corretto mostrare il momento dela sua morte, cosa che rende la religione stessa più una sofferenza che una gioia. La croce è un simbolo cattolico (e di poche altre confessioni, come, immagino, quella ortodossa). ei primi secoli, la croce non era simbolo di un bel niente, quindi non ho problemi a quotare che sia legato alla Chiesa Cattolica. Ed è ben vero che la Chiesa Cattolica, a partire dal IV sec, ha iniziato a intromettersi nel potere temporale. Quindi la croce, senza averne colpa, è effettivamente un simbolo del potere temporale e corrotto della Chiesa Cattolica.

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  7. @ Nicla

    Le minacce sono espressione d’ignoranza e per fortuna non tutti quelli che difendono il crocifisso la pensano allo stesso modo.
    Aggiungerei che anche tutti gli ospiti urlanti e offensivi che hanno dato spettacolo a Domenica 5 non sono rappresentativi. La maggior parte degli italiani sa affrontare con lo spirito giusto la questione. Tra questi mi sento di includere me stessa.

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  8. @ Nicla

    Mi dispiace che non sia stato colto, ma il TONO era IRONICO. Effettivamente, quando si scrive non è facile far capire l’ironia o quanto meno ci vuole nel lettore una certa perspicacia.

    Non ho bisogno di lezioni né di Storia (è una delle materie che insegno, esattamente Storia Antica e Medievale), né di religione (ho studiato “Storia delle religioni” all’università e con una docente che a quei tempi, ora non so, era molto quotata nella sua materia, anche se, ahimè, piuttosto antipatica!).

    Grazie comunque. 🙂

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  9. @ marisamoles, effettivamente non si capiva l’ironia, o meglio poteva essere interpretata come: “una cosa mai sentita” = “una cosa sentita fino alla nausea”… a parte che non mi riferivo a te nello specifico, non sapevo nemmeno se avessi scritto tu il testo o se l’avessi copia-incollato da qualche giornale online. Interessante comunque, vorrei sapere una cosa, alla fine la smentita per quanto riguarda il sindaco c’è stata? questo manifesti esiste o non esiste? :-S
    Comunque io spero proprio che il popolo italiano non sia tutto come questi pochi idioti che hanno mandato minacce, anche se discorsi stupidi e al limite della violenza ahimè ne ho sentiti parecchi in questi giorni… molti danno anche la colpa ai musulmani, che stavolta non c’entrano un piffero!

    Ciao

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  10. @ Nicla

    I testi sono sempre e solo miei. Quando prendo spunto dalla stampa online cito sempre le fonti. Non faccio mai il “copia-incolla” anche perché è illegale e come tale sanzionabile.

    L’articolo su Domenica5 l’ho scritto praticamente in diretta -anche se l’ho pubblicato più tardi- e riguardo alla smentita del sindaco, credo che stesse negando quando l’ha interrotto la Parietti. Purtroppo, però, dopo si è creato un tal caos -normale se si mette in mezzo la Parietti- che non ho capito nulla. Spero, comunque, che la faccenda dei manifesti sia solo una voce maligna, magari messa in giro dagli avversari politici del sindaco.

    I musulmani non c’entrano e ho sentito, da parte di molti nelle interviste, che a loro il crocifisso non dà alcun fastidio. Anche l’imam l’ha confermato in diretta, nonostante l’assalto verbale della Santanchè. Magari è stata soltanto una tattica per metterla a tacere …

    Ciao. 🙂

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  11. Noto che riportando le p arole del sacerdote ospite della trasmissinone Lei ha detto che ha parlato di babbo Natale come un elemento entrato ormai nella nostra tradizione, in verità l’ospite ha spiegato molto bene le radici cristiane di questa figura che in realtà era San Nicola e ha posto la domanda se era lecito togliere anche quello viste le radici cristiane. Inoltre lei non ha riportato l’intervista al cardinal Ruini che è stata invece molto illuminante ed equilibrata. Non entro nel merito della questione xè nn ho tempo per svilupparla, vorrei far notare sola la falsità della famiglia ALBERTIN, i quali ora nn si vogliono far vedere per paura di mainacce, così hanno sostenuto su Rai 1 da Giletti. Peccato però che lo stesso figlio su Canale 5 ci metteva la faccia. Anche gli atei sono a caccia di notorietà!!!!!!Ha ragione Sgarbi: i cristiani, contrariamente ad altri, nn ammazzano nessuno di quelli che criticano la loro religione. Concludo dicendo che quella del manifesto era una provocazione, nn fate finta di nn capire!!!!!

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  12. IL CROCIFISSO RIMANE DOV’E’,NESSUNO HA IL DIRITTO DI TOGLIERCELO!!!, POI IERI AD UN CERTO PUNTO HO CAMBIATO CANALE PERCHE’ NON SOPPORTAVO PIU’ QUELLE URLA E QUEGLI INSULTI E LA SIGNORA BARBARA D’URSO MI HA DELUSA PERCHE’ NON SA’ TENERE GLI OSPITI AL SUO POSTO E POI GLI OSPITI DI IERI NON ERANO ADATTI PER QUEL DIBATTITO!. E’ STATO VERAMENTE UNO SCHIFO! DEVONO VERGOGNARSI! E PERFORTUNA CHE DICONO DI ESSERE CREDENTI E ADDIRITTURA PARLAVANO DI TOLLERANZA! MAH!…IO MI SONO CHIESTA MA “GIOVANNI PAOLO II” NON CHIESE SCUSA PER COME SI ERA COMPORTATA LA CHIESA NELLA STORIA?. QUANTI CRISTIANI HANNO FATTO DELLE GUERRE IN NOME DI DIO?, QUESTO NON L’HANNO MICA DETTO!. GLI INTELLIGENTONI COME SGARBI E MELUZZI PERCHE’ NON L’HANNO DETTO?. TUTTI LO SANNO CHE TANTI CRISTIANI VENGONO UCCISI,MA I CRISTIANI IN PASSATO QUANTE PERSONE HANNO UCCISO? CHE QUALCUNO NON MI VENGA A DIRE CHE NON E’ VERO PERCHE’ VERAMENTE SI VA’ SUL RIDICOLO!. TUTTE LE PERSONE DI ETNIE E RELIGIONI DIVERSE VANNO RISPETTATE E OGNUNO HA LIBERTA’ DI PAROLA E DI OPINIONE! QUESTO LO SRIVO PER I SIGNORI SGARBI,MELUZZI E ALTRI!.
    MI PIACEREBBE CHE QUESTI COMMENTI VENISSERO VISTI DALLA SIGNORA D’URSO!

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  13. @ Giovanni, sulle origini di Babbo Natale le consiglio di leggere “La vera sotria di Babbo Natale” di Arnaud D’Apremont, e l’invito a chiedersi come mai, se San Nicola e per estensione Babbo Natale è una figura così prettamente cristiana, la Chiesa Cattolica abbia dimostrato tanto imbarazzo nei suoi confronti negli anni passati (l’anno scorso un prete disse a Messa, ai bambini, che Babbo Natale non esisteva, causando la protesta delle madri).
    Un’altra cosa, sig. Giovanni, “i cristiani a differenza degli altri non ammazzano nessuno” è una frase offensiva in quanto ci sono moltissime categorie religiose – e areligiose – che non ammazzano nessuno di quelli che contestano le loro posizioni. Il sig. Sgarbi come al solito parla per dare aria ai denti.

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  14. Ritengo incivile e vergognoso, il vilipendio di qualsiasi religione, le esternazioni della signora Santanchè sono prive di qualsiasi contenuto.Sono cattolico, provo profondo sgomento dinnanzi a quanti in nome della difesa dei principi cristiani agiscono con il sistematico stravolgimento dei medesimi.Tolleranza, amore apertura verso il prossimo.I veri valori della fede sono racchiusi nell’esempo di Gesù,Come i soldati romani le cui sue vesti tiraro a sorte, Ecco cosa vedo oggi in giro.

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  15. @MarisaMoles:

    figurati, la mia non era certo una critica. sono venuto a sapere della rissa televisiva dal sito di un noto quotidiano nazionale.
    se certi argomenti fossero affrontati con responsabilità e da persone intelligenti ne consiglierei la visione a chiunque.
    non capisco poi cosa c’entrino i musulmani sul fatto che l unione europea si sia pronunciata su un simbolo cattolico.
    se qualcuno vuol continuare a tenere il crocifisso nelle aule, faccia pure. a me, da ateo, non da fastidio. così come non danno fastidio le zucche di halloween e le immagini di babbo natale.
    inizierei ad essere infastidito da chi mi vuole obbligare a fare cose che non mi vanno nella mia abitazione privata.
    poi, sappiamo benissimo che su quei canali è tutto fatto in modo per causare risse e gare a chi urla di più.
    è questa l italia che qualcuno vuole.
    un paese dove tutti odiano tutti e dove vince chi urla di più.
    ne faccio a meno, davvero.

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  16. Mi appello alla ragionevolezza di ognuno…cme si fa a sentire una come la santanchè che si xmette di dire in televisone che maometto era pedofilo e starsene tranquilli??forse se qualche musulmnao ci dicesse che gesù era gay o pedofilo anch esso noi resteremo contenti??E qsto il punto..TUTTE LE RELIGIONI DEVONO ESSERE RISPETTAE..ed ancora TUTTI DEVONO ESSERE TUTELATI..CREDENTI E NON..o si è obbligati a credere???io prorpio nn capisco come una cosa intima e profonda cme la fede possa essere imposta..spiegatemelo voi dotti signori.

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  17. per carità ragazzi, nessuno vuol levarvi il crocifisso. Se vi va bene tenetelo pure o lasciatelo dove stà. Ma un minimo di coerenza storica e grammaticale la si dovrebbe avere. Storicamente il personaggio “Gesù Cristo” è del tutto da provare sia mai esistito. Grammaticalmente bisognerebbe “crocif…. oppure crucif…. ma mai crocefisso.
    Che poi quel povero cristo attaccato ad un palo incrociato sia stato uno zelota cui stavano sui maroni i romani potrebbe essere.
    A me personalmente fa pena per questo… ma sapete quanti tuttora, vengono inchiodati nello stesso modo, sotto lo stesso simbolo e dietro le spalle di giudici con il conforto della leggi dello stato democratico. ?
    E qualcuno si ricorda che, in nome della croce, siano stati commessi crimini orrendi ?

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  18. @ Giovanni

    La ringrazio per le precisazioni. Visto che ho praticamente preso gli appunti in diretta, per poi scrivere, o almeno tentare di scrivere il pezzo, qualcosa mi è sfuggito. Quando parlava il sacerdote c’era un tale caos che riuscivo a malapena a captare qualche sillaba! L’intervista a Ruini devo essermela persa in un momento di distrazione. Ma se ha tempo e la vuole sintetizzare per me e per gli altri, mi farebbe piacere.

    Sgarbi, secondo me, ha ragione in certi casi; nello specifico, però, mi pare abbia esagerato: non si può fare di tutte le religioni … un fascio!

    Come ho già scritto, non sono una giornalista e fare la cronaca di una trasmissione televisiva caratterizzata perlopiù da insulti e urla è davvero difficile. Mi scuso per le inesattezze e imprecisioni eventuali.

    @ Manuela

    Quoto in toto.

    Anche a me piacerebbe che la signora D’Urso leggesse il mio blog, ma temo sia difficile. Per ora ho ricevuto il commento del sindaco Riccardo Roman su un altro post e posso ritenermi fortunata. Ma mai dire mai. 😀

    @ Nicla e Giovanni

    Io penso che la Chiesa faccia di tutto per conciliare ciò che non ha origine cristiana con i suoi valori. San Nicolò a Trieste è colui che porta i doni ai bimbi ed è ancora più importante di babbo natale. Almeno per me lo era. Far coincidere le due figure crea disorientamento. A me i regali li portavano entrambi, ma forse solo perché ero una bambina brava e buona!!!
    Credo che in Vaticano stiano pensando a cosa associare le zucche di Halloween … 🙂

    A parte le battute, consiglio anch’io di leggere “La vera storia di Babbo Natale” di Arnaud D’Apremont.

    Su Sgarbi ho già espresso la mia opinione (nonché dissociazione) nel precedente commento.

    @ Angelo

    Sono completamente d’accordo. Aggiungo che in tutti quei signori e quelle signore che hanno urlato così tanto in trasmissione manca una dote che per Gesù era fondamentale: l’umiltà.

    @ mark renton

    Anch’io farei a meno di un Italia in cui tutti odiano e fanno a gara a chi urla di più. Purtroppo, però, se un argomento serio, che meriterebbe un dibattito civile, viene trattato in questo modo, dispiace spegnere la Tv o cambiare canale. Si spera sempre che chi fa da mediatore si faccia valere. La D’Urso, però, non mi sembra in grado di imporsi. Forse sarebbe meglio per lei dedicarsi ad uno spettacolo leggero di puro intrattenimento, senza proporre talk show che poi non sa gestire.

    @ Vito

    L’uscita della Santanchè, così come è stata proposta, non si può appoggiare. Tuttavia penso che, pur dicendo delle cose fondamentalmente vere (la poligamia di Maometto e il fatto che una moglie avesse 9 anni), abbia stigmatizzato quella che ai tempi del profeta era una scelta legittima, attualizzando il messaggio in modo non chiaro. È evidente che a noi ORA la scelta di Maometto sembra non condivisibile, ma ai tempi suoi era normale. Credo che la Santanchè volesse dire che, basandosi l’islam sull’insegnamento del suo profeta, tali scelte siano ancora possibili ma nel mondo d’oggi, e secondo l’ottica occidentale, assolutamente improponibili.
    Non voglio difendere la Santanchè ma solo cercare di spiegare quello che voleva dire. Spero di essere stata chiara.
    Mi risulta, comunque, che alla fine della giornata si sia scusata.

    @ onir35

    A me risulta che la Bibbia sia considerata una fonte storica a tutti gli effetti.
    Quanto alla grafia, si può scrivere CROCIFISSO oppure CROCEFISSO, mentre la versione CRUCIFISSO è considerata arcaica (anche se “dotta” derivando direttamente dal latino classico “crux”), quindi non più usata. Consulta il Devoto Oli e ne troverai conferma.

    Io ricordo i crimini commessi in nome della croce, ma ricordo bene anche quelli commessi contro chi in quella croce credeva: mai sentito parlare di persecuzioni dei cristiani?

    @ FRZ

    Spero di essermi distinta dal … coro.

    GRAZIE A TUTTI. 🙂

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  19. Grazie a te MarisaMoles,sei stata molto chiara e mi complimento per questo sito,perchè si può dire la propria opinione senza essere offesi e te lo dice una che in un altro sito,dove mi permisi di scrivere un mio pensiero su un programma televisivo, me ne dissero di ogni!…ma ricordo bene che non fui nè offensiva e neanche scrissi parolacce perchè non le sopporto!!,ma purtroppo andò così…ehhh,ci vuole pazienza!. Sono contenta che ti abbia scritto il Sindaco è meglio della D’Urso! ah ah!. W la Libertà di parola e di opinione!!

    CIAO.

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  20. Cara Marisa,

    di recente sono stato in francia e la sera quando rientravo in albergo si parlava dello scandalo riguardante il figlio di sarkozy.
    non c era nessuno che alzava la voce o insultava il proprio interlocutore e nelle interviste non sentivo nessun esponente di governo dare del “brutto comunista” a chi gli poneva determinate domande.
    purtroppo in italia la situazione è questa da anni e fino a quando le cose non cambieranno non assisteremo mai in televisione a un dibattito civile con persone competenti.
    purtroppo qualcuno ha voluto abbassare il livello e questi sono i risultati.
    faremmo meglio a confrontarci in rete o nelle piazze, la televisione ormai è il regno incontrastato della mediocrità e della maleducazione.

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  21. @ Manuela

    Anche a me è capitato di essere ricoperta di insulti su un altro sito; non solo, sono state fatte anche delle illazioni sul mio lavoro e sul mio privato, il che è maggiormente offensivo. Ma non me la prendo: dalle risposte si capisce l’intelligenza di chi hai “di fronte”. Lo dico in generale, non per elogiare me stessa.

    Grazie per i complimenti e continua a seguirmi! 🙂

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  22. @ mark renton

    Pensa che vent’anni fa, o giù di lì, quando Pippo Baudo ha osato dire in diretta (non so in quale trasmissione ma comunque al sabato sera) che la televisione, o la trasmissione in particolare, era “nazionalpopolare”, è stato ammonito dai vertici della RAI. Ora la situazione è ben peggiore e chi si permette di fare delle osservazioni non lo fa in modo educato e pacato come allora ha fatto Baudo, lo fa urlando e pretendendo di aver ragione ad ogni costo.

    Mala tempora currunt! 😦

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  23. Cara Marisa,

    vogliamo ammettere che si stava meglio una volta? temo proprio di sì. facendo peggiorare le televisione si è peggiorato tutto.
    il rimedio?
    non guardarla. io ormai l accendo solo per guardarmi un dvd. e potrei anche usare il computer per questa soluzione.

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  24. @ Marisa

    Sai bene che non fai parte del “coro”. E solo alcuni commenti ne fanno parte, non tutti.

    Colgo l’occasione per segnalare, sull’argomento, questo articolo di Alberoni, sul Corriere di oggi.

    L’ho anche ripotato sul mio blog

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  25. E’ vero che Maometto sposò una bambina di 9 anni. E’altrettanto vero che, basandosi su questo illustre precedente. Khomeini all’indomani della rovoluzione islamica iraniana portò l’età minima per il matrimonio a 15 anni per i maschi e a 9 anni per le femmine. In molti paesi islamici , non tutti, è possibile combinare matrimoni con spose bambine. E personaggi come l’imam di Segrate rimangono zitti su questioni di questo tipo o, se interpellati, raccontano balle. Nel diritto islamico di fatto il matrimonio non può che essere combinato perchè la stretta interpretazione della Sharia impedisce a una donna di frequentare giovani amici dell’altro sesso e di conoscerli. La Santanchè è molto ignorante su queste cose, però quello che ha detto non è solo una schiocchezza, anche perchè tanti matrimoni combinati di ragazzine molto giovani vengono combinati anche qui da noi in Italia, spesso con cugini che si trovano in Egitto o da qualche altra parte.

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  26. @ mark renton

    La cosa triste è che, anche se la Tv la usi solo per guardarti un DVD, devi pagare ugualmente il canone RAI. 😦

    @ frz

    Grazie per i link. Corro a leggerTI …. spero in buona compagnia dei miei lettori! 😀

    @ Pasquale

    Anche se non mi sono soffermata sui particolari, è esattamente quello che ho detto io. Infatti, anche per me la Santanchè ha detto la verità, riferendosi agli usi islamici ancora attuali. Certo però che quelle cose, dette sul profeta, sono da considerarsi offensive. Se vogliamo il rispetto per la nostra cultura e religione, dobbiamo anche noi rispettare la cultura e le credenze altrui, nonché gli usi e i costumi anche quando ci appaiono assurdi o crudeli.

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  27. la signora Santanchè non doveva affrontare un argomento del genere senza essersi documentata…cmq io da musulmano il crocifisso in aula non mi fà ne caldo ne freddo… e prima di offendere una religione, un popolo si informi…lei aveva detto che maometto era pedofilo ma ancge noi potevamo dire che gesù aveva una mamma p…. ma non ci permettiamo… perchè noi crediamo a gesù come profeta e non ci permettiamo di offendere profeti e religioni…x quello che ha detto l signora Santanchè è irrazionale xk è successo 1500 anni fà e i tempi erano diversi… e io la deffinerei IGNORANTE

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  28. @ Medi

    Io, personalemnte, ho già spiegato in altre repliche ai commenti il mio punto di vista sulla Santanchè e spero di essere stata chiara.

    Mi permetto, tuttavia, di osservare che, al di là dell’offesa che non dovrebbe essere fatta nei confronti di NESSUNA RELIGIONE, c’è una differenza tra Maometto che ha sposato una bambina di nove anni e Maria Vergine che non avrebbe motivo di essere appellata come Lei fa intendere.

    Concordo che la Santanchè ha esagerato, tuttavia mi sembra che il riferimento alle spose-bambine non sia relativo solo a 1500 anni fa. Mi risulta che anche oggi succeda che in ambito islamico uomini maturi sposino delle bambine o adolescenti. Legga questo post.

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  29. sono una ragazza di 21anni vivo in italia da piu di 15anni,ho frequentato tutte le scuole qui,sono sposata e porto il burqa da tre mesi, non mi ha obbligato nessuno anzi mio marito non voleva neanche che io lo mettessi..ma ho indossato il burqa perchè è una mia libera scelta e perchè sono diventata più praticante..nella città in qui vivo non ho trovato nessun problema con i cittandini e la polizia mi ha incontrato più volte per strada e non ha detto niente…la santanchè ha fatto un casino sul burqa ma per sua sfortuna nessuno la ascoltata e nessuno la ascolterà…quando ho sentito l’insulto da parte sua al nostro amato profeta non ci credevo, come si permette quell’ignorante di insultarlo,è l’ultima volta che si deve permettere di nominare il nostro profeta…ma vi dico una cosa la colpa non è sua la colpa è di noi musulmani che stiamo sempre zitti e non ci muoviamo per togliere il fango che continuano i personaggi come la santanchè a buttarci a adosso….non voglio dire niente sulla santanchè,vorrei insultarla con tutti i modi possibili, ma non lo faccio per non arrivare ai suoi bassi livelli…continua a cercartela signora santanchè e vedrai cosa ti succederà..una volta va bene,due volte anche ma adesso basta e ora di difendere la nostra religiona e la dignità di ogni vero musulmano…………

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  30. @ Hajar

    Io non entro nel merito della Sua decisone che va rispettata. Quanto alla Santanchè, ho già espresso il mio dissenso anche se devo ammettere che altre volte è stata a sua volta insultata dall’imam Schwaima. Credo anche che, se Lei ritiene la signora Santanchè “ignorante”, la cosa migliore sarebbe ignorarla -mi scusi il bisticcio di parole- piuttosto che minacciarla.

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  31. Dopo tutto quello che tu hai scritto e tutti i commenti che hai ricevuto (alcuni che condivido e altri no) aggiungo come mio commento solo una cosa:

    Quel “Cristo”, dopo più di 2000 anni lo stiamo crocefiggendo un’altra volta…..

    POVERO CRISTO!!!!
    eli

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  32. @ eli

    A me sembra che ciascuno, a suo modo, volesse dimostrare al “povero Cristo” di volergli bene, tanto da difendere la sua croce.
    Il dibattito, non tanto qui quanto a Domenica5, è degenerato, ma in fondo Gesù era abituato a sentirne di cotte e di crude. Forse l’abbiamo fatto sentire di nuovo un po’ a “casa”.

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  33. Ciao Hajar,scusa se mi permetto di dirti questa cosa. Anch’io condivido in parte ciò che hai detto,e dico questo perchè non ti puoi permettere di fare delle minacce. Minacciare è una bassezza più grave di quel che pensi,più di un insulto.Capisco che ti sei sentita offesa ma perfavore,LE MINACCE NO!!!!. Posso dirti che i buoni e i cattivi ci sono in ogni parte del mondo,(in tutte le razze per intenderci).
    Ma minacciare la Santanchè,non esiste! e guarda che non piace pure a me!.
    IO RISPETTO LA TUA RELIGIONE,PERO’ TU DEVI RISPETTARE LA NOSTRA DI RELIGIONE!. Se io, che sono donna,venissi ad abitare nel tuo Paese non sarei trattata bene!, invece tu qua da noi lo sei,giusto?. Da quello che ho capito, nessuno ti ha mai detto niente neanche la Polizia,quindi cerchiamo di rispettarci entrambi!. Spero di non averti offesa,ma è che non potevo restare in disparte,dovevo esprimere il mio pensiero.

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  34. Domenica 22 novembre 2009
    Sono Scioccato, disgustato e demoralizzato da quello che sto vedendo in televisione oggi. La D’Urso dà la possibilità a squilibrati mentali di santificare assassini e stupratori di donne come Angelo Izzo. E’ una sconfitta x tutta la società civile, una trasmissione data nelle mani di una insipiente presentatrice come la D’Urso, nel nome di uno squallido audience, pretente di fare giornalismo verità dando la possibilità a gentaglia come quella giornalista del C….o e fargli dire quello che ha detto.
    Deve andare a casa x primo la D’Urso e per questo mi appello alla Autority.
    E’ una SCONFITTA x tutti, un pensiero ai familiari delle vittime. Grazie.

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  35. @ Oronzo

    Mi spiace ma oggi, causa influenza, non ho visto “Domenica 5”. Tuttavia mi fido di quello che Lei dice e, quanto alla D’Urso, concordo pienamente. E’ simpatica, intelligente, frizzante … ma non è una giornalista quindi poco adatta a gestire un talk show su temi impegnati.

    Grazie per essere intervenuto qui sul mio blog per sfogarsi!

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  36. Anch’io confermo la mia indignazione,la D’Urso mi delude sempre di più!.
    “I media non hanno più rispetto neanche per i morti e per le loro famiglie”.Ogni volta che parlano di Izzo ho la nausea e devo cambiare canale. Vorrei tanto che non ne parlassero più perchè facendo così,si fa il gioco di Izzo,perchè è quello che vuole!!!.
    COME SI PUO’ FARE PER FERMARE QUESTO SCEMPIO VERSO QUEI POVERI MORTI?. MI PIACEREBBE SCRIVERE A CANALE 5,E ALLA RAI, MA NON SO’ LE LORO EMAIL O L’INDIRIZZO!. VORREI PROVARE!.

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  37. @ Manuela

    Grazie mille. Questa influenza è micidiale: l’abbiamo presa tutti in famiglia! Io domani riprendo il lavoro ma mi sento uno straccio.

    Ho visto un servizio sul Tg5 in cui parlavano di questa giornalista che vorrebbe sposare Izzo e che nel frattempo sposa … la sua causa. Ma come si fa?!? Io davvero non ho parole.

    Per scrivere a Canale 5 questo è il LINK.

    Un abbraccio.
    Marisa 🙂

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  38. Ti ringrazio infinitamente!!! Vi farò sapere!! ancora grazie e di nuovo in bocca al lupo per te e la tua famiglia ,che questa influenza se ne vada al piu presto. baci Manuela.

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  39. Ciao Marisa,ho scritto nel LINK che mi hai dato ma come pensavo non conta niente!. Anche Domenica ho guardato solo una minima parte del Programma ” Domenica 5″. Io non trovo nemmeno più le parole per lo schifo per come la D’Urso conduce il programma. Io rispetto i trans perchè sono esseri umani,però lascerei che la magistratura se ne occupasse e che non li invitassero piu nei programmi televisivi perchè di pomeriggio sentire così tante parolacce,sinceramente fa schifo!.E poi si crea confusione nelle indagini e poi bisogna rispettare chi è morto. Lo sò che uno può cambiare canale come ho fatto io,però mi dà fastidio ugualmente. E poi Sgarbi è insopportabile,ma non riesce proprio a parlare senza urlare?.
    E poi c’è un altro argomento che mi fa arrabbiare ed è che ora è saltata fuori una madre che ha scritto alla Scuola dicendo che bisognerebbe non chiamare più “Natale” ma Festa di Inverno o altro…insomma bastaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!, prima si attacca il Crocifisso,ora si attacca il Natale i Presepi,sinceramente non se ne può più!.”Chi non crede a niente e gli dà fastidio qualsiasi cosa,che se ne vada su un cucuzzolo di una montagna e che faccia l’eremita”,perchè non si può andare avanti così,a volte cerco di capire il prossimo e cerco di mettermi nei suoi panni ma stavolta non ci riesco perchè quando è troppo è troppo!.
    Scusa per lo sfogo.

    Ciao da Manuela.

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  40. Cara Manuela,

    sono proprio contenta di aver passato la domenica fuori casa, lontana dalla TV e da Domenica5! Hai proprio ragione: non se ne può più di vedere trans in televisione a tutte le ore. Anch’io li rispetto e la vicenda di Brenda mi ha colpito, specie dopo aver visto la madre: come mamma, posso capire il suo dolore. Ma a tutto c’è un limite.

    Se ci toccano anche il Natale, allora penso che possa scoppiare una rivoluzione. Se non l’hai fatto, leggi quest’altro post e in particolare il commento di Domenico Arcuri.

    A presto.
    Marisa

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